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giovedì 26 settembre 2013

non voglio dirti ...addio

E' passato più di un mese da quando sei andata via...ma la mia mente continua a pensare a cosa si potesse fare di più per te..i sensi di colpa..l'incredulità..l'assurdo sono pensieri che né il giorno né la notte riesco a buttare via. Sei sempre stata la mia più cara amica..sorridente, solare, forte come una roccia! Non potevo..non posso dirti addio, sei parte della mia vita che si è intrecciata con la tua tante volte finché siamo addirittura diventati parenti. 

Questa è solo una mia poesia..sono parole che di sicuro non renderanno giustizia a quella che sei, che eri.. ma questo è l'unico modo per me di metabolizzare il dolore..portandolo fuori, scrivendo i sentimenti che provo e che riuscirà forse a lenire le ferite dell'anima che non si rimargineranno più. 

Grazie di essere passata nella mia vita...


martedì 12 giugno 2012

L'addio...

Sono certa che mai passerai dalle mie parti;
i miei pensieri non ti hanno mai interessato molto
del resto usi cancellare la lavagna dei ricordi
non sei come me che scrive con inchiostro indelebile!
No!, non siamo uguali ma siamo attaccati entrambi
ai nostri piccoli egoismi personali.

Son certa che non passerai mai da queste parti;
del resto sei di quelli che non si voltano indietro
sei di quelli che guarda avanti, hai ragione tu, sicuramente!
trovare nuove strade, nuovi cieli su cui posare ala
ti rende fiero, e sicuro delle scelte che fai.

Sono certa che non passerai più,
semmai lo avessi  veramente fatto
con quell'umiltà cui ci si accosta
un'anima qualsiasi,
verso un pensiero qualsiasi che non sia il Tuo!.

Niente fa di me una persona importante
non ho mai e poi mai voluto esserlo
come uso sovente dire,
siamo tutti pezzi di un puzzle enorme
che si chiama umanità...un puzzle che senza un minuscolo insignificante pezzettino
sarebbe inutile ed incompleto.

Non comprendo la cattiveria delle parole, eppure qualche volta le ho dette;
non comprendo la violenza dei gesti, eppure qualche volta ho alzato la mano;
non comprendo la chiusura in se stessi, nelle proprie convinzioni ma chi può dirlo se io non ho fatto
che arroccarmi dentro la torre di un castello vuoto?

Mi spiace, potrei dirlo all'infinito, a me stessa o al mio prossimo
ma non serve a nulla se dall'altra parte c'è chi lo prende come un atto di debole sottomissione
e non come sincero augurio di speranza in un futuro più comprensibile.

Ho detto tante volte, scusami a chiunque ho pensato di aver portato sconforto,
mi dispiace se ho creduto che la sincerità fosse alla base di tutto
ero e sarò sempre sincera
ma il desiderio di accarezzare la tua anima
strapparti un sorriso con una battuta
discutere per costruire qualcosa
e persino mandarti a quel paese,
nulla può annientare ciò che sono e che penso.

Resto sconcertata, amaramente delusa
da come una parola possa far annientare un'amicizia
un rapporto di affetto, un'amore, un matrimonio...un legame qualsiasi.
E' mai possibile?? Un castello stupendo costruito su un terreno così franoso da vacillare e cadere al primo scossone?
Allora qualcuno ha barato dicendo che il terreno su cui si costruiva era solido..qualcuno non era quello che diceva di essere;
qualcuno ha diminuito giorno dopo giorno il cemento mettendoci solo sabbia...
allora quando tutto crolla non serve restare di sotto e lasciarsi travolgere...
cercare a mani nude di ricostruire un intero castello è impossibile!
Mi accontenterò di un piccolo pagliaio, di un anfratto, di una grotta;
mi accontenterò di mangiare i frutti della terra, di lavorare perchè ne produca di più buoni..
mi accontenterò di vestire della mia pelle...e di dormire agli occhi della luna
mi accontenterò di ascoltare il suono del mare e respirare il profumo del prato umido del mattino
Questa sono io e non cambierò per nessuno.
Se più non ci sarò,almeno che resti il mio pensiero
come humus che nella terra dona forza e vigore alle nuove talee.
Se non sarà così, io ringrazio chi è passato almeno una volta da queste parti
ed ha condiviso i suoi pensieri con i miei.

mercoledì 6 giugno 2012

Pensa con il cuore


Che bello sapere che qualcuno cui tieni finalmente è felice...
Che meraviglia scoprire quella luce nuova nei suoi occhi..una luce che si era spenta inesorabilmente dopo una triste perdita.

E' meravigliosa la vita..quando prepotente, ti scuote cercando di confondere i tuoi passi pianificati, ponendoti davanti quelli che noi pensiamo ostacoli e che invece non sono che altri percorsi, altro cammino...altra scoperta.

Ti prego..non avere affanni per ciò che è stato..non aver rimorsi per ciò che diranno...non pensare con la mente...

Pensa con il cuore..se si ferma Lui..si ferma tutto il tuo mondo.



mercoledì 28 marzo 2012

IL TORMENTO - Una storia si fa memoria


Salì sulla collina e poi su una montagna;
scalò la nuda roccia, la rabbia come forza;
strappò le vesti in un colpo solo,
al sol che si spegneva urlò il suo grido.

E pianse, pianse finché fu tarda sera,
pianse le sue lacrime lanciate ad una chimera.

L’orgoglio fu trafitto e gli annebbiò la vista.

Un’aquila s’annunciò con le sue strida
intorno a lui girava in cerchi perfetti
e in spirali altalenanti a seguir  gli ascensionali venti.

