Visualizzazione post con etichetta Pensieri sul filo di lana... (Strung Thoughts). Mostra tutti i post
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lunedì 11 novembre 2013

ISPIRAZIONI

Alla fine di una ennesima giornata sfiancante, in cui più di una volta ho pensato che avrei dovuto usare la mia intelligenza e le mie mani in qualcosa di maggior valore,  arrivo a casa e leggo un passaggio davvero illuminante, dal mio ultimo libro acquistato – Hand Spun di Lexi Boeger:

“This book is the black sheep looking back at its root and knowing that,though its difference makes it stand out, it’s a sheep after all…. The art-yarn movement speaks to the black sheep in us all. It allows us to feel like we are ditching the flock and running as fast as our little blacks hooves will take us over ther grassy hill that we can’t see beyond, where we can do what we want, baa with  the wolves, eat only dandelions, and opt for a night under ther stars in place of the safety of the barn.”

Lo lascio in inglese perchè è davvero molto più eloquente,  una prospettiva ispirante, quando ne avevo proprio bisogno.

Neanche a dire che ogni filato narrato è favoloso, da iniziare a fare subito…

mercoledì 2 gennaio 2013

VECCHIE ABITUDINI

Ben arrivato al nuovo anno, quello vecchio si è chiuso con tanti impegni, alcuni interessanti, altri per cui non avrei dovuto spendere un secondo di energie…

E il blog è finito in fondo alla classifica delle cose da fare, e come mi è mancato!

Questi sono alcuni dei “colpevoli”, alibi o che dir si voglia… SAMSUNG

SAMSUNG

SAMSUNGSAMSUNG            SAMSUNG            SAMSUNG

Sono ormai almeno 15 anni suonati che ogni Capodanno mi vengono in mente propositi e auspici per i mesi che stanno iniziando, a volte me li sono scritti – ma ora sono arrivata alla consapevolezza che non ha senso neppure comprare un’agenda, perchè alla fine da Febbraio in poi resterebbe bianca…. i post it e memo sul telefono per ora sono la soluzione ideale – e il blog è uno di questi, on almeno un racconto a settimana… almeno la voglia ce la metto!

Comunque buon inizio a tutti…2012-12-16 16.38.53

mercoledì 17 ottobre 2012

PENSIERI LANOSI e SILENZIOSI

In questi giorni sto assaporando il piacere di lavorare, maneggiare e filare tra me e me, dopo gli ultimi appuntamenti “sociali” e soprattutto in previsione del prossimo, che non era confermato ma ora sì: La Fiera di San Martino a Firenze il 3 e 4 Novembre – ovvero la Fierucola delle lane e dei pastori – a cui parteciperò sempre con Federica alias Il Sale in Zucca!!!

SAMSUNG

Non vedo l’ora, ma resta il fatto che tra questi eventi pubblici pur con  tutti i pregi che hanno è impagabile il piacere di starsene in un cantuccio a lavorare in silenzio.

SAMSUNG

Quindi scrivo questo pensiero prima dell’ufficio, con il puffolino in braccio che mi schiaccia tutti i tasti a caso, perchè è davvero una bella sensazione da ricordare… E pubblico le foto delle ultime tre matasse filate, che in realtà ho fatto durante i  mercatini, e quindi sono più figlie di chiacchiere e confusione, che comunque sono belle energie da portare con sè.

Vado a controllare se le pentole con i i fiori del momento sono pronte, Iperico, e poi inizia un altra giornata, in cui il silenzio davvero un po’ mi mancherà.

 

SAMSUNG

lunedì 24 ottobre 2011

PENSIERI SUL FILO DI LANA

Non vorrei essere fraintesa perchè io adoro l’autunno, è la mia stagione preferita. La poesia che incollo sotto potrebbe a prima lettura fuorviare, e invece io non ci leggo affatto questioni di stagioni soltanto, anzi, non potrebbe rispecchiare meglio come mi sento ultimamente… e pensare che mi è stata lasciata dalla mia dottoressa insieme a elisir di lavanda e altri rimedi….

Allora in questi giorni di lavori intensi di cui non sono ancora riuscita a raccontare qui, lascio almeno l’atmosfera che li pervade:

L’ARTE DEL GUERRIERO

(R.M. Rilke)

Tutto è
portare a termine e poi generare.
Lasciar compiersi ogni impressione
ogni germe di un sentimento dentro di sé,
nel buio, nell'indicibile, nell'inconscio
irraggiungibile alla propria ragione,
e attendere con profonda umiltà
e pazienza, l'ora del parto di una nuova
chiarezza: questo si chiama vivere da artista,
nel comprendere come nel creare.
Qui non si misura il tempo; maturare
come l'albero, che non incalza
la sua linfa e sta sereno
nella tempesta di primavera
senza apprensione che l'estate
non possa venire,
perché l'estate viene: viene ai Pazienti
che attendono e stanno
come se l'eternità giacesse avanti a loro.

