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domenica 26 gennaio 2014

Torta allo yogurt e cioccolato

Appena ho visto questa torta ho deciso immediatamente di provarla. Non sono riuscita a pensare ad altro, sono uscita dallo studio un po’ prima e sono corsa a casa a prepararla, per sfornarla in tempo per la merenda!
E’ una torta golosissima, eppure non troppo grassa (cioè, insomma, meno di una tipica torta al cioccolato). Infatti è preparata senza burro, solo con yogurt e olio. La ricetta l’ho trovata su un blog che si chiama Ho voglia di dolce. Risulta umida e sofficissima e si mantiene tale anche per più giorni. Qui è durata tre giorni ed era ancora perfetta. Penso che sia una delle migliori torte al cioccolato che abbia mai provato. Inoltre, ha una preparazione decisamente semplice e veloce (niente albumi a neve, tuorli montati a parte, burro fuso…) e, per velocizzare ancora di più  il procedimento, per la prima volta ho usato il microonde per scogliere il cioccolato e devo dire che mi sono trovata benissimo.
torta yogurt e cioccolato scritta

Ingredienti (per una tortiera da 24 cm di diametro)
130 g di farina Petra 1
130 g di farina 00
3uova codice 0
160 g di zucchero
160 g di yogurt bianco naturale
3 cucchiai di latte
130 g di cioccolato fondente

100 ml di olio di semi o di oliva delicato
2 cucchiaini colmi di cacao amaro
1 bustina di lievito
vaniglia in polvere*
*(NON è vaniglina, sono baccelli interi ridotti in polvere; io uso
questa della Rapunzel)
Preparazione
Tritate il cioccolato e mettetelo in un contenitore adatto per il microonde. Accendete il microonde a bassa potenza, per brevi intervalli di tempo (io ho fatto 360 w per 30 secondi), poi mescolate il cioccolato e ricominciate fino a che non si sarà sciolto perfettamente. In alternativa, potete scioglierlo a bagnomaria. Lasciate raffreddare.
Preriscaldate il forno a 180°. Montate le uova con lo zucchero con le fruste elettriche, fino a che non avranno triplicato il proprio volume e saranno diventate chiare, quasi bianche. Unite lo yogurt, mescolando molto delicatamente, quindi l’olio “a filo”, cioè versato poco per volta facendolo scivolare lungo il bordo della ciotola. Unite anche il latte, sempre mescolando molto delicatamente. Mescolate insieme il cacao e la farina, quindi aggiungeteli al composto poco per volta setacciandoli. Unite il lievito, rigorosamente setacciato. Infine, aggiungete il cioccolato fuso ormai freddo. Mescolate bene il tutto, quindi versate il composto nella tortiera.
Cuocete a 180° in forno statico per 35-40 minuti. Fate la prova stecchino.

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domenica 22 settembre 2013

Baiocchi (ricetta del blog Fragola e Limone)

Visto che alcuni di voi, vecchi affezionati followers, o new entries, hanno mostrato interesse per la mia inattesa incursione nella blogosfera. Visto che mi avete dato un così caloroso benvenuto (chi avrebbe mai detto che qualcuno si sarebbe preso la briga di venire a vedere cosa ci fosse di nuovo nel mio blog?). Visto che, in ogni caso, amiche e colleghe volevano le ricette corrispondenti alle foto dell’altro giorno. Visto che le suddette ricette sono annotate sulla mia Moleskine (quella che scorgete sotto ai biscottini con la marmellata) e che, quindi, avrei dovuto in ogni caso copiarle al computer per loro…pubblicherò velocemente le ricette relative alle foto pubblicate nello scorso post.

A proposito di foto: non so voi, ma io per adesso adoro usare Instagram anche per la food-photography. So di non aver scoperto nulla di nuovo, e so che puristi del foodblogging ed amanti del bianco assoluto storceranno il naso, ma mi piacciono gli effetti che riesco a creare. Insomma, visto che non riesco proprio ad ottenere la luce bianca e pura che tanto ammiro negli altri foodblog, perché non sperimentare qualcosa di diverso?

Ma torniamo alle ricette. Ecco la prima.

1) Baiocchi (ricetta del blog Fragola e Limone):

baiocchicopia

Ingredienti (dosi per circa due teglie di biscotti)

230 g di farina 00
100 g di farina di nocciole
120 g di burro
75 g di zucchero a velo
1 tuorlo (e parte di albume se serve)
1 pizzico di sale

per farcire:

crema di nocciole (per me Rigoni di Asiago)

Preparazione

Mettete nella ciotola dell’impastatrice la farina, la farina di nocciole ed il burro freddo a pezzetti. Avviare l’apparecchio (va bene anche un mixer) ed impastare fino ad ottenere un composto formato da piccole briciole. Unite lo zucchero e mescolate ancora un po’, quindi aggiungete il tuorlo d’uovo e mescolate fino ad ottenere un composto sodo ed omogeneo. Se l’uovo non dovesse essere sufficiente per legare l’impasto, unite anche una piccola parte dell’albume, meglio se previamente sbattuto leggermente (così sarà più facile aggiungerne poco alla volta). In alternativa, è possibile aggiungere uno o due cucchiai di latte freddo. Avvolgete l’impasto nella pellicola trasparente e riponetelo in frigo per almeno un’ora.
Trascorso questo tempo, prelevate l’impasto dal frigo; accendete il forno a 180° in modalità statica. Stendete la pasta piuttosto sottile (3 mm circa) – ricordatevi che i biscotti andranno accoppiati due a due, quindi non fateli troppo spessi – e ritagliate i biscotti.
Per farlo occorreranno: un tagliabiscotti tondo a bordi lisci di circa 4 cm di diametro; uno leggermente più piccolo, per imprimere quel segno tutto attorno al bordo che renderà il vostro biscotto simile ad un bottone; una cannuccia per fare i fori centrali.
Tagliate i dischi con il tagliabiscotti più grande, poi premete leggermente sul dischetto ottenuto lo stampino più piccolo, senza però tagliare fino in fondo l’impasto. Dovrete lasciare solo un leggero solco. Quindi, usando la cannuccia, fate i quattro caratteristici buchi al centro di ogni dischetto. Disponeteli su delle placche rivestite di carta forno ed infornate per circa 15 minuti, sorvegliando la cottura affinché i biscotti non scuriscano troppo. Sfornate e fate raffreddare completamente, quindi spalmate sui dischetti “pieni” la crema di nocciole ed accoppiateli con i “bottoncini”. Sono deliziosi e si mantengono a lungo ben chiusi in una scatola di latta.

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domenica 27 febbraio 2011

Fette biscottate al cacao (con lievito madre)

Interrompo la mia maratona culinaria (è da ieri che sono chiusa in cucina, in preda ad uno dei miei raptus, che mi inducono a recuperare in due giorni tutto quello che non ho cucinato in una settimana intera!), per “rinfrescare”, oltre al mio lievito madre, il mio povero e trascuratissimo blog. Intendiamoci, non è che lo trascuri perché cucino troppo, semmai il contrario. Più trascuro il blog, con tutto quel che ci sta attorno (comprese le visite ai miei blog preferiti), meno mi vien voglia di cucinare.
Per fortuna, però, bastano due chiacchiere con un’amica, che mi racconta quello che ha preparato in questi giorni, per farmi venir voglia di mettermi in pari. E così, tra ieri ed oggi, ho cucinato un pane con il lievito madre, dei dolcetti al cacao e queste fette biscottate.
Le fette sono sempre quelle con lievito naturale tratte dal libro di cui vi ho già parlato: La pasta madre, di Antonella Scialdone (io lo adoro, è davvero ben fatto, tutto quel che ho provato fino ad ora mi è riuscito benissimo…il che non è poco, considerando che si tratta di preparazioni con lievito madre!). Solo che stavolta ho voluto provarle in versione bi-gusto. La ricetta orginale propone l’abbinamento con l’orzo (potete vederle qui, realizzate da Cristina), ma io non l’avevo in casa e così ho pensato di sostituirlo con il cacao. Anzi, a dire il vero, l’idea di usare il cacao è stata di Cristina. Ed è un’idea fantastica, perché ci sta benissimo!!! Peccato solo che non sia riuscita a schiacciare bene gli impasti prima di arrotolarli, ottenendo di conseguenza un disegno appena accennato sulle fette, invece della bella spirale che si vede nel libro. Uffa!
Scusate la foto un po’ buia, ma non ho saputo aspettare di avere una luce migliore per fotografarle: dovevo pubblicarle subito perché sono troooooppo buone!!! Già pregusto la colazione di domani, che sarà esattamente come la vedete qui sotto: caffè, fette biscottate al cacao e frutta fresca! Buona e sana, non vi pare?
fette biscottate al cacao_s_thumb[2]
Ingredienti:
470 g di farina 0
115 g di acqua
115 g di latte
150 g di pasta madre rinfrescata (per me la sera prima)
75 g di zucchero
5 g di sale
7 g di malto d’orzo
28 g di olio extravergine di oliva leggero (in mancanza, olio di semi di arachide)
2 cucchiai di cacao amaro in polvere

