martedì 3 maggio 2011
Tutto un Turchese...
domenica 24 aprile 2011
Pasquale, il Coniglio
Ecco, a me una frase così riempie il cuore.
Non solo per il messaggio in sé, che pure apprezzo e condivido, ma soprattutto perchè, come alcune di voi sapranno, sono un'insegnante. Un bambino trascorre a scuola la maggior parte del suo tempo, ed assorbe. Impara, ascolta, imita, raffina i suoi gusti, le sue preferenze. Capisce cosa gli piace -storia piuttosto che geometria- e anche chi gli piace. Insomma, ogni giorno sono tantissime le cose che si porta a casa. E sono tantissime le cose che porterà con sé negli anni. Dai, chi di noi non ha un ricordo atroce di un maestro/professore che ancora ci perseguita? Però siamo onesti...sono sicura che tanti di più sono i ricordi positivi che ci hanno lasciato i nostri insegnanti. Sia il "di-a-da-in-con-su-per-tra-fra" che ci porta alla mente la voce della maestra, sia un professore che ci ha trattato per la prima volta come un adulto, sia una parola di conforto dopo un brutto voto, un modo di sottolineare particolare, la spiegazione di un particolare argomento che non riuscivate a capire e poi boom, eccolo lì...
Se quello che impariamo a scuola ce lo portiamo dietro, non può e non dev'essere soltanto l'aritmetica e la grammatica. Sono tante piccole, piccolissime ed insignificanti cose, che messe insieme però...
Succede, così, che a settembre si dica "Bambini, in questa scatola mettiamo i fogli stampati solo da una parte, così se vi dovesse servire un foglio di brutta per gli appunti, o voleste fare un disegno, potreste riutilizzarli", e che ad aprile ci si ritrovi con dei bimbi che vengono a depositare nella scatola dei fogli di brutta anche un ritaglio di un cm quadrato, "perchè non si sa mai maestra", o che si dica "Non buttare il bicchierino dello yogurt, potremmo usarlo per la colla o per metterci a bagno i pennelli sporchi", e nel giro di poco ti ritrovi una scorta che neache alla Galbani. Poi succede anche che arrivi una bimba e, con il massimo orgoglio possibile, ti dica: "Guarda maestra, così ne abbiamo uno tutto nostro". E l'uno in questione è un secchiellino di carta su cui lei ha scritto SOLO PLASTICA, visto che in classe non c'è il contenitore della plastica, o ancora che ogni giorno io vada a casa con palline di alluminio da gettare nella differenziata, in cui erano avvolti panini o fette di torta della merenda, perchè una volta ho detto ad alcuni bimbi che l'alluminio è riciclabile al 100%...
Sono bimbi, lo so. E magari da grandi diventeranno degli spreconi, dei fan del rifiuto indifferenziato...ma se così non fosse?
Non volevo divagare così tanto, ma so che alla luce di tutto questo capirete ancora di più il mio entusiasmo nel presentarvi, seppure con orride foto, i lavoretti che la mia classe ha realizzato per Pasqua. Forse qualcuna di voi ricorderà i riciclosi alberelli di Natale...beh, Francesca-Kinà se li ricorderà di certo, visto che il tutorial grazie al quale li abbiamo realizzati è suo, le maschere di carnevale sono state realizzate (classico riciclo creativo ante litteram) con i sacchetti del pane, mentre per Pasqua...carta igienica...
et voilà!
Son carini no?
Aggiornamento:
una cosa importantissima che ho dimenticato di dire è che l'idea non è nostra -mia o di Betty- ma è stata presa da un bellissimo sito, che spero di recuperare al più presto per poterlo segnalare
sabato 25 dicembre 2010
Crafty Kids: versione Natale
E così è stato, abbiamo solo aggiunto un po' di tempera in diverse tonalità di verde, si sa che ai bimbi piace pasticciare coi colori (solo a loro...ehm....). Gli alberelli Made in Kinà, re-made in IV C.
martedì 23 novembre 2010
Matrioska in Feltro
Eh sì, perchè nel caso ci fosse bisogno di ulteriore conferma, ecco qua. Cucire non è proprio il mio mestiere. A parte l'orlo dei pantaloni, va beh, ma quella è un'altra storia. Quello è il classico caso che rientra nella categoria "fare di necessità virtù". Leggi: quando nasci di gamba corta, tutti le braghe che compri han bisgno di essere accorciate, quindi, o mantieni tutte le sartorie del circondario, o impari a fare l'orlo.
Ma sto divagando.
Un matrioskina a portachiavi, o un portachiavi a matroskina, forse, regalo per l'amica di un'amica che ha da poco comprato casa (con tante nuove chiavi allegate).
L'ispirazione l'ho presa, qua, sul blog di Danielle.
martedì 30 giugno 2009
Ecco svelato...
Presa cornice cm 45x35, pittatala di color oro antico, tolto vetro, messo polistirolo, ricoperto polistirolo di carta volutamente stropicciata, pittatala di nero, assemblato il tutto, aggiunto gancetti alla base, aggiunto gancetti per sospensione a muro in cima, forato il polistirolo con chiodini da ferramenta testa ottone fermati con un goccio di colla.
Questa è la seconda cornice porta bijoux che realizzo, la prima l'ho fatta per me anni fa, almeno cinque, quindi ben prima che mi si aprisse il magico mondo del craft...evidentemente qualche germe c'era già.
Regalo
...beh, questo è il pacco! Quello che c'è dentro ve lo faccio vedere domani, che non vorrei rovinare delle sorprese.
Il gattino di legno arriva da Parigi.
La bustina l'ho assemblata io, vi piace? Andate qui, stampate, ritagliate, incollate ed è fatta. Spulciatevi tutto il blog di Momo, troverete bellissimi spunti! Adoro....