domenica 18 settembre 2011

UN PO’ TINGERE–UN PO’ RICICLARE

Da qualche tempo avevo voglia di raccontare di una delle mie letture estive a tema tintura; ci sono talmente tante risorse online sul questo tema che prima di scegliere un libro ci ho messo davvero non poco tempo, e devo ammettere che mi sono fatta influenzare anche dalla grafica e dalle foto decisamente accattivanti, ma in ogni caso questo libro è stato davvero una bella scoperta:handbook of natural plant..The Handbook of Natural Plant Dyes fornisce ricette semplici e principi di base generali, ottenibili con erbe, fiori e frutti abbastanza comuni; soprattutto – almeno per me – è stata una fonte di ispirazione perchè mi ha spronato a fare un passo indietro e fermarmi a riflettere sul senso di questa nuova passione per le tinte naturali.  L’autrice racconta delle sue esperienze di fondatrice del Permacouture Institute, un luogo dove associare concetti come la sostenibilità ambientale, l’ecologia, il riciclaggio etc alle manifatture tessili e alle fibre naturali.. chiaro non hanno scoperto l’acqua calda, ma mi hanno dato un sacco di spunti interessanti e piacevoli, mi hanno fatto ricordare gli studi e le passioni ambientaliste  che a volte dimentico e dato fiducia per portare avanti sogni e idee che a volte accantono troppo facilmente…

Bene il primo risultato di tutto questo leggere e pensare e divagare è stata la raccolta per una decina di giorni di fondi di caffé e bustine di té e usarle per tingere una delle mie matasse di lana e lino prima di buttarle nella compostiera…

che soddisfazione aver allungato la vita a semplici bevande: sono state assaporate, hanno deliziato e svegliato i nostri palati, poi hanno tinto e poi sono finite a fertilizzare in attesa di rinascere come terriccio, poetico no?

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100Dato che i risultati migliori si ottengono chiaramente con té e caffé non “usati” ho preferito mordenzare direttamente nel bagno il filato con polvere di Melograno.

Il colore è mediamente chiaro, nonostante abbia fatto bollire a più riprese  il bagno e l’abbia lasciato a freddo 24 ore. Però è davvero luminoso e brillante, caldo direi, come se a té e caffé avessi aggiunto un po’ di latte e miele!

Qui sotto la matassa è immortalata insieme ad altre due tinte con Brazilwood in primo e secondo bagno:VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

lunedì 22 agosto 2011

OZI ESTIVI

Dopo giorni di silenzio mi avvicino al pc solo per postare poche notizie , e anche un po’ confuse da questa calura….

Sarà che ormai mancano solo 2 – spero – settimane all’arrivo del pupo n°2 ma non trovo pace con questo caldo e anche i miei lavori languono di conseguenza.

In realtà ho finito il cardigan di lino, devo solo sistemare tutti i fili penzolanti e attaccare i bottoni, e ho iniziato a filare la lana delle pecorelle di S. Olcese – quelle dei miei amici – ma ne ho ancora una montagna lavata e da spazzolare!

In questi giorni ho provato ad andare in campagna o al mare per trovare refrigerio, ma de che????????? Mi trascino da una stanza all’altra oziando con le mani che fremono per sferruzzare, filare, tessere  & C.

Pazienza, l’attesa continua…

martedì 8 marzo 2011

QUANDO L'ATTESA CAMBIA LE COSE

Si pensa che se un oggetto lasciato in un cantuccio qualche mese e poi ripreso in mano resti sempre lo stesso... un posacenere è sempre un posacenere, che lo si sposti o meno...ma una matassa, o meglio due?

Tra gli ultimi filati fatti durante l'inverno ce n'erano due che non avevo ancora messo a posto nel cestone insieme agli altri, e appunto erano rimasti qualche mese su un mobile in camera da letto. Passandoci davanti di tanto in tanto mi capitava di pensare, devo fotografarli e metterli su Etsy, oppure lavorarli, e in che forma??

Poi un giorno ho notato le somiglianze: erano fatti delle stesse fibre, un misto di lana cardata con mohair che avevo acquistato in quantità grazie ad un'offertona, e poi avevo tinto lo stesso pomeriggio di Novembre. Altra vicinanza i colori: per entrambi avevo usato il teal, una tonalità di blu petrolio, lasciato sfumare nel bianco naturale della fibra e poi per una pezza avevo aggiunto del verde oliva e per l'altra dell'arancio bruciato entrambi piuttosto diluiti.

Avevo poi filato le due pezze di fibre a distanza di tempo una dall'altra e quindi per me il loro legame si era interrotto lì, una lasciata spessa ad un capo singolo e l'atra doppiata con del filo di seta grezza beige a formare tante ondine. Ora accostate per un po' mi sono sembrate naturalmente legate, e quindi perfette per provare un modello che le tenesse insieme ancora per una buona fetta di vita.

