Una volta finito il baby quilt, si può aggiungere un'etichetta, scrivendo chi lo ha fatto, quando, a chi è destinato o la scritta che si vuole. Lo scopo dell'etichetta è soprattutto quello di testimoniare l'anno in cui è stato fatto il quilt. Infatti i quilt spesso vengono tenuti religiosamente da parte e trasmessi di madre in figlio, a volte di nonna in nipote e in Australia e in America non è infrequente vedere mostrare orgogliosi il quilt delle bisnonna, vecchio anche 100 anni. Quando regalo un baby quilt per la nascita del bimbo di un'amica, mi piace molto l'idea che ci sia scritto il mio nome, seguito da quello del bimbo, seguendo il modello "Da Tizia per Caio" e l'anno, che coincide con quello di nascita (a volte aggiungo anche il mese, il giorno solo se ricamo l'etichetta dopo la nascita) e mi piace pensare che, dopo averlo usato per i primi mesi o anni, la mamma metta via il quiltino e lo consegni al figlio quando a sua volta lui/lei diventerà genitore. Io stessa consiglio alle mie amcihe di fare così.
Per questa etichetta, è stata usata una piastrella eccedente, sulla quale era già stato applicato un cuore di stoffa imbottito. Si tracci la scritta (in questo caso circolare attorno al cuore) con un pennarello a inchiostro simpatico (reperibile nei negozi specializzati tipo Folomania, produce una scritta che scomapre a contatto dell'acqua; qui se ne vedono due tipi). In mancanza di questo, si può usare il gesso. La matita è sconsigliata, perchè di fatto indelebile, soprattutto se si usa il punto filza (come in questo caso) che non copre tutto il segno. Con il filo da ricamo si procede a ricamare la scritta in punto filza, dentro-fuori, dentro-fuori, con punti piccoli e regolari. Si ferma con un punto invisibile sul retro e si stira. La quinta foto mostra bene come la piastrella si presenta sul retro: il punto scelto per fermare il filo con un nodo, all'inizio e alla fine del ricamo, è stato posizionato dove l'operazione sarebbe stata meno visibile, in questo caso il retro del cuore applicato (se la piastrella è vuota, bisognerà fare un punto piccolissimo oppure mimetizzare il nodo dietro il primo punto del ricamo); inoltre sono visibili i passaggi da una lettera all'altra, eseguiti sul retro con punto lanciato).Voltata la piastrella, se ne stirano indietro i margini per 0,5cm, poi si posiziona la piastrella sul retro del quilt e la si ferma con gli spilli. Cucire a punto nascosto, usando un cotone sottile del medesimo colore della piastrella, perchè sia il meno visibile possibile, ed ecco fatta l'etichetta!
P.S. A proposito di baby quilt vecchissimi: Quilt dad (un americano patito di patchwork) racconta di un suo amico che gli ha portato il suo baby quilt di quando era piccolo, ormai liso dall'uso (era diventato una sorta di coperta di Linus ed era stato usato fino a consumarlo), chiedendogli di salvarglielo, perchè per lui era un ricordo del massimo significato. Il recupero è raccontato in questo post fantastico: