Quante volte ci capita di pensare agli amici che hanno fatto parte di un periodo particolare della nostra vita, particolare perchè illuminato da una luce calda e abbagliante oppure oscuro ed opprimente..
Una festa di paese, quale, non so. Sicuramente in Piemonte. In mezzo alla confusione li intravedo, alcuni di loro alzano le mani in segno di saluto, altri putroppo si sono persi ..
Alcuni li sento ancora telefonicamente e sono combattuto fra il volerli vedere e non volere constatare che anche per loro è passato lo stesso tempo che mi ha travolto.
Ricordo che un nostro amico era segretario in questo comune e ci ospitò anche a casa sua. Aveva un bell'impianto stereo e fra le cose che ascoltavamo:
Led Zeppelin - Ten Years Gone
ed anche:
Graham Nash - Sleep Song
20 commenti:
Un post sull'amicizia, sui ricordi, sulla musica che ha segnato i momenti difficili o esaltanti della tua vita..
Nemmeno un commento.
Minchia che tristezza...
Pure tu ascoltavi quei copioni dei Led Zeppelin?
C'è qualcuno che non li ha ascoltati?
Riguardo l'amicizia e il tempo passato posso dire questo: che quel tempo, per la prima volta, è davvero passato.
Non esiste più per noi che siamo invecchiati, ovviamente, ma non esiste più perché quel mondo è irrecuperabile.
Le amicizie senza interesse, quelle estati passate senza un soldo in tasca, le feste di provincia. Tutto annientato.
Non è rimpianto della giovinezza è il rimpianto di un'epoca.
@ Vlad Tapes:
Si, certo che ascoltavo i Led Zeppelin, anche ora li ascolto,quando capita, figurati..Quello che scrivi sul fatto che i rapporti di amicizia vissuti in maniera così intensa, senza pensare ad un contraccambio, con affetto sincero,fanno parte di un'epoca che è ormai passata, non riesco ad accettarlo razionalmente.Ci siamo chiusi dentro le nostre case e ci confrontiamo con la realtà solo tramite gli smartphone, i pc la tv..
E' disumano.
...scusatemi, la nostalgia è sempre consolatoria e meravigliosamente decadente ma sulla validità dei rapporti umani, esclusiva solo di un'epoca che non torna piu' dissento fortemente...non è questione di età o di contesto ma d'intensità e di qualità emotiva ed intellettuale che possono caratterizzare un'autentica amicizia, senza doppi fini o ipocrisie buoniste. Ovviamente interessi reciprochi e una complicità sulle questioni di fondo sono auspicabili. Per certi aspetti, siamo meno superficiali e rilassati oggi che da giovanissimi, quando eravamo concentrati solo su le nostre esigenze e avidi di vita....
Mi ero perso questo post!
Un articolo nostalgico, come fosse perso nel tempo ma cristallizzato dalla musica.
Moz-
Con i Led Zeppelin e ritorno agli anni in cui erano la colonna sonora della vita.
Come @Vlad Tepes rimpiango quell'epoca ricca di speranze.
@ cristina ruffoni:
E' più che altro un velo di amarezza che copre un pò tutto quello che mi circonda che m'impedisce di giudicare con distacco critico i modi di rapportarsi delle ultime generazioni. Ma non c'è intenzione di giudicare, non lo farei e non ho nemmeno la voglia.E' una constatazione che si fa: è passata un'epoca, come dice Vlad portandosi via tutto anche le amicizie nate allora.E' per questo che quando sento parlare di rimpatriate, le cene con i vecchi compagni di scuola etc..mi viene l'orticaria.
Purtroppo debbo abituarmi all'idea che il mondo cambia, anche molto velocemente, anche se non tutti cambiamenti vanno nel verso positivo e non è detto che per forza li si debba accettare passivamente.
@ Miki Moz:
La musica è una costante ed è anche,almeno per me ,un catalizzatore di ricordi.Grazie Moz.