per spennellare: 1 uovo
4 cucchiai di latte

Preparazione
Se, come me, usate pasta madre rinfrescata la sera precedente, tiratela fuori dal frigo circa un’ora prima di usarla, affiché torni a temperatura ambiente.
Setacciate la farina. Mescolate insieme l’acqua ed il latte, unitene due cucchiai all’olio e poi scaldate leggermente (deve essere tiepido, non caldo e men che mai bollente) il resto. Spezzettate la pasta madre nella ciotola dell’impastatrice (o in una capiente ciotola, se impastate a mano), aggiungete l’acqua ed il latte tiepido (tenetene da parte un pochino, per quando unirete lo zucchero) e sciogliete bene il lievito con la frusta, con una forchetta o, infine con le mani, fino a quando sarà tutto liquido. Io, naturalmente, faccio tutto con l’impastatrice, ma gli impasti con il lievito madre secondo me sono piuttosto facili da impastare anche a mano.
Aggiungete, nell’ordine (ed arrestando la macchina mentre lo fate), il malto, la farina, un terzo dello zucchero (insieme ad un po’ del liquido tenuto da parte), poi il resto dello zucchero (insieme al rimanente liquido tenuto da parte) ed il sale. Fra un ingrediente e l’altro, continuate ad impastare; se il composto dovesse sembrarvi troppo denso quando unirete zucchero e sale con i liquidi tenuti da parte, potete unire qualche altra goccia d’acqua (ma proprio pochissima, se vedete che gli ingredienti non riescono ad amalgamarsi). Quando zucchero e sale saranno incorporati, emulsionate con l’aiuto di un piccolo frullino da caffè, come questo qui della Brandani, o con una forchetta o una frustina, l’olio e i due cucchiai di latte mescolati prima.
A questo punto, prendete un terzo dell’impasto ed aggiungetevi il cacao setacciato. Lavorate separatamente i due impasti (io ne ho lavorato uno con l’impastatrice ed uno a mano) fino a quando saranno entrambi elastici e lisci.
Formate due palle e lasciatele lievitare per circa tre ore, coprendole con pellicola trasparente. A questo punto, io ho spezzato ciascuna palla di pasta in due porzioni, ma secondo me è meglio lasciarle intere e dividere poi il rotolo alla fine. Quindi procedete così: sgonfiate ciascuna palla di pasta delicatamente (quella bianca e poi quella al cacao), formate un rettangolo e fate una serie di pieghe del primo tipo in questo modo: prendete il lato destro del rettangolo e portatelo verso il centro, poi prendete il sinistro e fate lo stesso, coprendo completamente gli altri due (dovreste ottenere un rettangolo allungato di tre strati); girate di 90° e ripetete l’operazione; dovreste ottenere un panetto simile ad un libro. Ripetete l’operazione con l’altra metà della pasta. Copritele con pellicola e fate riposare un’ora (sempre al riparo da correnti d’aria ed in ambiente tiepido).
Prendete l’impasto bianco, stendetelo in un rettangolo di circq 30X45 cm; prendete, poi, l’impasto al cacao e stendetelo in un rettangolo di crica 28X45 cm (mi raccomando, stendeteli bene; io non ci sono riuscita e, quindi, ho ottenuto dei rettangoli più piccoli che hanno creato meno spire all’interno, a discapito dell’effetto finale!). Poggiate il rettangolo al cioccolato su quello bianco e, partendo dal lato più lungo, arrotolate stretto, premendo bene ad ogni giro e sigillando bene alla fine il filoncino. Spezzatelo a metà con la spatola ed adagiate i due filoncini, ponendo la chiusura in basso, in due stampi da plum cake rivestiti di carta forno.
Spennellate i filoncini con una miscela di uovo sbattuto e latte e coprite gli stampi con un canovaccio.
Lasciate lievitare per altre 3-4 ore (i miei hanno impiegato meno di tre ore per riempire gli stampi, ma il tempo dipende dalla temperatura dell’ambiente), spennellateli nuovamente con l’uovo ed il latte ed infornateli in forno già caldo a 175° per 30 minuti (i tempi di cottura, ovviamente, variano da forno a forno!).
Sfornate e lasciate raffreddare i due filoncini. Affettateli a fette spesse circa un centimentro (oggi le mie sono più spesse, perchè erano davvero troppo soffici per essere tagliate più sottili), che adagerete in due teglie rivestite di carta forno. Procedete con la biscottatura. Oggi, per la fretta, le ho biscottate a 200° per dieci minuti circa, invece che a 150° per un’ora. Ricordate che devono asciugarsi benissimo anche all’interno, altrimenti non si conserveranno a lungo.

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sabato 16 ottobre 2010

Chocolate Thumbprints (by Martha Stewart)

Meglio noti come “i biscotti al cioccolato più buoni del mondo”. La ricetta di Martha Stewart la trovate qui. La ricetta con le dosi convertite la trovate un po’ ovunque.

Chocolate_Thumbprints

Come noterete, mi sono lasciata convincere da voi che valga la pena anche riproporre una ricetta già vista. Ho molto apprezzato tutti coloro che hanno scritto che un blog non è fatto solo dalle ricette, più o meno nuove, ma anche e soprattutto da chi le descrive, aggiungendoci qualcosa di personale.

Questo mi ha fatto riflettere sul mio modo di scrivere. Quando condivido le ricette su questo spazio, o commento le vostre, mi sembra di tornare bambina, anzi diciamo adolescente. E’ tutto un continuo entusiasmarmi, mettere puntini di sospensione e punti esclamativi, “andare in brodo di giuggiole” per questa o quella ricetta...insomma, sarà la “sindrome da diario segreto” (adoravo tenerli, e metterci tutto il dovuto corredo di cuoricini, puntini, disegnini, ecc.), ma quando rileggo i miei scritti a distanza di tempo penso che, agli occhi degli altri, io debba sembrare una sciocchina. E mi vergnogno come una ladra.
Eppure, Moscerino è fatta così. Non nego che io, nella vita reale, sia un po’ così, però diciamo che, ordinariamente, sono ben più controllata. Insomma Moscerino è un alter ego; sono io e non sono io. E’ la Me che non deve preoccuparsi di come possa apparire agli occhi degli altri, la Me che può concedersi di restare sempre un po’ bambina (chiari sintomi di “sindrome di Peter Pan”?). Per questo, però, finisco per tenere Moscerino ben separata dalla vera me. Il che significa, principalmente, non parlare quasi mai del mio blog. Raramente tra le mie frequentazioni dico di averne uno, o invito a visitarlo. Arrossisco solo all’idea che certe persone, che mi vedono così seria e posata, leggano quello che scrive la mia “altra me”.
Di recente, però, è capitato che la mia collega P. abbia indicato il mio blog ad un’altra persona, la quale, poi, gliene ne ha parlato in toni lusinghieri. Dovrei essere felice. Ma, sotto sotto, spero di non conoscere mai quella persona!

Dite che sono pazza?? Beh, può darsi…del resto non lo siamo un po’ tutti noi food bloggers? Chi di noi non è stato oggetto degli sguardi attoniti dei vicini di casa mentre, muniti di cavalletto, macchina fotografica, specchi, diffusori, tovagliette, cartoncini, piatti, posate, ci contorcevamo sul balcone, o davanti alla finestra, nel tentativo di catturare l’immagine perfetta di…un biscotto? (Di fronte casa mia, per ora, ci sono dei lavori di ristrutturazione…non vi dico come mi guardino gli operai…e ricordo ancora lo sguardo di mia zia, mentre mio padre tentava di spiegarle in che consistesse il mio blog…povera donna, si sta ancora chiedendo perchè debba mostrare su internet, a perfetti estranei, quello che ho cucinato).

Va beh, adesso che vi ho bersagliato con i miei pensieri sconclusionati, torniamo a parlare di cucina. Questi biscottini,direi piuttosto pasticcini, sono un tripudio di cioccolato che avrete visto un po’ ovunque in rete. Ma desideravo da troppo tempo prepararli. E finalmente mi sono decisa, soprattutto per poter provare un nuovo gadget da cucina, regalatomi dalla mia collega P., una “penna per decorare”. Si tratta di un piccolo contenitore in silicone con beccucci intercambiabili, decisamente più comodo della tasca da pasticcere per piccole quantità (avete mai provato a mettere tipo due cucchiai di crema in un sac à poche?), e più pratico del famigerato conetto di carta forno per chi, come me, ha scarsa manualità. In questo caso, l’ho utilizzata per riempire di crema i biscottini senza sbavature. Ma non vedo l’ora di provarla per vere e proprie decorazioni. Credo sia ufficialmente divenuto il mio attrezzo preferito!

Ingredienti (per circa 30 biscotti):

per i biscotti

120 g di farina 00
60 g di cacao amaro in polvere
1 cucchiaino di sale di Cervia
115 g di burro morbido
130 g di zucchero
1 tuorlo
1 cucchiaio di panna fresca

zucchero q.b. per rotolarvi i biscotti

per la ganache

40 ml di panna fresca
40 ml di miele
60 g di cioccolato fondente al 70% *
30 g di burro

* io ho utilizzato 30 g di cioccolato e 30 g di massa di cacao 100% della Cuorenero. La massa di cacao, molto amara ma profumatissima, conferisce più carattere alla crema, contrastando la dolcezza del biscotto.

Preparazione

Con delle fruste elettriche, sbattete il burro con lo zucchero, fino ad ottenere una crema morbida; unite il tuorlo e la panna e mescolate bene. Aggiungete adesso la farina, che avrete precedentemente mescolato con il cacao ed il sale, e mescolate bene fino ad amalgamare il tutto. Compattate, se occorre, il composto con le mani e ponete in frigo a raffreddare per una mezz’ora, coperto da pellicola trasparente.

Preriscaldate il forno a 175°. Prelevate il composto dal frigo; preparate una ciotola con dello zucchero semolato, in cui rotolerete i biscotti. Prelevate un cucchiaino di composto, rotolatelo velocemente tra le mani (possibilmente fredde) fino a formare una pallina, rotolatela, rotolatela nello zucchero e adagiatela sulla placca coperta di carta forno. Schiacciate lievemente la pallina e praticatevi un foro nel centro con il manico di un cucchiaio di legno. Proseguite così fino ad esaurimento dell’impasto, avendo cura di distanziare i biscotti l’uno dall’altro. Se potete, mettete la teglia in frigo per una decina di minuti prima di cuocere i biscotti, così manterranno meglio la forma.

Cuocete per 10-15 minuti. Io li ho cotti per 15 minuti, perché volevo che diventassero un po’ più consistenti e croccanti. Sfornateli e lasciateli raffreddare per una decina di minuti senza toccarli (sono molto fragili).

Nel fratttempo, preparate la ganache. Mettete in un pentolino su fuoco basso la panna ed il miele. Quando saranno caldi, ma non bollenti, unite il cioccolato spezzettato e spegnete il fuoco. Mescolate bene, quindi, unite il burro e mescolate ancora, fino ad ottenere una crema liscia e lucida.

Quando la crema sarà tiepida, riempite l’incavo dei i biscotti.

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venerdì 12 giugno 2009

Millefoglie al cioccolato

AGGIORNAMENTO: mi hanno segnalato (per l’ennesima volta, e finalmente mi sono decisa ad andare a vedere…) un sito che COPIA INTEGRALMENTE IL MIO BLOG, affermando per giunta, del tutto falsamente, che “tutti gli articoli sono linkati ai loro originali”!! Hanno preso tutte le mie ricette, compresa questa, che avevo appena pubblicato. Il sito è “commenti-cibo” e i loro presunti link alla fonte, invece di rinviare all’autore degli articoli, cioè, almeno per quel che mi riguarda, al mio sito, Brodo di Giuggiole (http://moscerino.blogspot.com/), rinviano a se stessi!!

