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10 ottobre 2022

Ciambella cacao e pere frullate


Quando senti qualcosa che ti fa vibrare il cuore

non domandarti mai cosa sia

ma vivilo sino in fondo

perché quel brivido, quella sensazione

si chiama Vita.

(Alda Merini)


Dopo la lunghissima pausa estiva, complice un leggero abbassamento delle temperature, finalmente ho riacceso il forno e ovviamente ho ricominciato con un dolce. Di quelli semplici, com’è nel mio stile, quelli perfetti sia per la colazione che per la merenda di grandi e piccini. Pochi ingredienti classici che tutti abbiamo in casa, uova, zucchero, farina e cacao, con l’aggiunta di due pere Decane che mi guardavano tristi dalla fruttiera, hanno creato una ciambella soffice, golosa e umida al punto giusto. Un dolce perfetto per la colazione, ma anche un gustoso dessert, magari arricchendo l'impasto con gocce di cioccolato o sperimentando l'aggiunta di una spezia. Provatela, sono sicura che vi conquisterà! 


12 maggio 2019

Crostata morbida alla frutta ... per la festa della mamma!


La felicità di una madre 
è come un faro che illumina il futuro, 
ma si riflette anche sul passato
 e lo avvolge nella dolcezza dei ricordi.
(Honorè de Balzac)


La festa della mamma è una ricorrenza presente in tutto il mondo e quasi ovunque si festeggia la seconda domenica di maggio. Le sue origini sembrano essere legate alle antiche popolazioni politeiste che, nel periodo primaverile, celebravano le divinità femminili legate alla terra e alla sua ritrovata fertilità. Nell'antica Grecia gli Elleni dedicavano alla loro genitrice un giorno dell'anno: la festa coincideva con le celebrazioni in onore della dea Rea, la madre di tutti gli Dei. Gli antichi romani, invece, intitolavano una settimana intera la divinità Cibele, simbolo della Natura e di tutte le madri. In epoca moderna la festa della mamma è stata interpretata e festeggiata in modi diversi fino a renderla un po' troppo commerciale a mio parere. Sta al cuore di ognuno di noi rendere questo giorno speciale per la nostra mamma. Molto dipenderà dall’età della mamma in questione, potreste scegliere di regalarle una giornata insieme a voi in una beauty farm, oppure una serata insieme ad un concerto o a teatro, oppure una passeggiata fuori porta, insomma regalate del tempo alla vostra mamma non che i fiori o un regalino non saranno apprezzati, ma il tempo, le chiacchiere, un sorriso e l’assenza del telefonino lo saranno molto di più! Non posticipate il tempo da dedicare alla donna che vi ha reso quello che siete … la vita è un battito d’ali … la certezza del prossimo anno non esiste. Io ho una mamma anziana, quindi i nostri saranno festeggiamenti tranquilli un pranzo in terrazza, un dolce semplice ma goloso, forse questa deliziosa crostata alla frutta che mia madre adora, e poi sperando in una domenica soleggiata, una passeggiata in centro …. Buona festa della mamma! 


7 novembre 2017

Apple muffin ... supersoffici!


Sei più coraggioso di quello che credi
più forte di quello che sembri
e più intelligente di quanto pensi.
Ma la cosa più importante
è che, anche se siamo lontani,
io sarò sempre con te.
(A. A. Milne)


Svegliarsi presto la domenica mattina mentre la famiglia ancora dorme, mentre il cielo plumbeo ricopre la città sorniona. Infilarsi una morbida e calda vestaglia e mettere su un the. Poi accendere il forno, prendere uova, farina, zucchero, latte  e  preparare  con calma una dolce colazione per tutti  e lasciar correre i pensieri senza un filo … perché tanto il filo se lo creano da soli … ed è talmente lungo che si aggroviglia e si arrotola e si fa matassa informe… ed è caos, è ansia … ma un lungo respiro riequilibra,  perché …. casa è protezione, è coccola, è rifugio … il suono dei pensieri è assordante, rimbomba …. ma la matassa incasinata piano piano si fa piccolo gomitolo ordinato e tutto sembra più semplice, altamente improbabile, meno spaventoso, più affrontabile … e mentre i muffin crescono nel forno, il pensiero va al melograno portafortuna, al verde speranza ….  Nel frattempo la famiglia si è svegliata ed è arrivata in cucina, attirata dal profumo della cannella … ed è magia di abbracci, di baci, di sorrisi …  perché la magia non sempre è condita dalla felicità o dalla serenità a volte è solo magia di speranza, ma sicuramente sempre ... famiglia è magia d'amore.  


