venerdì 21 dicembre 2007

BUON NATALE


Sono partiti a raffica gli auguri e allora anche io vi faccio tantissimi ma proprio tantissimi auguri. Di BUON NATALE, che sia un natale tranquillo, e di BUON ANNO, che il 2008 vi porti quello che desiderate.


Ancora stelle? Si, del resto è natale no? E comunque è l'unica formina che ho...
Ho provato a fare queste ormai famosissime frolle con la finestrella di caramella, e sono proprio un'ideona per decorare l'albero, basta ricordarsi di non lasciarle vicino ad una fonte di calore, perchè si sciolgono, come è successo a me :-)

mercoledì 19 dicembre 2007

Ravioli all'arancia


Questi ravioli li ho copiati da Mik erano troppo carini così a forma di stella e poi io adoro la scorza d'arancia. Ho leggermente modificato la ricetta.

per il ripieno:
200 gr. di ricotta
1 patata cotta e schiacciata
abbondante parmigiano grattugiato
noce moscata, sale, pepe

per la pasta:
200 gr. di farina 00
2 uova
1 pizzico di sale
un cucchiaio di olio evo
acqua tiepida

per la salsa all'arancia:
2 arance bio
2 cucchiaini di amido di mais
2 cucchiai di burro
sale, pepe


Si prepara la pasta con farina, uova, sale, olio, acqua e la si lascia riposare almeno un'oretta. Si prepara il ripieno schiacciando bene la ricotta e la patata, unendo sale, pepe, noce moscata e abbondante parmigiano.
Si fanno poi i ravioli con una formina a stella o come si vuole, chiudendo bene con la forchetta i bordi.
Mentre bolle l'acqua si toglie la scorza dalle arance con il rigalimoni o con una grattugia, si spreme il succo e lo si mette in un padellino con la buccia, si sala leggermente, si aggiunge l'amido di mais e si cuoce pochi minuti finchè non si rapprende leggermente, poi si unisce il burro e si scioglie bene ma senza cuocere, si condiscono i ravioli mescolando bene, se serve si può aggiungere un po' di acqua di cottura per legare meglio, si spolvera con pepe e si serve immediatamente.

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martedì 18 dicembre 2007

Pain d'épices


La cosa strana di questo pain d'épices è che ho preso la ricetta da cavoletto, mi sono dimenticata di mettere la farina integrale, quindi mancherebbero 200 gr. di farina, ed è venuto buonissimo lo stesso.
Comunque così è come l'ho fatto io, tra modifiche volute e non volute:

300 gr. di farina 00 (io ho usato farina alce nero bio)
500 gr. di miele (io ho usato il miele del bosco rigoni di asiago bio)
250 ml. di latte (io ho usato il latticello perchè avevo appena fatto il burro)
mezzo cucchiaino di bicarbonato e mezzo cucchiaino di cremor tartaro
(che sostituiscono il cucchiaino di lievito per dolci previsto)
2 cucchiaini di 4 spezie tritate (cannella, zenzero, noce moscata, chiodi di garofano)
2 cucchiaini di acqua di fiori d'arancio
1 cucchiaio di scorza d'arancia tritata
1 cucchiaino di semi di finocchio pestati
1 cucchiaino di semi di anice pestati
mezzo cucchiaino di sale


Si porta al bollore il latte, si spegne e ci si scioglie dentro il miele.
Si setaccia la farina, si uniscono il lievito, il sale, le spezie, il latte tiepido col miele, l'acqua di fiori d'arancio. Si mescola bene bene e si mette in uno stampo da plumcake imburrato, io ne ho usato uno di carta forno. Si cuoce a 150 gradi per un'ora circa.

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lunedì 17 dicembre 2007

Dolcetti al cocco


Se qualcuno si è chiesto che fine avessero fatto tutti gli albumi avanzati dal panettone: eccoli qua.
C'ho fatto i dolcetti al cocco di tulip.
Semplicissimi e buonissimi.

2 albumi
100 gr. farina di cocco
100 gr. zucchero

Si sbattono leggermente gli albumi con lo zucchero con una forchetta, si aggiunge il cocco amalgamando bene, si fanno dei mucchiettini o delle quenelles e si mettono a cuocere sulla carta forno per 10 minuti a 150 gradi, si devono solo leggermente colorire.
Alcuni li ho cotti direttamente nelle scatoline di carta forno, sempre le stesse queste qui, e anche quella rossa è sempre la stessa identica scatolina fatta con un tovagliolo di quelli che sono di carta ma sembrano di stoffa.


