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mercoledì 21 novembre 2012

Il giorno che ho scoperto il cioccolato con le pere...

                              Non è oggi e non è stato nemmeno ieri.

Ma il giorno che ho scoperto il cioccolato con le pere, ho pensato subito a uno dei migliori accostamenti di sapori del mondo. Come le mele con la cannella, le fragole con la panna, il pane e il burro.
La scoperta dell'acqua calda, dirà qualcuno di voi. 

Ma volete mettere l'impatto che ha avuto la scoperta dell'acqua calda sulla vita dell'uomo? 

Forse non si tratta di una scoperta sconvolgente o di un'idea geniale e pazzesca, ma di fronte a due sapori nati  per stare insieme, per completarsi ed esaltarsi a vicenda, anche il cuoco meno abile può permettersi di declinarli in tanti modi diversi... per di più accontentando sia chi ama i dolci golosi e cioccolatosi, sia chi apprezza dessert più freschi e profumati a base di frutta. 

Ecco, se volete provare, questa crostata è l'apoteosi del cioccolato con le pere, perché io allo stravagante a tutti i costi, preferisco andare a colpo sicuro!



Crostata al cacao e mandorle con pere speziate e crema al cioccolato fondente


Dosi per uno stampo quadrato con il fondo removibile 22x22

Per la frolla al cacao:
200 gr di Farina 00
125 gr di Burro
75 gr di Zucchero di canna
25 gr di Mandorle Tostate
1 Uovo (piccolo possibilmente)
1 cucchiaio di colmo di Cacao Amaro in polvere
1 pizzico di sale

Per il ripieno:
125 ml di Vino da dolce   
50 ml di Acqua
1 cucchiaio colmo di Zucchero di canna
4 pere Kaiser o Abate di piccole dimensioni
1/2 stecca di Cannella
4 Chiodi di garofano
Noce moscata a piacere

Per la crema al cioccolato:
200 gr di Cioccolato fondente 55%
20 gr di Burro
75 gr di Zucchero
1 uovo intero e 3 tuorli
100 ml di Latte
1 cucchiaio colmo di Maizena

Cannella in polvere a piacere

Iniziate preparando la frolla con un po' di anticipo. Avrà bisogno di riposare in frigo almeno tre ore! 

Tostate le mandorle (le mie erano del tipo non spellato) qualche minuto sotto il grill. Fatele freddare e poi frullatele in un mixer insieme allo zucchero (meglio se di canna) fino ad ottenere una polvere piuttosto sottile. Aggiungete il burro, la farina e il cacao e otterrete un composto a briciole (lo stesso vale se impastate a mano) a cui unirete l'uovo. Il mio impasto è risultato piuttosto morbido perché ho usato un uovo grande. Formate un panetto e avvolgetelo nella pellicola senza pvc per lasciarlo riposare in frigo. 

Nel frattempo dedicatevi alla cottura delle pere. Sceglietele piccole e di forma regolare. Mature ma ben sode. Sbucciatele intere e mettetele in un pentolino dai bordi alti con acqua e vino (per me un bicchiere di questo qui!), zucchero e spezie. Cuocetele a fuoco dolce per 7-8 minuti. Dovranno essere tenere, senza disfarsi. Lasciatele freddare completamente in uno scolapasta. Fate ritirate il fondo di cottura a fuoco alto per ricavarne circa mezzo bicchiere di sciroppo. Filtratelo e tenetelo da parte. 



Per la crema: sciogliete a bagnomaria il cioccolato fondente con la noce di burro. A parte montate con le fruste elettriche le uova e lo zucchero, fino ad ottenere un composto molto spumoso e chiaro. Aggiungete il cioccolato fuso e mettete sul fuoco (medio) diluendo con il latte e lo sciroppo, sempre mescolando, delicatamente e ininterrottamente. Appena il composto raggiunge l'ebollizione togliete dal fuoco e incorporate la maizena setacciandola con un colino.

Togliete dal frigo il panetto di pasta frolla al cacao e lasciatelo a temperatura ambiente 10-15 minuti, trascorsi i quali sarà pronto per essere steso in mezzo a due fogli di carta forno. Foderate il vostro stampo con carta forno e riempitelo con la frolla stesa a uno spessore di 1/2 cm circa. Utilizzate anche il secondo foglio di carta forno per realizzare la cottura cieca della base, ricoprendo il tutto di legumi secchi. Cuocete a 180° per 20-25 minuti. Sfornate e lasciate freddare completamente. 

Componete la crostata tagliando a metà le pere, privandole dei semi interni e polverizzandole di cannella. Adagiatele sulla base e versateci intorno la crema. Lasciatela rapprendere completamente per una notte o una giornata intera prima di servirla. 

E ditemi com'era!      

lunedì 16 aprile 2012

Un compleanno nel pallone

C'avevamo provato a dribblare la festa di compleanno del gamberetto, rimandandola a data da destinarsi. Non per mancanza di voglia, anzi, chi mi conosce sa quanto io sia festaiola e mi metta subito sull'attenti soprattutto per i compleanni altrui (il mio compleanno, invece, cancellatelo!!), piuttosto per mancanza di idee e spazi per realizzarle. 
Ma quando ti trovi a organizzare il settimo compleanno di tuo figlio, ti rendi anche conto che, per quanto tu abbia una spumeggiante fantasia, il leitmotiv della festa lo sceglie lui!!
Tipica dei maschietti di quest'età la scoperta della passione per il calcio ed ecco che allora tutta la festa ha girato intorno a un pallone da calcio e ai colori della nostra squadra del cuore, la Roma!!