20 ottobre 2015

Apple pound cake

"E crescendo impari
 che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegue a vent’anni, 
quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi.
 La felicità non è quella che affannosamente si insegue
 credendo che l’amore sia tutto o niente. 
Non è quella delle emozioni forti
 che fanno il “botto” e che esplodono fuori con tuoni spettacolari.
La felicità non è quella di grattacieli da scalare, 
di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari 
che la felicità è fatta di cose piccole, ma preziose.
 Impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità,
che ti bastano le note di una canzone,
 le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,
 che bastano gli aromi di una cucina,
 la poesia dei pittori della felicità,
 che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane
 per sentirti una felicità lieve.
E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi,
 di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,
 che le stelle ti possono commuovere 
e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto,
 che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno,
 e che sederti a leggere all’ombra di un albero
 rilassa e libera i pensieri.
E impari che l’amore è fatto di sensazioni delicate,
 di piccole scintille allo stomaco,
 di presenze vicine anche se lontane
 e impari che il tempo si dilata
 e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore
 e impari che basta chiudere gli occhi, 
accendere i sensi, 
sfornellare in cucina,
 leggere una poesia,
 scrivere su un libro o guardare una foto
 per annullare il tempo e le distanze
 ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono,
 ricevere un messaggio inaspettato,
 sono piccoli attimi felici.
E impari ad avere,  nel cassetto e nel cuore
sogni piccoli, ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bambino è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi
 sono quelli che parlano delle persone che ami.
E impari che c’è felicità 
anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri
e che c’è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
 nonostante il tuo volere o il tuo destino,
 in ogni gabbiano che vola, c’è nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità."
Paulo Coelho


Piccole cose preziose ... attimi ... momenti da condividere con chi si ama, felicità per me è anche semplicemente la colazione della domenica mattina, quella fatta tutti insieme con calma, seduti alla tavola apparecchiata, condividendo un dolce appena sfornato, sorseggiando un thè caldo ... ancora in pigiama ... godendo dei tempi lenti, vivendo un piccolo rituale di felicità!





5 maggio 2015

Torta furbissima alle fragole

Io amo le fragole follemente e voi? Le trovo bellissime e golose, le mangio così semplicemente appena lavate, oppure intinte nel cioccolato fondente, oppure  in insalata con rucola e aceto balsamico, in un risotto, nei dolci…insomma  nel breve periodo della loro esistenza ne faccio grandi scorpacciate.  Ma lo sapevate che le fragole sono state inserite tra i super cibi che "mantengono giovani" nella speciale classifica ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity) stilata dall'USDA (il dipartimento dell'agricoltura statunitense), per il contenuto record in sostanze antiossidanti benefiche per la salute? Le fragole sono preziose perché sono fatte al 90% di acqua, idratano le cellule dell'organismo senza appesantirlo con troppe calorie,  sono ricche di enzimi capaci di attivare il metabolismo dei grassi aiutando il corpo a dimagrire con meno fatica. Il contenuto di vitamina C delle fragole (5 fragole ne contengono una quantità pari a quella di 1 arancia) favorisce l'assorbimento del ferro, utile per la formazione dei globuli rossi e per i muscoli, e la produzione di collagene, una proteina che previene le rughe e rafforza i capillari riducendo ritenzione idrica e cellulite. Ma basta chiacchiere e passiamo alla ricetta di oggi, una torta furbissima alle fragole. Furbissima perché è super semplice e velocissima da realizzare, ci metterete di meno a farla che  a leggere questo post. ed è anche light!  E all’assaggio …una vera golosità!




