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martedì 16 maggio 2017

Legno - Linky Party 2017 #5

Inizio questo post scusandomi per la mia scarsa presenza,
sia in questo mio stesso blog che in quello degli amici virtuali;
ciò è dovuto a motivi personali e familiari,
sto riorganizzando alcune situazioni ed attività, e cercando nuovi equilibri.

Ma nonostante questo, continuo con il programma stabilito ad inizio anno,
dando il via al 5° Linky Party mensile con Giveaway abbinato,
e questa volta il protagonista è il...


Sarà dunque una raccolta sulla falsariga di quella precedente,
nella quale il materiale che ne stabiliva il tema era il vetro
e che ha visto una larga ed interessantissima partecipazione, con oltre 70 articoli.

Come dice il sottotitolo, potranno partecipare post in cui sia presente
del LEGNO
dunque oggetti e/o arredi fatti di legno o con il legno, decorazioni eseguite su legno,
legno nuovo e legno riciclato, legno trovato sulle spiagge e
 legno "creato" nell'orto o in giardino,
legno vero e legno finto, ovvero dipinto, stampato, fotografato
o realizzato in modo digitale;
ma anche racconti e poesie sul legno, aforismi e giochi di parole,
romanzi e racconti in cui il legno c'entri in qualche modo.
Come sempre, massima libertà di interpretazione del tema proposto.

Ed ora copio/incollo le caratteristiche che accomunano tutte le raccolte
che organizzo, che non posso riassumere né descrivere con altre parole;
chi ha già partecipato alle altre può saltare alla fine del post, 
chi passa di qui per la prima volta può continuare la lettura.

Per partecipare a questo linky party, come in tutti quelli che organizzo,
l'unica regola è che l'argomento dei post sia in tema.

Per il resto, non è obbligatorio essere follower di decoriciclo;
se qualcuno decide di seguire un blog dev'essere perché lo trova interessante
e piacevole da leggere, non per un'imposizione.
Ovviamente se qualcuno deciderà di unirsi ai lettori, sarà più che benvenuto.

post potranno essere sia vecchi che nuovi, e potranno essere inseriti nella raccolta
anche se partecipano, o hanno partecipato, anche ad altre iniziative.
Potranno partecipare post di blog, di g+, di profili/pagine Fb, ecc...
basta che i link portino ai singoli post e NON alle homepage.
Per sapere come inserire il proprio link e/o come ricavare l'indirizzo del proprio post
trovate le istruzioni passo-passo QUI.

Per pubblicizzare questa iniziativa, in modo che in tanti possano portare il proprio contributo,
potete prelevare il banner qua sotto e inserirlo in modalità html
nella barra laterale del vostro blog, nella eventuale pagina dedicata alle iniziative,
e/o nei post che intendete linkare.


grab button for decoriciclo
<div class="decoriciclo-button" style="width: 200px; margin: 0 auto;"> <a href="http://decoriciclo.blogspot.com/2017/05/legno-linky-party-2017-5.html" rel="nofollow" target="_blank"> <img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhddOny6SPGA4sp12ifMsYydsBq6qXEpzSrowzKEya3GAh2jlrBnoWcVevsGzGkeYH0RhPiRbakUuyk91SW3eeKkYYqdnH-J5E-jo4H4PwvJWkcnkJkPVYfQ8ZzUivHbEx7uKrOFslaeq2/s200/LEGNO+linky+con+giveaway.jpg" alt="decoriciclo" width="200" height="200" /> </a> </div>


Oppure potete condividere questo post nei vostri social preferiti.

Se vi state chiedendo cos'è un linky party, o perché mai sia bello e utile parteciparvi,
o in cosa consiste questa storia del linky party con giveaway mensile,
potete leggere il post del quarto compliblog.

Infine, ricordo che tutti i post aggiunti alla raccolta saranno
condivisi nella mia bacheca di Pinterest,
alcuni anche nella mia pagina Facebook.

**************

Questa sera, alla chiusura della raccolta sul VETRO,
fotograferò la schermata dei clicks ricevuti dalle creazioni inserite
e nel prossimo post scopriremo il vincitore del Giveaway mensile.

