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lunedì 6 luglio 2015

Le mie letture - primavera 2015


Non posso dire di aver letto moltissimo in questa prima parte dell'anno, ma a mia discolpa posso dire di aver sfogliato molte vecchie carte per poter buttare un po' di cose inutili e questo ha richiesto parecchio tempo.
Ci sto tutt'ora lavorando, dividendo, catalogando, riponendo, ma soprattutto buttando tanto e arrivo a sera davvero stanca, così i testi appoggiati sul comodino spesso non vengono nemmeno sfiorati.
Ho comunque qualche libro di cui parlarvi...

Due figlie e altri animali feroci di Leo Ortolani


Regalatomi da mio fratello per Natale (che benché si trovi dall'altra parte del mondo ci fa sempre recapitare dei doni... quando si dice essere organizzati) è stato subito divorato... scorrevole, ironico (dal padre putativo di Rat-man cosa ti puoi aspettare?), ma sotto sotto molto "vero" racconta in maniera molto sincera l'iter affrontato per creare la sua famiglia.
Un quadro disincantato sulle adozioni internazionali, ma anche sull'essere genitori... che non è sempre cuoricini e peluches, anche se pochi rinuncerebbero all'esperienza, una volta intrapresa.


Il meglio di me di Nicholas Sparks


Se avete già letto, come me, molti dei libri di Sparks saprete che lui tende a raccontare storie molto struggenti, che non necessariamente terminano con un lieto fine, anzi.
Quindi per leggere i suoi libri bisogna essere pronti ad incassare qualche colpo... e anche questa volta non si risparmia!
"Tutto ciò che voleva veramente era riavere l'uomo che un tempo aveva sposato. Era questo che rendeva così difficile ogni giornata. Non voleva divorziare e sconvolgere la famiglia. per quanto il loro matrimonio fosse in crisi, una parte di lei credeva ancora nel giuramento fatto il giorno delle nozze. Amava l'uomo che lui era stato, amava l'uomo che lui poteva tornare ad essere, ma in quel momento (...) si sentiva triste e sola e si chiedeva come avesse fatto ad arrivare a quel punto." 

Se potessi tornare indietro di Kajsa Ingemarsson


Dopo i Piccoli limoni gialli, letti un paio di mesi fa, ho cercato altro pubblicato dalla stessa autrice, ma qui si cambia proprio genere.
La protagonista fa una scelta estrema e se ne pente subito, dovendo però inevitabilmente subirne le conseguenze.

Il diario di Adamo ed Eva di Mark Twain


Benché sia un libro scritto quasi un secolo fa, è davvero attualissimo.
Dal primo incontro alla vita in comune, il racconto visto da lui e da lei non fa che confermare gli stereotipi classici (e fa davvero sorridere, credetemi).

Voglio prenderti per mano di Ann Hood


Casualmente un'altra storia di adozioni internazionali,  tutta concentrata sul prima, sui mesi cioè dell'attesa dell'assegnazione di un bambina cinese per diverse coppie, ognuna con una differente situazione e diversi equilibri interni che rischiano di essere scossi da questa "avventura".

Il guardiano del faro di Camilla Lackberg

Il guardiano del faro 

La saga svedese prosegue, senza deludere mai...
Per chi avesse letto i libri avrei un quesito: me lo sono persa io o non è mai stato detto come è morto il marito di Anna, la sorella di Erika? Perché è stato ucciso da lei, ma come? E come mai non c'è stata nessuna conseguenza? E' passato per un incidente  o per legittima difesa????

I love shopping a Hollywood di Sophie Kinsella


I love shopping a Hollywood

Mica si possono sempre leggere libri struggenti, no? Ci vuole anche qualcosa di allegro e scorrevole e questo fa proprio al caso in questione.
Il finale aperto poi prepara a una nuova avventura della nostra Becky ( sì perché lo so che non sono l'unica a leggere questi libri).


La notte ritorna di Mary Higgins Clark


Dopo più di 20 anni si torna sulla scena di un crimine irrisolto per un programma televisivo, con lo scopo di far emergere finalmente il nome del colpevole, perché in fondo tutti gli indagati avevano ottimi motivi per desiderare la morte della Signora Powell.
La conduttrice vive poi un suo personale dramma dopo l'assassinio del marito, e teme per la sua vita e quella del figlio.
Bello e avvincente fino alla fine.

E adesso mi dedico alle letture estive... Lea, tieniti pronta :-)

venerdì 5 dicembre 2014

Le mie letture - settembre ottobre novembre 2014

Torno a parlare di libri (dopo il lungo pippone post sui miei 10 libri del ♥) e continuo a condividere belle immagini relative alla lettura, spero anche voi le apprezziate :-)



Mi sono trovata per le mani un paio di titoli senza saperne nulla, come sempre mi sono fatta conquistare da poche righe scritte in copertina ed eccoli venire a casa con me.

