cassetti confusi

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domenica 27 aprile 2014

MERIDIONALI A MILANO

Ecco la mia prima volta a Milano. Avevo 13 anni e, come ben si vede"tamarreggiavo" in maniche corte e maglioncino a tracolla davanti al Duomo. Ero in gita insieme ai miei che quei tempi godevano dello sconto che le FF.SS riservavano agli insegnanti. Anni d'oro per quella categoria di lavoratori: maestri e professori godevano di numerosi previlegi e, sopratutto di rispetto..
Non c'è un motivo particolare per cui ho pubblicato questa immagine trovata rovistando dentro i miei cassetti, forse un pò d'invidia per il mio stato d'animo d'allora, forse l'aver pensato prima ancora che al soggetto, all'autore dello scatto. Mio padre, forse..

1971

Mauro Pagani - La Città aromatica  



Allora mi è venuta inevitabilmente in  mente anche la famosa scena tratta dal film"Totò, Peppino e la Malafemmena" che ricordo anche a chi mi segue.
Da allora sono cambiate molte cose, però il fatto che "..vogliamo sapere, per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare..", continuiamo a non saperlo. 

1956


Termino il post con alcuni appunti presi da un settentrionale d'Europa a Milano: Herman Hesse, tratti dal suo "Diario Italiano"  siamo nel:
1901
Herman Hesse

Mercoledi. Milano, Duomo: impressione decorativa enorme, l'interno [soprattutto per l'altezza] colossale, bella anche la luce delle finestre colorate rotta dalle colonne di marmo. Il rilievo di Tantardini: "Nascita di Maria", nobile nelle linee, ma con effetto piatto.
Santa Maria delle Grazie: superba cupola di Bramante. Nel chiostro un caldo sole. La "Cena" di Leonardo vista con la luce migliore; è meglio conservata di quanto pensassi, soprattutto il bel paesaggio dello sfondo. [La cena attorniata da numerose, a volte istruttive, copie vecchie e nuove.]
Alle 12 lunch in albergo, poi giretto e visita a Brera dove gli affreschi di Lumi e una Madonna di Crivelli hanno un effetto particolare, accanto agli sposalizi.
Poi passeggiata nelle strade assai animate e salita con guida sul tetto del Duomo. Grande impressione di questo mondo di marmo con vista sulla città e le Alpi.
Poi giretto e ingresso nella chiesa di Santo Stefano (moderna), caffè in una bettola d'angolo. Cena in una piccola trattoria (maccheroni con sugo) [molto economica], dove tutta una famiglia con gatto era seduta e derideva il mio italiano.
Gatti in tutte le locande, spesso begli animali.

Dedicato ai miei amici milanesi