Poi tutto tacque...

Il respiro si fece allor calmo e mansueto,
la luna chiamò a raccolta le notturne creature,
si placò la rabbia a guardar lo sconfinato cielo.

Una piccola marmotta faceva incetta di stecchi
e girava incuriosita a guardare quell’uomo nudo, alto e forte,
immobile il suo sguardo di creatura timorosa e fragile
ma che ha in se forza di sopravvivenza audace.
Saltava la piccolina da una roccia all’altra,
finché un passo in fallo la fece rimbalzare a terra.
Allora quell’uomo grande e forte sorrise della scena,
la gioia si riappropriò dei suoi occhi stanchi.
Il fruscio del vento cominciò a cantare tra le foglie,
la rabbia non fu più qui è andò altrove.

Raccolse con la calma, piccoli arbusti ed accese un fuoco;
Fissò per ore la fiamma scoppiettante 
danzava, assumendo le forme più strane.
Nel fuoco parea vedere lei… lei che ha amato tanto.
Lei che gli parlava e che lo accarezzava,
lei che piangeva, che lo abbracciava, lei... che lo amava.

Nessuno potrà cancellare quei ricordi.
Nessuno potrà annullare la sua esistenza.
Nessuno potrà cambiare quel che è stato.

Pareva  udisse la sua voce
che sussurrava nell’incanto della notte,
e la sentiva sempre più forte…

L’eco di una gola la risuonava
tre, quattro, sei volte la si sentiva
a chiamarlo continuava senza sosta .
Egli si voltava, la sentiva davvero!
Il suo cuore si apriva alla speranza del mistero.
La sentiva a destra, a sinistra, in alto in basso
e poi ancora a destra in un turbinio di voci perse nell'infinito.

Lei ancora oggi lo sta cercando;
lei  vuole arrivare a lui qualunque cosa stia accadendo.

E’ la storia della vita si racconta ancora
ma, ancora una volta egli ascolta solo voci finte
che rimbalzano effimere nell’eco di montagna...
non è in grado di capire
da dove arriva la voce pura ed originale dell'amata.
Si volge a destra ma non trova nulla,
va a sinistra e non la sente più,
scende in basso e la sente allontanarsi,
si volge in alto e sembra avvicinarsi.

Poi si ferma un istante …
tutto questo non è che un miraggio.
Lei non può essere qui, non può cercarlo.
Può solo accarezzare i suoi sogni,
reggere le sue ali in volo,
asciugare le sue lacrime,
alleviare i suoi tormenti
ma senza una carezza,
senza un abbraccio vero
ad allontanare per sempre l’idea
che l’anima sia morta davvero.

lunedì 26 marzo 2012

NUOVI GERMOGLI

Ci siam persi nell'estesa rete...
ragnatele tessute abilmente
catturarono le nostre carcasse
facendone compiaciuto pasto.
Le anime però eran volate altrove
in una terra senza confine e senza mete.

Albe e tramonti danzan l'alternanza senza tempo,
passo a leggerti ovunque tu abbia posato sigillo,
approdo al tuo scrigno gelosamente chiuso
a tener fuori l'intruso.


S'accasciano al suolo foglie caduche d'autunno
in attesa della biancura che coprirà il ricordo.
Attendo umiltà e speranza mista al pianto.

E piano la vita si riappropria del suo respiro
in meno di un istante è nuova primavera.
Ho bisogno d'aria pura,
le mani nella terra a proteggere la natura
ed il frutto del suo ventre.
Ricopro i buchi lasciati dai bruchi,
dissodo la terra ed elargisco concime,
rilancio sementi d'ogni specie e colore,
regalo perle di rugiada al nuovo ibrido che sorride,
socchiudo il pianto in ruscelli mansueti
che siano nuvole e s'increspino in cielo
e riapro ferite assorte
bagnando il mondo dell'acqua di pace.

lunedì 19 marzo 2012

RIFLESSIONE SULLA VITA

Quando la vita sogna ma non ti accompagna
quando il sole sorge ma  non t’illumina
quando l’amore passa accanto ma non ti sfiora
e l’arcobaleno sbiadisce perdendo i suoi colori.


Tutto il mondo pare girare al contrario
ogni piccolo gesto sembra un macigno
e le risa della gente quasi un fastidio.
C’è un momento, nella vita di ognuno,
Che tutto  pare difficile e vano
Sembra di entrare in una galleria senza fine
Il buio ci avvolge e la luce è distante
La paura ci prende.
Ognuno di noi attraversa, solitario, quei binari
Consapevole che possa passare un treno in corsa
E sembra non importarci anzi è quasi sperato.
Le opportunità offerte dal canto di un usignolo
Dall’albero in fiore
Dalla vita che s’impone
Passano inosservate …
ma sono lì a dimostrarti perché sei al mondo;
Sono lì, a ricordarti che la vita è un dono,
è poesia del giorno,
è il sogno della sera
è la linfa del nostro corpo
È il battito d’ali del cuore
È la nascita dell’amore
È la condivisione di una passione
È la solidarietà per chi è in  difficoltà
La vita è ciò che ci permette di cambiare il mondo
Di tendere la mano ad un vagabondo
spiccare il volo come un aquila al tramonto
Di salvare un animale quasi estinto
La vita ha un respiro infinito
Ma siamo noi che mal respiriamo
Chiudendoci in noi stessi la soffochiamo
Morendo prima dentro e poi fuori
Allarghiamo quindi, il nostro piccolo universo
Sconfinando in quello dell’altro che ci è accanto
Fino ad abbracciare un nuovo mondo
Che rende tutti noi degni di questa vita
Donata per non essere restituita
Senza averla mai vissuta

mercoledì 29 febbraio 2012

UNA MIMOSA PER ROSSELLA

Oggi, Mercoledì 29 febbraio, è il blogging day per tenere alta l’attenzione su Rossella Urru ed anche su tutte quelle cooperanti che, come lei, sono state rapite.