Senza Perdono di Sabine Thiesler


Fa parte della categoria gialli (quantomeno a giudicare dal bollino di questo colore incollato sul dorso dalla bibliotecaria del mio paese, la sempre disponibile e cortese Arianna).
Molto triste, molto contorto... francamente non mi sento di consigliarlo perché l'ho trovato un po' inquietante. 

Caduto fuori dal tempo di David Grossman



Me lo ero appuntato, come libro consigliatomi da qualcuno, invece, a causa dell'impianto di scrittura, non sono riuscita ad andare oltre le 50 pagine... forse non fa per me,  forse. Sicuramente non fa per me ora.

Una vita rubata - la mia storia di Jaycee Dugard


Il libro - autobiografico - racconta una parte della vita della protagonista, da quando a 11 anni è stata rapita mentre andava a scuola da un uomo privo di ogni morale, che insieme alla moglie l'ha tenuta prigioniera per 18 anni. Avevo già letto il libro di Natasha Kampush e anche in questo caso il racconto è davvero duro, in alcuni momenti così esplicito da far male pensando che tutte quelle violenze (fisiche e morali) sono state fatte ai danni di una bambina indifesa. 
"Amare è la cosa più facile, quello che è difficile è vivere senza l'amore di cui hai bisogno.
La vita vale la pena di essere vissuta solo perché sei vivo, o ha più valore se scegli come viverla?"

Piccoli limoni gialli di Kajsa Ingemarsson



Leggero, piacevole... scopro una nuova scrittrice nordica, e penso che diventeremo compagne di lettura (infatti ho già fra le mani un altro titolo) :-)


La Sirena di Camilla Lackberg



Cosa vi devo dire? Mi piace ancora, tanto, nonostante siamo arrivati al sesto libro e per certi versi la storia  "gialla" ricordi qualcosa di già letto. Quindi, appena possibile, mi leggerò anche l'episodio successivo... eh sì, è già stato pubblicato Il guardiano del faro.

Caos calmo di Sandro Veronesi


Letto su consiglio di un'amica (ciao Katia!) che me lo ha anche gentilmente prestato, sicuramente un libro molto coinvolgente e ben scritto, scorrevole benché la storia non sia un romanzetto allegro, anzi comincia con una tragedia che colpisce una giovane famiglia.
Tra l'altro cercando l'immagine della copertina da pubblicare qui ho scoperto che ne è stato tratto un film molto premiato (ignorantona che sono) e credo che me lo andrò proprio a cercare per vederlo.


Così parlò bellavista di Luciano De Cresenzo


Libro arrivato nelle mie mani tramite Rileggimi, il titolo mi era noto fin dalla giovinezza tramite le ospitate del Signor De Crescenzo in famosi salotti TV, ma si è confermata l'idea  che ne ho sempre avuto: non è un libro che fa per me.

************

Una doverosa precisazione per Rileggimi: l'intenzione era di proseguire ben più a lungo, ma purtroppo, contrariamente a quanto richiesto, non vengo tenuta aggiornata sui passaggi "di mano" dei libri liberati pertanto non ho proprio idea di dove si trovino alcuni testi.
La mia richiesta di poterli seguire non era dettata dalla curiosità, ma dal desiderio di poterli pubblicizzare in modo da far conoscere anche altre blogger e di poter garantire al proprietario del libro che il suo testo non vada perso.
Essendo venute meno queste condizioni, ho deciso di interrompere lo scambio con la fine dell'anno, pertanto prego chiunque abbia in mano un libro di quelli liberati di terminarlo e poi di farlo tornare nelle mani del legittimo proprietario.

Per quanto mi è dato sapere, i libri liberati sono i seguenti:
- Storia di una lumaca da restituire a me
- Così parlò bellavista da restituire a Silvia
- Il diario di Adamo ed Eva da restituire a Laura
- Biscotti al malto fiore da restituire a Sabrina
- Martha Quest da restituire a Sandra
- Giulia dorme da restituire a Sandra
Per ricevere i loro indirizzi scrivetemi attraverso la sezione contatti, grazie.




martedì 4 novembre 2014

I miei 10 libri del ♥


La sinergia di Sandra, la scrittrice (per chi non la conosce e non conosce i suoi 3 dico 3 romanzi vada a scoprirla qui) cade a fagiuolo, anzi a castagna - dato il periodo - perché già da un po' sono stata nominata da Bolilla e da Sara su FB per compilare la mia lista di 10 libri del cuore.
Rimanda oggi che ti rimando domani, sono passati almeno un paio di mesi, ma ora la lista viene buona.