@ Berica:
Certo quella generazione ha ascoltato gli Zeppelin e ascoltando loro e tanta altra musica ognuno di noi ha creato la sua epopea.Dentro quell'epopea c'era di tutto anche le speranze di cui parli, ed accettare che quello era solo il prologo di una vita destinata a diventare, per forza di cose, prevedibilmente,a volte, tristemente normale,non è facile da digerire. Ma bisogna crescere insomma...
@ cristina ruffoni:
Scusa,ero talmente preso dal discorso, che non ti ho nemmeno dato il "benvenuta"!
Io ho 46 anni. Volevo solo dire che, per me ovviamente, l'epoca in cui ho vissuto la mia infanzia (a Roma, ma soprattutto nel paese di campagna dei miei nonni) era radicalmente diversa da quella di oggi.
Quante settimane passate senza un soldo in tasca, così, per il piacere puro di stare insieme.
Certi rapporti umani basati sulla lealtà, sul disinteresse, il fare allegramente le nozze coi fichi secchi, una certa dignitosa povertà, gli abiti smessi dei cugini, il desiderio casto delle ragazze ... tutto questa miscela di sentimenti semplici, provinciali, immediati formavano uno stile di vita oggi irrecuperabile.
Per me è nostalgia perché ritenevo i primi anni Settanta migliori di quelli attuali, incentrati sul denaro e sulla competizione edonistica.
Un ragazzetto di oggi sicuramente considererà i miei tempi come brutali e stupidi.
Amen.
@ Vlad Tapes:
Io ne ho una decina in più di te. Comprendo le tue considerazioni, ne capisco il senso ed approvo.L'amicizia, l'affetto, hanno un loro valore assoluto indipendente dal tempo in cui vengono vissute, su questo siamo tutti d'accordo.Siamo noi che, crescendo, siamo emotivamente coinvolti con intensità minore e maggiore raziocinio in questi tipi di rapporto.Sensazioni che non proveremo più perchè reagiamo a certi impulsi da adulti o ragazzini in maniera diversa, secondo la nostra età..
@ Vlad Tapes:
Ti dico una cosa: essere un poeta è come indossare un abito, perennemente.Un poeta legge la vita o il giornale o la lista della spesa allo stesso modo.Rende interessante ed emozionante questa lettura.Mi è piaciuta la descrizione della tua infanzia e non ho pensato ad alcun confronto, se non a quello che stavo leggen do.
Io allora non ero manco nato o ero piccolissimo, ma riconosco quei colori e suoni.
@ Alligatore:
sei giovane, però: eravamo nell'85..
Come ci si perde mio caro amico, ci si sparpaglia un po' per tutto il mondo , che gran peccato..
I tuoi amici , comunque , avevano ottimi gusti musicali!
Bacio speciale!
@ Nella:
Il fatto è che questo sparpagliarsi per il mondo alla fine diventa anche poco gestibile e confusionario.Ed anche difficilmente conciliabile con la vita di tutti i giorni..Certo che i miei amici avevano ottimi gusti musicali. Quello è sempre stato un pre-requisito.Un grande abbraccio!!
Vedo raramente gli amici di quegli anni, la vita trascorsa ci separa. Probabilmente perchè leggo nei loro occhi, e loro nei miei, la tristezza di un tempo che non c'è più.
Sono belli i ricordi della gioventù, ma più passano gli anni, e più si fanno struggenti, ed è meglio conservarli per se stessi.
però la vita offre persone nuove, interessi nuovi....tutto un mondo da affrontare, ogni giorno.
Magar
@ Magar
Concordo con la tua opinione.La nostra gioventù e gli amici che ve ne hanno fatto parte, rimangono un capitolo già letto, nella vita ci sono altri capitoli da aprire, adeguati al tempo che scorre.Si tratta di sensazioni e ricordi che ogni tanto riemergono così, senza volerlo, ma non ce la sentiamo di metterli subito alla porta, magari prendiamo una birra insieme e poi li rimandiamo dentro la loro casella.
Un affettuso saluto!
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