Una mimosa per Rossella è un'iniziativa che ho voluto intraprendere io su facebook per avvicinare la figura di Rossella alle iniziative che sicuramente si avvicenderanno per ricordare la giornata delle donne l'8 marzo prossimo. Non la chiamo Festa della Donna volutamente e chi ha letto qualcosa di mio sa di cosa sto parlando. Queste sono le donne di cui siamo fieri tutti, uomini e donne che siano e che dobbiamo proteggere ed amare come simbolo di un mondo pulito e che lavora per la collettività con grande spirito di sacrificio ma con l'amore nel cuore per quello che fanno per tutti.
Ti vogliamo bene Rossella ed auspichiamo che per l'8 marzo tu sia qui con noi e con la tua famiglia a donarci la speranza che il mondo non sia quell'inferno che tutti paventiamo.

Per questo motivo, il mio blog RESPIRO...VITA partecipa.
Ricordati: puoi partecipare dando il tuo contributo anche se non hai un blog.
Chi è Rossella Urru. Perché è giusto che tu partecipi a questo Blogging day per Rossella
Blogging Day per tenere alta l'attenzione su Rossella Urru. Photo Credits Luviweb
Rossella Urru, è una ragazza di soli 29 anni nata a  Samugheo (Oristano). è  volontaria  presso il  CISP > Comitato Italiano per lo Sviluppo dei Popoli. 
Rossella era coordinatrice del campo profughi per rifugiati saharawi di Hassi Rabuni, nei pressi di Tindouf, in Algeria. Al momento del rapimento, il 22 ottobre 2011 assieme a due suoi colleghi spagnoli,Enric Gonyalons e Ainhoa Fernandez. 

Il sequestro è stato rivendicato dal Movimento Unito per la jiahad in Africa. La Farnesina si è subito attivata per liberare Rossella, ma al momento non si hanno notizie.
Nei mesi successivi i media ne hanno arlato sempre meno, fino a dimenticarsene.Ma Rossella non può essere dimenticata. Ecco il motivo di questo Blogging Day
Se hai un blog, aderisci anche tu all’iniziativa promossa da Sabrina Ancarola
I mass media non stanno dando il giusto risalto all’accaduto, l’intento del blogging day è quello di condividere la notizia con il maggior numero di persone possibile in modo da “costringere” tv e giornali a occuparsi di Rossella.
Per te che non hai un blog, usa Twitter
Anche se non hai un blog, puoi contribuire CON EGUALE SE NON MAGGIORE EFFICACIA diffondendo l’iniziativa su Facebook oppure su twitter. In quest’ultimo caso esistono degli appositi hastag: #freerossella e#freeRossellaUrru

martedì 21 febbraio 2012

All you need ... is LOVE


Oggi sono un po' giù..ma mi passerà presto sono certa..poichè la tristezza rimane dentro come una ferita aperta che non si rimargina più. Ho spesso lasciato entrare tanti venti nella mia vita...venti impetuosi, e delicate brezze...venti che sradicavano le fondamenta delle mie certezze acquisite e le ribaltavano tutte... venti caldi che mi avvolgevano nel loro tepore per poi divenire glaciali e freddi sulla nudità più assoluta.
Molte sono le anime ed i venti che ho lasciato entrare..a torto o a ragione non ho tenuto nessuno volontariamente fuori ma sento troppo spesso parlare di ciò che si può avere in cambio in ogni situazione o parola e si ribalta ogni gesto nel fatidico:- cosa mi torna in cambio?Troppo spesso si scambiano gesti che dovrebbero essere più che naturali e normali per noi esseri umani per qualcos'altro ed invece di apprezzarli pensiamo ai perché. Sembra tanto assurdo ormai un gesto disinteressato che restiamo in attesa, in pausa, in stand by perchè siamo certi che il conto da pagare prima o poi ti arriva .
Sento tanti amici soli che vivono la loro vita in compagnia di cani e gatti preferirla a quella di esseri umani definiti senza scrupoli e bugiardi..incoerenti e spesso cattivi... beh la cosa mi ha dato da pensare.
Si teme il confronto o semplicemente li si ama e basta? Certo un cane o un gatto difficilmente contraddicono il loro compagno di vita...non parla!! sicuramente ti darà sempre l'impressione della sua approvazione per qualsiasi cosa tu faccia..certo di darà la gioia indescrivibile che un animale ti può donare ma...preferire loro alle persone non è nobile, rafforza il sentimento di egoismo già compromesso dallo stato di semi isolamente in cui il più delle volte ci si immerge pavimentandosi dietro un preferisco gli animali agli uomini. E no...troppo facile...ma facile per chi? per voi che così non avete con chi litigare, con chi confrontare una scelta? o per loro che poverini cambiano le naturali abitudini per accomodarsi nelle nostre case? Io adoro gli animali..ma amo la gente..amo anche gli insulti se ti fanno crescere ed amo anche i silenzi se ti fanno rilfettere... parlare con chi ti sta a sentire è stupendo ma ascoltare chi ti può parlare è altrettanto stupendo. 
L'amore è un sentimento che noi indirizziamo verso una persona, un animale, un progetto a volte ma, l'amore non si indirizza non si inscatola, non si imprigiona. L'amore è qualcosa che portiamo dentro ne siamo il veicolo, la fonte verso cui attingere, il sentiero in cui incamminarsi insieme ad altri ma non davanti come un leader, né dietro come fanalino di coda... Insieme è camminare a fianco, mano nella mano, mani che intrecceranno altre mani e se la strada non basta ricavarne un'altra ed un'altra ancora.
Non è difficile siamo nati per fare questo prima che l'orgoglio e l'egoismo di una meschina vita terrena ci strappasse l'anima.

sabato 4 febbraio 2012

La speranza...