 A presto. =)







mercoledì 26 aprile 2017

Segnalibri gattosi, Zentangle Inspired Art

E' da tanto tempo che non pubblico qualche cosetta realizzata con la tecnica di disegno ispirata allo Zentangle; anzi, a dire il vero, è anche da tanto che non ne realizzo proprio... e per dirla proprio tutta, sono settimane che non riesco a dedicarmi con la consueta costanza ad alcuna attività creativa pratica, e nemmeno alla vita virtuale in generale, visite ai blog amici comprese.


Eccomi quindi a pescare qualcosa dal mio archivio fotografico di cose in attesa di pubblicazione, e la scelta di oggi è caduta su questi 3 segnalibri in cui i protagonisti sono i miei amati gatti. e per i quali mi sono liberamente ispirata ad un miscuglio di cose ammirate in rete.

La base è come sempre un riciclo di cartoncino di imballaggi di alimenti e di carta di giornale, e il disegno è eseguito a mano libera con un pennarello nero a punta fine.

A presto... spero. =)


sabato 8 aprile 2017

Come appendere oggetti ai rami di un albero + Regali dal web

Nel post precedente ho mostrato il nostro hotel per insetti e farfalle, una struttura adibita a dare rifugio temporaneo agli insetti amici delle nostre piante e dei nostri giardini, come per esempio api solitarie e coccinelle. Se ne possono realizzare sia da appoggiare al terreno che da appendere, e noi abbiamo optato per questa seconda soluzione; per la precisione, abbiamo sospeso la "torre di barattoli di latta" ad un ramo del nostro pero. 
Ad un altro ramo della stessa pianta è appeso da anni un cestino porta-piante modellato a mano con il filo di ferro da giardinaggio, quello rivestito di plastica verde; se cliccate sul link potete vedere altre foto dei particolari nel post originario.


Soprattutto se gli oggetti sono pesanti e allo stesso tempo il supporto è sottile e rigido, come nel caso di corde e fil di ferro, con il passare del tempo si possono creare nella corteccia dei rami delle fessure permanenti. Nel corso degli anni possono essere addirittura inglobati nel legno del ramo, rendendo impossibile la loro rimozione. 

come appendere oggetti ai rami 2

Ma basta un piccolo e semplice accorgimento per ovviare a questo problema: è infatti sufficiente proteggere il punto in cui si intende appendere l'oggetto con dei legnetti da affiancare al ramo dell'albero, avvolgendo il fil di ferro (come qua sopra) o lo spago (come qua sotto) tutto intorno.

come appendere oggetti ai rami 3

A questo scopo si possono tenere da parte i rami delle potature o anche dei pezzi di vimini qualora si dovesse rompere un cestino.
Per cose ancora più pesanti e laddove non si possa utilizzare il sistema dei legnetti, come per esempio nel caso di un'altalena, è meglio rivestire la corda con la quale vengono appese all'albero con un rivestimento fatto con qualcosa di flessibile che ne aumenti la superficie di contatto, come ad esempio un tubo di gomma.

*******************

Ed ora non posso terminare questo post senza ringraziare calorosamente
due amiche virtuali che mi hanno inviato splendide cose.

La prima, in ordine di tempo, è Grazia alias Froda
che ha indetto il Giveaway d'oriente per l'ottavo compleanno del suo bel blog.
E io sono stata la fortunata vincitrice di questo bottino di meravigliosi materiali creativi,
che lei stessa ha acquistato in occasione di un suo recente viaggio in Giappone,
e di due graziosissime sue creazioni.


Qui sotto un collage di foto dei particolari


E poi il pacchetto di Amelia, Maestra Ami
che è una delle partecipanti allo SwapPasqua di Fiore


e che disegna in modo allegro e fantasioso su diversi materiali


come il delizioso quadernino, il coloratissimo biglietto e la spilla a forma di fiore che adorna
il sacchettino di stoffa a forma di coniglio.

