Valentina, come tante persone che seguono ammodomio, ha riproposto ilriso alla greca.
Ingredienti per una tortiera da 28 cm di diametro:
Un rotolo di pasta sfoglia senza grassi
350 gr circa di ricotta
1 barattolino di mousse Philadelphia
2 uova
250 gr di pomodorini multicolore
un filo d'olio extravergine
sale, pepe e origano q.b.
qualche foglia di rucola selvatica e di basilico
uno spicchio di aglio( se vi piace)
Stendete la pasta sfoglia in una teglia foderata di carta forno e preparate il ripieno mescolando la ricotta con le uova e il formaggio cremoso. Aggiungete un pizzico di pepe nero e niente sale. Riempite la sfoglia con la farcia e infornate a 210 gradi C fino a doratura. A cottura ultimata, lasciate intiepidire e mettete in frigo. Tagliate i pomodorini a metà, conditeli con un filo d'olio, pochissimo sale, origano, basilico e uno spicchio di aglio. Solo prima di servire, togliete lo spicchio di aglio e coprite interamente la torta salata con i pomodorini ben freddi. Completate con qualche fogliolina di rucola e portate in tavola.
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-Dov'è la novità?- direte voi. Nessuna novità, se non fosse che mi ha colpito una sua frase sul mio conto: "...Ornella, che ha un seguito ed una cassa di risonanza anche molto ampia, sebbene la si sia voluta nel tempo sempre dipingere come di fatto non è...".
Superfluo raccontarvi di quante dicerie sul mio conto (e di Paola) mi siano arrivate all'orecchio nel corso di questi lunghi dieci anni di blog... Inutile anche dare peso alle vere e proprie calunnie circolate di bocca in bocca o addirittura alle offese espresse pubblicamente sui social... (Vedi quella gentilissima signora che sulla sua bacheca facebook mi dava della "stronza" in un suo post pubblico perché l'avevamo beccata a prendere pari pari la Torta al formaggio della nonna di Paola, non solo per il suo blog, ma pure per il sito di D di Repubblica! Solo due blogger, che non ho mai ringraziato pubblicamente, invitarono la signora a moderare i termini su Fb: Pinella Orgiana e Pasqualina Filisdeo. Grazie di cuore, ragazze. Siete speciali.
E' innegabile che ad un certo tipo di blogger diamo parecchio fastidio perché non siamo "accomodanti": diciamo ciò che pensiamo senza farci intimorire. Al contrario di tantissimi non abbiamo nulla da perdere... Per noi il blog, e di conseguenza la cucina, sono pura passione. Non abbiamo "orticelli" da difendere, non abbiamo interessi nel food; non siamo cuoche o pasticcere; non facciamo catering o home restaurant abusivi; non teniamo i tanto redditizi corsi di cucina; non vogliamo neppure vendere libri. Tutti i rapporti con persone che contano davvero nel mondo del food - un nome su tutti, quello di Anna Prandoni- che via via nel corso degli anni abbiamo avuto la fortuna di stringere e consolidare e dai quali abbiamo ricevuto tante gratificazioni, sono basati sulla stima, rispetto e affetto reciproco. Quello che conta davvero nei rapporti umani, sia reali che virtuali, è appunto la reciprocità, non la sudditanza ad una leadership basata sulle menzogne e sulla fuffa, in nome di un concetto del "fare rete" fondato sul nulla cosmico. Epperò la frase di Valentina mi ha fatto riflettere sul modo nel quale io stessa mi propongo.