Si può metabolizzare il dolore? Quantificare la sofferenza di un essere umano...
E perché noi, riusciamo a smuovere il nostro quotidiano condividendo macabramente il dolore altrui..come se ne sentissimo il bisogno, come se ci ricordassimo della nostra vita che scorre tranquilla, solo attraverso la sfortunata vita altrui?
Il più delle volte si dovrebbe sentire l'unità nei momenti di felicità eppure per quest'ultimi si prova invidia, mentre per il dolore commiserazione.
Difficilmente riusciamo ad essere coprotagonisti attivi nell'uno e nell'altro caso in maniera del tutto disinteressata, senza coinvolgimenti né stravolgimenti.
Possibile? Non siamo stati educati a gioire per l'altro e sostenerlo nelle difficoltà?? E dove è finita la speranza?... L'egoismo fa da pessimo maestro perché ci rende forviante un sentimento che è il più umano e naturale...

la speranza!
Si quella forza, quella volontà, quella voce interiore che ti spinge a tramutare una negatività in una cosa positiva, la speranza che quanto cerchi di dare ti venga un giorno dato..magari non dalla stessa persona, non nella stessa forma...ma ti torna... così come il vapore acqueo del mare che si trasforma in pioggia e poi in un piccolo rivolo di montagna che attraversa zone impervie e tratti tranquilli, che accoglie e serba infiniti tesori raccolti per la via e ritorna al suo padre...il mare.
Così noi, nella vicinanza, nella condivisione, nell'apertura all'altro troviamo motivo di riaprire gli occhi alla speranza che ciò che viene donato con la semplicità di una carezza torni a te sotto forma di amore totale.

martedì 17 gennaio 2012

ANIMA SENZA TEMPO

 Il dono più prezioso
che insegui da una vita

spesso è proprio quello
che scivola tra le dita;

e, come una rondine
vola senza riposare ala,

come un pallone colorato
che vuol tornare in cielo,

il dono atteso da una vita
dai fanciulleschi sogni

ti viene portato via

senza il tempo di un rimpianto …
dall’alto di un destino impettito
ti piomba addosso
un fulmine a ciel sereno
cui non puoi sottrarti

e si prede i tuoi sogni
l’alito di vita osservata da sempre
in quella nicchia dorata
che si chiama...

anima senza tempo.

martedì 13 dicembre 2011

Simone, ucciso dall’amico d’infanzia

Sono sconvolta!!
Direte, è normale,  piangi per un canarino morto figuriamoci per un ragazzo.. ma la cosa mi ha ulteriormente angosciata essendo madre di un loro coetaneo.
Pensare che un ragazzo per futili motivi si arma, arma la sua mano per colpire il suo più caro amico deve far riflettere.
Ho usato la parola arma perché è la mente che arma … non siamo animali abbiamo un cervello pensante ma non lo usiamo!!
C’é chi usa le mani pensando che creino pochi danni, chi le lame affilate, chi oggetti e chi addirittura le pistole, ma tra la rabbia e l’azione c’è il pensiero, bisogna fermarsi a riflettere prima di agire … perché, che sia a mani nude o con armi, il gesto e il rischio sono identici … si può togliere la vita in un attimo.
Perché tutto questo? Perché la violenza in un mondo civilizzato fa sempre più parte del quotidiano?
Cosa succede ai nostri figli, ai nostri vicini, ai nostri amici…? Cosa fa scattare quella molla terribile che è l’ira; quella ignobile azione che chiede all’essere umano di dimostrare la propria forza e il proprio potere con la violenza delle azioni.
Un tempo la storia ci parlava di popoli primitivi abituati, come fanno gli animali a difendere il proprio territorio da soprusi e sopraffazioni di civiltà che si imponevano migliori, ma, oggi..nel 2011, c’è ancora un mondo così ignorante, così superficiale, così primordiale che butta all’aria secoli di storia e di vita civile per reagire ad un rifiuto con minacce e pugni; con assassinii … con violenza?
Ieri, preparavo un dolce per mio nipote che compiva 19  anni, proprio come il ragazzo morto sotto il peso delle impalcature di un concerto; non ho finito di piangere per quel giovane che la notizia terribile su Simone e Cesare mi ha scioccata. Ti vien voglia di non sentire più nulla, di fare come gli struzzi, nascondersi nella sabbia e tenere fuori il mondo … ma non serve.
Non serve perché oggi c’è una madre che piange suo figlio morto senza una ragione; e l’assassino non è il millantato straniero, né il rivale in amore, né uno sconosciuto ma l’amico che chissà quante volte è stato a casa sua, quante condivisioni di gioie e di piccoli dispiaceri; compagno e complice di bravate da ragazzini… ed oggi com’è possibile per questa madre chiedere conto del perché..della ragione che le ha portato via per sempre l’amato figlio per mano del suo miglior amico.
E poi c’è il pianto di un’altra madre che s’interroga sul suo amato figlio, di come abbia potuto arrivare a tanto, non c’è ragione non se ne trova soluzione,non è una semplice bravata, uno scherzo giustificabile… né la mancata educazione ai valori dell’amicizia e della famiglia … non c’è una motivazione  analizzabile a freddo, sono ragazzi normali e buoni, ma, hanno un avversario terribile, .. la vita quotidiana che li ghettizza se non sono in un certo modo negli atteggiamenti come nella realtà apparente del  visivo; c’è una società che rapisce i nostri figli facendoli diventare uno strumento non più in grado di reagire secondo coscienza..non in grado di pensare alle conseguenze delle azioni … è una generazione invisibile, trasparente e superficiale, figlia della multimedialità e che si vergogna delle frasi su facebook e non si vergogna di dare un pugno in faccia ad un amico (che sia deleterio o no).
Poi c’è il dramma peggiore di tutti… quello di Cesare...che, consapevole di quel che è stato, non capisce cosa ha fatto e perché l'abbia fatto; e lì solo col suo dolore che sicuramente gli dilania l’anima per aver tolto il respiro al suo amico di sempre, Simone.
Non può chiedere aiuto a nessuno, Cesare, se non a se stesso per capire, per superare se mai sarà possibile l’onta che gli pioverà addosso dopo questo episodio.
Adesso tutti lo additeranno, verrà costruito dai media che ci sguazzano, un nuovo mostro… ma Cesare non è un mostro, è un ragazzo che si porterà un peso terribile per tutta la vita e che va aiutato a non perdersi nei meandri oscuri del dolore;
di  episodi così, purtroppo, sono piene le nostre città ma,  se ne parla solo quando ci scappa il morto.