Grazie a tutte: a Grazia, a Amelia
e a Fiore, che organizza sempre belle e coinvolgenti iniziative.

A presto. =)


lunedì 3 aprile 2017

Hotel per insetti e farfalle

Io e Luca abbiamo appena finito di allestire il nostro hotel per insetti, ovvero una struttura che serve per attrarre nel nostro giardino (ma basta anche un balcone) insetti utili di varie specie. 
Mi sono imbattuta circa un anno fa in qualche immagine di alcuni curiosi allestimenti di questo tipo, ma senza badarvi troppo; poi, dopo aver visto la casetta rifugio per le api di Michela, mi è venuta voglia di provarci.


Ho raccolto in un'apposita bacheca su Pinterest diversi pin: vi consiglio di darle un'occhiata, se siete interessati all'argomento, perché ci sono tanti progetti, dal più semplice al più elaborato, alcuni davvero sorprendenti e anche divertenti. Io mi sono documentata leggendo alcuni articoli; sono praticamente tutti in inglese a parte quello di Michela, ma dalle immagini si capisce lo stesso come strutturare l'hotel in base alle tipologie di insetti che ci piacerebbe venissero nel nostro giardino.

hotel per insetti 3

Qui a casa decoriciclo ovviamente abbiamo utilizzato quasi esclusivamente materiali di recupero, come le scatolette di latta che costituiscono le varie "stanze" dell'hotel, tenute insieme da una fascia di rete da conigliera.
A proposito, sapete perché in genere questa struttura si chiama "hotel" e non "casa" per insetti? Perché è concepita per ospitare e dare rifugio temporaneo ad insetti impollinatori come le api solitarie, le coccinelle, le farfalle e molte altre specie.

hotel per insetti 2

Sulla sommità della "torre" di scatolette ho messo un "tetto", in realtà più decorativo che funzionale, costituito dal fondo di un vecchio cestino rotto che tempo fa avevo tenuto da parte perché mi "ispirava", anche se allora non sapevo ancora cosa. Per fare in modo di bloccare il vimini, che tendeva a scappare via, ho fatto qualche giro di spago; sempre con lo spago ho poi appeso l'hotel ad un ramo del pero... che in questo momento è tutto fiorito e già da solo attrae una bella quantità di insetti.

Ma vediamo nel dettaglio per quali creature sono predisposte le camere del nostro albergo, allestite in base alle informazioni che ho raccolto in rete... dunque il condizionale è d'obbligo... poi vi farò sapere come e se la cosa funziona.

hotel per insetti 4

Le canne di bambù dovrebbero attrarre le api solitarie, ovvero gli esemplari che non vivono in sciami e che, come accennavo prima, svolgono un'importante azione di impollinazione.

hotel per insetti 5

Le farfalle invece dovrebbero preferire questi rifugi che sembrano dei salvadani, dei contenitori chiusi da delle "antine" provviste di una fessura lunga e stretta verticale; naturalmente anche la "porta" della nostra camera per le farfalle è fatta con materiali di recupero, cioè un pezzo di legno ricavato dalla stecca di una cassetta della frutta.

hotel per insetti 7

Alle coccinelle dovrebbero piacere invece questi tronchi pieni di confortevoli cunicoli, semplicissimi da realizzare perché basta prendere un pezzo di legno del diametro adatto, tagliarlo alla lunghezza necessaria e

hotel per insetti 8

fare dei buchi con il trapano usando punte da 2 a 8 mm di diametro. Questi insetti sono preziosi alleati delle nostre coltivazioni perché si cibano degli afidi, parassiti che possono infestare le nostre piante ornamentali e da frutto.

hotel per insetti 9

Dato che ci aspettiamo (o meglio, ci auguriamo) una grande affluenza di api solitarie, abbiamo aggiunto una stanza per loro in più, con un'ampia scelta di "lettini" di bambù dal diametro differente rispetto a quella del piano superiore.
La pigna, oltre ad essere bella di per sé e decorativa, e oltre a richiamare il colore del tetto di vimini, potrebbe essere attraente per per vari tipi di insetti, tra cui le coccinelle.

