giovedì 12 gennaio 2012
Considerazioni mediche - parte prima
domenica 3 aprile 2011
Gli affetti per chi vive all'estero
venerdì 19 novembre 2010
Quest'Italia dolceamara
lunedì 9 agosto 2010
Non solo scienza...
venerdì 9 aprile 2010
Fika a colazione: l’Italia è questo e altro
Anna e Martin, alla loro prima esperienza in Veneto, hanno avuto modo di vivere in prima persona la vita quotidiana in una qualsiasi famiglia italiana, con i suoi lati anche buffi e particolari: qualche perplessità per la colazione dolce (“ma qui si fa fika a colazione ???”) che comunque sembrano aver apprezzato, per l’abitudine di non togliersi le scarpe in casa, per la facilità con cui si aquistano - e bevono - alcolici, e non da ultimo per la combinazione di molto charme e basso costo di un aperitivo al bar, con stuzzichini vari e il sole ormai estivo che scalda il viso. E ancora: la bellezza dei paesaggi e dell’arte, la vicinanza di mari e monti (dal B&B dove abbiamo pernottato la notte di Pasquetta si potevano vedere contemporaneamente Prealpi ed Appennini, nonché ammirare la pianura tra sconfinate distese di alberi di pesco e kiwi e altrettanti numerosi vigneti).
Ma hanno avuto anche modo di sperimentare la folla con la confusione che ne deriva, il traffico estremo, l’inquinamento di aria e acqua, i prezzi spesso gonfiati in alcuni settori, il gran numero di venditori ambulanti stranieri dalla dubbia regolarità, i racconti delle vicissitudini politiche italiote… insomma anche i lati poco attraenti che magari non colpiscono immediatamente il turista frettoloso che non pensa alla differenza tra visitare un Paese per vacanza e invece sceglierlo come propria residenza.
Ed è questo, alla fine, che volevamo far vedere loro: un’Italia non per turisti, non quella idilliaca di “Drömmen om Italien”, ma quella della gente che ci lavora, che ci vive, con i suoi lati positivi e quelli negativi.
E a noi, che effetto ha fatto tornare indietro ancora una volta ? Personalmente un po’ di nostalgia per la gente che conosciamo, per il clima (ormai qui in Veneto le temperature hanno toccato i 20°C, mentre in Svezia le massime sono attorno ai 10°C) con la natura che è ormai in piena esplosione primaverile, e per il cibo, con tutte le possibili variazioni e specialità da regione a regione, da città a città, da borgo a borgo. Ma il capitolo nostalgia è breve e finisce qui.
Insomma, contenti della vacanza, ce ne torniamo a casa nostra, dove ci aspettano nuovi progetti e nuove avventure, e possiamo in questo momento dire: “borta bra, men hemma bäst”, ovvero in da qualche altra parte si sta bene, ma a casa propria (in Svezia) si sta meglio.
domenica 28 febbraio 2010
Voci di dissenso
domenica 10 gennaio 2010
Ritorno in Italia
sabato 14 novembre 2009
America si, America no
Ma non possiamo fare a meno anche di stupirci per molte cose che consiredereremmo impossibili in un Paese occidentale e "ricco": perchè l'America è un Paese ricco, no ?
Ad esempio, il grande numero di anziani (e con anziani intendo gente sicuramente sopra gli 80 anni) che ancora lavorano: cassiere ai supermercati, casellanti nelle poche autostrade a pagamento, portieri nei motel durante il turno di notte - neri, ispanici ma anche bianchi. Fa una certa tristezza pensare che per alcuni l'età della pensione non arriva mai semplicemente perchè non possono permetterselo (come non si possono permettere molte altre cose, ad esempio una casa decente invece della roulotte parcheggiata permanentemente in un "trailer park", le 4-5 settimane di ferie che per un lavoratore europeo sono sacrosante, oppure la sanità gratuita o quasi, ma non vogliamo entrare nel merito qui e ora).
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Non si può fare a meno di notare, in generale, un certo egoismo di fondo, che è sì alla base dell'"imprenditorialità" all'americana, ma che a volte ci fa riflettere come chi abita qui sia ben poco sensibile a ciò che succede altrove. Come ben ha sintetizzato qualcuno in un adesivo applicato al posteriore del proprio SUV: "I want to keep my money, my freedom and my guns. You kan keep the "change" " Oltre al fatto di non aver certo votato Obama, il personaggio in questione non sembra molto attento ai problemi del mondo a cui lascerebbe volentieri solo le monetine...
E poi, il badare all'apparenza più che alla qualità e alla sostanza: questo si può davvero applicare a molte cose, qui. E' "meglio" chi è più grosso (che si tratti del pickup, della casa, del cartello pubblicitario, della temperatura dell'aria condizionata o dell'offerta di 4 pizze maxi + bibita al prezzo di una pizza normale sullo stesso menu: e allora perchè non strafogarsi ? ...). Poco importa che magari le colonne del portico della casa siano fatte di polistirolo e si stacchino malamente perchè la colla non tiene, che l'aria condizionata venga tenuta a 18 gradi anche quando fuori ce ne sono appena 20, che il pickup cilindrata 5.7 venga usato solo per il tragitto casa-Wal Mart, o che se si vuole fare in caffelatte il "latte in polvere" non contenga assolutamente nulla di caseario, ma solo una decina di sostanze che ne riproducono alla perfezione il gusto e il colore, magari anche meglio...
Insomma: l'America sì ci piace, ma solo per una vacanza: è il paese dei balocchi e dello zucchero filato, e come tale è bene prenderlo a piccole dosi per non farne indigestione. Ma viverci, questo no non farebbe per noi !