Li ho appiccicati a coppie, tipo baci di dama ma con niente in mezzo, e messi nei vasi pronti per essere messi poi nei sacchettini, si conservano a lungo.
Quell'altra cosa scura nel vaso è pain d'épices.

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venerdì 14 dicembre 2007

Il verdetto

Così parlò Moreno Cedroni: il verdetto.
Grazie a tutti per il tifo e soprattutto a Serena che è stata simpaticissima.

Panettone tradizionale


Il panettone 2 (la vendetta).
Cioè la versione definitiva del panettone (potevo non mettere le foto?).
E' proprio buono buono, esattamente come lo volevo.
Avendo solo uno stampo di alluminio ne ho cotti 4 a turno e prima li ho fatti lievitare nella carta forno, con intorno del cartoncino rigido.
Appena tiepidi li ho messi nei sacchetti, si conserva benissimo per giorni e anche dopo tagliato si mantiene morbido per alcuni giorni se tenuto nel sacchetto di plastica.
Rispetto a questo sotto della prima prova è lievitato meglio, cotto meglio e non si sono smaciullate le uvette.




Tataaann! Il panettone! dopo averne parlato dappertutto finalmente l'ho fatto sto panettone... non è perfetto ma è una prova, per natale.
Questo post partecipa all'iniziativa di francesca "aspettando natale".
Non è proprio una cosa originalissima, il panettone a natale, ma quest'anno mi sono fissata di farlo in casa per due motivi di cui vado orgogliosa: la pasta madre e il burro home made.
La ricetta dovrebbe essere quella originale del panettone classico milanese, più o meno, l'ho trovata qui e anche qui, sono praticamente uguali.


dosi per tre panettoni da un chilo:
1,300 kg di farina manitoba
400 gr. di burro
300 gr. di zucchero
250 gr. di pasta madre
200 gr. di uvetta
100 gr. di canditi
3 uova e 12 tuorli
due cucchiaini di sale


Prima di tutto un paio di giorni prima va rinfrescata la pasta madre per raddoppiarla.
Poi calcolate i tempi, se pensate di cuocere il panettone la mattina presto il giorno prima più o meno alle due togliete la pasta madre dal frigo e lasciatela alcune ore a raddoppiare di volume in un luogo caldo (il solito forno spento).
A questo punto aggiungete 150 gr. di farina, impastate e fare lievitare 3 ore.
Poi aggiungete 130 gr. di farina e aggiungendo acqua tiepida impastate nuovamente, con forza, lasciate riposare altre 2 ore.
Nel frattempo tagliate i canditi, ammollate l'uvetta in acqua tiepida, sciogliete lo zucchero con un dito d'acqua a bagno maria, lasciate intiepidire e poi unite le uova (3 intere e 12 tuorli) a poco a poco mescolando.
A parte sciogliete anche 300 gr di burro a bagno maria senza farlo cuocere (gli altri 100 servono dopo).
A questo punto (dovrebbero essere più o meno le 9 di sera) cominciano le "grandi manovre" perchè comunque questo impasto è tanto e da impastare a mano non è semplice... comunque si mette sulla spianatoia una chilo di farina a fontana, al centro l'impasto lasciato a lievitare, di lato il sale e poi a poco a poco si comincia ad impastare, prima aggiungendo il burro fuso ormai tiepido e poi il composto di uova e zucchero, amalgamando bene tutto.
Da quando il tutto è amalgamato sommariamente si impasta con forza per 20 minuti. Praticamente fate finta di essere in palestra, ovviamente se avete un'impastatrice abbastanza capiente usate quella.
Alla fine aggiungete uvetta (scolata e asciugata) e canditi e impastate di nuovo perchè si distribuiscano bene.
A questo punto dividete l'impasto in tre per tre panettoni grandi o in più parti secondo gli stampi che avete, imburrate gli stampi, se non sono di carta forno, e mettete a lievitare tutta notte, sempre in forno spento, deve raddoppiare di volume.
Prima di infornarli mettete i panettoni in luogo fresco a riposare 10 minuti, nel frattempo scaldate il forno a 200 gradi. Prima di infornare i panettoni fate una croce e dopo 5 minuti di cottura aprite un attimo il forno e mettete i 100 gr di burro, sciolto a temperatura ambiente, al centro sui panettoni. Si creerà così la tipica crosta morbida del panettone.
Cuocete un'ora e 15 minuti (per il panettone grande da un chilo, ma meno se li fate più piccoli) e a mano a mano che si colora abbassate la temperatura, fino a 150 gradi. Usate il forno acceso sia sopra che sotto ma a metà cottura coprite con un foglio di carta forno in modo che non si scurisca troppo.
Lasciateli raffreddare lentamente avvolti in una tovaglia o strofinaccio, in realtà andrebbero fatti raffreddare a testa in giù infilzati con aghi da calza e appesi da qualche parte, ma la cosa mi sembrava troppo complicata ed ho usato il solito metodo che si usa per le cose fatte con la pasta madre.