AGGIORNAMENTO 2: l'amministratore del sito Commenti-cibo ha risposto alle mie segnalazioni, ed ha già provveduto a rimuovere tutti i miei contenuti dal sito. Inoltre, per correttezza vi riferisco che secondo lo stesso amminsitratore, il mancato funzionamento dei link alla fonte era dovuto ad un malfunzionamento del sistema....

Adesso torniamo alla Millefoglie al cioccolato, ovvero….”la diplomatica africana”! Tranquilli…non sono impazzita. Solo che quando ho servito questo dolce è nata una discussione piuttosto insolita che ha condotto a dargli questo nome. E’ andata più o meno così.

Qualche tempo fa ho deciso di fare, per la prima volta, la pasta sfoglia in casa, per accontentare mio marito che aveva preso a ripetere, come un disco incantato: "mi fai la millefoglie, mi fai la millefoglie, mi fai la millefoglie"? “Al cioccolato magari, come quella che abbiamo mangiato a Parigi”!

Io tentavo di farlo smettere, osservando che ogni volta che lui mi aveva chiesto di preparargli un dolce assaggiato in pasticceria, era rimasto sempre più o meno deluso, perchè il risultato casalingo è inevitabilmente diverso dall’originale.
Tutto inutile. Non la smetteva.

E così, ho deciso di fare la pasta sfoglia in casa e con quella una millefoglie al cioccolato (ricetta di Sebastien Gaudard) vista in una raccolta di ricette al cioccolato ed analoga a quella assaggiata l’anno scorso a Parigi.

L'ho servita durante una cena con degli amici (un dolce così mica potevamo mangiarlo tutto noi!)ed uno ha detto: “Ah, hai fatto...come si chiama quel dolce con la pasta sfoglia?....Ah si, la diplomatica”. “Ma guarda che la vera diplomatica non ha la crema al cioccolato”, osserva mio marito. E l’altro, imperturbabile: “Va beh questa è una diplomatica...di colore! Anzi, una diplomatica africana!!!!”. E fu così che la mia millefoglie al cioccolato si trasformò in una “diplomatica africana”!

millefoglie copia

Ingredienti:

per la pasta sfoglia (ricetta tratta da Il Talismano della Felicità)

250 g di farina 00
5 cucchiai d’acqua
1 pizzico di sale

250 g di burro per sfogliare

per la crema al cioccolato e la composizione del dolce (ricetta di Sebastien Gaudard)

100 g di cioccolato fondente al 70%
375 ml di latte
1/2 stecca di vaniglia bourbon
75 g di zucchero semolato
5 tuorli
4 cucchiai rasi di amido di mais
40 g di burro
80 g di panna fresca (la ricetta prevedeva doppia panna)

50 g di zucchero semolato
40 g di zucchero a velo

Preparazione

Ovviamente, si comincia dalla pasta sfoglia. Ora, dovete sapere che ho rimandato la pubblicazione di questo post per settimane, perchè volevo spiegare per benino la preparazione della pasta sfoglia. Poi, come avrete notato, ho smesso di occuparmi del blog. Oggi, per la prima volta da settimane, ho deciso di cucinare qualcosa (che, forse, vedrete a breve) e di pubblicare una ricetta del mio archivio, ma non me la sento proprio di perdermi in una profusione di dettagli sulla preparazione della pasta sfoglia, perciò non me ne vogliate se vi rimando a questo utilissimo video passo passo che spiega il procedimento assai meglio di quanto potrei fare io! Uniche avvertenze: il video è in inglese, ma non vi preoccupate, si capiscono tutti i passaggi anche se non si conosce la lingua; inoltre, le dosi che io ho usato sono diverse, perchè ho voluto affidarmi ad una ricetta collaudata, quella del celeberrimo Talismano della Felicità di Ada Boni, regalatomi poco tempo fa dalla mia collega P.

La differenza più evidente tra le ricette, a mio parere, è l’assenza nella mia ricetta del burro nel “détrempe” (ossia nel primo impasto, all’interno del quale, si racchiude il burro), che porta ad un impasto leggermente più consistente e meno elastico da lavorare rispetto a quello che vedete nel video; in compenso però, la mia sfoglia in cottura si è sfogliata moooolto più della loro, è diventata altissima!

Terminata la preparazione della sfoglia, passate alla fase successiva. Stendete la pasta sfoglia molto molto sottile, fino ad uno spessore di 2 mm (io l’ho fatto a mano e non è stato facile, potreste forse provare ad usare una sfogliatrice per la pasta fresca, quella per fare le lasagne per intenderci). Lasciate la pasta intera in un unica sfoglia, o tagliatela in tre strisce di circa 24 x 8 cm. Se non la tagliate adesso, lo farete una volta cotta, ma vi avverto che non è facilissimo!
Coprite una placca con un foglio di carta forno e inumiditelo con un pennello. Adagiatevi sopra la pasta sfoglia e riponetela in frigo per un’oretta.

Preriscaldate il forno a 220°. Cospargete la pasta con i 50 g di zucchero semolato ed infornate la pasta, abbassando il forno a 200°, per una decina di minuti o fino a doratura. Togliete la placca dal forno e, facendo attenzione a non bruciarvi e a non rompere la pasta sfoglia, capovolgete quest’ultima in modo che la parte che prima stava sopra vada a contatto con la teglia. Spolverizzate la pasta sfoglia con 40 g di zucchero a velo e infornate nuovamente per altri dieci minuti circa, per portare a cottura la sfoglia e far caramellare lo zucchero a velo. Ponete a raffreddare in un luogo ben asciutto.

Preparate la crema. Sminuzzate il cioccolato. Fate scaldare il latte con mezza stecca di vaniglia, opportunamente divis a metà e grattata per estrarre i semi. Mescolate i 75 g di zucchero semolato con i tuorli d’uovo, sbattendo con una frusta. Unite l’amido di mais. Incorporate gradatamente il latte continuando a mescolare. Mettete sul fuoco e portate ad ebollizione mescolando continuamente. Spegnete il fuoco ed unite i pezzetti di cioccolato, mescolando fino a farli sciogliere. Lasciate intiepidire la crema, quindi unitevi il burro a dadini, mescolando delicatamente. Infine, montate la panna fino a renderla soffice e leggera, poi incorporatela delicatamente alla crema al cioccolato.

Assemblaggio. Se non lo avete fatto prima di cuocerla, ricavate dalla pasta sfoglia tre strisce rettangolari 24 x 8 cm, utilizzando un coltellino affilato. Conservate le briciole che si formeranno e sminuzzate i ritagli di sfoglia. Spalmate metà della crema sul primo rettangolo, coprite con il secondo, aggiungete la restante crema ed infine terminate con il terzo rettangolo di sfoglia. Tagliate con delicatezza 6 porzioni di circa 4 cm di larghezza ciascuna, utilizzando un coltello seghettato. Ricoprite i bordi delle millefoglie con le briciole caramellate. Spolverizzate di zucchero a velo e servite.

Se dovete conservare il dolce in frigo, abbiate cura di chiuderlo in un contenitore ermetico, perchè in frigo la sfoglia perde fragranza. L’ideale è comporre il dolce poco prima di servirlo.

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domenica 5 aprile 2009

Stella al cioccolato grattugiato

Questa è una delle torte della mia infanzia…o meglio della mia adolescenza, atteso che da bambina la cioccolata mi era proibita! Comunque sia, appena l’ho scoperta è diventata una delle mie preferite, nonchè una delle prime torte che ho imparato a preparare per fare bella figura a scuola o alle feste con gli amichetti. Avrete capito che la ricetta ce l’ho da un bel po’ di tempo…infatti proviene da un vecchissimo ricettario della Bertolini, del quale forse vi ho già parlato.

Questa volta, tanto per variare un po’, l’ho fatta a forma di stella grazie ad uno dei meravigliosi stampi della Silikomart (si tratta di una stella ad otto punte da 26 cm di diametro, dotata del comodissimo safe ring di cui vi ho parlato nel post sul cake salato).

La torta è molto semplice, con un contenuto moderato di uova e burro, come si usava una volta; è cioccolatosa ma non troppo, perfetta per la colazione, se la servite così com’è, semplicemente spolverata con zucchero a velo. Ma si presta anche ad essere trasformata in qualcosa di più sofisticato, basta spalmarla di panna montata e ricoprirla di riccioli di cioccolata fondente, magari dopo averla riempita con una farcia golosa. Insomma, provatela, vi conquisterà.

Per un risultato migliore secondo me è bene utilizzare del buon cioccolato fondente almeno al 70%, oppure qualcosa di veramente speciale come un cioccolato Valrhona.

stella copia

Qualcuno magari avrà notato che sto trascurando il blog in questo periodo; il mio ed i vostri. Non so perchè, sarà l’arrivo della primavera, sinceramente mi sento sempre stanchissima e quando finisco di lavorare non vedo l’ora di sbrigare le faccende e mettermi a dormire….non mi restano energie sufficienti nè per cucinare nè per passare ore al pc. E di gironzolare per i vostri siti mentre sono a lavoro per adesso non se ne parla, il lavoro è un delirio ultimamente…e la mia cronica carenza di energie non mi aiuta di certo! Insomma, che dire? Mi mancate tutti, mi manca la cucina, mi manca il rito delle foto, la scelta del set, la composizione dello scatto…spero di tornare a dedicarmici quanto prima.

Ingredienti

300 g di farina 00
150 g di zucchero semolato
100 g di burro
100 g di cioccolato fondente al 70% o più
3 uova
1 bicchiere di latte
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale

Preparazione

Preriscaldate il forno a 180-190°. Grattugiate il cioccolato. Intendo dire proprio grattugiatelo, con la grattugia, non tritatelo con il coltello. Per questa operazione è necessario che il cioccolato e la grattugia siano ben freddi, specie adesso che la temperatura si sta alzando nelle nostre case. 

A proposito di grattugia…io trovo comodissima  la Nana della Pylones…è una grattugia a forma di cono, che sta in piedi da sè, così non devo tenerla in equilibrio, ben affilata e molto comoda. Da quando ce l’ho non ne uso altre! Non so se conoscete questa marca di prodotti, io li adoro! Li ho scoperti a New York e ritrovati poi a Parigi….sono oggetti di uso quotidiano di svariati tipi, dall’imbuto alla grattugia, dallo scolapiatti al campanello per la bici, passando per le forbici, gli ombrelli e ogni altra cosa vi possa venire in mente, e hanno un design assolutamente unico…sono coloratissimi, originali e divertenti! E funzionali anche…il che non guasta!