Eccole single:

Mermaid det Mermaid det 2

Merman det

Merman

Eccole insieme:

Merman Mermaid 2

Merman Mermaid 3

Il modello l'ho iniziato, a breve lo mostro...mi sa che l'ispirazione è tornata... a volte può essere utile non riordinare casa per un po'!

Da lì l'idea di giocare ancora con le tinture, accoppiando le matasse con un colore in comune e altri toni differenti, ma questa è un'altra storia...

giovedì 3 febbraio 2011

IL RICHIAMO DELLA LANA

Bene, forse è finito il mese di letargo che mi sono concessa, con poche o nulle attività lanifere... qual è stata la scintilla?
Sono arrivati i 7 gomitolini di lana Shetland, la Jamiesons' Spindrift, che avevo ordinato per fare questo stupendo scialle alla mia Maki; ecco non potevo resistere a riprendere i miei racconti, sebbene siano un po' sconclusionati, a volte senza fine.
Eccola, nella tonalità Oyster, divina, leggera non troppo pelosa con colori miscelati ad arte... non vedo l'ora di iniziare il lavoro!
Spindrift Oyster
Spindrift Oyster 3
Allora non potevo non mostrare anche un altro arrivo preannunciato, che da qualche settimana giace sul tavolo della sala: due mega matassone di lana BFL tinta meravigliosamente da Fleece Artist, marchio canadese specializzato in filati di qualità tinti in maniera sopraffina. Con queste - Seastorm e Stardust, ci ho impiegato più di un giorno a scegliere i colori, erano tutti troppo entusiasmanti - mi lancerò a fare il cardigan Tempest appena le mie manine ricominceranno a sferruzzare.
Fleece Artist seastorm mosaico
Fleece Artist stardust mosaico 
In questi giorni ho riflettuto su questo letargo, credo sia dovuto al fatto che qui non mi sento ancora davvero a casa, e i miei filati, le fibre e tutti gli armamenti non hanno ancora un posto, sono sparsi un po' ovunque, e banalmente non riesco a trovare un angolo con una luce che mi piaccia davvero per fotografare le mie creature, e il menage quotidiano è piuttosto cambiato e il tempo per me si è ridotto ancora, e allora mi sono un po' arresa a tutto questo aspettando che le cose cambino e si sistemino... ma tant'è il richiamo della lana è forte e piano piano torna a bussare e a farmi ricominciare!
mi manca ancora un po' di organizzazione,

venerdì 24 dicembre 2010

In questo periodo di feste, si vedono città intesate dal traffico,
gente che corre per strada spesso nervosa e arrabbiata,
colleghi di lavoro stressati per le scadenze di fine anno, auguri che arrivano a destra e a manca...

Io vorrei fermarmi un attimo,
poter condividere davvero buoni auspici e desideri con amici virtuali e tangibili
cogliere l'occasione per passare qualche giornata perfusa di amore e serenità

Non tutti i desideri possono essere esauditi, si sa, ma almeno mi godo tutti i post di amici blogger che mandano in rete immagini calde e parole affettuose,
queste sono le mie, forse un po' sconnesse, ma spero chiare...



 

 

 ...ho scelto una mia creatura, che rappresentasse tutto il lavoro, la cura, il calore e l'amore che ho messo, e che vorrei far sentire a chi passa da qui... soprattutto in questi giorni... grazie!

lunedì 8 novembre 2010

ON THE MOVE....

NON SONO SPARITA!!
Devo solo ammettere che con il trasloco non sono proprio riuscita a trovare la forza di scrivere sul blog.
La lana da filare è inscatolata, i gomitoli sono metà in casa vecchia e metà, non so bene dove in quella nuova... il filatoio è ancora di là credo... ma oggi porterò il sacco con tutti i ferri e un gomitolo di lana cardata messo da parte prevedendo tempi bui così posso iniziare una sciarpina....

No perchè in effetti ora sto comunque lavorando a maglia, su una poltrona ancora senza gambe e ricoperta dal cellophane, ma è una giacca di alpaca che sto filando  man mano, e ho finito il filato...devo produrlo!!!!