17 novembre 2013

Chips di mela alla cannella

Per chi sta a dieta, per chi vuole mangiare salutare, per chi cerca uno snack leggero ma goloso, per uno spezza fame senza sensi di colpa, per fare sgranocchiare qualcosa di buono ai nostri bambini. Le chips di mela alla cannella sono perfette per tutti questi momenti. Sono facili da fare, solo  il tempo in forno è lungo. Quindi vi consiglio di prepararle durante il week end, quando i nostri tempi sono più lenti e magari fuori il tempo è grigio e uggioso come oggi. Servono circa 3 ore di essiccatura in forno, nel frattempo preparatevi un buon tè, prendete un buon libro e rilassatevi nel tepore della vostra casa…


2 novembre 2013

Per te papà... Torta con ricotta e polpa di cachi

Sono 18 anni che non sei più qui con me, ma ancora quando parlo di te i miei occhi si gonfiano di lacrime. Non sono più la tua piccola principessa, ormai sono la mamma di una principessa, che purtroppo non hai mai conosciuto, ma io le ho parlato tanto e sempre del suo dolce e meraviglioso nonno e sono riuscita così a creare in lei un sentimento di affetto  ed un legame con il suo angelo custode. Perché Tu sei sempre qui accanto a noi, sei il nostro angelo! Parlo ancora con te quando ho un problema … lo so è stupido ed illogico, è irrazionale, ma a me fa bene. Per cui seguiterò. Mi manchi terribilmente, ancora ...e mi mancherai per sempre. Il dolore passa è vero, ma il vuoto nel cuore rimane, il nostro era un rapporto speciale….e tu sei riuscito a dimostrarmelo anche …. dopo.  Questo è un luogo virtuale per cui perfetto per lasciarti una fetta di torta. Il mio papà golosone, hai sempre avuto un debole per i dolci…un gran debole! E ti è sempre piaciuto essere  l’assaggiatore dei  miei esperimenti,  sorrido ancora al ricordo del mio risotto al curry … avevo 16 anni era terribile eppure tu con un sorriso mi hai detto” non mollare mai piccola, insisti vedrai che la prossima volta sarà perfetto” . Anche questa torta è un esperimento.... virtualmente per te <3


12 giugno 2013

Muffin alle fragole

Adoro le leggende, forse perchè sono delle favole per adulti ed io sono una romanticona, non so esattamente il motivo ma mi piace leggerle. Per caso in rete ho trovato questa del popolo Cherokee sulle fragole, l'ho trovata deliziosa  e ho avuto voglia di condividerla con voi, ma se non vi interessa saltate e andate direttamente alla ricetta di questi muffin favolosi, morbidissimi e con le fragole che cotte nell'impasto gli danno quella giusta umidità e un sapore ........... non ve lo descrivere, provateli e raccontatemi!


La leggenda delle fragole (Cherokee)

