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domenica 26 giugno 2011

Quel giorno.. semplicemente, aveva preso il treno...come sempre… come tanti.

Leggeva fogli sparsi dappertutto…sulle sue gambe e sul piccolo tavolo dello scompartimento…
in ansia i suoi occhi si muovevano veloci a scorrere le righe…sembrava volerle digerire in fretta.
Qualche appunto, evidenzia piccoli passaggi importanti… Squilla il telefono.. uhmm…suoneria banale…il display lampeggia rivelando un nome… “Loris sta chiamando…”  tentativo, come tanti, senza risposta.

Spegne senza neanche guardare… immersa, assorta in quelle carte…ma una lacrima sfugge al controllo e l’inchiostro si dipana in mille direzioni.. sembra un fiore!
Bello sarebbe l’effetto se quel foglio non fosse importante… “Ecco riesce a far danni anche a distanza… lo stronzo!!”

Un ragazzo le porge un fazzoletto…è un po’ che l’osserva incuriosito…
Lei nemmeno se ne accorge, tenta di prendere i fazzoletti nella sua borsa che, in un attimo, rovescia tutto il suo contenuto… “NO!!! Non è possibile… ma che ho le mani di gomma!!”

“Si calmi, signorina…non si preoccupi l’aiuto io…”

“No, lasci stare…grazie…ci penso io!!”

“Mi scusi… d’accordo ..come vuole… ma…ecco…ciao io sono Marco! Non volevo disturbare”

Finalmente alza lo sguardo, un accenno di sorriso le illumina il volto…

“Si, mi scusi, di solito non sono così scontrosa…ma oggi proprio non gira!!! Io sono Marika…”

“Ciao Marika.. è un piacere conoscerti!”

Il sorriso diventa riso; le domande si susseguono naturalmente, e le carte restano lì da sole… in questo momento sarebbero delle intruse… Si raccontano le loro storie, in pochi minuti scanditi dai palpiti del treno che corre sulle rotaie.

E finalmente si rilassa, ride, si illumina lo sguardo… incontrare il suo senza abbassare la testa…tutto si annulla, tutto viaggia veloce… non ascoltano il brusio della gente quando il cuore protagonista, ricomincia a battere.

mercoledì 8 giugno 2011

L'Invidia e il Destino


Si racconta, dalla notte dei tempi, che, quando la terra era sommersa dalle acque e pochi lembi ne affioravano in superficie, vivevano esseri perfetti, anime pure dotate di corpi quasi eterei,che si incontravano ogni volta per dar vita alla perfezione dell'universo. In questo, l'alchimia delle anime gemelle, si manifestava ad ogni nuova vita che nasceva e cresceva con la consapevolezza di incontrare, la perfetta metà di lì a poco...Poi avvenne il cataclisma peggiore che si potesse immaginare il mondo si evolse,la terra cambiò aspetto, le anime presero corpo divennero uomini e donne; due di loro un giorno s'incontrarono e si amarono, i loro corpi si fondevano alla perfezione, emanavano luce propria, gli sguardi persi l'uno dentro l'altra diffondevano brividi nell'aria. 


Un'altra donna innamorata di lui guardava con cattiveria quella coppia speciale ammirata da tutti..il suo nome?... INVIDIA!!


L'invidia non sapeva come fare per separarli, voleva essere lei ad averlo e ad essere il suo completamento corporeo e spirituale, allora cercò il destino in cima alla montagna più alta e gli chiese aiuto in cambio del suo corpo. 




Egli l'ammonì dicendole che il suo era un tentativo pericoloso e che se faceva questo l'universo non sarebbe stato più lo stesso, egli è il destino e quando interviene nessuno può  fare più nulla. Lei non volle sentire ragioni, e propose al lui un patto, ogni plenilunio lei sarebbe tornata  e l'avrebbe amato anche se le sue sembianze fossero state orribili.. questo fino alla fine dei tempi.


Il destino allora accettò ma disse " verrà il tempo in cui queste due anime gemelle saranno nuovamente unite, tutto avrà fine, poichè l'universo sarà di nuovo in equilibrio perfetto!"


Detto questo pronunciò frasi in una lingua sconosciuta; terremoti e maremoti fecero emergere altre terre le anime furono separate e sparse affinchè non si ritrovassero più, e per essere ancora più crudeli, diedero sempre loro corpi di natura diversa ma tanto vicini da sfiorarsi, solo ogni 500 anni sarebbero tornati ad essere uomo e donna affinchè il destino giocando le sue carte avesse la possibilità di ricreare l'equilibrio universale.

E questa è la storia di quelle due anime speciali che l'invidia volle condannare!

lei divenne goccia di pioggia ed egli raggio di sole, attraversava il suo corpo scindendone le parti in scintillanti colori: si creò l'arcobaleno!




cadde come rugiada formando pozzanghere ferme ed egli divenne vento, soffiava leggero sul pelo dell'acqua per farla vibrare e poi forte ed impetuoso per poterla toccare




e lei divenne acqua e lui letto del fiume, sinuoso il suo corpo si muoveva tra le sue anse, scivolando dolcemente come una carezza, ed egli le donava un posto sicuro dove lasciarsi andare...e nacquero cascate fragorose per potersi amare







poi divenne sabbia e lui deserto, chiedeva aiuto al vento per accarezzarla dolcemente, e tappeti di sabbia si disegnavano sempre, finchè soffiava forte ed impetuoso sollevandoli in vortici d'amore: e si creavano le dune

si fece spiaggia e lui il mare, ad ogni risacca un brivido li sfiorava, rinfrescava la sua riva di morbida shiuma, regalando conchiglie e stelle marine per adornarle le vesti trascinando via negli abissi granelli infini del corpo di lei
e poi si fece terra e lui sole, di nuovi germogli la vestiva, riflessi colorati tra le fronde degli alberi e l'immensità del mare per farla brillare: nacque la primavera che dona al mondo una nuova vita


e poi divenne notte e lui giorno, per pochi attimi arrivavano a sfiorarsi tra le scie di un orizzonte d'estate: e nacque il tramonto


e divenne arpa e lui suono, avvolgeva le corde avviluppandosi a lei in attesa della vibrazione dell'estasi, che l'avrebbe separato librandosi nell'aria creando la musica!

lei divenne sirena e lui scoglio, ogni notte erano insieme ad osservare quella luna triste che si specchiava nel mare ma che piano piano scompariva creando le fasi lunari



Finalmente divenne donna e lui uomo, ma il destino li fece appena sfiorare...poi si allontanarono; si cercavano perchè qualcosa loro mancava, avevano il giusto involucro ma non si potevano ritrovare, non ancora, non questa volta...





allora lei chiese di diventare luce ed egli il buio della notte, affinché insieme potessero illuminare il cammino di chi ha perduto il sentiero del proprio destino.




            Costy©2010