Dunque, dove ero rimasta? Ah si….al cioccolato grattugiato. Sbattete a lungo i tuorli con lo zucchero, fino a renderli chiari e densi. Fondete il burro su fiamma dolce, ed aggiungetelo alle uova ancora tiepido. Unite poi il cioccolato grattugiato, quindi aggiungete il latte, alternandolo con la farina, cui avrete mescolato un pizzico di sale. Montate gli albumi a neve fermissima ed aggiungeteli al composto mescolando delicatamente, dal basso verso l’alto.Infine, unite il lievito setacciato. Versate nello stampo (se non ne usate uno in silicone, abbiate cura di imburrarlo e spolverizzarlo di zucchero) ed infornate per circa 30-40 minuti. Fate sempre la prova stecchino.

Una piccola nota, più che altro per me: pur essendo in silicone, lo stampo è estremamente resistente al calore, tanto che dopo mezz’ora la torta, pur sembrando quasi cotta in superficie, risultava ancora molto umida all’interno (il che mi accade, a volte, con le pirofile in porcellana…non mi era mai successo con il silicone!). E’ stato sufficiente spostarla nel ripiano inferiore del forno e coprire la superficie con un foglio di alluminio per non farla scurire. La prossima volta, la collocherò fin dal principio in un ripiano più basso del forno!

Sfornate, lasciate raffreddare e poi sformatela. Servite spolverata di zucchero a velo, cacao o guarnita come vi ho suggerito prima.

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domenica 15 marzo 2009

Fondente al cioccolato e fragoline di bosco

Questa ricetta è la mia libera reinterpretazione di una delle più amate ricette di un maestro della patisserie francese, Pierre Hermè. Parlo del suo celeberrimo fondente al cioccolato e lamponi, realizzato di recente, tra l'altro, da Kja.

L’abbinamento cioccolato è lamponi è un classico. I frutti di bosco con il loro profumo ed il loro gusto leggermente acidulo stemperano la ricchezza del cuore di cioccolato fondente creando un connubio perfetto. Da tempo desideravo realizzare un dolce con questi ingredienti, ma qui da noi i lamponi freschi sono una rarità, così non ne avevo mai avuto l’occasione.

La scorsa domenica, mentre passeggiavo attraverso il mercato del Capo, nella mia Palermo, sono stata investita da un’ondata di inebriante profumo. Mi ci sono voluti alcuni istanti perché la mia mente intuisse l'’origine di quel profumo, e non tanto perchè fosse difficilmente riconoscibile, quanto, piuttosto, perchè era assolutamente…inatteso. Chi, infatti, potrebbe aspettarsi di trovare in un mercato “popolare” un’intera distesa di fragoline di bosco alla fine di febbraio! E non le solite fragoline insipide dal colore vivido ma del tutto prive di profumo. No, si trattava di fragoline dal profumo inebriante, “selvatico”, opulento, quasi carnale, come solo il profumo delle fragoline mature può essere. 
Ho deciso di non interrogarmi troppo a lungo sull’origine di questo strano fenomeno (coltivazione in serra? Un orto privato dalle proprietà straordinarie? Importazione da paesi lontani, a dispetto della scritta “Fragoline di Ribera” che campeggiava sopra le vaschette?) e ne ho acquistate immediatamente due vaschette, perchè nell’attimo stesso in cui la mia mente ha identificato l’origine di quel soave profumo, ha anche immaginato di accostarle al cioccolato in questo fantastico dolce!

E adesso che l’ho provato vi garantisco che non si rimpiange affatto l’assenza dei più blasonati lamponi, anzi, l’abbinamento con le fragoline è, a mio parere, senz’altro migliore!
 

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Rispetto alla ricetta di Kja, ho variato il procedimento, ispirandomi ai consigli dati da Pinella in un questo post.

Ingredienti (per uno stampo da 20 cm)

250 g di cioccolato fondente (io ho usato un fondente al 75% di cacao)
250 g di burro
220 g di zucchero
4 uova
70 di farina 00
150 di fragoline

per decorare

zucchero a velo
fragoline (circa 50 g nel mio caso)

Preparazione

Preriscaldate il forno a 170-175°. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria, con l’acqua che sobbolle appena ed avendo cura di evitare che il vapore entri in contatto con il cioccolato (scegliete due pentolini che si incastrino bene uno sull’altro). Unitevi il burro morbido, meglio se lavorato precedentemente con una spatola, per ridurlo in crema. Unite anche la farina, setacciata. Nel frattempo, con un frullatore ad alta velocità, montate le uova con lo zucchero, fino ad ottenere una massa densa e chiara. Unitele infine al composto a base di cioccolato, mescolando con grande delicatezza al fine di non smontarle.

Imburrate ed infarinate uno stampo da 20 cm di diametro, versatevi metà del composto, copritelo con le fragoline (precedentemente lavate con cura, spruzzate con della grappa ed asciugate) e terminate con l’altra metà dell’impasto.

Cuocete a circa 170-175 gradi, con il forno semi aperto (basta una fessura, io ho usato un mestolo di legno per tenere leggermente aperto lo sportello) per 35 minuti. Al termine verificate la cottura con uno stecchino: dovrà uscire umido ma non troppo, segno che il cuore del dolce è ancora morbido, ma lo strato superiore è cotto.

Sfornate e lasciate raffreddare nello stampo. Sformatelo delicatamente e decorate con zucchero a velo e fragoline disposte a raggiera.

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sabato 7 febbraio 2009

Tartufi cioccolato e grappa

Oggi mi sento pigra...poca voglia di cucinare o di proporvi ricette, quindi ne ho ripescata dall'archivio una facile facile, che non richiederà una lunga esposizione. Del resto, dopo le ultime creazioni, davvero lunghe sia da realizzare che da spiegare, ho pensato che ci stesse bene un dolcetto facile facile, per soddisfare con poca fatica la nostra voglia di dolci! Inoltre, con il tempo che fa per ora, così grigio, cupo, piovoso e ventoso fa proprio piacere starsene a casa godendosi un bel comfort food come questo!

Sono certa che li avrete fatti e, con tutta probabilità, pubblicati già tutti quanti, ma vi lascio ugualmente la mia ricetta.

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Le mini cialde in cui sono inseriti non le ho fatte io....me le hanno regalate insieme alla grappa che ho utilizzato per aromatizzare i tartufi e ho pensato che fossero un modo insolito per presentarli e servirli.

Ingredienti (per una trentina di tartufi):

200 g di cioccolato fondente al 70%
50 g di cioccolato al latte
250 g di panna fresca
1 noce di burro
1 bicchierino di liquore al cioccolato*

per decorare:

cocco grattugiato
mandorle a lamelle (precedentemente tostate)
cacao amaro in polvere
zucchero a velo
granella di pistacchi

* si tratta di un liquore fatto con cioccolato e fior di grappa...è delizioso, profumato e non eccessivamente alcoolico. Le cialdine le regalavano insieme al liquore, suggerendo di utilizzarle come "bicchierini" per degustarlo.

Preparazione:

Tritate il cioccolato e mettetelo in una terrina. Portate ad ebollizione la panna, toglietela dal fuoco, unitevi il liquore e versatela sul cioccolato grattugiato; aggiungete la noce di burro e mescolate bene con una frusta a mano fino ad ottenere una ganache lucida ed omogenea. Fatela raffreddare mescolando di tanto in tanto per non far formare la pellicola in superficie. Copritela e ponetela in frigo per una notte o per almeno 6 ore.

Preparate l'occorrente per la decorazione disponendo i vari ingredienti in ciotoline separate. Prendete la crema dal frigo, aiutandovi con un cucchiaino prelevatene un po' e fatela rotolare velocemente tra i palmi delle mani (per mantenerle sufficientemente fredde da permettervi di maneggiare agevolmente la ganache, sciacquatele ogni tanto sotto l'acqua ed asciugatele perfettamente), formando una pallina regolare che passerete in uno degli ingredienti che avete scelto come copertura. Proseguite fino ad esaurimento della crema. Per evitare che la crema si sciolga, prelevatene un po' alla volta e ponete la restante in frigo, mentre vi occupate di formare i tartufi con le mani. Per evitare di fare pasticci con in vari "gusti", utilizzateli separatamente e cioè preparate prima tutti i tartufi al cacao, poi quelli al cocco, poi quelli ai pistacchi e così via, calcolandone circa 5 o 6 per tipo.

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sabato 17 gennaio 2009

PanBrioche al cioccolato

Dopo l'overdose di dolci calorici ed elaborati che ho preparato durante le feste, avevo voglia di qualcosa di semplice e buono per la colazione. Infatti, per quanto adori dolci e biscotti, a colazione prediligo cose molto semplici, e più di tutto qualche bella fetta di morbido pancarrè o panbrioche spalmato di marmellata di mirtilli neri. Mentre guardavo tra le ricette salvate sul mio pc, mi sono capitate sotto mano quelle di Paoletta (ormai mio punto di riferimento imprescindibile quando si parla di lievitati) del panbrioche all'olio e del pancarrè allo yogurt. Mentre cercavo di sceglierne una, controllavo la dispensa per assicurarmi di avere tutto il necessario. Ad un tratto, prendendo la farina manitoba, ho notato, in un angolino della confezione, proprio una ricetta di panbrioche. L'ho letta attentamente ed ho subito deciso che faceva proprio al caso mio, perchè -a differenza di quelle pubblicate da Paoletta- prevedeva un impasto "diretto" (ossia non preceduto dalla preparazione di lievitini, poolish o "bighe").
Ora non fate quelle facce, lo so bene che gli impasti in due fasi hanno una resa migliore e si mantengono fragranti per diversi giorni, ma io non ho quasi mai la pazienza o il tempo necessari per prepararli...che ci posso fare? Preferisco vedere il risultato della mia fatica nella stessa giornata e senza dovermi alzare all'alba! E dunque la scelta è caduta sulla ricetta trovata sulla farina, integrata, però, con alcuni piccoli trucchi ed accorgimenti che ho imparato proprio grazie a Paoletta. Anche la forma, quella bella treccia che vedete in foto, l'ho appresa sul suo blog. Ho ottenuto un pan brioche favoloso, morbidissimo, che, grazie ad un piccolo trucco che vi dirò nella spiegazione, si è conservato così per 2 giorni (non so se avrebbe resistito di più...al terzo giorno era stato spazzolato via tutto!).

