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domenica 30 settembre 2012

Una ricetta da riusare: i pomodori di riso al pesce spada

Festeggiamo la 14esima Festa Nazionale del Riuso! Oggi in tutte le sedi del Mercatino dell'Usato si festeggia tra arredamento, abbigliamento e suppellettili rigorosamente di seconda - ma anche terza e quarta - mano. 

Ogni mercatino ha allestito un piccolo buffet e alcune sorprese per intrattenere i grandi e i piccoli, ciascuno alla scoperta del proprio tesoro nascosto tra gli oggetti che ad altri non servono più. 
In questi giorni lo staff del mercatino valuta volentieri abbigliamento e accessori per l'autunno e l'inverno.
Se siete già alle prese con il cambio di stagione avrete sicuramente qualche capo dell'inverno scorso che non ha passato la selezione per far parte del vostro guardaroba 2012-2013, e chissà quanta altra roba avete in giro per casa o in cantina! 

Quale migliore occasione, allora!? Andate al mercatino! 

Portate con voi qualcosa di cui volete disfarvi, funziona così: il mercatino dell'usato lo espone gratuitamente e lo vende per conto vostro facendovi ricavare il 50, il 60 o il 75% (a seconda che vendiate abbigliamento e oggettistica varia, arredamento o prodotti hi-tech). A partire dal mese seguente alla vendita riceverete a casa la lista completa degli oggetti venduti e potrete passare in negozio a ritirare il ricavato. Conveniente, no? 



Anche in cucina a volte può essere molto utile rispolverare una vecchia e classica ricetta, ritoccarla con la fantasia del momento e lasciarsi sorprendere dalla novità! Io ho fatto così con i pomodori di riso, tanto cari alla tradizione romana.  

Pomodori di riso con olive e pesce spada 

Ingredienti per 2 persone:

4 Pomodori da riso maturi e sodi

4 cucchiai di Riso 

2 Patate

una manciata di Olive taggiasche

una fetta di Pesce spada

Basilico fresco 

1 spicchio d'Aglio

4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva

Sale

Pepe


Chi ha già preparato i pomodori di riso almeno una volta sa bene che è facile sbagliare. Poi c'è chi li fa da Dio, ma quelle sono doti innate...

Dato che io, prima di arrivare ad un buon risultato ho fatto molte prove, mi sento in dovere di premettere che è necessario seguire qualche piccolo accorgimento:

1. Dopo aver svuotato i pomodori, salateli e lasciateli a testa in giù affinché perdano un pò della loro acqua. Io li lascio sgocciolare un'ora. Metto in uno scolapasta anche l'interno dei pomodori per far sì che anche la polpa sia piuttosto asciutta.

2. Utilizzare un riso dalla struttura compatta, di tipo semifino. Oppure un superfino parboiled. Quello della foto è riso thaibonnet integrale e per la cottura al forno non delude mai. 

3. Utilizzare almeno un cucchiaio di olio extra vergine d'oliva per ogni cucchiaio di riso. Ho provato con meno, ma non funziona... purtroppo!

4. Non riempire i pomodori fino all'orlo! Anche se vi sembrano vuoti, il riso raddoppia durante la cottura e rompe il pomodoro!!

Detto questo la preparazione è semplicissima: in una ciotola unite la polpa dei pomodori frullata con uno spicchio d'aglio, l'olio, il sale e il pepe. Aggiungete le olive taggiasche denocciolate e tritate con il coltello, il pesce spada a dadini e il basilico spezzettato.
Sbucciate le patate e tagliatele a spicchi sul lato lungo. Così si usano nelle rosticcerie romane. Disponete i pomodori nella teglia e tutt'intorno le patate, salate e pepate a dovere, ma senza aggiungere altro olio. Lo assorbiranno dai pomodori.  
Coprite i pomodori ciascuno con la sua calottina. Le avete confuse??? *azzi vostri!!
Cuocete in forno già caldo a 200° per un'ora. Ma non coprite l'intera teglia con il foglio di alluminio, si rischia di lessare tutto! Se il vostro forno brucia troppo utilizzate la funzione che esclude il calore dall'alto dopo 35-40 minuti dall'avvio. 


