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martedì 3 maggio 2011

Tutto un Turchese...

Eh sì, è quasi immancabile, col caldo spunta il turchese, che sia colore o pietra, ma turchese.

Ho trovato queste belle pietruzze dalla signorina indiana del mercato, e mi sono piaciute talmente tanto che ho pensato di non accostarle a nient'altro che al filo metallico.

E turchese è anche, per puro caso, la cornice per bijoux che mi hanno commissionato. E' la prima che realizzo con la retina metallica, e devo dire che l'effetto non mi dispiace per niente, tanto che stavo pensando di farne una anche per me, da utilizzare nei mercatini... a proposito, domenica si replica!

domenica 24 aprile 2011

Pasquale, il Coniglio

oO(chissà se esiste il corrispettivo di Mr Scrooge per la Pasqua?!)

Ancora una volta mi ritrovo a sfruttare il lavoro minorile per non fare sempre la figura di quella con un arido cuore di atea et insofferente a qualsivoglia festa comandata.

Mi ha fatto molto riflettere una considerazione che faceva ieri Cristina-Lettera Psy- nel suo bellissimo post La carta non si scarta, su quanto sia stata indirizzata alla "retta via" del riciclo/riutilizzo creativo, che allo stesso tempo significa anche un uso consapevole delle materie prime, da -cito- un'educazione scolastica responsabile.
Ecco, a me una frase così riempie il cuore.
Non solo per il messaggio in sé, che pure apprezzo e condivido, ma soprattutto perchè, come alcune di voi sapranno, sono un'insegnante. Un bambino trascorre a scuola la maggior parte del suo tempo, ed assorbe. Impara, ascolta, imita, raffina i suoi gusti, le sue preferenze. Capisce cosa gli piace -storia piuttosto che geometria- e anche chi gli piace. Insomma, ogni giorno sono tantissime le cose che si porta a casa. E sono tantissime le cose che porterà con sé negli anni. Dai, chi di noi non ha un ricordo atroce di un maestro/professore che ancora ci perseguita? Però siamo onesti...sono sicura che tanti di più sono i ricordi positivi che ci hanno lasciato i nostri insegnanti. Sia il "di-a-da-in-con-su-per-tra-fra" che ci porta alla mente la voce della maestra, sia un professore che ci ha trattato per la prima volta come un adulto, sia una parola di conforto dopo un brutto voto, un modo di sottolineare particolare, la spiegazione di un particolare argomento che non riuscivate a capire e poi boom, eccolo lì...

Se quello che impariamo a scuola ce lo portiamo dietro, non può e non dev'essere soltanto l'aritmetica e la grammatica. Sono tante piccole, piccolissime ed insignificanti cose, che messe insieme però...

Succede, così, che a settembre si dica "Bambini, in questa scatola mettiamo i fogli stampati solo da una parte, così se vi dovesse servire un foglio di brutta per gli appunti, o voleste fare un disegno, potreste riutilizzarli", e che ad aprile ci si ritrovi con dei bimbi che vengono a depositare nella scatola dei fogli di brutta anche un ritaglio di un cm quadrato, "perchè non si sa mai maestra", o che si dica "Non buttare il bicchierino dello yogurt, potremmo usarlo per la colla o per metterci a bagno i pennelli sporchi", e nel giro di poco ti ritrovi una scorta che neache alla Galbani. Poi succede anche che arrivi una bimba e, con il massimo orgoglio possibile, ti dica: "Guarda maestra, così ne abbiamo uno tutto nostro". E l'uno in questione è un secchiellino di carta su cui lei ha scritto SOLO PLASTICA, visto che in classe non c'è il contenitore della plastica, o ancora che ogni giorno io vada a casa con palline di alluminio da gettare nella differenziata, in cui erano avvolti panini o fette di torta della merenda, perchè una volta ho detto ad alcuni bimbi che l'alluminio è riciclabile al 100%...

Sono bimbi, lo so. E magari da grandi diventeranno degli spreconi, dei fan del rifiuto indifferenziato...ma se così non fosse?

Non volevo divagare così tanto, ma so che alla luce di tutto questo capirete ancora di più il mio entusiasmo nel presentarvi, seppure con orride foto, i lavoretti che la mia classe ha realizzato per Pasqua. Forse qualcuna di voi ricorderà i riciclosi alberelli di Natale...beh, Francesca-Kinà se li ricorderà di certo, visto che il tutorial grazie al quale li abbiamo realizzati è suo, le maschere di carnevale sono state realizzate (classico riciclo creativo ante litteram) con i sacchetti del pane, mentre per Pasqua...carta igienica...


che diventa...PASQUALE, IL CONIGLIO

tempera bianca, forbici, qualche goccio di colla vinilica

qualche avanzo di feltro rosa per i nasini (beh, ve lo devo anche dire chi è che ha feltro rosa che avanza?)

ritagli di cartoncino per gli occhi

e poi beh... loro! Le scatoline!

realizzate con il retro di vecchi cartelloni, o con altri ritagli di cartoncino bianco

alcune sono un po' stortine, d'accordo

per fortuna che alcune della mie bimbe, a cui già avevo insegnato a farle, hanno vigiliato sui compagni

Con ritagli di carta verde (avanzata dai lavoretti tricolore per il 150°), un po' d'erbetta

et voilà!