Sono profondamente addolorata per entrambe le famiglie che non si daranno pace per lungo tempo ma, confido nell’angelo che, volerà tra le nuvole e scenderà in terra a fermare la mano di ogni figlio, di ogni fratello di ogni vicino che avrà la tentazione di colpire l’amico di sempre.
Ciao Simone…

Spente  le  luci della gioia
spogliato l’albero dai colori della vita
riposte le speranze in scatole ingiallite
pianto che sa di muschio.
Le braccia tese di Gesù Bambino
verso il nuovo angelo che  si avvicina


martedì 6 dicembre 2011

LA FIEREZZA DI UN SOLDATO...

La fierezza di un soldato,
incomincia con una firma, posta in calce ad un documento “lo zio Sam ti chiama, vuole te!” per odor di giustizia e onor di patria …

La fierezza di un soldato,
continua alla stazione, alle banchine del porto … tra fumi incantatori di camini e ciminiere, saluti col sorriso ai suoi cari, sa di tornar vittorioso, lui …, parte per salvare vite!

La fierezza di un soldato,
sta nel lungo viaggio goliardico con i compagni di camerata, che in poche ore raccontano la loro vita, è nei canti di regioni e stati diversi mescolati insieme perché siano unico coro!

La fierezza di un soldato,
si sveglia al suono dell’alzabandiera, finalmente nella terra straniera, dove far veder quanto vale la sua livrea; è il signorsì al primo ufficiale di comando che gli impone la sua destinazione.

La fierezza di un soldato,
è il suo equipaggiamento tirato a lucido e portato con ardore, nulla lasciato al caso perché è un soldato e per giunta americano!

La fierezza di un soldato,
comincia a vacillare quando entra nella città sventrate, a terra un tappeto di corpi, e donne violentate,… WELCOME!!
La fierezza di un soldato comincia a farti male?

La fierezza di un soldato,
spalanca gli occhi all’alba di un giorno di pianto, ai compagni mutilati ieri proprio non riesce a pensare!

La fierezza di un soldato,
comincia a farsi domande su domande, perché tanto orrore!!
Passa tra file di corpi di madri e figli, di nonni e cani, cumuli di vestiti e di scarpe senza più padroni …
case senza più mattoni … letti senza le lenzuola … e lunghe file di steccato bianco che si inerpicano lungo la collina … l’unico … pazzesco !… rimasto in piedi!!

La fierezza di un soldato,
inizia a strapparsi le lustrine dal petto, non ci sono medaglie, questa non è vita e non è morte da soldato …né da uomo!

La fierezza di un soldato,
non esiste più al tramonto, dietro una siepe di filo spinato contro cui uomini, d’ogni età e credo, son stati fucilati, nel vano tentativo di trovar salvezza al di là del confine.

La fierezza di un soldato,
si spegne inesorabilmente, quando, l’ultimo brandello di cuore viene lacerato dagli occhi tristi di un bambino senza un piede che gli si palesa davanti con le mani giunte e nel suo incomprensibile dialetto gli ripete all’infinito …”Ti prego sarò tuo schiavo ma non mi uccidere … non sono che un bambino … non posso farti del male. Non voglio la cioccolata, rivoglio la mia mamma e la mia casa!"

La fierezza di un soldato,
risplende nelle lacrime copiose, che arrugginiscono le sue armi, in quelle mani nude che afferrano quella terra non sua e ne riempie le tasche …
La fierezza di un soldato
è  alzare lo sguardo al cielo sperando nel nuovo giorno, per gridare io c’ero … ma ci sarò ancora per costruire una pace duratura..