Come vedete, servono per lo più elementi di facilissima reperibilità, quindi si tratta di un allestimento pressoché a costo zero; oltre a quelli che abbiamo utilizzato noi, si possono impiegare anche legnetti di vari spessori e lunghezze, vasi e cocci di terracotta, tegole, sassi, fieno, altri tipi di pigne, muschio, cortecce, mattoni e blocchetti di cemento, filo metallico, bottiglie di plastica.
Inoltre, ci si può sbizzarrire con forme e modelli, non solo da appendere come il nostro, ma anche da appoggiare al pavimento.
Infine, è una bella occasione per passare del tempo con i bambini perché possono tranquillamente essere coinvolti sia nel reperimento dei materiali, magari durante una bella passeggiata nel bosco o su una spiaggia, che nella costruzione vera e propria; oltretutto, li si può invitare ad osservare il comportamento degli insetti in un ambiente naturale ma realizzabile anche sul balcone di casa.

Chissà se vi ho incuriosito e fatto venire voglia di provare.

A presto. =)

Questo post partecipa a:




mercoledì 29 marzo 2017

Farfalle che diventano orecchini

E' bastata una piccola modifica apportata alle farfalle di cotone all'uncinetto di qualche post fa per trasformarle in orecchini leggeri e primaverili.


Le ali si eseguono nello stesso identico modo; il corpo e le antenne invece sono costituiti da un filo d'argento completato da una perlina di legno per la testolina.
Così come il precedente modello, queste farfalle sono utilizzabili per diversi usi; oltre che come orecchini le vedo bene come complemento per delle bomboniere e come decorazione per sacchettini di lavanda o altre erbe profumate.

orecchini farfalle cotone, filo argento e perla di legno 5

Sono talmente divertenti da realizzare che ecco bell'e pronto un arcobaleno di variopinte farfalline pronte a volare via.

orecchini farfalle cotone, filo argento e perla di legno 2

Tutte quelle che vedete nella foto qua sopra sono già disponibili nel mio shop su DaWanda, altri colori sono eventualmente realizzabili su richiesta.

Questo post partecipa a:


A presto! =)


venerdì 17 marzo 2017

Portafoto finto mosaico + "INIZIATIVE IN CORSO" #48 + Vincitore Giveaway mensile

Post denso di argomenti quello di oggi, sebbene in ritardo rispetto all'orario consueto. Ma, come di consueto, prima di dare il via alla raccolta dedicata alle iniziative in corso, che si rinnova ogni 2 venerdì, vi mostro un lavoro; quello di oggi è stato realizzato diversi anni fa, prima ancora che il blog fosse nei miei pensieri, ma solo ieri mi è ricapitato tra le mani e mi è venuta voglia di pubblicarlo.


Si tratta di un coloratissimo portafoto di legno decorato con la tecnica del finto mosaico, di cui avevo già parlato in occasione del restauro delle antine della mia cucina, dell'orologio da parete, e della scatola di legno.


In apparenza sembra una tecnica complicata e laboriosa, in realtà è più semplice di quanto appaia. Sia nel caso si voglia riprodurre un disegno con uno "schema di senso compiuto", sia nel caso di un motivo decorativo astratto come quello a onde colorate del portafoto in questione, il procedimento consiste nel tracciare con una matita dapprima solo le linee principali della decorazione, in questo caso le onde, tralasciando in un primo momento i particolari.
Poi si riempiono con il colore, nel mio caso acrilico, le campiture che prevedono la stessa tinta; si sceglie una tonalità media per ogni colore e si dipingono grossolanamente con un pennello piatto.
Poi si tracciano a matita le righe che saranno le "fughe" delle singole tessere che comporranno il mosaico; successivamente si dipingono le piastrelline, scurendone alcune e schiarendone altre rispetto al colore di base con cui avevamo riempito le varie campiture, alternando in modo non regolare le differenti tonalità.
Poi, con un pennello fine a punta tonda, si ripassano con un colore molto scuro, nero o grigio scuro, tutte le fughe che contornano le singole tessere.
Infine, si rifinisce il lavoro collocando qua e là in modo irregolare dei tocchi di luce con il bianco e delle ombre con un colore neutro ma leggermente scuro; in modo irregolare sì, ma rispettando la direzione di una ipotetica fonte di luce
Ultimo passaggio, proteggere tutto il lavoro con una o più mani di vernice trasparente.
Come dico spesso, si fa prima a farlo che a dirlo, ed è una tecnica adatta anche ai principianti del pennello.