Per i Cherokee all'inizio c'erano due mondi: quello dei cieli, chiamato Ga-lun-la-ti, e quello delle acque scure, che ricoprivano tutta la terra che noi conosciamo oggi, in cui vivevano le forze maligne. Il Ga-lun-la-ti, invece era popolato da animali, piante e uomini. Tutte le creature parlavano la lingua Cherokee e vivevano insieme in armonia. La Terra non era altro che un globo coperto di acqua dove vivevano pesci giganteschi e rettili. L'universo dei Cherokee si fondava sull'armonia e l'equilibrio. La luce era bilanciata dal buio, le cose virtuose e benigne erano bilanciate da quelle che si nascondevano nell'oscurità e fuggivano dalla luce. All'inizio non c'era il sole, ma un grande albero della vita, che cresceva al centro del Ga-lun-la-ti. Esso illuminava il mondo, così che si potesse vedere ovunque e irradiava la sua luce anche nel mondo oscuro delle acque. Il Creatore viveva sull'albero della vita da dove si prendeva cura delle piante e degli animali. Il Creatore conduceva una vita solitaria. Quando il suo lavoro fu completato, si sedette sull'albero della vita e ammirò il mondo intorno a lui e sotto di lui. A volte, però, si sentiva solo e desiderava una compagna, forse una figlia, che si potesse sedere accanto a lui alla sera e vedesse la sua creazione vivere e crescere. Così il Creatore plasmò una fanciulla la cui grazia e bellezza gli toccarono il cuore. Egli sapeva, però, che anche lei aveva bisogno di qualcuno con cui correre e giocare, così creò un uomo e insegnò ai suoi figli le cose che conosceva. Il Creatore presto si accorse che sua figlia rideva troppo e cantava troppo; parlava costantemente. Essa poneva moltissime domande: perché brillano le fronde dell'albero della vita? Chi ha creato il mondo dei cieli? Chi ha dato il nome alle piante?...Il Creatore continuava ad amarla, perché era sua figlia, ma questo parlare e chiedere in continuazione, cosa avrebbe potuto fare? Il Creatore aveva detto molte volte ai suoi figli di stare lontano dall'albero della vita e di non giocare nei pressi del suo tronco. Ma, come tutti i bambini curiosi, la prima donna volle scoprire perché suo padre aveva detto queste cose. Il primo uomo insisteva affinchè essa non si recasse all'albero, ma essa tutti i giorni avrebbe voluto scalare l'albero fino alle sue fronde più alte. Un giorno trovò un buco ai piedi del tronco e vi entrò cadendo così al di fuori del Ga-lun-la-ti. Quando il Creatore tornò a casa non trovò la prima donna. Allora chiese al primo uomo:”dov'è mia figlia?”. Il giovane uomo rispose:”Io le ho detto più di una volta di non entrare nel buco ai piedi dell'albero della vita, ma lei non ha voluto ascoltarmi!”. Il Creatore non sapeva cosa fare per evitare che sua figlia cadesse nel maestoso oceano. Allora convocò gli uccelli del cielo affinchè la prendessero evitando di farla annegare. Essi formarono così una specie di grossa e soffice coperta con le loro ali piumate, con la quale presero la prima donna. Tuttavia, dove avrebbero potuto posarla? Così, mentre volavano sulla superfice delle “grandi acque”, il capostipite di tutte le tartarughe disse: “qui!, mettetela sul mio guscio!”. Quindi gli uccelli discesero con la giovane donna, da quel momento conosciuta come “Sky-Woman”, e la posarono sulla superfice della sua nuova casa. Tuttavia non vi era abbastanza spazio, così la lontra si offrì  volontaria e scese sul fondo del mare riportando in superficie del fango, il quale, dopo essere stato messo sulla schiena della tartaruga , cominciò a crescere diventando la terra che oggi conosciamo come “Turtle Island”. Il Creatore, però, sapeva che essa avrebbe avuto bisogno di più cose, quindi mandò sulla nuova terra le piante e gli animali, affinchè si prendessero cura di sua figlia. Mandò il cervo, il bisonte, l'orso, il coniglio e lo scoiattolo, per fornirgli cibo e abiti. Mandò anche le piante medicinali: il cedro, la salvia, la sanguinaria-canadensis, la quercia e soprattutto il tabacco. Mandò poi sulla terra molte altre cose per provvedere alla sua futura generazione: i Kituwah, i Cherokee. Quando la prima donna fu soddisfatta, il Creatore mandò il primo uomo ad aiutarla a curarsi della sua creazione. Il primo uomo e la prima donna erano ora marito e moglie. Erano felici e tutto andava per il meglio, ma, come in tutte le buone cose, il male si insinuò tra loro e cominciarono a discutere e litigare. Furono dette parole dure da entrambi e, alla fine, la prima donna raccolse le sue cose e partì. “Vado a cercare un nuovo posto dove vivere” disse al marito “ tu sei indolente e non mi presti mai attenzione!”. In breve tempo il primo uomo si pentì delle sue azioni e cercò di raggiungere la moglie per scusarsi. Tuttavia si rese conto di non poterla ormai raggiungere, e pregò il Creatore di aiutarlo: “rallentala, Creatore, affinchè possa dirle cosa essa significhi per me!”. Il Creatore chiese:”il tuo spirito è uno con il suo?”. Il primo uomo rispose:”ne abbiamo uno solo fin da quando siamo stati creati! Ne abbiamo uno solo da quando tu hai soffiato la vita in noi e ne avremo uno solo fino alla fine del tempo stesso!”. Toccato dalle parole dell'uomo, il Creatore intervenne. Vide la strada che la prima donna stava percorrendo e cominciò a far crescere delle piante ai suoi piedi per rallentarla. Da un lato crebbero le more selvatiche, dall'altro i mirtilli, ma lei continuò il cammino. Allora fece crescere i ribes, ma ancora, lei non si curò di essi e continuò il cammino. Il Creatore, però, sapeva di doverla rallentare a tutti i costi, così andò nel suo giardino, prese una manciata di piantine di fragole e le piantò sula terra. Quando atterrarono ai piedi della prima donna, cominciarono a crescere, fiorire e maturare. La prima donna si fermò a vedere gli splendidi rami e bacche della piantina di fragole, e si chinò per assaggiarne una. Appena mangiò la fragola dimenticò la sua rabbia e, preso un cestino, lo riempì velocemente e tornò verso il marito. Il primo uomo, intanto, si stava affannando per raggiungere la moglie e rimase sorpreso quando la vide tornare, e oh! Come batteva il suo cuore! Lei era sorridente! Lei mise la mano nel cestino, prese una fragola e la mise nella bocca del marito. Lui sorrise e ringraziò il Creatore. Presa la sua mano, la moglie lo condusse sul sentiero di casa, mangiando insieme le fragole lungo la via.