La fierezza di un soldato è la mano tesa a quel suo nemico, è la speranza senza fine che il giorno di pace verrà domani!



martedì 27 settembre 2011

Ai padri

Ai padri …
I padri moderni, ...
come ci fosse un tempo per definirli;
i padri attenti
e quelli che non capiscono l’essenza;
i padri che si allontanano
e quelli troppo presenti;
i padri che sorvegliano il tuo respiro
attenti e silenziosi ammirandone la meraviglia;
e quelli che piangono in silenzio l’abbandono
lo strappo forzato di una carne che era sua.
A questi padri troppo spesso poco ascoltati,
regalo una lacrima …
poiché consapevoli protagonisti di una grande lotta,
interiore e non,
per una coscienza libera dalle conformità sociali
che li rilegano a semplici elargitori di mantenimenti vari.
Figli …. amateli questi padri,
che hanno pari diritti se non addirittura aspirarne a molti di più
poiché capiscono, spesso quando è troppo tardi,
l’importanza di un ruolo spesso disatteso, a volte incompreso e marginale.
Amo questi padri,
costretti loro malgrado a ritagliarsi un piccolo angolo di vita
da dedicare (ex mogli piacendo), ai loro figli.
Amo questi padri attenti e premurosi,
che non comperano affetto ma lo vendono a braccia aperte.
Non tutti i mali a volte vengono per nuocere …
se si acquista consapevolezza che dai figli non si divorzia mai.


                                                                                                          Costy 27 settembre 2011



lunedì 26 settembre 2011

e l'autunno si veste di foglie

L'atmosfera è tiepida
preannuncia velate di colori all'imbrunire;
il rosso ed il giallo la fan da padrone,
un mantello di caldo tepore ricopre la terra...
è l'autunno...
Si veste di foglie e si profuma di muschio
si sdraia, indossando il suo vestito più bello;
comincia il sogno l'umida terra
nell'attesa del nuovo risveglio.

giovedì 22 settembre 2011

Agli angeli che attraversano le nostre vite

In questi ultimi giorni mi è capitato di ricordare anime che hanno condiviso realmente o virtualmente un piccolo pezzo della loro vita con la sottoscritta; ieri un piccolo pensiero dell'amica Ale mi ha fatto tornare indietro nel tempo quando un amico francese Remì, dolce signore di 67 anni passò per caso a leggere di me nel sito di un noto cantante francese suo omonimo di nascita...mi volle bene da subito, mi chiamava dolce amica italiana e non perdeva mai occasione di farmi un saluto e di postarmi un commento... la nostra amicizia era iniziata da poche settimane ma la simbiosi è stata incredibile; sapevo di una figlia che stava poco bene e cercavo di stargli vicino come potevo. Poi c'è stato un tempo in cui linea internet e Myspace andavano da schifo e non riuscivo ad aprire le pagine..tutto bloccato per cinque giorni!! Quando riuscii a rientrare restai senza fiato...Remì se n'era andato... al posto del suo bel volto/avatar che guardava fuori dalla finestra c'era una lampadina e una croce...trovai decine di messaggi suoi... fino all'ultimo mi aveva cercata ed io non ero lì...non sapevo! Suo figlio per un po' di settimane ha risposto e letto i vari messaggi che arrivavano..poi più nulla
Ho pianto tanto, gli ho dedicato una poesia... il suo ricordo è rimasto dentro di me scolpito a fuoco..."dolce amico francese". Ed alla mente mia non manca mai come fosse aria vitale per i miei polmoni, un'altro amico francese che non c'è più.
Non so quanti di voi conoscano la voce ed il volto di Gregory Lemarchal: questa voce d'angelo che è passato sulla terra per donarci la sua anima e poi è tornato in cielo tra le stelle...lui è il mio tesoro, la sua storia e la sua voce  mi hanno colpito moltissimo... ho ascoltato la sua canzone Mon Ange centinaia di volte, piangendo ogni volta perché penso che sia la più bella canzone d'amore mai scritta, da un giovane di appena 24 anni, poi! .
Oggi ho voglia di farmi e di farvi un dono...oggi l'ho tradotta e la posto qui per condividerla con voi...con i miei amici virtuali che scandiscono con me i momenti del nostro tempo... mi scuso, con chi conosce meglio di me il francese, per gli eventuali errori, ma la traduzione letterale a volte non riporta fedelmente la magia di una poesia in musica.

Spero vi piaccia e che la dedichiate agli amori della vostra vita...
Per chi volesse ulteriormente approfondire http://gregorylemarchal.artiste.universalmusic.fr/

martedì 20 settembre 2011

Ohiii che dolor!

Uff..pant pant...Oggi sono particolarmente stanca...spossata direi.
Il frullare di questi ultimi tempi ha lasciato la sua scia sul mio fisico, decisamente pesantuccio da portare in giro!
Poi l'altro giorno un attacco improvviso di sciatalgia mi ha messa definitivamente al tappeto.
E' in certe occasioni, quando il fisico non vuole saperne e ti molla, comprendi quando sia importante la salute; ogni più insignificante apparentemente banale dettaglio fisico e biochimico messo da Dio nel nostro corpo può lanciare segnali di allarme e prendere, con mania di protagonismo, il primo posto nella scaletta della tua giornata tipo.
In 44 anni di onorata carriera il mio corpo poche volte s'è lasciato andare all'oblio dei sensi di una sana e fisiologica pennica pomeridiana...anche morta di stanchezza mai che mi riesca di dormire di pomeriggio...beh ieri son crollata!! E come mai???? La cosa è preoccupante...starò diventando vecchia??? Oh my God!
Faccio fatica a tenere gli occhi aperti...però il dolore alla gamba non mi ha impedito ieri di fare piccoli lavori sartoriali: gli shorts da calcio del bimbo della mia vicina esigevano attenzione ...potevo deluderlo??? noooooo..... appena indossati si sono sfilati e non ha potuto farne sfoggio con gli amici del piazzale di casa!!
Allora dolore o no le cose si fanno uguale... e poi stiraggio, riparazione camicia e pantaloni ..alla fine manco me ne sono accorta che avevo male...solo che ihihih poi non riuscivo ad alzarmi.!!!
Vabbè son stata furba lo ammetto...avevo la sedia con le rotelle e quindi mi son mossa ugualmente... zitta, zitta; quatta, quatta, senza farmi accorgere da marito e figlio che stavo male mi son trascinata in bagno e mi è venuto in mente l'antico rimedio (stregoneria dice qualcuno!!) garza,cotone idrofilo ed erbe svedesi pronte all'opera con pellicola trasparente (dita di piedi e mani incrociate nella speranza di fortunata quanto sperata guarigione con annesso cervello concentrato all'autoeliminazione del danno)