Ecco questa è l'istantanea delle mie ultime giornate, e se non ci fosse neanche il lavoro a maglia mi sentirei ancora più spaesata a casa nuova.... e sì che ho già ipotizzato un cassettone solo per le mie creature lanose, e un angolo dove filare con tanto di sedia a dondolo - oddio non so come sarà la mia coordinazione tra pedali e dondolamenti, ma vi farò sapere!

domenica 18 luglio 2010

PER TUTTI I GUSTI

Ho voluto fotografare insieme le mie ultime tre creature, non tanto per brevità o amore di sintesi, ma per rincuorarmi un po'. Le mie giornate stanno diventando sempre più corte se possibile, un po' per il caldo, un po' per i casini che a volte succedono e non sono sempre quelli piacevoli di cui spesso racconto - il pupo, gli impegni, i traslochi imminenti, la voglia di uscire etc - purtroppo ci sono anche i casini pesanti, quelli che ti tolgono spazio ai pensieri, alla creatività e per cui serve ancora più forza di volontà per andare avanti e non buttare tutto via...
Allora mi concentro sul piacere che mi da questa mia passione - tingere, filare, maneggiare le fibre, lavorarle a maglia - e non tanto su quanto riesco a fare rispetto alle previsioni o al risultato rispetto alle aspettative.
E mi rifugio un po' in questo mio angolo piacevole e riservato, e tutto il resto piano piano si ridimensiona, non trova un senso, perchè davvero la malattia spesso non ce l'ha, ma si inquadra in un contesto più ampio, di vita che va e viene ed è talmente enorme, che non si può che accettare....
Quindi ecco tutte insieme le mie ultime creature:
Mix lavori 2
la sciarpa Tandoori, un po' di ortica per cui ho già progettato un modello di collana che aspetta un pezzo in arrivo dagli U.S. e Sottobosco, l'ultima matassa di fibre cardate a mano, tutta nei toni del verde e marrone.
Sottobosco 2
Tandoori scarf det

martedì 1 giugno 2010

IL CUSTODE DEL ROCCHETTO DI LINO

Questa è la storia di un bimbo piccino, talmente curioso che in ogni occasione si siede vicino alla ruota per filare della mamma per poterla osservare, e toccare tutti i pezzetti che riesce a raggiungere.

Ogni volta che la mamma tira fuori questa ruota magica, e la fa girare con i pedali è una gioia!
Il bimbo accorre subito e inizia a infilare le ditine negli occhielli del volano che gira veloce, lo blocca e ride, oppure l'orifizio da cui si alimenta il filato è proprio perfetto per infilarci il pollicino!
Poi ci sono tante alternative: strappare la fibra, provare a mangiarla è sputacchiarla sdegnato, pulendosi le manine sulla maglietta da tutti i pelucchi rimasti attaccati. Oppure, sapete la meraviglia di infilare un braccio intero tra i raggi della ruota e vedere la mamma che si blocca preoccupata che il braccino si rompa!

Ora che cammino poi arrivo anche facilmente a salire sui piedi della mamma e fermarle così i pedali
Sui lati poi c'è il gioco più facile, quello che fa arrabbiare la mamma, perchè sembra che non succeda nulla, ma invece io veloce come un furetto prendo l'anello elastico che serve a far girare la ruota insieme al volano e lo sposto, così la ruota si ferma e la mamma pedala a vuoto, yee!
Ieri poi ho scoperto un altro pezzettino interessante davvero: accanto ai pedali ci sono due barrette di metallo in cui la mamma infila i rocchetti di fili e filati, e loro girano veloci e si possono tirare fuori! Allora io ho preso un rocchetto di fili verde bellissimo, e l'ho portato via alla mamma, allora il filo si è tirato e spezzato, ma la mamma lo ha riattaccato, e allora io l'ho ripreso - si rosicchia molto bene! - le lasciavo solo prendere un po' di filo alla volta, per arrotolarlo con la ruota, ma

il custode del rocchetto di
lino verde sono solo io!!!

giovedì 21 gennaio 2010

YOGA E CREATIVITA'

Volevo condividere a caldo quello che mi è successo oggi pomeriggio:  durante la mia consueta lezione di yoga settimanale ho partorito una serie di progetti per la prossima primavera, che per ora mi entusiasmano e quindi diventano possibili e pieni di energia.

Se l'autunno scorso per me è stato dedicato alla tintura di lana in diversi tipi e qualità, i mesi a venire saranno dedicati alle fibre vegetali e alla loro tintura e filatura, che conosco ancora poco....
Quindi il prox finesettimana studio studio studio di tecniche, ricerca dei fornitori di tinte,  e fibre vegetali - e via scorte di cotone, lino, soia, ramie (ortica) e dulcis in fundo bambù...
Good_Quality_Uzbek_Cotton_Fibre_In_Large_Quantitiesflax-flowers  soybeanramie
   

booshoot-bamboo-culms

E' una sensazione meravigliosa che volevo descrivere, perchè mentre sono lì nelle posizioni più storte e lascio andare all'ascolto del corpo che grida spesso, e si ammorbidisce a volte i pensieri sfrecciano nella mente e si susseguono veloci, li lascio passare e tornare e poi andare ancora - come dice la mia maestra, e lo stesso faceva quella di Qi Gong, quindi sarà vero - e succede quasi sempre che le idee migliori mi arrivino in quei momenti, di pace  totale.

