Quel giorno.. semplicemente, aveva preso il treno...come sempre… come tanti.
Leggeva fogli sparsi dappertutto…sulle sue gambe e sul piccolo tavolo dello scompartimento…
in ansia i suoi occhi si muovevano veloci a scorrere le righe…sembrava volerle digerire in fretta.
Qualche appunto, evidenzia piccoli passaggi importanti… Squilla il telefono.. uhmm…suoneria banale…il display lampeggia rivelando un nome… “Loris sta chiamando…” tentativo, come tanti, senza risposta.
Spegne senza neanche guardare… immersa, assorta in quelle carte…ma una lacrima sfugge al controllo e l’inchiostro si dipana in mille direzioni.. sembra un fiore!
Bello sarebbe l’effetto se quel foglio non fosse importante… “Ecco riesce a far danni anche a distanza… lo stronzo!!”
Un ragazzo le porge un fazzoletto…è un po’ che l’osserva incuriosito…
Lei nemmeno se ne accorge, tenta di prendere i fazzoletti nella sua borsa che, in un attimo, rovescia tutto il suo contenuto… “NO!!! Non è possibile… ma che ho le mani di gomma!!”
“Si calmi, signorina…non si preoccupi l’aiuto io…”
“No, lasci stare…grazie…ci penso io!!”
“Mi scusi… d’accordo ..come vuole… ma…ecco…ciao io sono Marco! Non volevo disturbare”
Finalmente alza lo sguardo, un accenno di sorriso le illumina il volto…
“Si, mi scusi, di solito non sono così scontrosa…ma oggi proprio non gira!!! Io sono Marika…”
“Ciao Marika.. è un piacere conoscerti!”
Il sorriso diventa riso; le domande si susseguono naturalmente, e le carte restano lì da sole… in questo momento sarebbero delle intruse… Si raccontano le loro storie, in pochi minuti scanditi dai palpiti del treno che corre sulle rotaie.
E finalmente si rilassa, ride, si illumina lo sguardo… incontrare il suo senza abbassare la testa…tutto si annulla, tutto viaggia veloce… non ascoltano il brusio della gente quando il cuore protagonista, ricomincia a battere.