Se è vero che a volte insorgo con una certa veemenza quando mi si stupra la cucina pugliese, lo faccio sempre con molta, moltissima ironia che probabilmente, per mio demerito, non tutti riescono a cogliere. Se leggo, per dire, che fare le orecchiette è facile, che basta fare PALLINE di d'impasto e poi trascinarle sulla spianatoia con la PUNTA arrotondata di un coltello, un po' mi girano eh... Se penso che per arrivare ad un risultato appena decente ci ho messo anni e anni, mi sale la carogna. :D :D :D
E sebbene ripeta a me stessa come un mantra che devo tacere perché in fondo è peggio per loro se sono costrette a fotografare, pubblicare e poi mangiare un piatto di orecchiette di quelle vendute sottovuoto nei supermercati, una "parolina" mi scappa quasi sempre. So' fatta a modo mio.. A 'na certa età i freni inibitori si allentano... E' una scelta di libertà, abbiate pazienza con me. Però non mordo, sono un'attempata pacifica signora a cui piace cucinare, con una vita normale, una famiglia normale e non ho cadaveri né scheletri nell'armadio.Non affannatevi a cercare segreti da scoprire:non ne ho. Non sono un'odiatrice seriale, né un troll o un fake (esisto eh...qualcuno di voi mi conosce di persona), e neppure una serial killer. Odio la violenza, reale e virtuale, in ogni sua forma.
Mi piace molto scoprire storie e leggende sulla cucina tradizionale; mi diverte scrivere di cibo e lo faccio sempre dopo aver approfondito l'argomento del quale tratto. Senza la presunzione di insegnare niente a nessuno, anzi con la massima disponibilità ad imparare da chiunque, ma con la consapevolezza di chi si avvicina ad un tema, la cucina e la sua storia, che merita il massimo del rispetto.
Quando un gruppetto di blogger autoreferenziali (se la cantano e se la suonano tra loro e loro) per un giochino del kaiser decise di pubblicare decine e decine di improbabili versioni di Tiella alla barese, non ce la feci proprio ad ignorare la cosa. A dirla tutta, non ho mai riso tanto a leggere le stupidaggini colossali spacciate per verità assolute. Mai mi sono divertita tanto a rispondere a veri e propri attacchi personali, a offese gratuite, agli
insulti, alle calunnie... Ho passato giorni e giorni a ridere fino ad avere mal di pancia.
Via via, nel corso degli anni, da quel gruppetto tante blogger ne sono uscite con le "ossa rotte" e, nonostante la paura di venire bullizzate, mi hanno raccontato tante cose alle quali, tacendo per il loro bene, non ho mai dato troppa importanza. Eclatante ed allo stesso tempo comica la storiella che all'epoca io fossi arrivata al punto di MINACCIARE DI MORTE chi aveva osato "toccare" la Tiella. Insomma mi si dipingeva come un soggetto tanto pericoloso da dover allertare la POLIZIA POSTALE e mettermi alle calcagna gli INVESTIGATORI PRIVATI! Cioè vi rendete conto??? Ma secondo voi la polizia postale non ha altro di meglio da fare e di più serio soprattutto??? Posso ridere di gusto??? Fossi stata davvero una psicopatica del genere, dovrei stare in galera o ricoverata in una clinica psichiatrica.
Detto questo, non ce l'ho con chi, per difende re il suo presunto potere basato sulle fandonie, diffonde tali scempiaggini sul mio conto: non è degno neppure di un minuto del mio tempo. Mi domando però come cappero abbiano fatto persone dotate di un minimo di buon senso a credere che io abbia potuto minacciare di morte qualcuno per una tiella di RISO, PATATE E COZZE! Ci sarebbe da scrivere un romanzo... Potrebbe essere uno spunto per un giallo di Gabriella Genisi. A proposito, a Gennaio tornerà sugli scaffali "Lolitanostra". Gòngolo!!!
