Foreste vergini, territori sonori da esplorare, hic sunt leones, terrae incognitae, Atlantide, Lemuria, Eldorado, Catai ...
Esistono lande musicali ancora da scoprire (o riscoprire)?
La risposta è: sì, certamente ...
La risposta è: sì, certamente ...
La musica incognita, anzi, supera di gran lunga quella conosciuta, apprezzata, divulgata e sulla quale si esercita il discorso critico ... Attenzione! Ciò non significa necessariamente che la musica sepolta sia ingiustamente dimenticata o, addirittura, superiore, in media, al mainstream; quel che si vuole significare (sin dalla creazione di questo blog) è questo elementare concetto: per giudicare occorre conoscere la totalità di un fenomeno ... solo in tal modo risulteranno accettabili le gerarchie di valore ...
Per decenni siamo stati imbrigliati da storici che propinavano il rock in base a triadi commerciali definite: Beatles, Rolling Stones, Who ... Sex Pistols, Clash, Siouxsie ... Genesis, Pink Floyd, Yes ... Ora, finalmente, il Web rende possibile ciò che prima non era nemmeno pensabile: la riscrittura della storia in base alla reperibilità quasi completa di ciò che è stato prodotto nella storia del rock, dal 1950 a oggi: a qualsiasi latitudine ... si può ascoltare tutto ... il lavoro che ci attende è enorme, immane, ma piacevole ...
Modestamente ho cercato di introdurre il coltello della sovversione in parecchi ambiti: ecco le serie sul punk e l'underground inglese, sulla prima psichedelia e il rock giapponese; ecco le bislacche liste di Nurse With Wound e Julian Cope, l'hardcore americano; le antologie sulla musica dell'Est, sul prog italico; ecco, ancora, l'hard/heavy metal anno per anno, lo zeuhl, il kraut, le sonorità popolari, e, più timidamente, il punk nostrano e la coldwave transalpina ... La legge morale dell'operazione è: chi sente cento album in tutta la vita ha una propria gerarchia; chi ne sente centomila ne possiede una di certo diversa, assai poco mainstream, ma assolutamente veritiera ... questa la nostra mira ...
Ma dove si nascondono queste zone vergini?
1. In piena luce, ma nascoste dal fogliame critico. È il caso, ad esempio, del punk inglese o del progressive: celebrato, famigerato, ridotto quasi a luogo comune: i Sex Pistols, i Clash oppure PFM e Genesis ... Decenni di critici pigri hanno generato utenti torpidi e che reagiscono in automatico come i cani di Pavlov ... suona la campanella e i cani sbavano anche se non c'è il cibo ... suona la campanella punk o prog e gli ascoltatori sbavano Sex Pistols e Genesis ... Di fronte a foreste di conifere immense ci si ferma davanti ai primi due alberi, pur importanti: i Sex Pistols e i Genesis ... ma oltre si stende un territorio dove solo pochi specialisti si avventurano ... ma a noi gli specialisti servono poco ... a noi interessa lo sguardo d'aquila che rende padroni del panorama sonoro totale: ed ecco allora Crass, Modry Efeckt, Czesław Niemen, Collegium Musicum, Come ... Basta potare i luoghi comuni e spuntano in piena luce capolavori all'altezza dei campioni più chiassosamente pubblicizzati (a volte con ragione, a volte no).
2. In piena ombra. Perché? Per l'estinguersi di una moda (non sarà il caso di rivalutare certo country rock? certa new wave?); per la mancanza di ristampe; perché certi ambiti erano ritenuti non degni di considerazione (la library music, il beat, la popular music); per la provenienza da territori musicali non anglosassoni (Sud America, Nord Europa, ex area sovietica, Estremo Oriente, Italia ...) e via così.
Per le zone in piena luce continuerò le serie già innescate; per le zone in ombra ecco la serie Virgin Forest ... si comincia con tre dischi argentini ... poi si continuerà con altre esplorazioni sommarie che, se coronate da successo, avvieranno, a loro volta, serie più articolate ... già vedo in prospettiva il prog nordico o l'hard rock sudamericano ...
Il lavoro è enorme; gli riserverò, come al solito, l'entusiasmo del divulgatore, e i miei migliori ritagli di tempo (la vita incombe ...), ma una cosa definitiva va detta: è ormai doveroso mettere fra parentesi le storie del rock già scritte ... e non dare nulla di scontato ... all'armi, ognuno sia il proprio Bangs o Bertoncelli ...
Charly Garcia - Clics modernos (1983). Charly Garcia, voce, tastiere; Larry Carlton, chitarra; Pedro Aznar, voce, chitarra, basso; Casey Scheverrell, batteria.
Pescado Rabioso (Luis Alberto Spinetta) - Artaud (1973). Luis Alberto Spinetta, voce, chitarra, tastiere; Emilio Del Guercio, basso; Carlos Gustavo Spinetta, batteria; Rodolfo García, batteria
Manal - Manal (1970). Claudio, chitarra; Alejandro, basso; Javier, voce, batteria.