Mannaggia che post lungo, gli stampi: per quello nella foto ho usato lo stampo di alluminio, ho messo un disco di carta forno sul fondo e imburrato bene, ho anche provato a farne di più piccoli con le origami box tonde, sarebbero ottagonali ma mettendoci dentro qualcosa di tondo diventano tonde, perfette per tortine ecc... sul fondo si sono bruciati, avrei dovuto metterli forse su una teglia anzichè poggiarli direttamente sulla placca, le box tonde le posto tra qualche giorno, ma se vi incuriosisce la cosa il diagramma è qui.

mercoledì 12 dicembre 2007

Tartufi di baccalà


Ed eccolo finalmente il finger food di natale, i tartufi di baccalà mantecato con panatura di ceci, confettura di pomodoro e crackers al sesamo. Si lo so suona un po' eccessivo come nome per delle semplici palline :-)
La ricetta la trovate qui, con quella di serena cui mando per l'ennesima volta un in bocca al lupo. E' stato divertente.
E adesso aspettiamo il verdetto di Moreno Cedroni.

Chutney di pomodori


In attesa di vedere i capolavori di sere e mio su iron blog, vi faccio vedere quello che ho scartato. Cioè quello che avevo provato a fare ma che poi mi è sembrata una cosa troppo indiana e speziata per un tema così natalizio.
In ogni caso è buonissima, perfetta col pesce.
Le chutney sono servite in India ad ogni pasto e sono salse agrodolci speziate a base di frutta o verdura.

4 pomodori piccoli
un pezzetto di zenzero fresco
2 cucchiai di uvetta
5 cucchiai di zucchero di canna
mezzo cucchiaino di curcuma macinata
1 cucchiaino di semi di finocchio
1 cucchiaino di semi di cumino
sale
il succo di un limone


Lavare i pomodori e tagliarli a tocchetti, io li ho anche pelati, grattugiare lo zenzero, sciacquare l'uvetta lasciata a mollo nell'acqua e mettere queste tre cose in padella con lo zucchero.
Cuocere a fuoco basso 10 minuti.
Aggiungere curcuma e sale, finocchio e cumino macinati o pestati, cuocere altri 5 minuti e unire il succo di limone filtrato.
Spegnere e lasciare raffreddare.

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martedì 11 dicembre 2007

Origami box


Chi non conosce le scatoline fatte con gli origami, carine per metterci qualunque cosa, dalle caramelle alle penne, ce n'è di tutte le forme.
Ma non mi era mai venuto in mente che ci si potesse cucinare dentro finchè non ho visto il post di comida de mama.
Basta farle con la carta forno. Per la verità non ho ancora provato a cucinarci dentro qualcosa, ma l'idea è bella, anche per dei regali o per portare a casa di amici qualcosa di cucinato. Ci sono diverse forme che si possono utilizzare, semplici e veloci da fare. Qui trovate parecchi diagrammi di scatole varie.
Le due nella foto sono questa, che è la più semplice, e questa con le alette.

sabato 8 dicembre 2007

Salmone con cipolle e yogurt



Un'altra ricetta indiana, che si può fare con la trota salmonata o col salmone, io ho usato del filetto perchè i tranci di salmone non mi piacciono. Ho usato le cipolle rosse ma vanno meglio quelle bianche.
Come molte ricette indiane prevede lo yogurt, e ovviamente le spezie.