Vabbè, tutta questa lunga premessa per dire che trovo Valentina De Felice una ragazza in gamba, spiritosa, bravissima in cucina, con tanta voglia di fare bene, intelligente ed ironica. Con lei non c'è stato alcun bisogno di tante parole, se non lo scambio di commenti pubblici sotto le ricette di amiche comuni, per trovare un'intesa immediata, spontanea, senza secondi, terzi e quarti fini. E mi auguro vivamente non abbia creduto neppure per un momento a tutte le stupidaggini raccontate su di me e su Paola, da alcune nostre vecchie conoscenze di forum. Tutto è partito da là... Dalla competizione malsana di taluni, dalle menzogne, dalle ipocrisie delle false amiche, dalle piccole invidie di donne piccole piccole; da persone frustrate alla ricerca di notorietà e forse con la speranza di far affari; dall'attitudine spiccata di alcuni a creare decine di personaggi con account fasulli per accreditarsi e contemporaneamente per screditare chi non stava al gioco. Pamela Prati e le sue sodali non hanno inventato niente! Di Marck Caltagirone ne giravano a frotte sul forum de La Cucina Italiana oltre dieci anni fa e chissà quanti ce ne sono ancora su Facebook con l'intento di avvalorare scemenze, prendendo in giro i creduloni.
Ci avevano promesso di farci terra bruciata attorno; di farci sparire dal web... Una signora molto nota arrivò a scrivermi in chat:"Attenta, se solo volessi ci metterei un attimo a metterti tutto il forum contro".
Ebbene, noi oggi dopo oltre dieci lunghi anni cantiamo a squarciagola:" e siamo ancora qua.. e già... e già..." Fatevene una ragione. Continueremo a dire e a fare tutto quello che ci piace alla faccia di chi ci vuole male.Tié!
Vabbè, quella frase di Valentina dopo anni e anni mi ha fatto vuotare il sacco anche se non completamente... E non avendo nulla da temere, l'ho fatto pubblicamente, come sempre, e non in chat privatissime che poi in realtà, proprio come i copia/incolla, viaggiano tra gli account alla velocità della luce.
Per concludere un consiglio ve lo voglio regalare: non scrivete mai su internet, né in pubblico né in privato cose che non siete disposte a sostenere a viso aperto con i diretti interessati e delle quali vi potreste/dovreste vergognare. Prima o poi tutto viene a galla e ci fate una pessima figura, senza contare eventuali conseguenze molto più serie.
Emmò vi lascio la ricettuzza.
Ho preso spunto da questa ricetta qui. Epperò ho usato una sfoglia pronta senza grassi, comprata in un impeto salutista, e che giaceva in freezer da troppo tempo. Per la farcia invece ho messo ricotta e mousse philadephia.
Torta salata con pomodorini multicolore
Ingredienti per una tortiera da 28 cm di diametro:
Un rotolo di pasta sfoglia senza grassi
350 gr circa di ricotta
1 barattolino di mousse Philadelphia
2 uova
250 gr di pomodorini multicolore
un filo d'olio extravergine
sale, pepe e origano q.b.
qualche foglia di rucola selvatica e di basilico
uno spicchio di aglio( se vi piace)
Stendete la pasta sfoglia in una teglia foderata di carta forno e preparate il ripieno mescolando la ricotta con le uova e il formaggio cremoso. Aggiungete un pizzico di pepe nero e niente sale. Riempite la sfoglia con la farcia e infornate a 210 gradi C fino a doratura. A cottura ultimata, lasciate intiepidire e mettete in frigo. Tagliate i pomodorini a metà, conditeli con un filo d'olio, pochissimo sale, origano, basilico e uno spicchio di aglio. Solo prima di servire, togliete lo spicchio di aglio e coprite interamente la torta salata con i pomodorini ben freddi. Completate con qualche fogliolina di rucola e portate in tavola.
A casa mia è piaciuta moltissimo!