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Con queste dosi io ho ottenuto due trecce, cotte in stampi da plum cake (ne ho due diversi, uno stretto e lungo circa 30 cm ed uno più corto e leggermente più largo, ma credo che come capienza si equivalgano..).

Ingredienti:

600 g di farina manitoba*
300 g di latte
25 g di lievito di birra 
100 g di zucchero
1 cucchiaino di miele
10 g di sale
150 g di burro
3 uova
una bacca di vaniglia
10 g di sale
gocce di cioccolata (non le ho pesate, diciamo tra 50 e 100 g)

*Io ho dovuto aggiungere un bel po' di farina durante la lavorazione, perchè l'impasto non cessava di essere appiccicoso. Forse occorre diminuire i liquidi...ma dipende dalla farina immagino.

Preparazione:

Leggendo il blog di Paoletta e quello di Adriano ho imparato che anche l'ordine in cui si mettono gli ingredienti nell'impastatrice è molto importante per la riuscita dei lievitati. Perciò, invece di seguire il procedimento indicato sulla ricetta ho cercato di seguire i consigli letti qua e là sui loro blog, ma non so se ho seguito proprio l'ordine giusto. Forse anche da questo è dipesa l'eccessiva umidità dell'impasto, che mi ha costretto ad aggiungere farina. Per fortuna, il pan brioche è venuto bene, davvero morbido, tuttavia, se qualcuno più esperto di me avesse suggerimenti, li accetterò ben volentieri.

Scaldate leggermente un po' di latte prelevato dal totale e scioglieteci il lievito con un cucchiaino di miele. Mettete nella ciotola dell'impastatrice la farina, lo zucchero, i semi della vaniglia ed il lievito sciolto, avviate l'apparecchio a bassa velocità ed unite gradualmente il resto del latte. Quando la farina sarà assorbita, unite il sale e dopo qualche istante le uova. A questo punto l'impasto sembrerà perdere consistenza, ma seguitando ad impastare la riacquisterà e comincerà ad avvolgersi sul gancio. A questo punto, unite il burro a tocchetti, mettendone poco per volta. Continuate ad impastare a velocità uno e mezzo (con il Ken), aumentandola occasionalmente a due. Dopo una decina di minuti, l'impasto dovrebbe apparire liscio ed elastico e dovrebbe arrotolarsi sul gancio; inoltre, non dovrebbe essere appiccicoso. Uso il condizionale perchè il mio, pur tentando di incordarsi (ossia arrotolarsi sul gancio), è rimasto a  lungo leggermente appiccicoso, perciò ho dovuto aggiungere man mano altra farina, finchè non ha assunto la giusta consistenza. Verso la fine, unite le gocce di cioccolato. Coprite la ciotola con pellicola trasparente e mettete a lievitare la pasta dentro il forno con la lucetta accesa o in altro luogo caldo e riparato, per almeno un'ora e mezza o fino a che non sarà raddoppiata (o anche triplicata) di volume.

Rovesciate l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e fate le pieghe del secondo tipo, come spiegato nel link (tratto dal blog di Adriano, Profumo di lievito). Dividete l'impasto in quattro parti uguali e date a ciascuna di esse ancora una volta le pieghe del secondo tipo. Coprite i panetti con un canovaccio umido e fateli riposare mezz'oretta. Dovrebbero aumentare parecchio di volume. A questo punto, imburrate due stampi da plum cake.

Prendete due dei panetti e formate con ciascuno di essi un cordoncino di impasto, largo circa due dita e lungo approssimativamente 80 cm. Disponeteli a croce sulla spianatoia e cominciate ad intrecciarli portando le due estremità del cordoncino che sta sotto, sopra all'altro, incrociandole e riportandole nella posizione di partenza (non credo che sia chiaro così, quindi andate a vedere il video che Paoletta ha inserito qui). Ripetete l'operazione per tutta la lunghezza dei cordoncini; dovreste ottenere una treccia. Fermate le estremità e mettetela nello stampo da plum cake.

Prendete gli altri due panetti e ripetete tutte le operazioni. Ponete la seconda treccia nello stampo, coprite entrambi gli stampi con un canovaccio umido e lasciate lievitare fino a che la pasta non avrà superato i bordi dello stampo (ci vorrà circa un'ora).

Scaldate il forno a 220°, mettendoci dentro una pirofila piena d'acqua (ho letto di recente che, in alternativa, per mantenere la giusta umidità nel forno, si possono gettare dei cubetti di ghiaccio sul fondo appena prima di infornare il panbrioche). Quando le trecce saranno ben lievitate, spennellatele con del latte ed infornatele.

Dopo circa 20 minuti, copritele con un foglio di alluminio, abbassate la temperatura a 180° e cuocete altri 10 minuti; a questo punto, togliete la pirofila d'acqua (per far cuocere e dorare bene il fondo del panbrioche) e proseguite la cottura per altri dieci minuti. Come al solito, i tempi di cottura sono piuttosto indicativi, perchè variano da forno a forno.

Sformate i due pan brioches ed avvolgeteli subito, con tutto lo stampo, in due grossi panni di cotone, vanno bene degli strofinacci spessi. Lasciateli raffreddare completamente, quindi toglieteli dagli stampi. Conservate il panbrioche sempre avvolto nel panno e poi messo dentro un sacchetto di nylon. In questo modo, si manterrà morbido a lungo.

Adesso vado ad impastare il mio prossimo pan brioche, questa volta mi cimenterò in un impasto indiretto, con il lievitino preliminare...speriamo bene!

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sabato 10 gennaio 2009

Torta Savoia

Proseguo con la carrellata dei dolci che ho preparato durante queste feste; questa torta l'ho portata alla cena della vigilia insieme alle sfince del post precedente. Così ho accontentato sia gli amanti della ricotta (R. ed io), sia gli amanti del cioccolato (S. -il cui dolce preferito è proprio la torta savoia- ed ancora.....io!).

Qui a Palermo la torta Savoia si trova in tutte le pasticcerie ed è molto diffusa; credo faccia parte della tradizione siciliana, ma devo dire che non lo so con certezza. Ho anche provato a cercare con google la storia della torta Savoia, ma non è venuto fuori nulla di interessante. Comunque, anche Wikipedia la include tra i dolci tipici di Palermo. Sono certa che tra voi ci sarà chi conosce questa storia, quindi vi invito a raccontarmi ciò che sapete su questa torta; io sono una curiosa e mi piace scoprire aneddoti sull'origine delle ricette più famose!

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La ricetta l'ho trovata sul forum di Gennarino, corredata da immagini delle varie fasi dell'esecuzione. La trovate qui
Realizzarla richiede un lungo lungo lavoro, ma ne vale la pena! Come sempre mi accade con le glasse, ho avuto problemi nel ricoprire la torta; non sono particolarmente brava a far colare le glasse sulle torte. Peraltro, la ricetta suggeriva di rifilare i bordi prima di rivestirla; io non l'ho fatto perchè i miei dischi di pan di spagna sembravano abbastanza regolari, ma è stato uno sbaglio. Ritagliare i bordi serve a renderli perfettamente lisci e omogenei, facilitando il compito di rendere uniforme la copertura. Benché, in definitiva, non fosse esteticamente ineccepibile, ha ricosso un grandissimo ed inatteso successo. Mi è stato persino chiesto di rifarla....ed intendo farlo (per te S. questo ed altro!), appena se ne presenterà l'occasione.

Ingredienti:

6 uova grandi (da 70 g)
90 g di farina 00
60 g di amido di grano
180 g di zucchero (io ho usato lo Zefiro) 
un cucchiaino di miele
150 g di cioccolato al latte
500 g di cioccolato fondente al 70% di cacao
100 g di crema di nocciole (se volete prepararla la ricetta è riportata
qui)* 
15 g di zucchero a velo
60 g di acqua
40 g di rum bianco

* una buona crema di nocciole Piemonte, se non volete farla in casa, la produce la Novi; oppure, se i puristi non gridano allo scandalo, potete usare della normalissima Nutella...

Preparazione:

Preriscaldate il forno a 160°. Separate i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve  fermissima con un pizzico di sale, conservandoli poi in frigo mentre montate i tuorli. Montate i tuorli con 150 g di zucchero, finchè diventeranno bianchi e densi. Unite un cucchiaino di miele, poi incorporate gradualmente la farina e l'amido setacciati insieme, mescolando con delicatezza. Aggiungete infine gli albumi a neve, poco per volta e mescolando dall'alto verso il basso. Coprite di carta forno due placche. Prendete un mestolo di impasto e distribuitelo sulla prima placca, livellandolo bene con il dorso di un cucchiaio fino ad uno spessore di circa 3 mm; cercate di formare un cerchio da 24 cm di diametro (io ho utilizzato come riferimento l'anello di una tortiera a cerniera). Fate riposare la pastella per un minuto e poi infornatela per circa 10 minuti. I tempi sono indicativi, ogni forno avrà il proprio; in ogni caso, i dischi dovranno essere leggermente dorati con i bordi un po' più scuri, ma non devono asciugarsi troppo nè biscottare sul bordo. La consistenza finale ricorda vagamente quella della pasta biscotto. Mentre il disco cuoce, preparate il secondo sulla seconda placca. Sfornate il primo disco e trasferitelo su un piano con tutta la carta forno per raffreddarlo. Dovrete ottenere in tutto otto dischi.

Mentre i dischi raffreddano, preparate la farcia. Sciogliete a bagnomaria 150 g di cioccolato a latte, 200 g di cioccolato fondente al 70%, la crema di nocciole e i 15 g di zucchero a velo setacciato. Quando tutto sarà fuso, togliete il pentolino dal fuoco ed unite 10 gocce di rum bianco. Il liquore addenserà il composto. Il mio, rispetto a quello che si vede nelle foto del sito, era più morbido, ma la consistenza finale della torta mi hanno detto essere perfetta, quindi non occorre che la farcia risulti troppo densa. Oltretutto mi è stato assai più facile stenderla sui dischi.

Preparate la bagna al rum: scaldate leggermente 60 g di acqua e scioglietevi i rimanenti 30 g di zucchero; unite poi 30 g di rum bianco e mescolate.