16 aprile 2013

Tartellette al lemon curd con frolla leggera all’olio

Eccomi finalmente di nuovo tra voi! Quella che è appena trascorsa per me è stata una settimana infernale, non fraintendte, non è successo niente di particolare, solo banale routine di una moglie-madre-lavoratrice  che normalmente riesce bene a incastrare il tutto, riuscendo anche a ritagliarsi spazi per  se stessa (passeggiata con un’amica, parrucchiere,  chiacchiere con voi, nuove prove in cucina,  gestione del blog  ecc.ecc ) ma basta poco e tutto si incasina. Cos’è stato il  poco che ha mandato tutto in tilt nei giorni scorsi?  Un lavoro urgente da consegnare assolutamente in settimana e i colloqui con i professori  che mi hanno bloccato per tre giorni a scuola di mia figlia dalle 16 alle 20 !  Tempo extra veramente ridotto al lanternino. Sono riuscita a passare fugacemente da qualcuna di voi, ma tempo per postare assolutamente no! Nuova settimana nuove ricette e per iniziare bene... un dolce of course! Oggi vi posto delle tartellette al lemon curd copiatissime dalla dolce Sara, ho solo rivisto leggermente le quantità della frolla prendendo spunto dalla frolla leggera  sempre di Sara, frolla che è diventata da tempo  la mia preferita. Il lemon curd  è  una crema anglosassone al limone molto profumata e dal colore molto acceso, dal gusto a metà tra il dolce e l'acidulo. Generalmente in Inghilterra  viene  servita  all’ora del the o a colazione per accompagnare muffin e scones  o sul pane tostato. E’ perfetta anche per  farcire una torta o come in questo caso per delle deliziose crostatine.

27 marzo 2013

Tortine alla vaniglia con spremuta d'arancia

Non so dalla vostre parti, ma Roma ha avuto un week end di tregua dal freddo e dalla pioggia, due giorni di sole tiepido, un accenno di primavera che purtroppo sembra già finito. Noi ne abbiamo approfittato e sabato abbiamo fatto un salto al mare per comprare delle piante nuove per il giardino, purtroppo una delle siepi si è completamente seccata durante l’inverno, il proprietario del vivaio di zona ci ha consigliato delle piante di viburno. Non siamo esperti per cui ci siamo fidati, abbiamo solo scelto di prenderle già abbastanza grandi così che in un paio di mesi ci creino la siepe. Qualche esperta di giardinaggio mi sa dare dei consigli? La scelta è stata giusta?  Al mare non c’era nessuno e non era certo temperatura da spiaggia, ma quel posto noi lo adoriamo sempre  e che fatica dover ripartire per tornare in città. Non vediamo l’ora che arrivi stabilmente  la bella stagione per rifugiarci li appena possiamo. Questa mattina vi lascio dei dolcetti veloci, molto soffici  e profumati, delle tortine perfette per la prima colazione o la merenda. 

2 ottobre 2011

Cestini di pasta fillo con crema pasticcera e fichi

Vi è mai capitato di avere una voglia improvvisa di  dolce, e di non avere un granchè come materie prime e allora ??  Allora ...con la  complicità degli ultimi fichi comprati al mercato, di un rotolo di pasta fillo rimasto dimenticato in frigo e ovviamene di latte, uova e zucchero che non mancano mai ... et voilà l'idea eccola qua! Semplicissimo ma buono!