Servire tiepidi.
Naturalmente potete sostituire il pesce spada con altri tipi di pesce fresco o frutti di mare (due cozze, per esempio??).
E se avete la pazienza di farlo vi invito a prepararne una versione finger con i pomodorini. Questo sì che è riuso!!

venerdì 13 luglio 2012

Tronchetti di zucchine giganti

Avete presente quelle persone a cui nella vita riesce sempre tutto?
Le persone di successo, che non tentano nulla. Riescono e basta. Quelli a cui "mai un raffreddore!" e a 80 anni neanche l'ombra di un acciacco?
Quelli belli-ricchi-intelligenti!
Gli uomini da 150.000 € l'anno che trovano un portafoglio pieno di pezzi da 500, ma non un solo documento per compiere il loro dovere da bravi cittadini e restituirlo...
Quelli sempre in tiro, ma "mai fatto sport in vita mia!"
Quelli che il giorno della patrimoniale del 1992 in banca c'avevano 500milalire e pure per sbaglio!
Quelli che con la crisi vanno mejo de' prima e, senza nessun imbarazzo girano con un 4500/benzina.
Quelli che anche se viene Caronte, Minosse, il Minotauro o Spartaco non fanno una goccia di sudore.
Quelli che vincono alla riffa aziendale, al casinò, al torneo di tresette della spiaggia, al gratta&vinci. E pure concorsi e ricorsi. Quelli a cui sta bene tutto ciò che indossano, che le Superga non gli puzzano e il lino non si sgualcisce! Quelli a cui non piove in vacanza, per cui c'è sempre il sole... 
Quelli che cascano in piedi, i nati sotto una buona stella e con la camicia, quelli col fiore all'occhiello e con la marcia in più. Quelli per cui la fortuna non è bendata, e anzi li trova ovunque essi siano. E quando pensano che domani andrà meglio, Amen, e così è. 
I re Mida, gli alieni, i robot insomma. Gli esseri umani geneticamente baciati da ogni fortuna.
Oh! non sto mica parlando di me, eh!!!

Ecco. Prendete una persona così e fategli fare un orto, fosse anche per gioco. E vedete cosa ne esce fuori. 
Non saranno solo frutti della terra i suoi... Saranno ortaggi coi contro-coj... azz, mi faccio prendere dall'enfasi!
Le zucchine saranno "Zucchine Ohhhh!" 
I pomodori saranno "I PomiD'Oro" e le melanzane "Mmmhelanzane"!!
Tutti buo-ni-sssssi-mi.

Cosa fare con una fortunata zucchina gigante e buonissima, donatami a causa di una sovrapproduzione?

Tronchetti di zucchine ripieni

Ingredienti per due persone:

2 zucchine giganti - 120 gr di riso integrale - 2 piccoli scalogni - 50 gr di piselli freschi - 100 gr di salmone affumicato - olio extra vergine - brodo vegetale - vino bianco secco - sale e pepe.

Lavate e spuntate le zucchine e tagliatele a tronchetti di circa 5 cm. Svuotate delicatamente l'interno con uno scavino e mettete la polpa a soffriggere con uno scalogno tritato, due cucchiai d'olio, sale e pepe. Portate a cottura aggiungendo poca acqua o brodo. Frullate il tutto e tenete da parte. 
Disponete i tronchetti in una teglia con carta forno. Salateli e cuoceteli in forno ben caldo a 200 gr per 10/15 minuti. 
Preparate il riso soffriggendo lo scalogno in due cucchiai di olio. Aggiungete il riso, fatelo tostare, sfumatelo con poco vino bianco e portatelo a cottura aggiungendo il brodo vegetale quando necessario e mescolando continuamente. 
A metà cottura aggiungete i piselli (i miei erano freschi e congelati). A fine cottura mantecate con la crema ricavata dalla polpa delle zucchine e aggiungete il salmone a piccoli pezzi. Ricordate di lasciare il riso leggermente al dente. Regolate di sale, pepate, se vi va. 
Riempite i tronchetti, irrorateli con poco olio e passateli nel forno ancora caldo per 10 min.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta Salutiamoci per il mese di luglio ospitata da Cobrizo


