Pepelovespatchwork

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martedì 1 luglio 2014

Tutorial ricamo a rametto tipo Tilda








 
Ve li ricordate i ricamini fatti a macchina sui cuori e sui vestitini dei coniglietti di Tilda Paske? Nella seconda foto di ieri li potete vedere bene...
Ebbene, io non posso farli perchè la mia macchina fa solo il punto diritto e all'epoca, quando ho cucito il cuore per il forno, desideravo quel ricamo. Avevo allora trovato il modo di farlo a mano, con il risultato che vedete qui:
Bene, vi ho fatto il tutorial! E' davvero semplicissimo! Innanzitutto, dopo aver disegnato in gesso il contorno esterno del cuore e averlo ripreso a un cm abbondante al suo interno, lungo il cuore più piccolo si ricama il punto filza, non è necessario fare punti piccoli nè precisi, finendo tutto il cuore. Poi si riprendono i punti della filza da destra e da sinistra, alternando, se mpre lungo tutto il cuore. Infine si fa il punto margherita, imitando le foglie. Il rametto sembra bello ondulato, vero? Io stavolta ho usato il filo da ricamo del 25; l'altra volta un filo più sottile (uno singolo del Moulinèe), due effetti diversi ed entrambi belli. Bene, a questo punto potete aggiungere al centro del cuore quello che volete! Io ci ho aggiunto il coniglietto Tilda...
 

venerdì 23 maggio 2014

Tecniche e tutorial: come cucire gli spigoli di una scatola e come cucire appliquè lunghi e sottilissimi








 
Avevo promesso un tutorial, ed eccomi qui: come cucire gli spigoli di una scatola e come cucire appliquè lunghi e sottilissimi.
Nel primo caso, mi sono trovata in difficoltà, perchè gli aghi curvi che avevo erano troppo grossi e dalla punta arrotondata; l'ago piatto però non funzionava, perchè si inscastrava nella stoffa e non si riusciva a sollevare. Poi mi è venuta in soccorso Yoko Saito, che, mi ricordavo, usa un cucchiaino per trapuntare tenendo il quiltino su un tavolo, quindi usandolo per trapuntare da sopra una superficie piatta. Nelle prime due foto vedete la differennza fra i punti fatti con l'ago piatto senza ausili e quelli fatti con l'aiuto del cucchiaino. Una bella differenza, vero?
Poi nell'appliquè della cucina mi sono trovata nella necessità di cucire due pezzettini sottili e lunghi: il manico della scopa e la mensola. Come potete vedere dal centesimo, sono veramente sottili. Di nuovo l'aiuto è venuto da quel genio di Yoko Saito: senza dima in carta, prima cucire con la macchina da cucito, poi ribaltare.
C'è una terza tecnica geniale di Yoko Saito che vorrei mostrarvi, ma non ho scattato foto e dovrete aspettare la prossima scatola!

martedì 4 marzo 2014

Rilegatura di tutorial





Come dicevo giusto ieri, è bello mettere in ordine, dà una soddisfazione indicibile, sorpattutto quando finalmente metti a posto quello che ti aspettava da secoli!
Avevo in giro ormai un sacco di fotocopie, raccolte nell'arco di 5 anni, e non le sopportavo più, perchè facevano sempre disordine, non sapevo bene dove tenerle. Tanto che stavo per buttarle... ma stampare pattern free e tutroial e poi gettare tutto mi pareva un delitto, così mi è venuta l'idea di farli rilegare con la spirale. Ed ora sono elettrizzata come se avessi comperato un nuovo libro! Da sfogliare, per esempio, e siccome io i libri di patchwork li sfoglio spesso, significa ricordare meglio che tutorial e pattern ho, trovarli al volo quando mi servono.
Tra i contenuti, alcuni miei disegni originali fatti per lo stitchery, il mitico tutorial di Helen di Hugsnkisses su come infilare l'ago sul filo invece che il filo sull'ago (comodissimo), il tutorial per fare il platyipus e i cuscini di Tula Pink con il furgone Mercedes!
Vi attirano? Ok, vi metto i link!

lunedì 3 marzo 2014

Tutorial baby quilt semplicissimo Appendice #4
















Mi è stata chiesta anche un'appendice del tutorial per spiegare come cucire a mano, perchè alcune intendono cimentarsi in baby quilt senza macchina da cucire. Ecco allora spiegato il punto indietro, che di solito si fa come ricamo con i fili da ricamo, mentre nel caso delle due piastrelle o strisce da cucire si userà un cotone sottile di colore simile a quello delle piastrelle. Nelle foto, si è usato il cotone da ricamo e un colore a contrasto perchè i punti fossero più visibili; per lo stesso motivo i punti d'esempio sono molto grossi, mentre quelli reali dovranno essere corti il più possibile, un paio di millimetri. Nella sest'ultima foto sono stati presentati punti più piccoli dopo quelli più grossi, per mostrare la differenza.
Mettere due piastrelle dritto contro dritto, fare il nodo al filo e inserire l'ago attraverso i due strati di stoffa, riemergendo di nuovo sopra. Rientrare nella stoffa,  tenendosi però discostati di poco dal nodo (che resterà sulla destra), ed emergere poco più in là, a sinistra. Infilare l'ago dove finiva il punto precedente, procedendo poi a un nuovo punto (l'ultima foto rappresenta bene in disegno il punto e le posizioni in cui infilare l'ago o da cui farlo riemergere). Cucita tutta la riga, procedere alla doppia stiratura, prima dritto contro dritto, poi con le paistrelle aperte, e passare all'aggiunta della piastrella successiva. Lo stesso si farà poi tra le strisce di piastrelle.
N.B. Siccome la cucitura resterà nascosta, non è necessaria la massima precisione, come invece nel caso del ricamo, ma si potrà anche non centrare la fine del punto precedente, con punti quindi parzialmente sovrapposti. L'importante è che i punti siano abbastanza piccoli da rendere la cucitura resistente.