L'ultimo pensierino affacciatosi mi ha suggerito di raccogliere pezzetti di legno levigati dal mare, aggiungerli al bagno di tintura e poi nelle collane... quindi se il tempo regge Sabato in spiaggia!

martedì 5 gennaio 2010

VENTO GELIDO, SCIALLE LEGGERO

Stamattina mi sono svegliata con il vento che ululava tra i vicoli stretti del mio quartiere. Mi sono preparata e ho deciso di avvolgermi nel mio vecchio scialle di Pashmina  azzurro polvere chiaro chiaro. Mio maritozzo mi dice "ma col freddo che fa ti metti una sciarpa così leggera!"

Il vento fuori era davvero forte e pure gelido, di quelli che ti spostano mente cammini, e se imbrocchi la corrente incanalata nel vicolo ti senti tanti spilli addosso. Bene io mi sono avvolta lo scialle praticamente su naso e bocca ed era leggero, sì, ma alla fine respiravo e sentivo il mio vapore sul viso tiepido  e confortevole.

Allora nel mio quotidiano tragitto a piedi ho riflettuto sulla meraviglia che avevo al collo.
Ho pensato a quante persone non conoscono la particolarità di questa fibra, e confondono qualunque stola leggera lavorata a telaio e spacciata con questo nome... anche se non ha nemmeno un pelo di capra 'Hircus'!
capre pashmine
Queste capre vivono sull'altipiano dell'Himalaya e sono naturalmente fonte di questi peli corti e sottili da secoli; il termine pashmina infatti deriva dal persiano pashm che significa lana, anche se per fare questo tipo di filato finissimo si usa solo il sottopelo, che originariamente veniva raccolto una volta caduto naturalmente dalle capre quando mutano in primavera, e ora viene spazzolato, un po' come per le capre che danno il cashmere, neanche loro tosate (e perciò danno un filato altrettanto caro, o meglio prezioso...).
Comunque, questa lana è talmente sottile che crea uno strato impermeabile tale da proteggere le povere caprette anche dagli inverni himalaiani!

150px-Pashmina Ora in commercio il vero tessuto fatto a telaio che costituisce le pashmine è in percentuale 70%lana/30% seta altrimenti sarebbe troppo fragile, ma si trovano anche varietà al 50/50, e sono preparate in taglio da sciarpa o da scialle. Io ho avuto la fortuna di ricevere in regalo uno scialle 7 anni fa dal mio babbo che era in oriente per lavoro, ed è sempre uguale (pensate che lo lavo in lavatrice!) è morbido e leggerissimo, eppure caldo e dal colore luminoso, insomma ODE ALLA PASHMINA... vera...

io sarò fissata con la qualità di fibre e filati, anche per deformazione professionale - esistono diversi progetti di commercio equo e solidale con cui si producono pashmine originali e sostenibili per i produttori - ma anche in questo caso, non si dica pashmina se non la si ha nel sacco...
Siti che ho a cuore:

sabato 2 gennaio 2010

BUONI PROPOSITI

In questi primi giorni dell'anno viene quasi istintivo, almeno a me, elencare i buoni propositi da mettere in pratica nei prossimi mesi a venire, pur sapendo già che saranno in parte disattesi, e indulgendo già con me stessa per questo...
Quindi, ecco cosa ho pensato, nel 2010 vorrei:
  1. imparare a tingere le fibre vegetali
  2. iniziare finalmente a fare mercatini
  3. aggiornare con più frequenza e presenza il negozio su Etsy
  4. iniziare e finire il Cobblestone Pullover per mio maritozzo (che ho indubitabilmente scaricato il 29 Marzo 2008...!)
  5. avere la pazienza di scrivere le istruzioni di un po' di modelli da condividere sul blog

Allora comincio dall'ultimo e più improbabilmente mantenibile proposito scrivendo le istruzioni della giacchina che ho fatto al mio
  Mr Nanetti:
Misura da 1 anno
CAMPIONE: 10cm = 18m x 32f a legaccio
Ferri n° 6mm [1 paio dritti, 1 circolare da 60cm, 1 gioco di 4 ferri a 2 punte]
Filato Filtes stampato 200g
Avviare 93m e lavorare a coste 3/3 per 5 giri. Passare la prima m di ogni giro a rov. e lavorare l'ultima sempre a dir. per dare una finitura uniforme e liscia ai bordi laterali.
Riga 6 (diritto del lavoro) formare 2 asole all'inizio e fine del giro, lasciando 3m di margine ad ogni capo e lavorandole con 1m gettata + 2m ins. Proseguire a legaccio (tutti i giri a diritto) formando 24 coste (48 giri) e intervallando le coppie di asole  ogni 9 coste. Impostare la divisione tra i 2 davanti e il dietro e gli scalfi delle maniche: lav. 25m, intrecciare le seguenti 5m per lo scalfo, lav. 33m, intrecciare le seguenti 5m per il secondo scalfo, lav. 25m. Lasciare in sospeso su un ferro ausiliario e lavorare le maniche con il gioco di ferri a due punte, una per volta.
Avviare 24m, distribuirle su 3 ferri e lavorare a coste 3/3 per 5 giri. Poi proseguire a legaccio, aumentando nella 6° e 10°riga 3m uniformemente. Arrivati a 24 coste (48 giri), intrecciare 5m in corrispondenza dell'inizio e fine di un giro, per lo scalfo. Lasciare in sospeso. Una volta arrivati allo stesso punto della seconda manica, si possono montare sulla maglia, portando tutto sui ferri circolari. Per farlo, si lavorano le prime 25m, si passano sul ferro di sx le m della manica e si prosegue lavorando le m del dietro, fino al secondo scalfo in cui si passano sul ferro sx le m della seconda manica, e si termina il giro. Ora le m intrecciate delle maniche e del corpo combaciano.
mosaico mr nanetti
Proseguire impostando le diminuzioni del raglan: lav. a dir 24m, 2m ins, 26m a dir, 2m ins a diritto ritorto, 32m a dir,  2m ins , 26m a dir, 2m ins a diritto ritorto, 24m a dir. il giro di ritorno (sul rovescio del lavoro) è sempre a diritto. Seguire questo schema di diminuzioni per 9 coste (18 giri), e poi per altre 6 coste (12 giri) traslando le diminuzioni di 1m prima e dopo all'ultima fatta. A questo punto, diminuire 10m, spaziando uniformemente le diminuzioni in tutto lo sprone. Lav. a dir il giro di ritorno e poi a coste 3/3 per 5 giri per il bordo del collo.
Ora potete decidere da che lato attaccare i bottoni, cucendoli sopra alle asole, così saranno automaticamente alla stessa altezza delle asole sull'altro lato! (Elizabeth Zimmermann docet).
Le uniche cuciture necessarie saranno negli scalfi manica.

mosaico mr nanetti finito 

****
Se ci sono errori o passaggi poco chiari fatemi sapere!
Per il resto, quest'anno è iniziato con 11 meravigliosi gomitoli di Rowan Cocoon nel colore Crag... che anzichè una rupe rocciosa mi ricorda più una corteccia scura scura, striata solo da qualche filo di brina ghiacciata... è morbido e setoso, anche se seta non ce n'è (80% lana merinos - 20% kid mohair), ho iniziato a lavora re il mega pull Halifax dell'ultimo quaderno Rowan - il n°46: 
Halifax_and_Blackburn_c

lunedì 19 ottobre 2009

KNITTING IN THE MORNING...

Quella canzone immortale faceva "Sitting in the morning sun, I'll be sitting when the evening comes..."

Io di sicuro non riesco a stare seduta a sferruzzare da mattina a sera - purtroppo - ma ultimamente sto assaporando il piacere di iniziare le mie giornate così.
Aspettando la baby sitter di turno - mamma, suocera o cognata che sia - prima di andare al lavoro, quando il pupino dorme, in casa ci sono solo silenzio e la luce del mattino, senza lampade accese, io sferruzzo.
Che meraviglia.
Anche se il lavoro che sto cercando di finire, la February Jacket, mi sta prendendo un sacco di tempo, e le maniche sembrano un'odissea con questa preyarn che è fragilina e si spezza in continuo, ecco nonostante tutto dico Che Meraviglia assaporare questo momento raccolto e semplice, un bel modo per iniziare la giornata davvero.

domenica 6 settembre 2009

OPERE D’ARTE … LAVORI A MAGLIA

Oggi la mia Domenica è iniziata con una scoperta stupenda, per cui devo ringraziare Kikka; sono i lavori di Sophie Digard, un’artista francese che fa sciarpe e altri accessori all’uncinetto soprattutto, e fin qui mi direte “sai che novità”, invece lasciano senza fiato!

L’uncinetto di solito non mi manda in estasi, preferisco i ferri, si sa, però davvero questo tipo di lavorazione mi intriga.

Qui sotto ho incollato il dettaglio di un modello di sciarpa – cliccando si accede a un sito che vende queste meraviglie:

Sophie digard

Al di là del fatto che è un lavoro certosino a dir poco, i disegni mi hanno fatto pensare  subito ad un dei miei pittori preferiti, Klimt. Non sono stata certo l’unica, da quanto ho letto su internet sono stati proprio i suoi quadri ad ispirare Sophie Digard  in alcune lavorazioni.

