Montanari Family

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Robby, Manu, Tata, Pissi, Pepe, Oscar, Giorgio
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venerdì 30 aprile 2021

L'istituto, Stephen King - VdL

 Negli ultimi anni, ma farei meglio a dire decenni, i lavori di King mi hanno suscitato sentimenti molto contrastanti. Io stessa, che lo considero uno dei miei autori favoriti, per un certo periodo ho faticato a ritrovarmi in alcuni suoi romanzi, primo fra tutti "L'acchiappasogni" che ho abbandonato senza tanti rimpianti.

Poi c'è stato un meraviglioso ritorno con "22/11/63", che personalmente considero uno dei suoi capolavori. Poi di nuovo buio ma per un limite mio, non ce la faccio quasi mai a leggere libri che mi suscitano angoscia e inquietudine. Quest'ultimo romanzo ci è arrivato in casa un po' a sorpresa, infatti si tratta di un regalo del nonno per la Pissi. Visto che lei era impegnata con altro, io non ho proprio saputo resistere e ... beh eccoci qui!

Nei mesi scorsi ho letto pareri contrastanti (neanche a dirlo), ma, per quanto mi riguarda, devo dire che in questo romanzo ho trovato uno dei migliori lavori di King degli ultimi tempi. Non disdegno i suoi mostri infernali, ma per i miei gusti lo apprezzo di più quando la paura è più radicata alla realtà e meno a faccende demoniache o extraterrestri.

Rispondendo ad un impulso improvviso, Tim, ex poliziotto della costa Ovest, cede il proprio posto sull'aereo che dovrebbe portarlo a New York e si avventura in un viaggio coast-to-coast che lo deposita temporaneamente, almeno nelle sue intenzioni, a DuPray in North Carolina. DuPray non è Castel Rock ma ci assomiglia parecchio: piccolo paese perso nel nulla dove, sotto sotto, qualcosina d'inquietante (nella persona del proprietario del motel) c'è. Tim si ferma qui e diventa guardia notturna, con l'intenzione di mettere via qualche soldo e di proseguire poi il viaggio per New York.

Contemporaneamenten, a Minneapolis. Luke è un dodicenne con un QI decisamente superiore alla media. Frequenta perciò una scuola speciale per ragazzi molto dotati e si accinge a svolgere i test d'ingresso per il MIT e contemporaneamente per l'Emerson College di Boston. Un genietto insomma, ma anche un ragazzino che ama la pallacanestro, i videogiochi e la pizza con i genitori. Luke ha anche un'altra piccola dote, che i genitori prendono con molta naturalezza e che in effetti non lo fa sentire più speciale di altri: quando è emotivamente carico, in positivo o negativo, riesce a spostare leggermente gli oggetti. In altre parole è telecinetico. Ma, niente di che, piccole vibrazioni.

Una notte però accadrà qualcosa che cambierà tutta la vita di Luke: una squadra paramilitare penetra in casa mentre tutti dormono e lo rapisce.

Luke si sveglierà all'Istituto, una struttura dove vengono portati ragazzini rapiti in varie parti del Paese; all'Istituto i ragazzi vengono sottoposti a esami medici, iniezioni non specificate, che a volte li fanno stare malissimo, ed altre cose decisamente poco piacevoli, il tutto al fine di far sì che "vedano i puntini colorati". In breve Luke scopre che gli altri ragazzi hanno "poteri" simili o superiori ai suoi: telecinesi e telepatia. A loro viene spiegato che si trovano lì perché "arruolati" al servizio del Paese per cui devono svolgere un compito al fine del quale verrà cancellata loro la memoria e verranno rimandati a casa. Appena arrivano i ragazzi sono destinati alla Prima Casa e qui Luke fa amicizia con Kalisha, George, Nick e Avery Dixon il più piccolo ma il più dotato. Dopo gli esami della Prima Casa, dove subiscono anche le angherie dei sorveglianti che ottengono l'obbedienza a suon di schiaffi e scosse elettriche, vengono spostati alla Seconda Casa. A quel punto ognuno di loro ha già capito che la Seconda Casa è l'anticamera dell'inferno e che lì non si fa più ritorno.

Ma Luke riesce a fuggire e la sua fuga lo porta a DuPray e fra le braccia di Tim che dapprima non riuscirà a credere all'incredibile storia del ragazzo, ma fatti terribili lo convinceranno che è tutta pura realtà. Ma Luke non è solo fuggito ... Luke ha promesso di tornare a salvare i suoi amici...

Ho già detto molto, ma assolutamente non svelerò quale attività si svolge nella Seconda Casa perché è la parte nevralgica del romanzo. E nemmeno vi svelerò se Luke e Tim riusciranno a tornare all'Istituto e a salvare i piccoli prigionieri.

Quel che conta dire è che davvero, in varie parti del romanzi, troviamo la potenza evocativa di King. La prima parte con la descrizione del viaggio di Tim ed il suo arrivo a DuPray io l'ho trovata superba: il miglior King d'annata, sembra proprio di essere lì, nel cuore della Carolina del Nord.