*********************

Secondo argomento del post di oggi è il


ovvero la raccolta che è aperta a tutti per pubblicizzare e condividere le iniziative
in corso nei blog, senza regole né limitazioni.
Trovate il pulsante azzurro ADD YOUR LINK in fondo a questo post,
cliccateci sopra per aggiungere i vostri post.

Io dal canto mio vi segnalo il


che è fresco fresco perché è iniziato soltanto ieri,
ma già vanta un bel numero di link farfallosi.
Cliccate sul banner qua sopra per ammirarli e per aggiungere i vostri.

Cliccate invece su quello delle iniziative in corso
per tutto ciò che riguarda la raccolta che ormai si ripete ogni due settimane da un paio d'anni
perché non voglio porre altri indugi alla proclamazione del vincitore del


Come sapete non sono io a decretare il vincitore del piccolo premio
bensì il numero di click ricevuti dai link partecipanti alla raccolta.
Ed ecco la schermata che vi mostra come sono andate le cose:


I link sono ordinati in base ai clicks ricevuti al momento della chiusura della raccolta e,
 come si vede nella 6° colonna
ha vinto Sara!

Sara, se ti fa piacere, aspetto il tuo indirizzo via mail.

A presto! =)








giovedì 10 novembre 2016

Appendi-strofinacci fatto con le mollette per i panni

A parte i segnalibri Z.I.A., è da un po' di tempo che non pubblico oggetti a base di riciclo/riuso/recupero e finalmente, dopo un po' di bijoux di rame (quello con la chiave di violino, quelli all'uncinetto e quelli con le perle di legno) e un po' di crochet (il tappetino con le farfalle e la busta porta-smartphone) eccone uno: facilissimo, velocissimo, economicissimo e praticissimo.


Da un'idea vista in rete rappresentata in diversi modi, ho realizzato un appendi-strofinacci utilizzando solo 7 mollette di legno da bucato e un ritaglio di feltro, avanzato da precedenti lavori.

appendi-strofinacci di mollette 2

Si realizza in 5 minuti, dopo aver dipinto le mollette; io le avevo già color bronzo (grazie ad un baratto di diverso tempo fa), ma sono carine anche dipinte in bianco e nero ad imitazione dei tasti del pianoforte, oppure con i colori dell'arcobaleno, oppure ancora semplicemente con le tinte che riprendono quelle della cucina alla quale si vuole abbinare l'appendino. Ma sono già belle anche al naturale, di legno grezzo.
Una volta pronte le mollette (io ne ho usate 7, ma il numero è a scelta, in base allo spazio disponibile e a cosa si ha necessità di appendere) basta incollarle ad un pezzo di feltro (ma anche di cartone o legno, a seconda di quale materiale si ha a disposizione) con la colla a caldo e il gioco è fatto.
Poi si applica alla parete o all'antina di un mobile della cucina, come ho fatto io. Per farlo, io ho usato inizialmente del nastro biadesivo, ma si è presentato il problema che quest'ultimo rimaneva attaccato al mobile ma non al feltro; allora ho lasciato il biadesivo come base sul mobile e ho steso un po' di colla di montaggio sul feltro, incollandoli poi uno sull'altro. In questo modo funziona, ovvero rimane al suo posto ma, quando vorrò cambiarlo, potrò staccare il nastro biadesivo dall'antina senza lasciare tracce di colla.

appendi-strofinacci di mollette 3

Questo sistema ha il vantaggio di potervi appendere anche le presine e gli strofinacci privi di asole (che poi rischiano con il tempo di staccarsi o strapparsi) ed è pratico e veloce sia per riporli che per prelevarli: basta la pressione di un dito per aprire la/le molletta/e interessata/e.
Inoltre, è utile anche per esporre o raccogliere biglietti vari, volantini, buoni sconto, messaggi,  foto, promemoria di vario genere, e quant'altro si abbia necessità di tenere in bella vista.