Guardate per esempio questi ritagli dai ‘Serpenti D’Acqua II’ e ‘Le Serpenti IV’: i fiori e i piccoli disegni che sono proprio uno degli elementi caratteristici della pittura di Klimt che mi fanno impazzire, oltre all’uso dei colori e dell’oro, che adoro solo in lui…

  klimt_big_5  wasserschlangen

Riconoscete la somiglianza?

Allora il lavoro a maglia può davvero essere un’opera d’arte…

Quindi mi è tornata in mente una considerazione che spesso ho fatto con amici; ovvero quanto siano labili i confini tra tecniche e passioni, per esempio l’uso dei colori, la pazienza, la costruzione di un modello, lo studio e la composizione dei vari strati, la scelta e la cura dei materiali…

Tutte parti dei piccoli o grandi indispensabili piaceri della vita, possano essere ricette speciali in cucina,  tempo speso per crescere piante e fiori in un giardino, un vino speciale da far respirare e gustare, una tazza di tè raro e aromatico, un profumo che si svela piano differente su ogni tipo di pelle…

Meditazioni da Domenica.

 

mercoledì 19 agosto 2009

LA MAGLIA VA IN VACANZA?

Non per me, certo che no!

Dato che filare in giro non è proprio comodo, almeno per me che uso l’arcolaio e non il fuso, soprattutto vista la quantità di bagagli che avevamo con il necessaire del pupo… Allora ho capito che era giunto il momento di iniziare i lavori a maglia arretrati e pendenti, come la giacca per la mamma che aveva visto sul mio libro di Cornelia Tuttle Hamilton per NORO e che le avevo promesso dall’inverno scorso.

Il modello si chiama ROCKTORP, ecco l’originale:Rocktorp

Andrebbe lavorato a punto tweed, che in pratica crea uno spessore doppio del lavoro, molto bello per le giacche in effetti, ma purtroppo io non l’ho lavorata così perchè il filato che ha scelto mia mamma, Silk Mountain di Noro, è uno stupendissimo bouclè abbastanza spesso (andrebbe lavorato con ferri n° 5,5 o 6, ma io uso i 7!), che quindi sarebbe risultato praticamente un pellicciotto !!

Allora mi sono data al buon vecchio punto a grana di riso, che rende il lavoro comunque piano e corposo. Ecco un assaggio dei colori, anche se tutti i filati Noro si esprimono al meglio solo una volta lavorati secondo me.

SilkMountain_14

…Mi sa che prima o poi dovrò scrivere un post solo su Noro, perchè lo adoro troooppoo, bene presto su questi schermi.

Quindi, tornando al discorso che avevo iniziato, in montagna ho riscoperto il piacere di lavorare a maglia  nel tempo libero quando si ha tanto tempo libero e non nei ritagli del dopocena; il risultato è che ho fatto il dietro e i due davanti in una settimana… avete mai provato a lavorare durante un viaggio in macchina – senza guidare ovvio.

E alla fine della vacanza, scopriamo una festa rionale su arti e mestieri tradizionali  e guarda cosa scopro: una filatrice!!!

Filatrice a Moena

Che meraviglia di arcolaio… e a fianco c’era un falegname che ne stava creando un altro al tornio! Abbiamo scambiato due parole velocemente perchè pioveva a dirotto e c’era un cameraman di una tv locale che riprendeva – per questo la foto è unica e praticamente rubata – ovviamente le ho chiesto dove trovare la lana che stava filando ma purtroppo mi ha detto che lei la prende in malghe direttamente dai pastori e non ne aveva da darne al momento, la stagione di tosatura è passata da troppo ormai…

…PECCATISSIMO

mercoledì 12 agosto 2009

QUANTE FORME SI POSSONO CREARE?

Appena rientrata dalle micro vacanze in montagna, mi sono accorta che avevo qualche creatura lanosa fatta e finita che non aveva ancora viaggiato sul web, povere! Quindi eccole immortalate una dopo l'altra... Sistemare le foto mi ha fatto pensare al titolo del post: ogni volta mi impressiona e meraviglia notare quante forme diverse si possono creare a partire da un filo, cambiando colori, tecniche e materiali; non so se rendo l'idea che vorrei esprimere, ma guardando la successione delle immagini che ho caricato su Flickr ho pensato: sono tutte fatte della stessa fibra, ho cambiato solo i colori, il modo di filarla ed ecco tre creature completamente diverse, che si prestano a realizzare capi decisamente differenti.

Il primo filato è un melange di lana Merinos e Corriedale che da un effetto tweed molto rustico; l'ho chiamato MOORLAND, ovvero brughiera, perchè dal grigio che apparentemente emerge dalle foto in realtà si nascondono un marrone profondo come torba, un verde tenero dell'erba, violetto come erica e bianco latte per il cielo nuvoloso del nord... Soffice e abbastanza spessa da realizzarvi un capo caldo e un po' country...