Alla prossima,
Ornella
Pubblicamente te lo scriverò su FB, ma lo stigmatizzo anche qui. Non ci ho creduto, mai, ma come ben puoi immaginare, stare in alcuni gruppi implicava tacitamente il non dover guardare a ciò che c'era fuori. Dall'altra parte invece, chi era in quei gruppi, e poi ne è uscito, per mesi, anni, ha portato addosso l'alone, o meglio la punzonatura come quei talloncini gialli alle orecchie delle capre, come "appartenenti a". Ah ovviamente, anche se uno se ne esce da solo, sbattendo la porta, poi vien detto che è stato cacciato, ma glielo lascio dire, porelle loro. Io ho sempre stimato molto te e Paola, e non lo dico ora che da quelle realtà ne sono uscita. La mia pizza di pasqua di Paola la pubblicai nel gruppo di Paoletta quando ancora militavo "altrove" e la facevo a casa da anni, senza averla mai pubblicata sul blog. Poi a seguito dell'episodio che ovviamente citi e a cui feci allusione anche io nel mio blog, decisi di pubblicarla appositamente, con i relativi e rispettosi link e meriti, senza attribuirne a me o alla mia famiglia nessuna maternità. E tu sai quanti insulti e parolacce quella persona mi scrisse, vigliaccamente, sulla pagina fb del mio blog, bannandomi così che nemmeno le potessi rispondere a tono, ma ripeto, altra poverina. Perché per me ha sempre dovuto funzionare così, la rete, il web, il blog. Scrollarsi di dosso quell'appartenenza è stata dura, ho temuto che tu stessa ancora mi maltollerassi per quella macchia che ho faticato a togliermi di dosso. Ed ora sono molto orgogliosa di potermi dire se non tua amica, ma persona degna dei tuoi apprezzamenti e di complimenti che spero di meritare. E di una stima che sai bene è pienamente ricambiata. Perché se sei a volte impulsiva e senza peli sulla lingua, so che quando ti rivolgi a me lo fai con la stessa trasparenza di intenti e di pensiero. E non sai quanto apprezzi i tuoi commenti, le nostre chiacchierate, e il fatto che tu abbia rifatto una mia ricetta, ammodotuo, che farò anche io con le tue dritte. Grazie anche per la generosità con la quale mi hai dato alcune ricette che prima o poi farò (la crema di fave di tua nonna la tengo nel cuore, devo solo trovare le fave secche giuste).
RispondiEliminaValentina, capisco. Per fortuna ho tanti difetti ma non parto mai prevenuta sulle persone. Di solito solo se hanno un profumo che per me è sgradevole. :D Ho tante persone tra i miei contatti che stimo e che partecipano attivamente a gruppi vari. Per me non è importante di chi sei amica oppure chi frequenti, ma come ti comporti in generale ed in particolare con me. Questo per dirti che non mi importa affatto che qualcuno faccia il "giochino del kaiser"... se è una persona per bene non mi spaventa certo. Altrimenti me ne tengo alla larga. ;) Comunque grazie mille per tutto e per l'idea di questa strepitosa torta sala.
EliminaOrnella, di tutto questo post la cosa migliore è la ricetta 😂😂😂 So bene delle tue beghe ma le polemiche non mi sono mai interessate e quando comincio a vedere che c'è aria di temporale in un post, di chiunque sia, scappo 😜 Se siete ancora qua è perché siete brave, non ha senso parlare di polemiche, il blog parla per voi 😉😘😍
RispondiEliminaCara Giulia, hai ragione pure tu:la ricetta è strepitosa. Capisco il tuo punto di vista ma comprendi che dopo 10 anni di blog la misura è colma. Mi sono un po' rotta le palle di sentirmi dire" Ah... ma non sei come dicevano..." Una vlta una signora mi telefonò perchè voleva sentire la mia voce per capire se ero davvero una psicopatica come andavano dicendo in giro un gruppo di "belle signore". Hanno detto che ero un troll, un fake, una jettatrice, che parlavo come Lino Banfi;un'ignorante, presuntuosa e chiusa tra quattro mura sempre i cucina. Mi hanno apostrofato:stronza;biscia;vipera; demente e altre amenità del genere su bacheche pubbliche di FB. Mi hanno augurato di incontrare qualcuno vicino che mi desse un fracco di mazzate... Mi hanno definito falsa, ipocrita, subdola, attaccabrighe... Evabbé... il mio motto è sempre stato:"Ciascun dal proprio cor l'altrui misura". Ma arrivare a dire con una certa autorevolezza di aver riceto da me MINACCE DI MORTE per riso, patate e cozze e di aver dovuto allertare la POLIZIA POSTALE o assoldato INVESTIGATORI PRIVATI che mi tenessero d'occhio, è proprio il colmo. No ti pare che dopo 10 anni di insulti gratuiti, solo perchè non lecco il didietro a nessuno e dico quello che penso, sia arrivato il momento di vuotare il sacco pubblicamente? Che le nostre ricette siano buone ricette e che la gente le rifaccia o le copi pari pari, lo sappiamo bene, ma essere prese per scappate di casa o da un manicomio francamente ci ha parecchio stufato.