Montate la torta. Capovolgete il primo disco di pan di spagna su un foglio di carta forno di diametro leggermente inferiore; staccate la carta servita per la cottura e stendetevi un sesto della farcia, tenendovi a circa mezzo centimetro dal bordo. Bagnate con la soluzione di acqua, zucchero e rum un secondo disco di pan di spagna, capovolgetelo sul primo spalmato di crema, staccate la carta di cottura e stendetevi sopra un altro sesto della crema al cioccolato. Ripetete l'operazione fino ad esaurimento della farcia e della bagna (abbondate pure nel bagnare i dischi). Vi resterà un ultimo disco di pan di spagna che non dovrà essere bagnato e andrà adagiato sull'ultimo strato di crema a copertura. Adesso fate quel che io non ho fatto: utilizzando un piatto o un disco di cartone da torte di circa 22 cm di diametro, rifilate il bordo della torta con un coltello affilato (i ritagli potete mangiarli subito...per verificare la riuscita del dolce!!! :D). Ponetela in frigo a raffreddare, coprendola con pellicola trasparente.

Preparate la copertura: sciogliete a bagnomaria 300 g di cioccolato fondente al 70% di cacao e temperatelo. Per il temperaggio, occorre portare il cioccolato a 45-50°, poi stenderne due terzi su un piano di marmo (se l'avessi.....io uso il tappetino in silicone della Silikomart, del quale non so più fare a meno, è favoloso per stendere frolle, lavorare impasti lievitati e, in mancanza di altre superfici disponibili, può essere usato per temperare il cioccolato!) e lavoratelo con due spatole con un movimento dall'esterno verso l'interno, fino a portarlo ad una temperatura di circa 28°. Raccogliete il cioccolato e riunitelo alla parte lasciata a bagnomaria, riportando il tutto ad una temperatura di circa 32°. Vi confesso che a me il temperaggio non riesce proprio bene, spesso il cioccolato non diventa abbastanza lucido. Ma se avete lo stesso problema, non temete: anche se non perfettamente lucida, la vostra torta sarà ugualmente buona!

Per coprire la torta ponetela su un disco di cartone rigido di diametro inferiore alla torta, quindi appoggiatela su una tazza o una ciotola con sotto un piatto o un foglio di carta forno. Il fatto che la torta sia sollevata dal piano semplificherà la glassatura. Versate il cioccolato fuso sulla torta, facendolo colare sui bordi e cercando di stenderlo con il minor numero di movimenti possibile.
Lasciate che il cioccolato si rapprenda completamente prima di spostare la torta. Tenete da parte un po' di cioccolato fuso. Quando la copertura si sarà sappresa, unite al cioccolato rimasto due gocce di rum per addensarlo e, con un conetto di carta forno dalla punta sottile, formate la scritta "Savoia" sulla vostra torta (io veramente ci ho scritto "Buon Natale"!).

Conservatela in luogo fresco, non necessariamente in frigo, va bene anche una veranda o un balcone....certo purchè dove abitate voi fuori non faccia più freddo che dentro al frigo!

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martedì 25 novembre 2008

Eclairs al cioccolato

Periodo orrendo, triste, difficile, faticoso. Ci voleva un dolcino per tirarmi su. Nessun commento oggi, solo la ricetta, assolutamente perfetta, di un certo Robert Linxe; adesso mi direte tutti che lo conoscete e che è un pasticcere famosissimo....io non lo avevo mai sentito nominare. Mi sa che adesso googlo il suo nome e vedo di scoprire qualcosa in più su di lui, anche perchè se tutte le sue ricette sono buone come questa val la pena cercarne altre!
Una piccola precisazione sulla ricetta: ho fatto un'unica variazione, nella copertura degli eclairs; la ricetta prevedeva una glassa a base di fondant al cioccolato, ma io ho utilizzato una più semplice glassa a base di cioccolato fuso.

Eclairs copia

Ingredienti (per circa 12 eclairs):

per la pasta bignè

125 ml di latte
1 pizzico di sale
4 g di zucchero semolato
50 g di burro
75 g di farina
2 uova

per la crema pasticcera

2 tuorli
40 g di zucchero semolato
20 g di farina
10 g di cacao amaro in polvere
250 ml di latte

per la ganache al cioccolato

100 ml di panna fresca
100 g di cioccolato fondente al 70%

per la glassa

50 g di cioccolato fondente (mi sono bastati appena)
1 noce di burro
1 cucchiaio di panna

Preparazione:

Preparate prima la pasta bignè. Versate il latte e il burro in una pentola, aggiungetevi lo zucchero e il pizzico di sale e portate ad ebollizione continuando a mescolare; il burro deve essere sciolto ed il composto deve bollire. Appena si alza il bollore, levate dal fuoco ed incorporate tutta la farina in un sol colpo, mescolando vigorosamente con un cucchiaio di legno per non fare formare grumi. Mettete di nuovo il pentolino sul fuoco e cuocetelo, senza smettere di mescolare, fino a che si staccherà dal fondo e dalle pareti e inizierà a sfrigolare. Togliete dal fuoco e ponete su un piano a raffreddare, mescolando di tanto in tanto per mantenerlo morbido. Accendete il forno a 175° ventilato (o 190-200 se statico). Con l'aiuto di una frusta elettrica, o a mano se preferite, incorporate al composto ormai quasi freddo le uova, uno alla volta, aggiungendo il secondo solo quando il precedente sarà perfettamente amalgamato. Dovrete ottenere un composto morbido, ma non liquido, deve essere ancora piuttosto consistente. 
Mettete il composto in un sac à poche e formate dei bastoncini lunghi 8-10 cm e larghi circa 3 cm, ben distanziati tra loro. Cuoceteli nel forno già caldo. Sui tempi di cottura devo fare una breve digressione: di solito li cuocio in forno statico a 190° per 40 minuti. Stavolta ho usato il forno ventilato e dato che non sono esperta, ho dovuto modificare le temperature in cottura; in particolare, li ho cotti a 175° per 10 minuti, poi a 150° per altri 10 minuti e per un altro paio di minuti a 100°, per far asciugare bene l'interno. Così sono venuti perfetti, dorati, gonfi e croccanti e non si sono afflosciati uscendo dal forno.
Una volta sfornati, incideteli su un lato con un coltellino affilato e lasciateli raffreddare.
Preparate adesso la ganache. Scaldate la panna e appena bolle versatela sul cioccolato grattugiato; mescolate con una frusta per ottenere un composto omogeneo. Lasciate raffreddare mescolando spesso per non far solidificare la superficie.
Preparate anche la crema pasticcera. Sbattete i tuorli con lo zucchero finchè si saranno un po' gonfiati, unite la farina ed il cacao setacciati insieme e stemperate con il latte. Mettete il tutto sul fuoco e cuocete per due minuti dopo il primo bollore, senza mai smettere di mescolare con una frusta o un cucchiaio. Fate raffreddare anche la crema, avendo cura di mescolarla spesso, al pari della ganache.
Quando le creme saranno tiepide, mescolatele insieme. Poi usate il composto ottenuto per farcire gli eclairs.
Preparate la glassa sciogliendo il cioccolato, insieme alla panna ed al burro, a bagnomaria; spennellate la glassa sugli eclairs e lasciate rapprendere in frigo.
Infine, dimenticatevi delle calorie e dei trigliceridi e godetevi il frutto del vostro lungo lavoro!

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martedì 4 novembre 2008

Madeleines al cioccolato

Lo scorso fine settimana, come vi avevo anticipato, mi sono rimessa ai fornelli per dedicarmi a qualche ricetta un po' speciale.

L'ispirazione mi è venuta dopo aver ricevuto un bellissimo pacco dalla Silikomart, la famosa azienda produttrice di stampi in silicone, che mi ha proposto di mettere alla prova i loro prodotti preparando alcune ricette. Ho accettato con piacere perchè credo sinceramente che siano prodotti validi e soprattutto comodi. Ma dato che il mondo è piendo di scettici nei riguardi del silicone, voglio raccontarvi il mio  travagliato rapporto con gli stampi di questo materiale.

In principio, li odiavo, perchè ne avevo comprato uno al supermercato (per i muffins) il quale esalava un orrido odore di plastica che si trasmetteva anche al cibo, ogni volta che veniva infornato. Qualche tempo dopo, mi sono sposata e tra i regali c'erano un paio di stampi in silicone di buona qualità, con i quali ho iniziato a trovarmi meglio, perchè non facevano cattivo odore, ma ancora non avevo risolto tutti i miei problemi, perché pur essendo in silicone, a volte il cibo vi si attaccava (dei brownies in particolare sono rimasti irrimediabilmente agganciati al fondo!). Quest'estate, poi, mi hanno regalato uno stampo per tortine della Silikomart ed è stato amore al primo utilizzo! Nessun cattivo odore, resistente al punto giusto, perfetta antiaderenza...insomma ottimo! Quindi, quando l'azienda mi ha proposto questa collaborazione, sono stata felice di accettare, perchè conoscevo ed apprezzavo già i loro prodotti.

Aprendo il pacco che ho ricevuto, ho avuto un'altra piacevolissima sorpresa: ci ho trovato dentro lo stampo per le madeleines, che desideravo da tempo!! Ovviamente, non ho avuto dubbi e ho deciso di provarlo per primo (gli altri li vedrete prossimamente)!

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Nel mio adorato Libro d'oro del cioccolato c'era una ricetta di madeleines al cioccolato, ma poiché prevedeva un procedimento un po' laborioso e l'uso del "burro nocciola", ho deciso di accantonarla almeno momentaneamente e provarne una più semplice. Eccovela.
Ho ottenuto 17 madeleines grandi ed una (quella che vedete in primo piano, con quella adorabile gobbetta!) un po' più piccola, ma credo dipenda dal fatto che ho riempito troppo alcune formine.