domenica 2 marzo 2014

Tutorial baby quilt semplicissimo Appendice #3









Una volta finito il baby quilt, si può aggiungere un'etichetta, scrivendo chi lo ha fatto, quando, a chi è destinato o la scritta che si vuole. Lo scopo dell'etichetta è soprattutto quello di testimoniare l'anno in cui è stato fatto il quilt. Infatti i quilt spesso vengono tenuti religiosamente da parte e trasmessi di madre in figlio, a volte di nonna in nipote e in Australia e in America non è infrequente vedere mostrare orgogliosi il quilt delle bisnonna, vecchio anche 100 anni. Quando regalo un baby quilt per la nascita del bimbo di un'amica, mi piace molto l'idea che ci sia scritto il mio nome, seguito da quello del bimbo, seguendo il modello "Da Tizia per Caio" e l'anno, che coincide con quello di nascita (a volte aggiungo anche il mese, il giorno solo se ricamo l'etichetta dopo la nascita) e mi piace pensare che, dopo averlo usato per i primi mesi o anni, la mamma metta via il quiltino e lo consegni al figlio quando a sua volta lui/lei diventerà genitore. Io stessa consiglio alle mie amcihe di fare così.
Per questa etichetta, è stata usata una piastrella eccedente, sulla quale era già stato applicato un cuore di stoffa imbottito. Si tracci la scritta (in questo caso circolare attorno al cuore) con un pennarello a inchiostro simpatico (reperibile nei negozi specializzati tipo Folomania, produce una scritta che scomapre a contatto dell'acqua; qui se ne vedono due tipi). In mancanza di questo, si può usare il gesso. La matita è sconsigliata, perchè di fatto indelebile, soprattutto se si usa il punto filza (come in questo caso) che non copre tutto il segno. Con il filo da ricamo si procede a ricamare la scritta in punto filza, dentro-fuori, dentro-fuori, con punti piccoli e regolari. Si ferma con un punto invisibile sul retro e si stira. La quinta foto mostra bene come la piastrella si presenta sul retro: il punto scelto per fermare il filo con un nodo, all'inizio e alla fine del ricamo, è stato posizionato dove l'operazione sarebbe stata meno visibile, in questo caso il retro del cuore applicato (se la piastrella è vuota, bisognerà fare un punto piccolissimo oppure mimetizzare il nodo dietro il primo punto del ricamo); inoltre sono visibili i passaggi da una lettera all'altra, eseguiti sul retro con punto lanciato).Voltata la piastrella, se ne stirano indietro i margini per 0,5cm, poi si posiziona la piastrella sul retro del quilt e la si ferma con gli spilli. Cucire a punto nascosto, usando un cotone sottile del medesimo colore della piastrella, perchè sia il meno visibile possibile, ed ecco fatta l'etichetta!
 
P.S. A proposito di baby quilt vecchissimi: Quilt dad (un americano patito di patchwork) racconta di un suo amico che gli ha portato il suo baby quilt di quando era piccolo, ormai liso dall'uso (era diventato una sorta di coperta di Linus ed era stato usato fino a consumarlo), chiedendogli di salvarglielo, perchè per lui era un ricordo del massimo significato. Il recupero è raccontato in questo post fantastico:

sabato 1 marzo 2014

Tutorial baby quilt semplicissimo Appendice #2





Si possono lasciare i bordi larghi, come nelle foto dei post precedenti, in modo da garantire al quilt le misure di uno scaldotto da divano (è molto piacevole in inverno, quando ci sono amici invitati per un film, dare a ciascuno di loro il proprio scaldotto ed è bello anche tenere in bella vista in sala la pigna di quiltini tutti colorati: è un piacere per gli occhi), oppure rivoltare i margini in una morbida cornice, come in figura, raggiungendo le misure più adatte a un baby quilt. Dopo aver tolto l'etichetta (qui l'operazione viene eseguita con lo scucitore, un piccolo e semplice strumento, ma comodissimo e insostituibile soprattutto per disfare le cuciture della macchina da cucire. Col forbicino, infatti, si rischia sempre di tagliare inavvertitamente la stoffa e in definitiva si fa molta più fatica), si tagliano i margini fino a lasciare una ventina di centimetri per lato (o altra misura, doppia di quella desiderata per la cornice finale) e si risvolta due volte sul dritto, verso il centro del top, prima sui lati lunghi, poi quelli corti. Si ferma con gli spilli e si procede a cucire con punto nascosto, prendendo con l'ago la cornice e il bordo esterno del top di piastrelle. Et voilà! Il quiltino è pronto per il bimbo!