EliminaMamma mia Ornella. Mai avrei creduto a tanta cattiveria, invidia e disprezzo solo per delle ricette. Mi sembra una follia. E se parlassimo dei massimi sistemi della vita, allora? Ma povera... mi dispiace. Vero è che fortunatamente ne hai anche riso, ma molesto deve essere sempre stato. Un abbraccio
RispondiEliminaPurtroppo c'è gente che campa di livore.. ci sguazza, ne trae linfa vitale. :D Ma sono sempre verdi di bile perché per quanto si sforzino e si arrampichino dovunque, sempre mezze tacche rimangono. ;) :D
EliminaCome non capirti!? E sappi che di fronte ad una presa d’atto mirata a screditare una persona....difficilmente tengo la bocca chiusa
RispondiEliminaSai l’affetto che ho per te e la cosa e’ Venuta anche più facile
Complimenti ancora per il tuo blog che continua ad essere negli anni un punto di riferimento!
Pinella cara, tra noi non ci sono mai state tante moine, ma la stima, la collaborazione specie da parte tua ;) ll , la chiarezza nei rapporti, non sono mai mancate.Ed io ti sono grata per come sei perché hai la sensibilità di comprendere senza che nessuno ti dica nulla. Quella signora si è sentita in diritto di dire e fare qualunque nefandezza, offese comprese, perché spalleggiata da gruppi e gruppetti. Non ultima quella pseudo associazione di foodblogger. Per carità cristiana non pubblicammo mai la lettera di risposta che inviarono a Paola. Vergognosa per i toni minacciosi e per il contenuto molto molto discutibile e piuttosto volgare. E siccome a noi non interessava far guerra a nessuno ma ottenere la rimozione della ricetta, ottenuto lo scopo, abbiamo lasciato correre.
EliminaGrazie sempre di tutto
Un blog come Ammodomio ha sempre ospitato delle piccole querelle, perché siamo piuttosto trasparenti e se abbiamo qualcosa da dire, sicuramente ci mettiamo la faccia. Anche in questo caso ci togliamo dei sassi dalla scarpa e rendiamo pubblici, non certo le persone (che tanto si riconoscono) ma quanto modi di fare che ormai sembrano essere consolidati.Inventare storie su delle persone, calunniarle, insultarle, a volte addirittura fare terra bruciata intorno a loro quasi a volerne la sparizione dal web è prerogativa di certe cricche che a noi non sono mai andate a genio. Modi di fare che si basano su sentimenti non certo nobili, superbia, egocentrismo, narcisismo,delirio di onnipotenza...si potrebbe continuare all'infinito, ma che spesso hanno ottenuto quello che volevano. Persone bullizzate, attaccate, che sono sparite da forum e blog perché davano fastidio, o offuscavano l'immagine di qualche narcisista patologica.Gruppi in cui persone ammaestrate fanno pedissequamente quello che ordina il capetto di turno, asservite per ottenerne il plauso. Chi contesta sappiamo bene come finisce.