Ingredienti (per 18 madeleines):

60 g di farina 00
20 g di cacao amaro in polvere (equo e solidale)
100 g di zucchero
2 uova
90 g di burro
un baccello di vaniglia
un cucchiaino raso di essenza di mandorla
1/2 cucchiaino scarso di lievito
1 pizzico di sale

Preparazione:

Setacciate insieme (e stavolta fatelo, perchè il cacao è pieno di grumi!) farina, cacao, lievito ed un pizzico di sale. Fondete il burro senza farlo friggere e lasciatelo raffreddare. Lavorate le uova con lo zucchero, i semi della vaniglia e l'essenza di mandorla con lo sbattitore elettrico ad alta velocità (io ho usato la planetaria) per almeno 3 minuti, fino ad ottenere una massa chiara e spumosa. Incorporate delicatamente la farina con il cacao, mescolando dal basso verso l'alto con una spatola di gomma (le mie uova, montate con la planetaria erano diventate così dense che è stato difficilissimo incorporare la farina senza smontarle). Terminate versando a filo il burro fuso freddo, mescolando delicatamente fino a rendere omogeneo l'impasto. Coprite la ciotola con pellicola e ponete in frigo a riposare per almeno 4 ore (meglio tutta la notte). Il riposo servirà ad aumentare lo sbalzo termico che subiranno i vostri dolcetti quando li infornerete, facendoli gonfiare ben bene fino a formare la classica gobbetta in cima (Cavoletto docet!).
Trascorso il riposo, prendete l'impasto e distribuitelo negli stampini riempendoli quasi completamente. Infornate nel forno già caldo a 200° per circa 13 minuti.

Qualche piccolo suggerimento finale: se i 200° del vostro forno sono reali, abbassate la temperatura a 180° appena vedrete formarsi la gobbetta sulle madeleines; in ogni caso, sorvegliate attentamente la cottura. Se dovete fare più infornate, tenete l'impasto in frigorifero tra una e l'altra per non farlo scaldare. Se, come me, avete gli stampi in silicone, sfornate le madeleines, fatele raffreddare due o tre minuti, quindi toglietele dallo stampo e riutilizzatelo (senza bisogno di ungerlo) per proseguire la cottura.

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giovedì 9 ottobre 2008

Cookies caffè, noci e nocciole

Questo blog sta diventando un po' monotematico, mi rendo conto...praticamente si è trasformato nel paradiso del biscotto!! Il fatto è che io vado a periodi, mi vien voglia di cucinare una certa cosa, e solo quella, fino alla nausea, o -il che è più facile- finché non mi prende una nuova mania. I biscotti mi sono sempre piaciuti, ma ormai prepararli è diventato una specie di anti-stress. Ogni volta che mi sento nervosa, stanca o triste, mi metto a preparare biscotti, anche perché hanno l'indubbio vantaggio di poter essere preparati praticamente con qualsiasi cosa, quindi mi basta aprire il ricettario e la dispensa e sono sicura di tirar sempre fuori qualcosa di buono con poca fatica.

Ormai ne ho provati davvero di tutti i tipi, "ritagliati", "arrotolati", "sagomati", "a goccia" (la classificazione è quella fatta dal Libro d'oro dei biscotti, che ha una sezione dedicata a ciascun tipo). Ancora non ho sperimentato intere sezioni, come le "barrette e quadrotti", "amaretti e meringhe", o la "piccola pasticceria", ma ci arriverò, prima o poi!
In questo momento mi sto dedicando ai biscotti " a goccia", ossia quelli che si formano semplicemente versando cucchiaiate di impasto sulla placca del forno, perchè sono molto veloci da realizzare. Ma sarà solo una fase...presto tornerò a dedicarmi a tutti gli altri!

Questa ricetta non la troverete nel libro, perchè l'ho rielaborata un bel po'. Mi sembrava che in quella originale ci fosse...troppo di tutto, troppo cioccolato, troppa frutta secca, troppo caffè! Quest'ultimo può essere tranquillamente omesso, anzi devo proprio dire di preferirli senza.

Cookie

Ingredienti (per una ventina di biscotti):

66 g di farina 00
1/4 di cucchiaino di lievito
150 g di cioccolato fondente al 70% 
85 g di burro
2 uova
140 g di zucchero
10 cm di baccello di vaniglia
1 cucchiaino di caffè forte
50 g di noci
50 g di nocciole
50 g di cioccolato bianco
un pizzico di sale

zucchero a velo per spolverizzare

Prepararazione:

Scaldate il forno a 170°. Setacciate la farina, il lievito e un pizzico di sale in una ciotola. Fate fondere il cioccolato fondente spezzettato ed il burro a bagnomaria, con l'acqua che sobbolle appena. Lavorate le uova e lo zucchero con uno sbattitore elettrico ad alta velocità, fino ad ottenere una crema densa e chiara. Aggiungete il cioccolato fuso, il caffè ed i semini della vaniglia (che preleverete con la punta di un coltellino dopo aver inciso il baccello nel senso della lunghezza), mescolando delicatamente. Unite la farina mescolando bene per evitare grumi, ma avendo cura di fare un movimento dal basso verso l'alto per non smontare troppo le uova. Tritate grossolanamente le noci, le nocciole ed il cioccolato bianco. Incorporate il tutto al composto, amalgamando bene.
Dosandola con un cucchiaino, distribuite la pasta sulla piastra ricoperta di carta forno, mantenendo una distanza di 3-4 cm tra una pallina e l'altra (l'impasto si allargherà parecchio in cottura). Fate cuocere i biscotti per 20-25 minuti, o fino a quando vedrete comparire delle piccole crepe sulla superficie. Sfornateli e trasferiteli su una griglia per farli raffreddare.
Otterrete dei biscotti croccanti in superficie e morbidi dentro. Io ne ho spolverizzati alcuni con lo zucchero a velo, una volta freddi, per esigenze fotografiche, ma sono carini anche al naturale. Conservateli ben chiusi in un barattolo o in una scatola...ammesso che ve resti qualcuno!

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venerdì 2 maggio 2008

Crostatine di pere e mandorle

Questa ricetta è un primo tentativo di imitare uno dei dolci che ho più apprezzato a Parigi (la mia preferita era quella della Boulangerie di Eric Kayser), insieme alla tarte au citron. Devo ancora perfezionare la crema (perchè in quella che ho assaggiato a Parigi si sentivano maggiormente le mandorle e meno il cioccolato) e un paio di altre cosette, ma come primo esperimento sono piuttosto soddisfatta!

La base è la mia ormai solita pâte sucrée, che trovate qui. La crema, invece, l'ho presa dal libro d'oro del cioccolato, in cui ci sono delle tortine molto simili a queste, solo con la pasta al cioccolato, anziché bianca.

crostatina_pere_mandorle

 
Di seguito vi indico le altre cose che mi ripropongo di modificare al prossimo tentativo: intanto, direi di non tagliare la pera a fettine, come nella tarte parigina, ma di lasciarla intera, come si vede nel Libro d'oro del cioccolato; inoltre, lasciando intere le pere, credo sarebbe meglio cuocerle leggermente prima, in uno sciroppo di acqua, zucchero, limone e spezie; infine, avrei dovuto lucidare la superficie con un po' di marmellata di albicocche sciolta a fuoco lento, ma quel giorno non ne avevo.

Ingredienti:

per la pasta:
125 g di farina
15 g di farina di mandorle
55 g di zucchero
75 g di burro
1 tuorlo
1 cucchiaio di acqua fredda
1 pizzico di sale

per farcire e decorare:

2 pere non troppo grosse
120 g di farina di mandorle
200 g di cioccolato fondente al 70%
100 g di burro
120 g di zucchero
3 uova
30 g di farina
cannella
un limone

50 g di marmellata di albicocche

Preparazione:

Cominciate a preparare la pasta zuccherata. Mettete nella planetaria o nel mixer il burro, lo zucchero, il tuorlo, la farina di mandorle, il sale ed il cucchiaio di acqua. Azionate l'apparecchio ed amalgamateli insieme, poi aggiungete la farina e continuate a lavorare fino ad ottenere una pasta liscia. Avvolgetela nella pellicola e ponetela a riposare un'ora in frigorifero.
Mentre la pasta riposa, preparate la crema.
Fate fondere il cioccolato tritato a bagnomaria, mescolando con un cucchiaio di legno. Togliete dal fuoco e lasciatelo intiepidire. Lavorate con un frullatore elettrico il burro con lo zucchero, finché diventa chiaro e spumoso. Unite le uova, uno per volta, mescolando bene con il frullatore a bassa velocità. Unite anche il cioccolato fuso, a filo, con il frullatore alla minima velocità. Unite delicatamente al composto la farina e la farina di mandorle, mescolando con un cucchiaio di legno. Coprite e tenete il composto trenta minuti in frigorifero.
Preriscaldate il forno a 180°. 
Stendete la pasta, ricavatene dei dischi da circa 14 cm di diametro e rivestite con essi 4 stampi da crostatina da 12 cm, imburrati ed infarinati, con il fondo coperto da un dischetto di carta forno.
Versate la crema in modo che non arrivi oltre la metà del bordo.
Sbucciate le pere, tagliatele a metà ed eliminate il torsolo con l'aiuto di uno scavino. Strofinatele con mezzo limone e tagliatele a fettine senza però arrivare fino in fondo con il coltello, in modo che le fette non si separino una dall'altra (meglio ancora, come vi suggerivo prima, lasciatele intere e se temete che restino crude, cuocetele 5 minuti in uno sciroppo di acqua, succo di limone, zucchero e cannella).
Mettete mezza pera al centro di ciascuna crostatina (devono essere abbastanza piccole da non fuoriuscire, fate attenzione quando le scegliete!).
Cuocete le crostatine nel forno già caldo per 15-20 minuti (le mie dovevano cuocere poco meno, non per la pasta che era perfetta, ma per la crema, che avrebbe dovuto restare più morbida), finché le basi saranno dorate e la crema si sarà gonfiata leggermente.
Sfornatele e lasciatele raffreddare, quindi sformatele.
Sciogliete la marmellata di albicocche sul fuoco bassissimo con due o tre cucchiai d'acqua, quindi usatela per spennellare delicatamente le crostatine, in modo particolare la crema.

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mercoledì 19 marzo 2008

Crostata al Cioccolato

Cari amici, mi allontano per qualche giorno, un paio di settimane penso, e volevo lasciarvi con qualcosa di dolce. Alla fine ho optato per questa "tarte choc". La ricetta è una specie di ibrido tra quella del Cavoletto (scusate, non trovo più il link..e il suo archivio è davvero troppo vasto per cercarlo!!!) e la crostata al cioccolato del Libro d'oro del cioccolato. L'ho servita insieme alla crostata di lamponi che avete visto qualche settimana fa (qui) e devo ammettere di aver stupito i miei ospiti! La base è la stessa della crostata ai lamponi, quindi, dato che vado un pochino di fretta, per le dosi e il procedimento vi mando a quella ricetta, mentre di seguito indico il necessario per la crema e la decorazione.
Detto questo e prima di passare alla ricetta...beh vi mando un abbraccio virtuale e ci rivediamo tra due settimane (anche meno spero...)!