 Moorland

Il secondo filato invece è un esperimento che si può trasformare in 1000 e più creazioni diverse; ho preso un po’ del mio Masala Tweed che avevo già descritto tempo fa e l’ho rifilato avvolgendolo su un filo di rame sottile (il più sottile che ho trovato dal ferramenta…) che riprende i colori del filato originale e si intravede qua e là dando piccoli sprazzi di lucentezza. 

Ho provato a filarlo più per curiosità che pensando a un progetto preciso in cui impiegarlo; bene ora davvero sono sorpresa, perchè per esempio mi viene in mente un filo di base per una collana modellabile in lunghezza, larghezza, numero di giri intorno al collo, oppure un cinturino da passare intorno alla vita, o ancora una sciarpina o uno scaldacollo che rimane in forma, lavorato magari con ferri super grandi… Yum

chi suggerisce altro?

Ecco MASALA WIRE:

Masala wire 2

Infine, dulcis in fundo, ecco il mio primo filato fatto con la tecnica del Core spinning, che si realizza avvolgendo la fibra su un filo di base che forma l’anima e la struttura del filato finale; io ho cardato le fibre in tonalità vicine – rosso scuro, bordeaux, lavanda, carta zucchero – e aggiungendo ciuffi di colori contrastanti – verde acqua, giallo sole, verde prato – lasciando che  i colori si sovrapponessero solo in parte, e si susseguissero formando quasi un effetto rigato. Ora tanto per complicare le cose, ho voluto inserire ad intervalli casuali dei rotolini fatti con tutti i colori componenti arrotolando segmenti di lana su se stessi e poi sul filo di base.

Ho preso ispirazione dalle meraviglie create da MoonRoverSpins  e che potete vedere qui; non sono proprio alla sua altezza, ma il risultato mi soddisfa, ripeterò di sicuro l’esperimento anche perchè il filato è liscio, morbidissimo e vellutato pur mantenendo una struttura ben definita. L’ho chiamato ARLECCHINO e credo non ci sia bisogno di capire perchè:

Arlecchino mosaico

mercoledì 25 febbraio 2009

INTERVISTE, CONCORSI MMMMH...!!

Mmmmh che bel fermento in questi giorni pre-primaverili.


Ho scoperto in uno dei miei gruppi du Flickr un bellissimo progetto - in realtà si tratta di una tesi di laurea sull'economia della moda indipendente e fatta a mano, soprattutto rispetto al mercato online - di una compagna di avventure creative, HardBoiled[>^..^<]; in pratica lei sta raccogliendo interviste e racconti di chi si è buttato in questa giostra come me e tantissimi altri mattacchioni.


Tutte le esperienze raccontate sono sul suo blog, THE INDIE HANDMADE SHOW dove si scopre davvero di tutto e di più: è divertentissimo scoprire che la fantasia non ha limiti, sempre che ci fosse bisogno di conferme... Soprattutto secondo me l'idea carinissima è vedere come il mezzo del Blog possa diventare una volta di più un luogo di incontro tra persone ed esperienze, oltre che una vetrina per raccontare questo meraviglioso fenomeno creativo che sta crescendo anche nella vecchia Italia!




Bene ho partecipato con entusiasmo, e avuto anch'io il mio momento di celebrità immortalata in un'intervista; eccola, per chi fosse curioso:






Io la rileggerò magari tra un anno... e chissà che effetto farà vedere dove la corrente mi avrà portata nel frattempo, un po' come rileggere i vecchi diari di scuola, sensazione adorabile secondo me: nel bene e nel male è vita vissuta.






Annunciavo anche di concorsi, già, perchè ho scoperto da poco un'altro blog lanifero che vale la pena visitare - PIECES OF STRING TOO SMALL TO SAVE - un altro posto piacevole in cui fermarsi a leggere e dove ho trovato idee e spunti interessanti. Comunque, al nostro primo incontro il post del giorno raccontava di un'idea brillante, un concorso per celebrare il duecentesimo post di Gwen.


Il premio in palio una stupenda matassa di lana tinta e filata a mano dall'autrice:




Raspberry Truffle


Per partecipare occorreva rispondere a 5 domande lanose sulle proprie preferenze nel lavoro a maglia/filatura etc ed impegnarsi a lavorare qualcosa da condividere poi via foto/flickr/blog il risultato entro un mese dal ricevimento del premio. Ebbene, l'altro giorno ho scoperto di aver vinto, yeeee, che onore!

Non vedo l'ora che arrivi , sto già studiando cosa creare con questi colori così brillanti e 130m di lunghezza.... Soprattutto però mi piace tantissimo l'idea di poter condividere in questo modo le proprie creature, mettersi in contatto, creare ponti .... mmmmh sto divagando, vado a fotografare gli ultimi arrivi, e a trovare un posto anche per loro nel mio angolo sempre più sovraffollato.
INFO DI SERVIZIO:

PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!

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