La parte dedicata all'Istituto mi ha molto angosciata perché quando si parla di angherie e soprusi a spese di bambini mi sale altro che la bile!! Non è un romanzo horror, non ci sono scene splatter, o almeno sono poche e soft, ma la paura dei ragazzi trasuda da ogni pagina.

Insomma anche se il succo della storia è ovviamente fantastico e paradossale, King riesce a farcelo sembrare se non reale perlomeno possibile. Uno scrittore magistrale, che nella sua carriera letteraria a volte ha un po' inciampato, ma che quando imbrocca il binario giusto ti prende, ti trascina e ti coinvolge fino all'ultima pagina. Che poi, via, uno scivolone capita a tutti a questo mondo no?

Se reggete il genere, ovviamente, lo straconsiglio!

Stephen King


GIUDIZIO PERSONALE: ❀❀❀❀ 1/2

Altri suggerimenti di lettura potete trovarli sul blog di Paola, ideatrice del venerdì del libro.






venerdì 15 settembre 2017

VdL - Rose Madder, Stephen King

Rieccomi. Con la fine dell'estate torno sempre anche io... In questi mesi sono stata poco presente sul web ma molto attiva come lettrice, quindi ho un po' di materiale da presentarvi nei prossimi appuntamenti.
Oggi comincio con un autore di ho già parlato qui, recensendo The Dome, e che amo molto, Stephen King. Siccome non mi ero abbastanza spaventata leggendo "Helen Driscoll", ho pensato bene di buttarmi sul buon vecchio King che turbarmi ancora un pochettino e devo dire che ci sono riuscita in pieno.
Rose Madder non è forse uno dei suoi romanzi meglio riusciti, ma spaventare spaventa e schifare schifa quanto basta.
Rose è la maltrattata (ma è un eufemismo) moglie di Norman, poliziotto di un'imprecisata città del NordEst. Dopo anni e anni di vessazioni una mattina Rose esce di casa con solo la borsetta e la carta di credito di Norman e fugge. Fugge a caso, senza meta, approdando in una non identificata grande città del Mid-West, dove trova rifugio in una casa famiglia per donne maltrattate, la Figlie e Sorelle, che l'aiutano a ritrovare fiducia in se stessa e a trovare anche un lavoro. Un giorno Rose entra d'impulso in un negozio d'antiquariato dove incontra Bill, che farà breccia nel suo cuore ferito, e dove acquista uno strano dipinto raffigurante una donna in abiti dell'antica grecia: sul retro del quadro c'è la scritta Rosa Madder che, tradotto in italiano, è un colore, il "rosa di robbia". Nel frattempo Norman è a caccia di Rose, perchè uno come lui non può accettare di essere piantato in asso dalla moglie come un fesso qualunque; la scia di sangue che lascia durante la caccia è fra le più agghiaccianti del repertorio di King. 
Mentre Norman si avvicina sempre più a lei, il quadro comincia a dare strani segnali finchè una notte si allarga la punto che Rose vi entra dentro... Dentro quel mondo, che rimanda ad uno dei mondi paralleli descritto in un altra serie di King, Rose incontra la misteriosa donna del quadro ed una sua serva di nome Dorcas; la donna del quadro le chiede di aiutarla in un'impresa pericolosa, Rose accetta e la donna le promette che, in caso di bisogno, saprà restituirle il favore.
Una volta uscita dal quadro Rose dimentica tutto, ma quando Norman la troverà ed aggredirà le sue amiche della Figlie e Sorelle, ricorda e capisce che ha bisogno dell'aiuto promesso.
In una lotta finale dove Norman e Rose assumono sembianze mitologiche, giustizia sarà fatta e il marito sadico subirà la giusta pena.
Ma ogni cosa ha un prezzo, e la Furia suscitata potrebbe non essere così semplice da sopire.
La cosa decisamente insolita del romanzo è il riferimento alla mitologia greca ed in particolare alle Erinni, personificazioni femminili della Vendetta (Furie nella mitologia romana).
Nel complesso però non l'ho trovato all'altezza di altri romanzi dello stesso autore; il viaggio all'interno del mondo greco è rivisitato in una chiave che non ho amato molto, piegato alla vena horror della vicenda.
Quello che invece viene descritto molto bene è l'incubo di vivere vicino ad un mostro, un uomo che dovrebbe amare e proteggere la propria compagna ed invece la sottopone a soprusi fisici e psicologici terribili. Una situazione che finisce per annientare la personalità di Rose, rendendola una donna insicura, spaventata dal mondo, col corpo a pezzi e con l'anima piegata.
Vederla riemergere dal baratro getta uno sprazzo di luce su una vicenda angosciante. Si comprende anche però che certe ferite lasciano un segno che non guarisce mai. Rose alla fine impara a vivere, ma il segno rimarrà per sempre dentro di lei, che diverrà madre e moglie nonostante Norman.
Come ho già detto in passato, King è fatto per chi lo ama, quindi non consiglio ma indico e lascio alla sensibilità di ognuno la voglia di leggerlo.


Giudizio critico : ❀❀
QUI i consigli di oggi