4 giugno 2010

ciao giovanni.
ieri a mezzogiorno ci hai lasciato, sgomenti.
l'emoraggia che hai avuto sabato nn ti ha lasciato alcuna via di scampo, e così, in punta di piedi te ne sei andato.
e adesso ?? adesso angela, livio , anna e gemma devono proseguire la strada senza di te.
quante cose potevi ancora insegnare, ti è sempre piaciuto spiegare come succedono le cose, dalla natura alla scienza fino al tuo lavoro.
nn mi sembra ancora vero che tu nn ci sia più.
sei stato l'unico che mi hai fatto gli auguri e le congratulazioni quando hai saputo che aspettavo elia, nonostante nn ero ancora sposata. e quando te lo avevo fatto notare, tu mi hai sorriso e hai detto.. eeeHH, la gente.. cosa vuoi che capisca, lasciali parlare...un'altra volta, avrò avuto otto o nove anni, ero disperata perchè avevo perso cinquanta lire, e piangevo piangevo, nessuno in casa mi prestava attenzione... poi sei arrivato tu dall'università e mi hai visto nella mia camera, o meglio, mi hai sentito piangere e mi hai chiesto cos'era successo di così grave, ti ho spigato il mio "dramma" allora mi hai regalato cento lire.
tutte le estate che abbiamo passato insieme nella tua terra, di cui ne eri tanto fiero, orgoglioso dei tuoi ulivi, della frutta che potevi cogliere dagli alberi, dal pane che faceva ancora tua madre in casa nel forno a legna, diventavi un altro.
cambiavi immediatamente accento ed eri molto più radioso, solare.
ti piaceva la terra, la natura , il tuo mondo.

noi, tipici brianzoli, ti abbiamo frainteso.
questo tuo tipico prendere tutto, nn era per prepotenza, ma perchè da voi si usa così, quello che è mio è tuo e quello che è tuo è mio.
quante volte ci hai invitato nella tua casa al mare... quante volte ci invitavi a pranzo o a cena... noi abbiamo una mentalità più chiusa. scusa, scusa per nn averti amato e capito abbastanza.
sicuramente avresti condiviso tante tue cose con noi, ma erano lontane..

anche se negli ultimi anni abbiamo avuto dei litigi, sempre appunto per questioni materiali, di eredità e di soldi, di te serbo tanti bei ricordi.
da qualche parte avevo letto una poesia, che la morte è come una nevicata, tutto si copre di bianco, e solo alcune cose si intravedono, spunta qualche cespuglio, albero, casetta... così è la morte, ricopre tutta la vita di una persona e ci restano solo i ricordi più belli, tutto il resto si dimentica, nn c'è più, perchè l'importante sono i ricordi che si hanno nel cuore.

adesso ti auguro di godere appieno delle tue colline, mi ricordo in agosto i campi interminabili di girasoli, contrastavano con il verde delle altre coltivazioni.
nn avevi torto giovanni, ad essere orgoglioso della tua terra.
tu vivevi qua, ma il tuo cuore è sempre rimasto là, adesso anche l'anima lo stà seguendo. e a noi nn resta che piangere.


4 commenti:

  1. ...buon viaggio giovanni...un caro abbraccio...

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  2. Mi dispiace per tuo cognato... Fai bene a cancellare le liti e ricordare i momenti belli, alla fine sono quelli che contano, quelli da tenere stretti...

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  3. Ti sono vicina, ricordalo sempre con un dolce sorriso ne sarà felice!

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:)