A presto! =)



mercoledì 26 ottobre 2016

Bracciale e orecchini di rame e perle di legno grezzo

Ultimamente sto dividendo il mio tempo libero tra i segnalibri disegnati e dei bijoux modellati a mano con il filo di rame. In quelli che mostrerò qui di seguito il mio metallo preferito è abbinato ad un altro dei miei materiali prediletti: il legno grezzo, sotto forma di perle.


Il primo bracciale (il secondo sarà protagonista prossimamente su questi schermi) che ho realizzato ha una struttura semi-rigida ed è composto da tre diverse misure di perle e tre fili di rame che abbracciano le più piccole e si lasciano inglobare da quelle medie.

bracciali e orecchini rame - perle di legno 2-001

Lo stesso andamento forma anche gli orecchini abbinati.

bracciali e orecchini rame - perle di legno 5-001

La chiusura del bracciale è regolabile perché formata da un piccolo moschettone di rame e da alcuni anellini modellati a mano.

bracciali e orecchini rame - perle di legno 6-001

Sempre dal connubio tra filo di rame e perle di legno sono nati anche questi altri orecchini, dalla forma un po' bizzarra, nata un po' per caso,

orecchini rame e perle di legno grezzo con cuori 1-001

che richiama però quella dei miei amati cuori.

orecchini rame e perle di legno grezzo con cuori 3-001

A presto, con altri monili di rame... ma lavorati all'uncinetto. =)


venerdì 30 settembre 2016

Appendi-scarpe da parete, con i tappi di sughero

Eh sì, non solo cappelli, cappotti e vestiti in genere si possono appendere al muro.... anche le scarpe! Ho visto questa bella e pratica idea in varie versioni su Pinterest (per esempio QUI) realizzate con veri e propri appendi-abiti applicati direttamente al muro nella parte bassa della parete. 
Io l'ho interpretata alla mia maniera, utilizzando materiali di recupero che avevo già in casa.


Nella foto qua sopra, nella fase del "prima" si vede il guazzabuglio di scarpe gettate senza alcuna cura sui primi gradini della scala che porta al piano superiore, nella zona in prossimità della porta di ingresso. La qual cosa era, oltre che uno spettacolo decisamente poco gradevole da guardare, anche pericolosa, dato che spesso l'invasione delle scarpe non si limitava ai primi due gradini, ma anche ad alcuni di quelli successivi. Praticamente salire o scendere le scale, soprattutto con le mani e le braccia occupate da qualcosa (tipo il catino dei panni da stendere, per fare un esempio) era sempre un viaggio avventuroso, a continuo rischio di inciampare e ruzzolare.
Con questo semplice sistema invece, come si vede nel "dopo", si sfrutta lo spazio verticale e le scarpe se ne stanno in bell'ordine e soprattutto finalmente "fuori dai piedi".


Per realizzare l'appendi-scarpe abbiamo utilizzato un pannello di legno di recupero, tagliato a misura dello spazio che avevamo a disposizione, e dei tappi di sughero da spumante fissati con una vite passante dal retro del pannello. Per maggiore sicurezza, abbiamo messo alla base del tappo anche un po' di colla da montaggio.

Questo sistema per tenere in ordine le scarpe va benissimo per scarpe normali, sandali e ciabatte; ovviamente non è indicato per scarponi alti e stivali, i quali rimangono accomodati nell'armadio adibito a scarpiera, come la maggior parte delle scarpe del resto, dal momento che in prossimità della porta teniamo solo quelle che vengono usate più spesso.


Dato che nella fila in basso c'era spazio solo per un numero dispari di tappi, ho approfittato per appendere, in quello rimasto solo, anche il flacone del talco... che con dei piedi adolescenti che girano per casa fa sempre comodo.

