Alla fine riesco a scrivere anche della tintura con la Robbia!
Ho letto meraviglie di questo estratto, usato fin dall’antichità, e di cui si narrano tantissime ricette, per ottenere le tonalità più particolari di rosso, rosa o marrone, una delle fonti più carine che ho trovato sul web è questo blog: La zia Artemisia
Ho preparato il calderone con l’estratto portato a temperatura non sopra i 60°C circa – ehm ammetto che vado un po’ a stima sulle temperature, perchè non mi sono ancora dotata di termometro apposito, mi sembra una spesa un po’ eccessiva, preferisco spendere in fibre e colori….. – perchè altrimenti ho letto che la tinta vira verso il marrone.
Poi ho buttato 50g di lana Corriedale in fibra e 50g della stessa lana in filato e li ho lasciati immersi per un’ora a temperatura costante – accendendo e spegnendo il fuoco a intervalli…
Finito questo passaggio ho messo altri 50g di fibra e di filo nel bagno esausto rimasto in pentola, e ho aggiunto aceto per vedere l’effetto che avrebbe fatto; li ho lasciati così mezz’ora.
Ultimo esperimento: ho diviso a metà la fibra tinta così e ho alzato la temperatura portandola a bollore per altra mezz’ora.
Ecco i risultati, non so quanto si vedano le differenze nei colori, ma le sfumature sono nette e interessanti:
- Sotto a sin: PRIMO BAGNO, a destra: TERZO BAGNO, sopra: SECONDO BAGNO
- A sin: SECONDO BAGNO, davanti: TERZO BAGNO
- Davanti: SECONDO BAGNO, dietro: PRIMO BAGNO
- A sin: PRIMO BAGNO, a destra: SECONDO BAGNO
Niente a che vedere con il rosso leggendario che dovrebbe dare questa radice, ma era il primo tentativo, quindi non si demorde e si prosegue!