Raffiche di vento fino a 60 nodi e onde di oltre 5 metri. Porto chiuso per il vento e aeroporto chiuso per...pesci sulla pista! Certo gli stabilimenti balneari contano i danni e i passeggeri del traghetto Fantastic se la sono vista brutta, però la libecciata di stamattina è stata un vero spettacolo della natura.
Alle sette di mattina mi ha svegliato il fischiare del vento. Le onde superavano allegramente la diga foranea del porto di Genova.
(foto fatta dietro la finestra chiusa...impossibile aprirla!)
E questi sono alcune istantanee di corso Italia, dove i bagni comunali di San Giuliano sono stati davastati dalla mareggiata.
30/10/08
13/10/08
Regali d'autunno
Capita che la Liguria in autunno riesca a regalare giornate calde come a inizio estate. E allora via le cerate, i pile e le scarpe: si può godere del tepore del sole e il mare liscio come l'olio invoglia all'ultimo bagno di stagione. E sono solo le giornate più corte a ricordarti che l'estate è finita da un pezzo e che alla prossima uscita probabilmente dovrai stare imbacuccato fino agli occhi per proteggerti dal vento e dagli spruzzi freddi.
Ma questo fine settimana la stagione fredda sembrava davvero lontana. Il vento era pochino (ma non si può mica avere tutto!) e navigando da Genova a Finale ligure (e ritorno) saremo andati a vela si e no tre ore.
Ma la barca è bella in ogni condizione. Se c'è vento può diventare parecchio sportiva e talvolta un po' impegnativa; se il vento non c'è, ti ti immergi nel tuo piccolo mondo fatto di sole, mare, panorami e relax. Magari un buon libro, ma sempre con un occhio puntato all'orizzonte. E se hai fortuna puoi fare anche incontri emozionanti.
Sul ritorno, a circa 5 miglia al largo di Varazze questa domenica abbiamo avvistato un gruppo di tursiopi.
Via le lenze, prima di tutto, anche se immagino che i delfini siano abbastanza furbi da non farsi fregare da un'esca di plastica (alla quale, tra l'altro, non ha abboccato manco un pesce), via il motore e giù a prendere le macchine fotografiche.
Putruppo, tra controluce e una qualche impostazione bizzarra della mia canon (che non mi sono premurata di verificare, tanto non volevo perdere di vista questi meravigliosi abitanti del mare), le foto non sono venute meravigliose, però eccoli qui.
I tursiopi li avevo visti da lontano andando in Corsica, ma in Liguria incontriamo soprattutto le più piccole stenelle. Delfini così grandi (circa 2,5 metri) non li avevo mai visti da vicino.
Un paio hanno anche nuotato un po' sotto la barca.
Meno giocherelloni delle stenelle, probabilmente erano impegnati in qualche attività più utile che farsi fotografare :-)
Li abbiamo seguiti per un po' (e loro si sono fatti seguire), poi ognuno ha ripreso il suo viaggio. Il nostro, con un po' di rammarico, verso casa.
Ma questo fine settimana la stagione fredda sembrava davvero lontana. Il vento era pochino (ma non si può mica avere tutto!) e navigando da Genova a Finale ligure (e ritorno) saremo andati a vela si e no tre ore.
Ma la barca è bella in ogni condizione. Se c'è vento può diventare parecchio sportiva e talvolta un po' impegnativa; se il vento non c'è, ti ti immergi nel tuo piccolo mondo fatto di sole, mare, panorami e relax. Magari un buon libro, ma sempre con un occhio puntato all'orizzonte. E se hai fortuna puoi fare anche incontri emozionanti.
Sul ritorno, a circa 5 miglia al largo di Varazze questa domenica abbiamo avvistato un gruppo di tursiopi.
Via le lenze, prima di tutto, anche se immagino che i delfini siano abbastanza furbi da non farsi fregare da un'esca di plastica (alla quale, tra l'altro, non ha abboccato manco un pesce), via il motore e giù a prendere le macchine fotografiche.
Putruppo, tra controluce e una qualche impostazione bizzarra della mia canon (che non mi sono premurata di verificare, tanto non volevo perdere di vista questi meravigliosi abitanti del mare), le foto non sono venute meravigliose, però eccoli qui.
I tursiopi li avevo visti da lontano andando in Corsica, ma in Liguria incontriamo soprattutto le più piccole stenelle. Delfini così grandi (circa 2,5 metri) non li avevo mai visti da vicino.
Un paio hanno anche nuotato un po' sotto la barca.
Meno giocherelloni delle stenelle, probabilmente erano impegnati in qualche attività più utile che farsi fotografare :-)
Li abbiamo seguiti per un po' (e loro si sono fatti seguire), poi ognuno ha ripreso il suo viaggio. Il nostro, con un po' di rammarico, verso casa.
03/10/08
Pesto fantasia e ranci quotidiani
Ecco il mio pesto-fantasy che partecipa alla raccolta-concorso di Fiordisale.
Dubito di vincere, dato che questo è soprattutto un pesto-emergency, preparato domenica scorsa dopo una due giorni in barca e in piena emergenza viveri. Ma avevo voglia di partecipare (stanno venendo fuori un sacco di ricette interessanti), e poi questo pesto è proprio buono. Lo preparo spesso, con alcune varianti a seconda di quello che ho in casa.
Quello di domenica era così:
Pesto di pomodori secchi, mandorle e ricotta dura
1 manciata di pomodori secchi sottolio sgocciolati
1 cucchiaio di mandorle
1 cucchiaino di capperi dissalati
poco sale
2 cucchiai di ricotta dura di pecora
olio extravergine
mezzo spicchio d'aglio
Il procedimento è superfluo, ma questo pesto no. Ottimo anche come tartina da aperitivo, magari mentre aspettate che cuocia la pasta!
A proposito di concorsi (e di cibo da sopravvivenza). Massimo di Kelablu ne ha appena lanciato uno davvero simpatico. La domanda di Massimo è: che cosa mangiate nella vostra pausa pranzo? Un panino al volo, una fetta di pizza, un'insalatina dietetica (naaahh) o un piatto gigante di trenette al pesto nella vostra trattoria preferita? Bene, fotografate il vostro rancio quotidiano prima di abbuffarvi e mandate la foto a Kela con tanto di descrizione. Il rancio più goloso verrà premiato ogni settimana, ovviamente con un regalo mangereccio! Per saperne di più andate a leggere qui
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