Sto inoltre valutando l'ipotesi di aggiungere due ulteriori accessori, ovvero una mensolina nella parte superiore del pannello di legno alla quale appendere una tendina in stoffa, in modo da nascondere  del tutto le scarpe alla vista.
Per ora mi accontento della praticità di questa soluzione, all'aspetto decorativo posso sempre pensarci in seguito.

A presto! =)



venerdì 22 luglio 2016

Il nostro pond, parte 1: come abbiamo allestito l'esterno

Finalmente eccola qui, la nuova grande e confortevole casa per i nostri pesci rossi: un pond


Ho deciso di utilizzare la parola inglese "pond", perché identifica meglio il concetto rispetto a "laghetto"; quest'ultima infatti si riferisce al classico specchio d'acqua scavato nel terreno, delimitato da sassi e/o vegetazione di vario tipo, mentre quella del pond è un'idea molto più ampia e variamente interpretabile, perché si riferisce alla creazione di ambienti acquatici di varie fogge e dimensioni (molto spesso infatti si tratta di mini-pond), allestiti nei più svariati contenitori, con piante e animali acquatici, posizionabili sia in luoghi chiusi che all'aperto, su balconi, terrazzi e nei giardini anche molto piccoli, come il mio.

Nonostante la meticolosa selezione, le foto dei vari passaggi della costruzione sono rimaste comunque tante; per questo ho pensato di raggrupparle in alcuni collage, ma chi volesse vederle singolarmente e ingrandite può farlo attraverso il relativo album su Flickr.
Ho inoltre diviso l'argomento in due post-capitoli: in quello di oggi mostrerò come abbiamo allestito l'esterno, mentre nel prossimo parlerò della parte interna che, soprattutto nel caso siano presenti anche dei pesci, è molto importante perché ci sono delle condizioni da rispettare.
A questo proposito, vorrei aprire una parentesi: dato che era da molto tempo che accarezzavo l'idea di realizzare un laghetto in giardino mi sono molto documentata su internet, e ho anche creato una bacheca su Pinterest dedicata interamente a questo argomento, nella quale ho raccolto molte idee. Però spesso "molte idee" vuole anche dire "molta confusione", quindi sono stati fondamentali i preziosi consigli trovati presso un negozio specializzato in acquari (www.discusfantasy.net), che hanno saputo rispondere con disponibilità e competenza alle mie molte domande.

Ma vediamo come è fatto il nostro pond: tutto è cominciato con uno scavo nella zona del nostro piccolo giardino prescelta per ospitarlo.

2. scavo e posizionamento contenitore

Il recipiente che abbiamo utilizzato come base è un raccoglitore per l'acqua piovana, comprato per l'occasione, nonostante avessi meditato a lungo su vari tipi di contenitori di recupero. Per esempio, mi intrigava molto l'idea di utilizzare dei vecchi pneumatici da trattore o camion, ma volevo essere certa che il materiale fosse sicuro, sia per i pesci che avrebbe dovuto ospitare all'interno che per la terra circostante. Immagino quindi che un contenitore appositamente creato per raccogliere e riutilizzare l'acqua piovana in giardini e orti, non rilasci sostanze tossiche né all'esterno né all'interno.
Il nostro ha una capacità di 200 litri, misura 65 cm di diametro e 85 cm di altezza. L'abbiamo interrato solo per circa la metà, facendo attenzione a riempire bene con la terra lo spazio intorno alle pareti esterne, bagnando con l'acqua e comprimendo bene con un bastone per compattare il più possibile.

