Sono ormai tre anni che mi celo (con poca efficacia) dietro la bellicosa ingordigia di Dead Chef, ma sono sicura che nessuno di voi lettori mi ritiene una vera cuoca. La verità è semplice: sono una cuoca tremenda, con poca ispirazione, poca voglia di fare, pessima organizzazione e coordinazione, e, peccato dei peccati, pochissima pazienza. Non voglio dire di non saper fare proprio niente, e spero anzi un giorno di pubblicare la ricetta della Trixie cake alla zucca e cioccolato che ho realizzato in onore della mia cagnolina Trixie (la torta imita il marrone tigrato del mio cane). Tuttavia non posso negare di preferire di gran lunga l'esperienza da fruitrice, piuttosto che di creatrice, di ricette.
Oggi però voglio presentarvi una ricetta che non intimidisce neanche le pigre inconstanti come me. Il titolo del post, vi dirò, è decisamente ingiusto, perché la ricetta viene dal mio cuoco/scrittore preferito, Giuliano Bugialli. Mi spiego. Quando mi sono trasferita in America, portai con me alcuni libri di ricette, tra cui i primi due volumi Feltrinelli di Allan Bay. Avevo capito che il mio passaporto italiano comportava una responsabilità precisa: perpetuare il mito della donna italiana regina della cucina. Dopo poche settimane, però, mi resi conto che molti degli ingredienti dei miei ricettari italiani erano introvabili, costosissimi, o senza sapore in terra americana. Se mi togliete i pomodori freschi, le sarde fresche, i miei formaggi preferiti, il vitello, e tutti gli affettati, a me cosa rimane? Iniziai dunque a cercare libri di ricette italiane scritte per il mercato americano, e fu così che mi imbattei in una copia a $5 di The Fine Art of Italian Cooking di Giuliano Bugialli.
Giuliano Bugialli è un cuoco italiano che ha fatto una fortuna negli Stati Uniti con i suoi libri che raccontano la cucina tradizionale italiana da un punto di vista che definirei "radical-fiorentino". Le ricette del libro hanno tutte origine toscana, e devo dire con gioia che mancano tutte le fregnacce italo-americane tipo Pasta Alfredo o Pasta con le Polpette o Pollo Francese che gli americani ci attribuiscono di continuo. Quello che amo di più di questo libro, però, è che tutte le ricette che ho provato a realizzare sono venute BENISSIMO, cosa che non mi capita molto spesso.
Ho trovato una ricetta in particolare che non solo viene benissimo ogni volta, ma la cui preparazione è talmente semplice e geniale che ancora oggi non riesco a capacitarmene. Si tratta di un pentolone di cipolle, peperoni, melanzane e pomodori adagiati a strati e cotto per 20 minuti senza mescolare, e poi 10 minuti finali con occasionali mescolate. A me che le melanzane non vengono mai, trovarmi un pentolone di verdure perfettamente cotte e pronte per condire una pasta o per fare da contorno a della carne, è una gioia senza fine. Se una sera non avete voglia di far niente, ma avete gli ingredienti giusti e mezz'ora di tempo, provate questa bomba di verdure con pochissimo olio.
PEPERONI E MELANZANE
Ingredienti: 2 peperoni rossi (o gialli e rossi, o come volete); 2 cucchiai d'olio extravergine; 1 cipolla rossa; 1 melanzana grossa; 2-3 pomodori (anche due pomodori perini in scatola, con un po' di sughetto, vanno bene); sale e pepe. Versare l'olio in una pentola capiente. Aggiungete la cipolla tagliata a fettine di mezzo centimetro in uno strato. Aggiungere i peperoni tagliati ad anelli in un secondo strato. Seguono le melanzane, tagliate a cubetti di un centimetro, per il terzo strato. Alla fine, aggiungere i pomodori e fette per lo strato finale. Salate e pepate a piacere. Mettete il coperchio e cuocete a fuoco medio per 20 minuti SENZA MESCOLARE. Poi, mescolate bene e aggiustate di sale e pepe. Proseguite la cottura per altri 10 minuti, senza coperchio, e mescolando di tanto in tanto. E' così facile che mi viene da piangere.
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