Questo libro non è un romanzo, ma il
resoconto del viaggio peggiore della storia delle esplorazioni
polari, narrato dalla voce del suo protagonista, il capitano Sir
Ernest Shackleton.
Per conoscere esattamente i dettagli
sulla vita di questo grande esploratore vi rimando a Wikipedia, ma
per farvi un'idea del personaggio che era Shackleton citerò alcune tra le frasi più celebri che lo riguardano:
Datemi Scott a capo di una spedizione
scientifica, Amundsen per un raid rapido ed efficace,ma se siete
nelle avversità e non intravedete via d'uscita inginocchiatevi e
pregate Dio che vi mandi Shackleton.
Raymond Priestley
Cercasi uomini: per una spedizione
rischiosa. Bassa paga, freddo pungente, lunghi mesi nella più
completa oscurità, pericolo costante, nessuna garanzia di ritorno.
Onori e riconoscimenti in caso di successo.
Annuncio di Ernest Shackleton sul
Times.
Gli sforzi disumani non valgono un
accidente se non portano a risultati.
Meglio un asino vivo che un leone
morto.
Ernest Shackleton
il capitano Sir Ernest Shackleton |
Sud è il racconto della triste fine
della nave polare Endurance, partita con 28 uomini a bordo determinati a raggiungere il Polo Sud, ma rimasta subito intrappolata nei ghiacci del continente antartico per quasi un
anno e poi stritolata dalla pressione del pack, del terribile viaggio
dell'equipaggio verso la salvezza, ma soprattutto è la storia del
loro coraggioso capitano che promise di portare tutti in salvo e ci
riuscì.
la Endurance intrappolata nel pack antartico |
Dopo la perdita della Endurance l'equipaggio rimasto isolato sul pack dovette attendere l'arrivo della primavera sopportando fame, freddo e stenti, e poi affrontò l'oceano più pericoloso del mondo a bordo di
tre scialuppe in condizioni climatiche terribili, fino a raggiungere
Elephant Island, l'unico pezzetto di terraferma nel raggio di
centinaia di miglia. Solo che Elephant Island è disabilitata, così
Shackleton lasciò buona parte dei suoi uomini sull'isola, e salpò
di nuovo con l'unica scialuppa decente rimasta (la gloriosa James Caird) e cinque compagni,
fino a raggiungere la Georgia del Sud, dopo 16 giorni di viaggio in
aperto oceano antartico. Per fortuna la Georgia del Sud era abitata
da (pochi) balenieri, che però avevano la loro stazione sul lato
opposto dell'isola. Così Shackleton e i suoi dovettero scalare
montagne e ghiacciai mai attraversati prima (e neanche mappati
ovviamente) fino a raggiungere la stazione baleniera. Finalmente egli
poté organizzare la missione di soccorso e salvare il resto
dell'equipaggio a Elephant Island.
il momento in cui la James Caird salpò da Elephant Island |
Questo non è un libro che si legge
scorrevolmente come altri reportage di viaggi e esplorazioni: Sud è
il preciso e dettagliato resoconto di un navigatore inglese, che usa
termini tecnici relativi alla navigazione e all'ambiente artico, che
riporta osservazioni sulle condizioni climatiche e meteo molto
tecniche, e che esprime le distanze in iarde e piedi.
Insomma non è un libro facile da
affrontare, e la Mursia non ha certo voluto aiutare i lettori, visto
che il libro è totalmente privo di qualsiasi nota che possa spiegare
termini tecnici e misure che non contemplano il sistema metrico
decimale.
il momento del salvataggio su Elephant Island |
Ma se si supera questo scoglio allora è
un piacere immergersi nell'avventura al Polo Sud della Endurance e una scoperta conoscere quella persona straordinaria che
è stato Ernest Shackleton: un uomo coraggioso e determinato ma ben
conscio dei propri limiti, un vero gentleman inglese dotato anche di
un certo british humor, ma soprattutto un uomo ben conscio delle
proprie responsabilità e del valore della parola data.
Le foto di questo post sono state scattate da Frank Hurley, fotografo della spedizione, che riuscì eroicamente a salvare alcune delle lastre fotografiche.
1 commenti:
Sarà difficile da leggere, ma mi piacerebbe proprio cimentarmi nella sua lettura.
Lo andrò a cercare in libreria.
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