Crostata_Cioccolato

Ingredienti:

per la crema

250 g di cioccolato fondente al 70%
200 ml di panna fresca
200 ml di latte
3 tuorli
75 g di zucchero
2 fogli di colla di pesce

per la decorazione

50 g di cioccolato bianco

Preparazione:

Spezzettate piuttosto finemente il cioccolato e mettetelo in una ciotola. Mettete la colla di pesce in una ciotolina e copritela con acqua freddissima per farla ammorbidire.
Portate ad ebollizione il latte e la panna. Montate i tuorli con lo zucchero, servendovi di uno sbattitore elettrico, quindi unite il latte e la panna bollenti, facendoli scendere "a filo", meglio ancora se attraverso il colino cinese, per eliminare eventuali "pellicole" che si siano formate bollendo. Ponete la crema su  fuoco basso e lasciatela addensare mescolando continuamente, portandola al "punto rosa", ossia attorno agli 85°, ma SENZA farla MAI BOLLIRE. Se non avete il termometro, saprete che la crema è pronta non appena inizierà a velare il cucchiaio.
Togliete la crema dal fuoco e versatela sul cioccolato tritato; mescolate energicamente finchè la crema sarà liscia ed omogenea ed il cioccolato si sarà sciolto completamente. Unite subito la gelatina strizzata e mescolate per incorporarla al composto (attenzione ai grumi, si formano facilmente se la crema si è raffreddata troppo). Versate la crema sulla base precedentemente preparata e lasciate raffreddare a temperatura ambiente (la porrete in frigo dopo la decorazione).

Fondete a bagnomaria il cioccolato bianco, mettetelo in un conetto di carta forno e formate una spirale sulla torta. Mettete la crostata in frigo fino al momento di servirla.

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giovedì 7 febbraio 2008

Cuori di cioccolato alle nocciole

Dato che si avvicina San Valentino e in giro imperversano i cuori, ho deciso di postare questi biscotti, la cui preparazione risale invero a qualche tempo fa. Li ho preparati già diverse volte, sono tra i biscotti preferiti di mio marito e piacciono praticamente a tutti! Sono facili da preparare e di sicuro effetto. La ricetta viene dal Libro d'oro del cioccolato, e anche là sono realizzati a forma di cuore, ma potete tagliarli nelle forme che più gradite! Oppure potete farli a forma di cuore, metterli in una bella scatola e regalarli a qualcuno...sarà di certo un dono più significativo dei celebri cioccolatini le cui vendite subiscono un'impennata in questo periodo!
AGGIORNAMENTO: ho deciso di partecipare con questi biscotti all'iniziativa di Zorra "A HEART FOR YOUR VALENTINE". L'idea è di pubblicare, entro il 15 febbraio, piatti dolci o salati a forma di cuore o decorati con cuori. Potete vedere il banner dell'iniziativa nella mia barra laterale. Tra poco mi cimenterò con la traduzione in inglese della ricetta...aiuto!
P.S.: ora potete trovare l'intera collezione di ricette messa insieme da Zorra nel round up, che trovate qui.

cuori ciocconocciole

Ingredienti (per circa 25 biscotti):

200 g di farina
125 g di nocciole
125 g di burro
50 g di cacao amaro
120 g di zucchero di canna chiaro
2 uova
un pizzico di sale

Preparazione:

Setacciate la farina, il cacao e un pizzico di sale in una ciotola. Lavorate il burro e lo zucchero di canna con le fruste elettriche ad alta velocità fino ad ottenere una crema. Unite un uovo intero e un tuorlo (conservate l'albume, vi servirà tra poco), mescolate brevemente e poi incorporate gli ingredienti secchi e circa metà delle nocciole tritate abbastanza finemente (ma non ridotte in polvere). Mescolate velocemente fino ad ottenere una pasta liscia (io ormai faccio tutto con la planetaria). Datele la forma di un disco, poi avvolgetela nella pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigo una trentina di minuti. Nel frattempo scaldate il forno a 180° e rivestite due piastre con carta forno. Stendete la pasta su una superficie leggermente infarinata fino ad uno spessore di mezzo centimetro. Ritagliate i cuori di pasta con una formina da 4 cm di diametro. Unite i ritagli di pasta, stendetela nuovamente e ricavate altri biscotti fino ad esaurimento dell'impasto. Battete l'albume rimasto a neve (io l'ho fatto a mano, non è necessario che sia a neve fermissima...), usatelo per spennellare i biscotti e cospargeteli con le restanti nocciole spezzettate grossolanamente. Cuoceteli per circa 15-20 minuti (i tempi variano moltissimo in base al forno, nel mio ad esemipio hanno bisogno di 20 minuti ma la ricetta suggeriva di cuocerli per 10-15), quindi poneteli a raffreddare su una griglia.

English version. Chocolate hearts with hazelnuts:

Ingredients (for about 25 cookies):

200 g flour
125 g of hazelnuts
125 g of butter
50 g of bitter cocoa
120 g of cane sugar
2 eggs
A pinch of salt

Preparation:

Sieve (I'm not sure that this word is correct...if you don't understand it tou can just combine the ingredients into the bowl and don't use the sieve!) the flour, the cocoa and a pinch of salt in a bowl. Beat butter and cane sugar with electric whips until you obtain a cream. Add a whole egg and a egg yolk (preserve the white, you will soon need it), mix for a while and then add the dry ingredients and about half of hazelnuts finely chopped (but not reduced to powder). Mix quickly until you get a smooth dough. Wrap it in transparent film and put in the refrigerator for about thirty minutes. Meanwhile heat the oven to 180 degrees (Celsius). Using a rolling pin level the dough on a lightly floured surface to a thickness of half a centimeter. Cut the hearts with a heart shaped cookie cutter. Beat the egg white until soft peaks form. Put it on the cookies with a cooking brush and then spread the rest of the hazelnuts grossly chopped over the cookies (like in the picture). Bake them for about 15-20 minutes, then put on a grid until they are cool.

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martedì 8 gennaio 2008

Vanillakipferl e Cantucci al cioccolato e nocciole

Premessa:
Lo so che aspettate i racconti del mio viaggio e magari qualche foto (sono stata in un paio di ristorantini deliziosi, niente male per essere in America...), ma ci vorrà un po' per raccogliere le idee e il materiale, perciò intanto posto qualcuna delle ricette che avevo arretrate, tra cui le ultime in tema più o meno natalizio, benchè sia già troppo tardi!

Comincio con questi biscotti, che hanno concluso la prima fase della mia "biscottite" (ma aspettatevene una seconda assai presto....adesso sfodero le mie nuove armi pesanti: "Il libro d'oro dei biscotti" e...udite udite LA MIA NUOVA PLANETARIA!!!) e che ho preparato in occasione del brindisi annuale presso il mio studio, con i colleghi (i quali parrebbero aver parecchio gradito...).

vanilla_e_cantucci

I primi, i Vanillakipferl, li conoscerete già, li ha pubblicati Cavoletto e poi anche Elisabetta...lo so che avevo deciso di non pubblicare biscotti altrui ma questi mi hanno tentata troppo ed erano deliziosi! La ricetta la trovate qui, io ho solo diviso tutte le dosi a metà ed ho usato i semi di mezza stecca di vaniglia fresca al posto dell'estratto e devo dire che sono venuti profumatissimi.

Gli altri li ho trovati sul mitico "Libro d'oro del cioccolato" (vi ho già suggerito di comprarlo vero???), ma se ne erano già visti di simili in giro (sigh! seconda semi-infrazione alla mia regola...ma io li avevo adocchiati da prima,solo che non mi decidevo a provarli!)!!!!

La ricetta prevedeva dosi doppie, ma io ho diviso tutto a metà (con qualche difficoltà per le uova, che erano 3 grosse) e ho ottenuto circa 25 biscotti, tenendo conto che ho tagliato ciascuna "fetta" a metà (passaggio che vi risulterà più chiaro leggendo la preparazione...).

Ingredienti:

100 g di farina
65 g di nocciole (sgusciate e spellate)
1 cucchiaino di caffè liofilizzato (io non l'ho usato)
37 g di cacao amaro
mezzo cucchiaino di bicarbonato
2 uova piccole
100 g di zucchero
mezza stecca di vaniglia
30 g di gocce di cioccolato fondente
un pizzico di sale

Preparazione:

Preriscaldate il forno a 180°. Setacciate farina, cacao, bicarbonato e sale in una ciotola. In un'altra ciotola, lavorate le uova, lo zucchero ed i semini del baccello di vaniglia (che preleverete con la punta di un coltellino, dopo aver inciso il baccello a metà nel senso della lunghezza) con un frullatore elettrico ad alta velocità fino ad ottenere una crema chiara e densa. Incorporate gli ingredienti secchi, il caffè, le nocciole e le gocce di cioccolato e mescolate fino ad ottenere una pasta dura. La mia appariva troppo fluida, probabilmente a causa delle 2 uova, per quanto piccole, così ho aggiunto un cucchiaio di farina; la consistenza è comunque rimasta più vicina a quella dei cookies e biscotti analoghi, che a quella di una frolla. Ma i biscotti, al termine della cottura erano molto croccanti, come avrebbero dovuto essere, quindi andava bene anche così...
Formate con la pasta un rotolo lungo circa 30 cm (qui ho avuto dei problemi, la mia non restava tanto in forma..era un rotolo piuttosto piatto e largo) e deponetelo sulla placca del forno rivestita di carta forno appiattendolo leggermente (il mio lo era già di suo, appiattito intendo!). Fate cuocere 25-30 minuti o finchè sarà consistente al tatto, tanto da poter essere sollevato dalla piastra e trasferito su un tagliere. Lasciatelo raffreddare 15 minuti, nel frattempo abbassate la temperatura del forno a 170°. Tagliate il rotolo a fette diagonali spesse circa 2 cm; dato che le mie fette erano davvero troppo lunghe per costituire un solo biscotti, le ho tagliate poi tutte a metà. Deponete i biscotti sulla piastra del forno senza che si tocchino fra loro, e fateli cuocere ancora per 15-20 minuti, o finchè saranno divenuti ben croccanti. Fateli raffreddare su una griglia.

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