Miracolo della natura!! Dopo un'ora ero in piedi...forza della natura o forza di volontà..boh!! L'importante è tornare ad utilizzare la maggior parte delle funzioni corporee in semi-autonomia, scongiurando ricoveri ospedalieri già dal consorte palesati...Tiè!! ahaha non è ancora l'ora della rottamazione... C'è da attendere ancora gli incentivi statali o il 3x2 del prossimo volantino!

Per ora mi avrai ancora tra i piedi! ihihih ;)

sabato 17 settembre 2011

Lavori in ... corsa

Eccomi qui...armata di tutto punto!!

Pinza, cacciavite e... pazienza!!!

Oggi, come ogni anno ormai da tempo, i ragazzi non ci sono...il primo sabato dall'inizio delle lezioni è giorno di filone semi-autorizzato dalle famiglie che fanno finta di non sapere ma si ritrovano al ritorno con figli che ancora dormono o la casa piena di sabbia...(??????)
Lo farei volentieri anche io...sigh!

Beh, comunque approfitto della loro assenza e della giornata leggermente meno calda per resuscitare o dare l'estrema unzione a due pc che proprio non ne vogliono sapere.

In questi giorni stanno soffrendo il caldo pure essi, si sciolgono e fanno i capricci... ma devono lavorare per cui aria nuova, pulizia e se è il caso sostituzione pezzi.

Devo dire che in una sorta di attività di coinvolgimento reciproco misto tra stima e fifa...i suddetti ultimamente appena vedono avvicinarsi la sottoscritta con un cacciavite in mano si autoriparano...potere della suggestione???

Ma allora anche le macchine hanno un anima..ohibò!

Comunque la cosa sta diventando più che divertente..i proff. il più delle volte mi guardano sgranando gli occhi e ripetendomi ogni volta: ma se un attimo fa non andava!!!! Ma parlate la stessa lingua voi due????

Io non lo so!! So solo che il più delle volte mi avanzano i pezzi ma funzionano lo stesso...merito delle mie carezze??? della cura maniacale nella pulizia o semplicemente perché non è arrivata ancora l'ora di rottamarli?

Già perché poi subentra una specie di legame affettivo e se c'è anche una minima possibilità di recupero io ci provo.
Ricevo spesso i complimenti dei tecnici visitatori annuali che si meravigliano dell'efficienza e della tenuta delle macchine che paiono appena installate nonostante abbiano superato l'adolescenza...
Vabbè... me ne prendo cura come fosse roba mia ed i ragazzi devono avere macchine efficienti e pronte altrimenti sclerano...

Comunque adesso vado...formattazione avviata ora devo dedicare tutta la mia attenzione al noioso rituale degli aggiornamenti di windows..uff già me lo immagino che dovrò riattivare il Bit visto che non ci si riesce mai a collegarsi con la Microsoft...auguratemi buona fortuna!!


Che San Bill Gates mi aiutiiiiiii!!! :)

giovedì 15 settembre 2011

... * ...

Mi ritrovo a  pensarti...
Perché non ci sei?

Quante volte abbiamo parlato e ci siamo ascoltati,  magari poche volte ci siamo capiti;

Mi ritrovo qui e non riesco a dimenticare ...
le risate per le nostre voci ascoltate per la prima volta;
le lacrime per le incomprensioni;
il vuoto dei silenzi ...
tutto si avviluppa nella mente e si innaffia di lacrime incomprese e inattese.

Mi ritrovo ancora qui, a scrivere di noi ...della nostra bella amicizia, della nostra condivisione, del nostro stare insieme nella diversità più totale
Il tuo egocentrismo è assurdo quanto indisponente ...ma ti accettavo così ;
avrei voluto altrettanto beneficio.

E' difficile essere amati per quello che si è... ognuno costruisce intorno all'altro una sorta di bacheca entro cui stare o un vestito che per forza di cose devi indossare.

Le persone si cercano a volte perché si ritengono affini, poi si scopre che si è agli antipodi o perche si è mentito tutto il tempo o l'illusione dell'altro ha preso il sopravvento.

Quanta verità di noi si vede attraverso i nostri gesti banali, attraverso il nostro parlato, attraverso il nostro sguardo... quanti sono disposti a vedere esattamente la gente per quella che è non per quella si vorrebbe fosse.

E' difficile essere se stesse in un mondo finto ...non lo sento mio questo mondo, lo abito ma non lo indosso;
non ci riesco... eppure puntualmente qualcuno si sorprende e mi giudica (troppo buona??? impossibile!!) troppo gentile?? improbabile!!! Finta?? ecco si la parola giusta in ogni circostanza è questa... non posso essere così per cui sono finta.