RispondiEliminaSì è vero, noi siamo food blogger, ma il mondo non è solo cibo e noi non abbiamo la bocca solo per mangiare, ma anche per parlare. Comunque siamo ancora qua, ci occupiamo di altro, non viviamo per il blog, né per cucinare...quando ci va pubblichiamo quello che ci piace, soprattutto facciamo a modo nostro.E pensiamo a modo nostro
Eccola! Sai tra gente che ha l'abitudine di mettere teste di cavallo nei letti ci si capisce :-) anch'io sono stata definita come una che minacciava. Di cosa poi non si sa. Ormai sono lontana da tutto questo, così lontana e disgustata che mi sono anche presa una pausa fa Facebook. La cosa più pesante è il non avere la possibilità di difendersi perché non si ha le palle di accusarti de visi, ma si mandano messaggi a dx e Sn sputtanandotie e facendoti il vuoto intorno. Ma alla fine le vere signore siamo noi che non abbiamo bisogno delle ballerine per sentirci tali, ma perché lo siamo da sempre, nell'animo e restiamo anche ferite, perché la cattiveria gratuita fa male soprattutto quando si prendono sul serio le persone dall'altra parte, senza aver bisogno di usarle.
RispondiEliminaNon so se il commento è arrivato o meno. Faccio un sunto :-) di minacce sono stata accusata anch'io. Il brutto è non potersi difendere. Ma la cosa peggiore è avere la certezza che di te alla gente non frega proprio nulla: nessuno si preoccupa di chiederti effettivamente cosa sia successo. Bastano le maldicenze di una persona. E vabbuo:pace. Ho un tale disgusto del web che mi sono presa una pausa da Facebook. Unica cosa che ho capito in questi anni è che le vere signore siamo noi perché lo siamo da generazioni, abbiamo la signorilità che ci scorre nelle vene, non abbiamo bisogno di un paio di ballerine o seguire un look regale per sentirci tali. E questo è una fortuna perché di leccaculo non abbiamo bisogno e viviamo benissimo anche nella nostra solitudine
RispondiEliminaCristiana, ci conosciamo poco. Forse abbiamo avuto la scarogna di incocciare gli stessi soggetti che, a quanto pare, seguono un copione prestabilito per screditare chi scopre la loro vera natura. Sinceramente non mi fa piacere scoprire che altri siano caduti nella stessa trappola:me ne dispiaccio molto. Perché se a persone come noi, "strutturate", questo genere di accadimenti lascia il tempo che trova, per persone un po' più fragili può essere devastante. Incappare in certe dinamiche, non solo ti toglie il piacere di un hobby, ma ti può devastare la vita se ti ci sei dedicata anima e corpo. Davvero tante persone, disgustate, sono sparite dal web dopo essere state ripetutamente dileggiate e "ricattate" o soggiogate psicologicamente. Se le mie parole possa aver aperto gli occhi , sia pure ad una sola persona, io ne sono felice. ^_^ Certe dinamiche "truffaldine" vanno denunciate pubblicamente di modo che altri non ci caschino con tutte le scarpe. Alla mia età io non devo dimostrare nulla a nessuno. Figuriamoci se mi fanno impressione un paio di ballerine, una borsa firmata o il look dei reali.. è roba da donnette di provincia che chiacchierano nella sala d'aspetto del parrucchiere, sfogliando Novella duemila. Di che parliamo? :D Chiacchiere divertentissime, eh... per carità, ma se diventano un'ossessione mi fanno pensare più al "vorrei ma non posso" che ad un reale interesse per la moda o il saper vivere. Cara Cristiana, concordo con te:l'apparire non è mai stato sinonimo di signorilità. Chi la ostenta signore non lo è stato mai, né di nascita, né per educazione ricevuta o acquisita con un briciolo di buon senso. Grazie dei tuoi commenti.
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaSembra davvero ottima per questa ricetta! Non l'ho mai provata, ma credo sia arrivato il momento di farlo .
RispondiEliminaE belle e utili anche le foto!!!!
Grazie :)