domenica 13 maggio 2012

Alla mia più appassionata lettrice

Buongiorno mamma! Vedi qualcosa di tuo nella foto? 
Lo avrai sicuramente riconosciuto: il tuo unico libro di cucina! Millericette, 1975. 
Lo porti con te da allora, di trasloco in trasloco, di cucina in cucina, sempre lì al suo posto, su qualche mensolina. 
L'ho preso in prestito (con la complicità di papà, se ti stai domandando quando, visto che non passo spessissimo a casa tua) alla ricerca di qualche spunto per dedicarti qualcosa di buono che ti fosse anche familiare!
Non ho mai visto nessun altro libro o appunto di cucina in casa, che non fosse questo sgangherato libro giallo (ad eccezione, di recente, dei "menù di Benedetta Parodi", che però è di papà). Come se nessun altro ricettario potesse eguagliarlo, come se nessun altro illustre manuale di cucina sapesse parlarti con un linguaggio a te più comprensibile e congeniale.
E se ti chiedo indicazioni su qualcosa che cucini tu, d'obbligo mi rimandi a lui.
In questa settimana appena trascorsa ho cancellato ogni alone di mistero e l'ho letto tutto!
Se penso che hai imparato a cucinare seguendo quelle stitiche spiegazioni mi convinco che sei un talento naturale in cucina! 
E' stato divertente scovare le ricette che hai contrassegnato, con le crocette o con delle 'discrete' pieghe sulla pagina, dal minestrone alla genovese (?), allo zabaglione, passando per gli spaghetti alla disperata...
Se ci fosse stato un dolce di famiglia l'avrei preparato per te quest'oggi, ma tutti sanno che i dolci non sono il tuo forte! 
Tu cucini con l'istinto e la passione di una buongustaia, senza bilance e misurini, con le poche e ferree indicazioni che ti arrivano dalla tradizione, con la golosità di una bambina, con la generosità che solo una mamma sa avere.
Impossibile imparare da te i piatti su cui sei imbattibile. Impossibile misurarmi con te, sarebbe una disfatta epocale! 
[A proposito, mi prenoto per le prime melanzane alla parmigiana che sfornerai!]. 
Posso solo provare a parlare di te attraverso questa ricetta.
Viene dal tuo libro, quindi so già che la riconoscerai. Ma ci ho messo qualcosa di mio, naturalmente. Ci ho messo il latte di mandorla che ti ricorda la terra dove sei nata, la raggiante Sicilia, ci ho messo il rosso delle ciliege, il tuo colore preferito e quello che meglio ti rappresenta.
Tu che ancora ti infervori quando ne senti il bisogno, invece di lasciarti scivolare tutto addosso, come si conviene alla tua età e con la tua esperienza, tu che non rinunci mai a esprimere un affetto, anche se di fregature te ne hanno restituite in tanti. 
So anche che ti piacerà come ti piace sempre quello che preparo (ogni scarraffone... in cucina non fa eccezione!). 


Budino di riso al latte di mandorla e salsa di ciliegie


Ingredienti per 4 persone:


100 gr di Riso Vialone Nano
150 gr di Zucchero Grezzo 
3 Uova intere
1/2 litro di Latte di Mandorla
30 gr di Burro (più quello per gli stampi)
2 cucchiai di Liquore o Vino alla mandorla
200 gr di Ciliegie fresche

Cuocete il riso nel latte in ebollizione fino a cottura. Lasciatelo raffreddare e nel frattempo preparate la salsa di ciliege. Lavate e denocciolate le ciliege. Preparate uno sciroppo con 50 gr di zucchero e qualche cucchiaio d'acqua. Cuocete le ciliege finché lo sciroppo non risulterà ben rosso e lucido, poi frullate il tutto e profumate con del liquore a piacere. 
Separate i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve.
Lavorate a crema il burro morbido con 100 gr di zucchero e aggiungete un tuorlo alla volta. Unite questo composto al riso solo quando si sarà freddato e poi, molto delicatamente, gli albumi montati a neve.
Cuocete a bagnomaria, in forno a 180°. Io ho utilizzato 4 stampi e per la cottura ci sono voluti 35-40 minuti.
Sformate quando i budini sono completamente freddi e guarnite con la salsa di ciliege. 
Servire freddo.  


 Buona festa della mamma!




Con questa ricetta partecipo al contest di Cinzia e ValentinaColors & Food, What else? del mese di maggio.