Vedete amici cari..non riesco nemmeno a dire di no... forse hanno ragione tutti... sono finta...un'ottima attrice; peccato che al mio cuore ed ai miei occhi non riesca a mentire.

mercoledì 14 settembre 2011

RICOMINCIA LA SCUOLA:"gli studenti non sono otri da riempire ma fiaccole da accendere"

E rieccolo... il campanello che segna l'inizio del nuovo anno scolastico! Suona una volta come a scuotere la catalessi inevitabile dei primi risvegli mattinieri;suona una seconda volta a richiamare all'ordine i ritardatari che sono ancora al bar a degustare qualche leccornia prima di iniziare...e poi suona la terza volta!!! Le porte si chiudono le lezioni cominciano tra uno sbadiglio e l'estremo tentativo di trascinarsi tra i banchi allineati e il caldo afoso di queste giornate che tutto ambiscono fuorché lo stare immobili ad ascoltare un professore che parla.
Come li capisco!
E come ogni anno all'intervallo i "vecchi" studenti, i veterani degli anni precedenti passano a salutare a vedere se i tagli della riforma hanno risparmiato me e altri colleghi... un sospiro di sollievo e un sorriso li rassicura: sono ancora qui per un'altro anno a condividere le loro ansie, i loro progressi e le loro emozioni.
Ed è un via vai continuo di facce nuove miste tra disorientati e spavaldi che non sanno dove andare e che puntualmente si perdono tra la jungla dei corridoi...
Però c'è vita...i loro schiamazzi sono quasi un respiro d'aria pura per queste mura in estivo ed irreale silenzio.
Finalmente le risa di adolescenti che auspicano un buon inizio, tra riconferma degli insegnanti amati e la speranza che quelli poco amati siano andati via...
Buon Anno Scolastico...
"gli studenti non sono otri da riempire ma fiaccole da accendere"

mercoledì 31 agosto 2011

l'amore si espande...

Ci sono giorni in cui ti chiedi il perché di tante cose, se sei amata, se ami abbastanza,
se agisci bene o male, se le tue parole servono a qualcuno o i tuoi gesti lasciano o meno qualcosa nell'altro
Poi ci sono le lunghe serate estive in cui non riesci a farti una passeggiata senza essere fermata ogni 10 minuti da alunni che appena ti vedono ti saltano addosso.
Questo è un amore speciale...ed io me lo prendo tutto!
Quando ero ragazzina rasentavo i muri, mi nascondevo pur di non autoinfliggermi l'imbarazzante incontro con i proff, anche se sono sempre stata un'alunna molto amata..però ecco se potevo farne a meno di sentirmi sempre sotto interrogatorio mi defilavo volentieri.
Invece i miei ragazzi no.. persino quando io faccio finta di non vederli, perché in dolce compagnia, loro mollano tutto e tutti per venirmi ad abbracciare; succede anche a mio marito anche se fa un lavoro diverso...
Questo loro atteggiamento mi da' la consapevolezza che il mio agire ed interagire durante le ore di lezione lascia un impronta indelebile nei cuori di questi adolescenti, mentre ti scrutano con aria da saccenti e la loro lente di ingrandimento zumma su particolari che ti potrebbero annientare!
Sapete...mi viene un tuffo al cuore quando all'intervallo, invece che stare con gli amici, affollano il laboratorio per scambiare quattro chiacchiere con me, e se non ci sono è un emozione  trovare miriadi di scritte sulla lavagna e bigliettini dappertutto con su scritto "sei la migliore", " ti voglio bene", "non ti dimenticheremo mai" TVTB e tutto il resto. Per me è una carica di adrenalina potentissima il loro amore...gli adolescenti sono terribili nei loro giudizi ma vedere che un alunno che ti ha dato il tormento per tutto l'anno, uno che proprio non stava alle regole, che tu puntualmente richiamavi, venire in piena estate per darti un bacio sulla guancia e dirti grazie per le tue parole e per la tua continua voglia di spronare...beh non ha prezzo...non me l'aspettavo sono restata senza fiato per un istante, facendo fatica a trattenere le lacrime. Ed è meraviglioso quando anche dopo anni che sono andati via nel cammino della vita vederli tornare in estate a passare volentieri qualche momento in tua compagnia.
Avevo iniziato tanti anni fa a lavorare con i ragazzi di 5^ che sicuramente ne sapevano più di me di elettronica..ero terrorizzata all'idea di fare brutta figura..poi iniziare ad anno quasi concluso non è stato facile eppure non ci siamo nemmeno resi conto di quanto lavoro insieme abbiamo fatto in pochi mesi...io ho appreso da loro e loro hanno avuto in me la disponibilità che non trovavano in altri. L'unione fa la forza ed io non smetterò mai di ringraziarli. Cinque anni dopo e 600 km di distanza mi hanno catapultata in un'altra realtà..altro tipo di mansioni ma con di fronte, i visi sempre dolci e allegri di questi ragazzi che adoro. Ho attivato per loro un progetto sul musical francese ed è stato un successo da non credere..si sà la musica francese non viene ben accolta e accettata..ma pensare ad alunni che ascoltavano solo house che vengono a dirti: " mannaggia a te mi hai fatto innamorare della musica francese e mo' mi scarico pure le canzoni in francese!!" penso sia una cosa meravigliosa...potevo tenere per me questa meraviglia invece l'ho condivisa con una classe, poi con un'altra ed alla fine tutto l'istituto, persino chi francese non lo faceva l'ha visto incantato.. Sono felice se ci ripenso al continuo passaggio di emozioni che da me passano a loro e da loro a me...un giorno se sarò ancora qui saranno i miei ricordi cui penserò con gioia nel cuore e lacrime sul viso...oh si..ci penserò...non scorderò nemmeno un nome..nemmeno un volto..fanno parte della mia vita ed io farò parte della loro per sempre.