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Costruzione 261: Lampadario in ferro battuto e chiusura del piano nobile

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Ecco l'ultimo elemento che ancora mi impediva di chiudere il solaio del primo piano: il lampadario del salone!

Mentre la costruzione delle murature e di tutti gli altri dettagli architettonici procede con i suoi tempi biblici, mi trovo a mettere da parte alcuni oggetti recuperati per caso che penso possano tornarmi utili a questo scopo, anche se non ho ancora chiaro il modello da seguire. Un primo test lo effettuo già durante la costruzione dei sotterranei, ma non ne sono del tutto soddisfatto e finisce smembrato per recuperarne i pezzi. Gli elementi di base però dovrebbero essere quelli: candele realizzate con segmenti di stuzzicadenti, anelli, catene e una base orizzontale (in quel caso di legno) su cui posare i lumi. 

Un tentativo più recente vede l'uso di un pezzo recuperato da una piccola lampada ad olio, ormai rotta, accompagnato da altri elementi di riuso, che mi permettono di assemblare qualcosa che a prima vista sembrerebbe funzionare. Sì, anche se dall'aspetto appare un po' pesantuccio. Anzi, è decisamente pesante. Il committente non è convinto e, se devo dirla tutta, neanch'io mi fiderei molto a passarci sotto.

Allora che si fa? Si torna a cercare documentazione con l'obiettivo di semplificare le forme e realizzare qualcosa di più adatto ad un palazzo del '300 invece che alla moschea di Santa Sofia. Ripasso foto, libri, film... e dove vado a trovare l'ispirazione finale? In un giochino per Android che ho appena scaricato. Meno male che ho dichiarato da subito che questo progetto è un lavoro di fantasia (almeno in parte) e che non ha pretese accademiche, altrimenti dopo questa mia uscita verrei cacciato con disonore dalla Gilda dei Costruttori. Comunque l'ispirazione è sempre ben accetta, da qualsiasi direzione venga. E poi anche i realizzatori del gioco avranno cercato un minimo di documentazione storica!

Recuperati i bracci del precedente lampadario, li monto sulla nuova struttura in ferro battuto, che fin dalle prime martellate capisco essere quella giusta. Un lampadario dalla forma essenziale ma ricercata, interamente realizzato a mano e senza tanti fronzoli. Lo appendo all'anello che ho inserito nella trave maestra del solaio e con molta attenzione richiudo il soffitto facendo passare la catena nell'asola posta sulla parete. Il salone è pronto. Il committente è contento. Un altro capitolo è finito.















































MATERIALI:
filo di ferro, lamina di ferro, stuzzicadenti, tempera, elementi di recupero, colla istantanea
STRUMENTI:
tenaglie, pinzette, martello, incudine, forbici, cacciavite, pennello


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Costruzione 259: Solaio del 2° piano - completamento a (falso) intarsio

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Capitolo 259

È proprio vero, a volte l'unico modo per trovare una via d'uscita da una situazione di stallo è fare di necessità virtù. Per lo meno, lo è in quest'occasione.

Credo di avere già accennato alla difficoltà di reperire in modo continuativo gli stessi materiali usati nella costruzione della Domus. Succede con i mattoncini, che fabbrico a partire da frammenti di cotto raccolti in giro, anche in modica quantità, e che di volta in volta presentano consistenza e colorazione diversi. Ma succede anche con gli articoli acquistati nei negozi specializzati, che a Granada sono... uno (del quale non farò il nome). Ad esempio, i listelli di legno comprati qualche anno fa non sono tornati disponibili, obbligandomi a ripiegare su legni più chiari che ho poi verniciato con uno smalto scuro. 

Questa volta è toccata alle strisce di intarsio usate per la decorazione di metà soffitto del salone, che a suo tempo avevo giudicato sufficienti in quanto nella parte posteriore prevedevo di realizzare un motivo differente. Alla fine, per dare uniformità visiva a tutto il piano, ho deciso di continuare lo stesso pattern anche nei restanti cassettoni, ben sapendo che le "stelle" rimaste non erano abbastanza. Poco male, pensavo, ripasserò in negozio e nel caso non le abbiano, le ordino. Così si fa di solito, giusto? Peccato però che tutte le volte che ho tentato questo approccio la risposta è stata un evasivo "Nos van a llegar la semana que viene" (arrivano la prossima settimana), e quando ripassavo due o tre settimane dopo, puntualmente non era arrivato nulla. "Eh, depende del productor." (questa non c'è bisogno di tradurla).

Insomma, dopo mesi ancora niente, e su internet non c'è modo di trovare lo stesso disegno nelle stesse dimensioni. Sembra un vicolo senza uscita, ma avendo ormai rimandato fin troppo a lungo il completamento del solaio, decido di arrangiarmi in altro modo (quale, lo vedrete nelle seguenti foto). A posteriori sono ben felice di questa scelta, che tra l'altro risulta anche più economica, pur obbligandomi a un po' di lavoro extra. L'aspetto più delicato è probabilmente la resa dei colori, che devono riprodurre nel modo più fedele possibile i diversi toni degli intarsi. Vinta questa sfida, il resto è lavoro di pazienza e precisione, qualità di cui non difetto ma che d'ora in poi andranno potenziate dall'uso di un bel paio di occhiali da vista...

Vista generale

Interno del piano nobile

Solaio incompleto

Taglio delle mensole

Posa delle mensole

Posa provvisoria del solaio

Fissaggio intarsi sulle travi

Compensato sottile

Separazione degli strati

Stiraggio di un foglio di legno

Pittura con tempera bianca

Asciugatura del foglio

Il cantiere senza solaio

Squadratura del foglio

La stella a otto punte

Disegno del pattern

Colorazione ad acquerello

Completamento degli spicchi blu

Riempimento degli spicchi marroni

Seconda fase terminata

Aggiunta dei neri

Intarsi e falsi intarsi a confronto

Ritaglio delle strisce

Ritaglio delle tessere

Inserimento delle tessere nei cassettoni

Avanzamento del lavoro

Cassettoni completati

Test

Ritaglio strisce di carta

Prova di decorazione dei travetti

Applicazione delle strisce

Copertura dei travetti

Completamento posa

Altro test

Disegno di una greca a pennarello

Primo riquadro finito

Occhiali nuovi

Solaio completato

Verniciatura dell'intarsio

Verniciatura del falso intarsio

Il salone delle feste



MATERIALI:
strato di legno sottile, foglio di carta ruvida, colla bianca, tempera, acquerelli, smalto trasparente
STRUMENTI:
pinzette, cutter, forbici, pennelli, matita, righello, morsetti, pennarello nero indelebile, occhiali da vista


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