3. rivestimento parte esterna

Poi abbiamo rivestito la parte del contenitore rimasta esposta fuori terra con dei mezzi tronchetti di legno; questi hanno sia scopo decorativo che di protezione della plastica, per mitigare sia l'azione riscaldante del sole d'estate che quella del gelo in inverno. Sotto ai tronchetti abbiamo posizionato dei sassi piatti di serizzo (avanzati anni fa dalla costruzione del camino) per non metterli direttamente a contatto con la terra, rimandando in questo modo il loro deperimento.
Dove si interrompe il giro di mezzi tronchetti abbiamo sistemato un grosso e bizzarro legno, recuperato un paio d'anni nella buzza, ossia l'insieme di piccoli legnetti e grossi tronchi che si accumula sulla superficie del lago in seguito a periodi di forti piogge e che pian piano vengono sospinti e depositati sulle spiagge. L'avevo preso perché mi ispirava... e finalmente ha trovato il suo scopo.
Attorno al simpatico pezzo di legno abbiamo posto alcuni sassi recuperati in diverse spedizioni al fiume, intraprese proprio per scovare gli esemplari giusti, ognuno dei quali scelto avendo bene in mente dove sarebbe andato a posizionarsi.
La "coda" di sassi che si vede nella foto in basso a destra del collage qua sopra, serve per coprire e riparare il filo elettrico della pompa sommersa da mani e zampe indiscrete e soprattutto dall'azione del decespugliatore.

4. movimento acqua

Ed ecco a cosa serve la pompa sommersa di cui parlavo: prima di tutto a filtrare l'acqua per mantenerla pulita, e allo stesso tempo a creare dei giochi d'acqua, che non sono solo decorativi.... come vedremo nel prossimo post.
Il meccanismo della fontanella centrale è un accessorio della pompa stessa, mentre la cascatella laterale è opzionale e si può realizzare a proprio piacimento.

5. foratura bottiglia per cascata laterale

Noi abbiamo scelto di ri-utilizzare una bottiglia di vetro a forma di ampolla, ex confezione di una grappa. Ovviamente è stato necessario forarla e per farlo Luca ha usato un piccolo trapano per hobbystica, procedendo molto lentamente e avendo cura di mantenere bagnati sia la punta del trapanino che il vetro stesso, per evitare dannosi surriscaldamenti.
Nonostante le accortezze, dopo un po' lo spesso vetro del fondo della bottiglia ha iniziato a creparsi, perciò non è stato possibile raggiungere il diametro del foro necessario ad introdurvi il tubo di gomma che collega la bottiglia alla pompa.

6. fissaggio bottiglia per cascata laterale

Abbiamo allora aggirato il problema collegandovi un pezzo di plastica ricavato da un piccolo imbuto inutilizzato e legato con un segmento di fil di ferro annodato.
Infine abbiamo fissato la bottiglia al tronco di legno mediante un gancio a vite.

7. posizionamento tubo per cascata laterale

Nella foto qua sopra si vede il sistema con il quale abbiamo installato il tubo di gomma: con un coltello appuntito e affilato abbiamo creato un foro nella parte superiore del contenitore di plastica, vi abbiamo fatto passare il tubo collegato alla pompa, abbiamo fatto girare quest'ultimo esternamente attorno al tronco e poi l'abbiamo inserito nel fondo della bottiglia. Una volta posizionati i sassi di fiume, il tubo resta quasi interamente nascosto.

Il lavoro strutturale/decorativo esterno è praticamente finito...

8. ombreggiare quando fa caldo

...non resta che posizionare un ombrellone per ombreggiare lo specchio d'acqua nelle ore più calde del periodo estivo...

9. pescatore i fil di ferro e plastica

...e uno strano personaggio appollaiato sul tronco di legno, che fa (rigorosamente) finta di pescare. Il pescatore è modellato a mano, con una struttura di fil di ferro zincato; me lo immaginavo interamente fatto di ferro, ma in quel modo non era molto visibile e si mimetizzava troppo nell'ambiente circostante. Allora per il corpo ho pensato di usare un ritaglio di plastica bianca, ricavato da un flacone di shampoo, l'ho forato lungo il bordo con l'attrezzo che si usa per forare le cinture, e l'ho "cucito" alla struttura di metallo con del fil di ferro sottile.
La canna da pesca è fatta con un rametto proveniente dalla potatura del pero (il cui tronco si vede sullo sfondo) e la lenza è un pezzo di spago dal quale penzola un piccolo amo di fil di ferro.

Al prossimo post, con la descrizione dell'allestimento interno. =)


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