Non sembra un pratino vero?

Aggiunta dell'ultimo minuto (per evitare che venissero mangiati prima del tempo!), un manciata di ovetti di cioccolato per ogni coniglietto.

Son carini no?

Aggiornamento:

una cosa importantissima che ho dimenticato di dire è che l'idea non è nostra -mia o di Betty- ma è stata presa da un bellissimo sito, che spero di recuperare al più presto per poterlo segnalare

sabato 25 dicembre 2010

Crafty Kids: versione Natale

Ho parlato spesso del mio lavoro bis, quello dei concerti, delle mostre...ma quasi mai del lavorolavoro, che per ora, finchè la Gelmini non ci manderà tutti a zappare, sarebbe l'insegnante di scuola primaria. La maestra elementare, dai.
Oggi lo voglio fare invece, perchè non trovo modo migliore per fare gli auguri di Natale a chi mi legge, o semplicemente a chi passa di qua per caso, che non utilizzando le foto dei lavoretti che io e la mia collega Betty abbiamo fatto realizzare ai bimbi per queste feste.

Li riconscete? Immagino di sì...anche se le foto (sai che novità) non sono un granché. Sono gli alberelli Made in Kinà. Francesca ha pubblicato il suo tutorial ricicloso proprio nel periodo in cui si iniziava a parlare di lavoretti, e io mi sono subito innamorata della sua idea, tanto da averle persino annunciato nel commento a quel post "te lo copierò sicuramente"!
E così è stato, abbiamo solo aggiunto un po' di tempera in diverse tonalità di verde, si sa che ai bimbi piace pasticciare coi colori (solo a loro...ehm....). Gli alberelli Made in Kinà, re-made in IV C.

E non poteva mancare un bigliettino. Cartoncino bianco, cartoncino dorato, una stampata di Merry Christmas, ed un pinetto di feltro in rilievo.

(scrapbooking anyone..?)

E così, prendendo in prestito lo spirito di chi ancora da un significato a questa festa, cosa che ahimè, io non faccio più da tanto, vi faccio i miei più laici auguri di buon Natale.

martedì 23 novembre 2010

Matrioska in Feltro

Eh sì, puntuale come ogni autunno mi torna la malattia per il feltro. E ogni volta ci ricasco e compro fogli e fogli di feltro colorato...chissà che invecchiando (lui) non diventi pregiato, oppure che non impari (io) a cucire prima o poi.
Eh sì, perchè nel caso ci fosse bisogno di ulteriore conferma, ecco qua. Cucire non è proprio il mio mestiere. A parte l'orlo dei pantaloni, va beh, ma quella è un'altra storia. Quello è il classico caso che rientra nella categoria "fare di necessità virtù". Leggi: quando nasci di gamba corta, tutti le braghe che compri han bisgno di essere accorciate, quindi, o mantieni tutte le sartorie del circondario, o impari a fare l'orlo.
Ma sto divagando.
Un matrioskina a portachiavi, o un portachiavi a matroskina, forse, regalo per l'amica di un'amica che ha da poco comprato casa (con tante nuove chiavi allegate).
L'ispirazione l'ho presa, qua, sul blog di Danielle.

martedì 30 giugno 2009

Ecco svelato...

Ecco qua il mio regalo per l'Annik. Una cornice porta bijoux!

Presa cornice cm 45x35, pittatala di color oro antico, tolto vetro, messo polistirolo, ricoperto polistirolo di carta volutamente stropicciata, pittatala di nero, assemblato il tutto, aggiunto gancetti alla base, aggiunto gancetti per sospensione a muro in cima, forato il polistirolo con chiodini da ferramenta testa ottone fermati con un goccio di colla.

Questa è la seconda cornice porta bijoux che realizzo, la prima l'ho fatta per me anni fa, almeno cinque, quindi ben prima che mi si aprisse il magico mondo del craft...evidentemente qualche germe c'era già.

La mia è più grande di quella per l'Anna, ed era un assoluto riciclo, cornice riciclata e polistirolo foderato di velluto nero riciclato da una gonna della nonna:


Poi, a volte il caso, guardate un pò cos'ho trovato un paio di giorni fa su The Indie Handmade Show! Un monte di idee per tenere in ordine la propria personalissima collezione di jewels! Ci sono foto prese qua e là sul web e anche un tutorial! Decisamente altri colori e altri stili rispetto a quello che ho realizzato io, che è decisamente gothic, più in linea con me e con l'Anna.

E voi invece come li tenete in ordine i vostri gioielli?

Regalo

Domenica scorsa ha compiuto gli anni la mia amica AnnaDiParma, stasera andremo a cena, a festeggiare inter nos e chiacchierare, chiacchierare e chiacchierare...
Questo qui è il mio regalo per lei:


...beh, questo è il pacco! Quello che c'è dentro ve lo faccio vedere domani, che non vorrei rovinare delle sorprese.

Il gattino di legno arriva da Parigi.

La bustina l'ho assemblata io, vi piace? Andate qui, stampate, ritagliate, incollate ed è fatta. Spulciatevi tutto il blog di Momo, troverete bellissimi spunti! Adoro....

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