800 gr. di filetto di salmone
3 cipolle
3 pomodori
2 cucchiai di yogurt denso
3 cucchiai di ghee
1 cucchiaino di curcuma
mezzo cucchiaino di cumino
zenzero
peperoncini verdi
aglio
alloro
1 cucchiaino di garam masala
sale


Salare leggermente il pesce e spolverizzarlo di curcuma, lasciarlo riposare.
Affettare le cipolle e i pomodori precedentemente pelati, grattugiare lo zenzero fresco, tagliare i peperoncini, schiacciare l'aglio.
Scaldare in padella il ghee e unire alloro tritato e cumino, far insaporire un minuto e aggiungere le cipolle, dopo un minuto aggiungere anche lo zenzero, l'aglio, i peperoncini, dopo un paio di minuti aggiungere anche il pomodoro e lo yogurt, lasciare scaldare senza rimestare per 3 minuti e poi aggiungere acqua, portare ad ebollizione, abbassare la fiamma e aggiungere il pesce, cuocere a fiamma bassa per mezz'oretta. Alla fine aggiungere il garam masala.
Si serve con riso basmati, cotto in padella facendogli assorbire tutta l'acqua, il mio era integrale.

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martedì 4 dicembre 2007

Samosa





Fagottini ripieni tipici indiani, che io ho fatto vegetariani ma possono anche essere ripieni di carne, fritti. Si possono anche fare al forno ma non è la stessa cosa. Con queste dosi ne vengono 8 grandi.

pasta:
150 gr. di farina,
4 cucchiai di ghee, burro chiarificato
mezzo cucchaino di sale


Si impasta con acqua fino ad ottenere la giusta consistenza, lavorando per almeno 15 minuti, deve essere molto elastico.
Lo si copre e lo si lascia da parte mentre si prepara il ripieno o anche di più.

ripieno:
2 patate grosse
150 gr. circa di cavolfiore
100 gr. di piselli
2-3 cucchiai di ghee
mezzo cucchiaino di semi di cumino
mezzo cucchiaino di peperoncino in polvere
1 cucchiaino di semi di coriandolo macinati
1 cucchiaino di paprika
un pezzetto di zenzero fresco
1 cucchiaino di garam masala
sale


Ho cotto al vapore per 5 minuti patate e cavolfiore a dadini, ho scaldato in padella il ghee e unito il cumino, poi tutte le altre spezie tranne garam masala e sale, poi le verdure, compresi i piselli surgelati. Fatto stufare a fuoco basso con un po' d'acqua e alla fine aggiunto garam masala e sale.

L'impasto lo si divide in 8 parti, si fanno delle palline e si stendono sottili col mattarello, deve essere trasparente.
Si dividono a metà e si uniscono con le dita bagnate le due estremità dritte facendole leggermente sormontare, formando un cono, non è semplicissimo ma ci si riesce. Non chiedetemi com'è che si sono inventati questo sistema quando si poteva semplicemente fare un raviolone.
Si riempiono i coni col ripieno e si chiudono bene, sempre con le dita umide.

Io li ho fritti nel wok usando sempre il solito olio bio di semi.
Si mangiano caldi.
Per una versione più leggera si possono anche cuocere in forno.

Il garam masala è un mix di spezie, che si trova già pronto o si può fare, ce n'è molte versioni, io l'ho fatto con: semi di coriandolo, cumino, peperoncino, pepe, noce moscata, chiodi di garofano, cardamomo, semi di finocchio, alloro.

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sabato 1 dicembre 2007

Biscotti mandorle e arancia



Semplici semplici, facili facili, senza farina, senza latticini, senza lievito di birra. Perfetti da regalare a natale.

200 gr. di farina di mandorle, cioè mandorle tritate fini
100 gr. di zucchero, io ho usato quello di canna ma chiaro
scorza di una arancia bio, grattuggiata o tolta col rigalimoni a filini
1/4 di cucchiaino da caffè di bicarbonato
1/4 di cucchiaino da caffè di cremor tartaro
un uovo intero


Si mischiano gli ingredienti secchi, si sbatte leggermente l'uovo con la scorza d'arancia, si unisce al resto e si amalgama bene con le mani, facendo poi delle palline schiacciate, si decora con lamelle di mandorle e si inforna a 180 gradi 10 minuti.
Si mantengono morbidi in un vaso di vetro per giorni.

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