Divorato.
Coinvolgente, misterioso, inquietante fino all'ultima riga. Quasi 400 pagine (va beh, scritte in grande, per fortuna!) per questo libro di Donato Carrisi che non riuscirei a definire un giallo, un thriller.
Hanna è una ragazza australiana in cerca del suo passato oscuro, fatto di nomadismo e fuga nella campagna toscana. Pietro è lo psicologo che, con l'ipnotismo, cerca di far riemergere il passato della bionda pressoché coetanea che parla perfettamente l'italiano. Le storie dei due si incrociano, un mistero tira l'altro, le stanze oscure della mente di entrambi si aprono in una sorta di seduta di ipnosi reciproca, mettendo a nudo le vulnerabilità umane.
Era davvero tanto tempo che non leggevo un libro così velocemente: in meno di un giorno!