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lunedì 4 febbraio 2013

Finalmente il Sole!!!

E come d'incanto... ieri è uscito il Sole!!! Dopo quasi 1 mese abbondante, ecco che abbiamo potuto godere del suo calore!!! L'ultima volta che lo avevamo visto io e Davide è stato l'ultimo dell'anno al mare da mia sorella: una giornata splendida passata sulla spiaggia a raccogliere sassi ed energia!!! Poi... basta fino a ieri e, nonostante/grazie al vento, che ha tenuto a bada le nuvole, siamo stati all'aria aperta, a casa di amici che hanno cominciato i loro lavori di giardinaggio e "ortinaggio" (ma si può dire?!?) nella loro casa accanto al nostro Fiume!!!
Anche il nostro orto sta per riprendere vita: le gemme stanno sbucando, le foglie dei tulipani si stanno stiracchiando... Insomma, l'Inverno sta lasciando posto alla Vita che sta riprendendo piede!!!
"Caro Inverno, la tua stagione è terminata. Cara Primavera, ti offro un caloroso benvenuto: la Terra è il tuo letto ed ogni creatura aspetta di risvegliarsi!!!"
E finalmente anche la calendula gode del calore naturale per donare la sua essenza all'olio e all'alcool che si trasformeranno...
... in rimedi salubri e ristoratori!
E in occasione della festa di Imbolc e del risveglio primaverile... ho preparato una salsina squisita, ispirata anche a ciò che i nostri amici avevano preparato per la cena di qualche sera fa, davvero fresca, con accompagnamento di finocchio crudo...
Panna acida con cipollotto fresco
250ml di panna fresca
1 limone bio 
un bel mazzetto di aneto
pizzico di sale alle erbe
2 cipollotti medi freschi
Aggiungere il succo del limone alla panna (quanto basta per avere l'acidità desiderata) e montare un po' il tutto. Quindi aggiungere il sale e l'aneto tritato velocemente con un coltello affilato, poca buccia del limone grattugiata e poi i cipollotti, tritati anch'essi secondo il proprio gusto. Mescolare con cura e gustare con cruditè o sul pane appena sfornato!!!
Inoltre ho trovato la ricetta della Torta del Risveglio (qui) che io ho personalizzato leggermente...
A voi tutt* le mie benedizioni più affettuose!!!  :)

lunedì 3 gennaio 2011

Il ritmo della settimana nell'alimentazione.


Sulla scia delle ricette e dei giorni di festa, che per noi non sono ancora finiti (dato che si torna a scuola il 10), ecco gli ingredienti per un “pane” veloce, che faccio quando non ne ho di fresco in casa.
In realtà si ottiene un impasto per focaccine piatte (o piadine o chapati o burritos, chiamiamole come vogliamo, la forma è quella!):
200 gr di farina (per 8 o 9 piade)    
70 gr di burro (o olio e.v.o. o margarina di soja)
9 gr di cremortartaro  (lievito naturale derivato dai lieviti del succo d’uva) 
10 gr circa di sale alle erbe       
acqua fredda ca 100 ml
Miscelare la farina col lievito e il sale, poi lavorarla  con il  burro con le dita, finchè si ottiene una massa “sbriciolata” – come quando si fa la crostata- quindi aggiungere l’acqua q.b. per avere u impasto omogeneo ed elastico; se occorre, aggiungere altra farina per il piano di lavoro. 
Far riposare coperto almeno 15 min. Dividere l’impasto  in 8 o 9 palline ( maggiore il numero, più piccole saranno) e stenderle con il mattarello dello spessore desiderato.
Scaldare una padella antiaderente e ungere con un filo d’olio. Cuocerle da entrambi i lati per 2 o 3 min ca.
Tenerle al caldo man mano che si cuociono le altre.
Si mangiano con tutto: se son destinate ad una farcitura dolce, però, mettere il sale normale e diminuirne la quantità.

Si può usare la farina che si vuole e a tal proposito segnalo dei libri di Emma Graf (filo-steineriana) che segue la teoria secondo la quale sarebbe meglio nutrirsi tenendo conto del ritmo dei giorni della settimana: ad ogni giorno  il suo cereale, poiché in quel giorno le proprietà astrali ed energetiche di quel cereale sono enfatizzate, conferendogli maggiori capacità nutritive e salutari.
Ecco i libri:
                                                   Editrice Natura&Cultura.

Fondamentalmente il criterio è questo:
domenica …  frumento
lunedì …       riso
martedì …    orzo
mercoledì … miglio
giovedì …     segale
venerdì …    avena
sabato …     mais
                                       
In famiglia cerchiamo di seguirlo, nei limiti del possibile: ad es. la segale non è così semplice per noi mediterranei da apprezzare e quindi la uso nel pane (in quantità ridotte e se lo faccio di giovedì) o nelle piadine di prima; il miglio è un po’ particolare da cucinare (è simile al cous cous, ma richiede più tempo di cottura e alla fine lo faccio gratinare al forno con delle verdure; l’avena (farina e fiocchi) oltre che per il latte per mio marito, preparo una torta- che non dura più di 2 giorni-; e al sabato polenta o pasta di mais.

In fondo credo che l'importante sia variare la qualità dei cereali e soprattutto controllare le quantità, perchè "il troppo storpia" e la varietà fa bene al corpo e alla mente... in tutti i sensi!!!