Al parco giochi di sempre, dove spesso i bimbi della zona passano un pò di tempo dopo la scuola, ho preparato tutto *IO* il buffet per rifocillare i piccoli scatenati tra gonfiabili, palline e naturalmente mini soccer, e per intrattenere i loro genitori. 
Lo dico con enfasi perché mai avevo osato tanto! Mi ero limitata solo a scegliere con cura dove acquistare cosa. 
Ma siccome con la scusa dei preparativi mi sono fatta coraggio e arrischiata a chiedere (e ottenere) un bel giorno di ferie, ho avuto il tempo necessario per:

  •  fare un pò di brain storming per scegliere un menù che fosse in primo luogo adatto ai bambini, ma anche sfizioso per gli adulti;

  • fare la giusta spesa (consapevole, eh!);

  • andare lì a quel negozietto che te lo dimentichi sempre, ma ha tutto, proprio tutto per realizzare un party a tema;

  • preparare la sera prima tutto ciò che con il riposo guadagna in sapore.


Tra le ricette collaudate non potevano mancare la crostata con la marmellata di amarene di nonna Giulia (che è la mamma di una mia cara amica che mi vizia con le sue conserve dolci e sane, e proprio oggi è arrivato un prezioso vasetto di marmellata di arance amareeee!!!); il tiramisù alle fragole, servito in mono porzioni, fatto con la ricetta di cui in famiglia si attribuisce la paternità (o maternità?) a mia sorella Alessandra. Di queste coppette neppure una foto... perdonatemi, presa dai miei ospiti, mi sono appropriata della macchina fotografica solo pochi minuti, a buffet già depredato, e menomale!!

I muffins al doppio cioccolato, nella settimana dopo Pasqua, hanno fatto meno gola dei loro gemelli alla panna e miele, avvistati qui e ripetuti con qualche piccola modifica mia (ho aggiunto della farina di farro e omesso il latte).


Muffins Panna e Miele 


Ingredienti per 12 muffins:

200 gr di Farina 00
80 gr di Farina di Farro
100 gr di Burro
120 gr di Zucchero
4 cucchiai di miele di acacia
125 ml di panna fresca 
1 uovo
1 bustina di polvere lievitante 
una presa di sale

Lavorate a crema il burro, a temperatura ambiente, con lo zucchero (io ho usato il frullatore a immersione ed è venuta una crema molto spumosa), aggiungete l'uovo, il miele e la panna. Amalgamate benissimo gli ingredienti umidi e poi incorporate le polveri setacciate insieme al sale e al lievito. 
Rivestite una teglia da muffins (o gli stampini in alluminio usa e getta) con dei pirottini e riempiteli con un cucchiaio di impasto. 
Cuocete a 180° per circa 20 minuti e fate la prova stecchino. 

Complice forse la giornata freddina e uggiosa (è caduta qualche goccia di pioggia, ma niente di che... O_O), i dolci - e non solo - si lasciavano mangiare senza grandi sforzi e credo che, anche le mie scelte siano state in parte un buon invito all'assaggio. Ho preparato due cakes salati - di cui vi lascerò la ricetta in un prossimo articolo, per ora mi concentro sui dolci - che ho sperimentato per la prima volta e che hanno riscosso un grande successo: cake ai pomodorini secchi e provolone, e, l'altro, zucchine e pecorino. 

Infine, due ciambelloni che personalmente adoro e preparo spesso: ricotta e limone (sofficissimo) e pere e nocciole. In particolare il secondo è il mio preferito e colgo l'occasione per condividere questa ricetta, un pò sottovalutata ma che dà tanta soddisfazione!

Ciambellone alle pere e nocciole 

da una ricetta del Pasto Nudo                                                                     Ingredienti:

Due grandi pere mature
200 gr Farina 00
100 gr Farina Integrale 
170 di Zucchero di canna
80 gr di Olio di semi
2 uova
70 gr di nocciole 
1 bustina di polvere lievitante
una presa di sale

Sbucciate le pere e riducetele in purea con un frullatore a immersione; tritate grossolanamente le nocciole. Io preferisco non spellarle, perché insieme alla farina integrale danno al dolce un aspetto più rustico. 
Sbattete le uova con lo zucchero e aggiungete un pò alla volta la purea di pere e le farine miscelate insieme al lievito e al sale.
Per ultimo aggiungete l'olio e incorporatelo per bene all'impasto. 
Portate il forno a 160° e cuocete in uno stampo a ciambella da 24 cm per circa 40/45 minuti.
Lasciatelo raffreddare nel forno se vi sembra troppo umido, ma questa sua caratteristica lo renderà buonissimo anche dopo 3 giorni (se non ve lo finite prima!).

Il gran finale con la torta decorata non è farina del mio sacco. Mi sono affidata a Ilaria di Cake & Art, e il risultato è andato ben oltre ogni mia aspettativa! Una torta bellissima e d'effetto - ma quello lo vedete da voi - e buonissima: pan di spagna soffice e profumato con crema chantilly e gocce di cioccolato sulla base, mud cake cioccolatosissima per realizzare il pallone. 


Orgogliosa di aver ospitato per questa festa persone così carine, i piccoli e i grandi, gli amici di sempre e i nuovi della scuola elementare (eh sì, la primaria, vabbè!), ringrazio affettuosamente tutti coloro che hanno partecipato, anche a nome del gamberetto Gabriele. Grazie!