L'amore per la lettura ha sempre fatto parte della nostra famiglia.
I miei nonni materni erano entrambi maestri elementari e ci hanno sempre incentivati nel coltivare questa passione regalandoci molti libri, impossibile non ricordare con tenerezza mia nonna Sandra che ci attendeva a casa sua ogni fine settimana con la copia di Euroclub da cui sceglierci una lettura o lo scaffale della sua camera stracolmo di volumi di Selezione del Ridest Digest con il dorso marrone scuro (chissà se li fanno ancora?).
Ho sempre visto mia madre con dei libri fra le mani, principalmente romanzi, mentre mio padre era più accademico, poteva passare intere settimane con un libro di fiori o rare specie arboree.
Siccome sono convinta che si educhi molto più con l'esempio che con le parole, mi riempie di gioia quando Anna ed io ci rannicchiamo sul divano sotto la stessa coperta, ognuna con un libro fra le mani.

Questi titoli li ho scritti di getto, senza pensare tanto al come e al perché, ma rileggendoli mi rendo conto che sono principalmente libri che ho letto in gioventù e che poi ho ripreso in mano più volte nel tempo, un po' come le vecchie foto che conserviamo in una scatola di latta...

(l'ordine è puramente casuale, non è una classifica di gradimento)


1) Gente senza storia (J. Guest) non so quante volte ho letto il libro, e poi visto il film - che rara eccezione nulla toglie al testo scritto, non a caso diversi attori sono stati giudicati da Oscar - e tutte le volte mi sono sciolta in un fiume di lacrime.

2) La casa degli spiriti (I. Allende) adoro la Allende come scrittrice, ho letto quasi tutto quello che ha scritto compresi i testi autobiografici relativi alla scomparsa di sua figlia Paula, ma fra tutti La casa degli spiriti rimane il mio preferito. Anche in questo caso ne è stato tratto un film con un cast davvero stellare, ma la complessità del libro viene meno concentrandola in poche ore di girato... se proprio volete vederlo prima leggete il libro! 

3) Vivere, amare, capirsi (L. Buscaglia) un libro letto durante l'adolescenza, con il cuore (e gli ormoni) in fermento regalatomi da due cari amici con cui condividevo la passione per il canto.
Il classico testo da leggere e sottolineare, non è un romanzo infatti.
Ci sono due cose che mi vengono subito alla mente ripensando a questo libro, una è la bellissima tradizione famigliare che riporta l'autore secondo cui suo padre gli chiedeva di imparare una nuova cosa al giorno e se non era capitato nulla di nuovo prendere un vocabolario e imparare una nuova parola e il suo significato (un'ottima abitudine che mi riprometto di fare anche con i miei figli e poi dimentico, ma urge rimediare).
La seconda è un ricordo legato a mio padre: poco dopo che io avevo ricevuto la mia copia di questo libro un suo amico, un uomo che aveva visto la morte in faccia a causa di un brutto male e si illudeva - purtroppo a torto - di averlo sconfitto, aveva deciso di festeggiare il suo "ritorno alla vita" con una cena durante la quale aveva regalato una copia di questo libro alle persone che gli erano state più vicine durante la malattia, come mio padre appunto.
Lui era tornato a casa e dopo averlo letto aveva consigliato sia a me che a mio fratello la lettura di questo libro, ma io gli avevo mostrato fiera la MIA copia e mi piaceva vedere la sua appoggiata sul comodino, segno di un'affinità difficile da raccontare a parole (soprattutto a quell'età).
Ora il suo libro è senza padrone, ma spero - fra qualche anno - di poterne fare dono ai miei figli, per un ennesimo ricordo del nonno.

4) 10 minuti (C. Gambarale) letto questa primavera, mi ha preso il cuore. Probabilmente è arrivato in un momento in cui ero più sensibile a quelle parole, non so, ma ora mi sento di inserirlo di diritto in questa lista (qualche stralcio qui).

5) Il piccolo principe (A. Saint'Exupery) chi non ha amato questo libro alzi la mano...
La mia parte preferita? Quella con la volpe, quando dice che non avrebbe dovuto addomesticarlo perché così non avrebbe sofferto nel separarsi...

6) Il profeta (K. Gibran) e anche qui... serve che dia qualche spiegazione? La mia copia (regalatami da una cara amica, che ha voluto condividere con me una sua emozione) è piena di sottolineature e l'ho usata spessissimo per ricavarne delle dediche, compresa quella citata durante le mie nozze.

7) L'amico ritrovato (F. Hulman) intenso e commovente.

8) Va dove ti porta il cuore (S. Tamaro) altro libro intenso, il più bello dell'autrice secondo me.

9) Il diario di Anna Frank (A. Frank) letto alle scuole medie, e poi riletto molte volte sempre durante gli anni della scuola, è il primo libro che mi viene in mente se ripenso a me come lettrice consapevole e autonoma nelle scelte.
Ora anche Anna me ne ha parlato un giorno ed era stupita di sapere che ne avevamo una copia a casa...

10) Io uccido (G. Faletti) questo è l'unico libro della lista che NON ho ancora letto.
Ce l'ho in casa, sulla mensola dei libri da leggere, ma fatico a prenderlo in mano.
Non perché non pensi che sia bello, anzi, le critiche sono ottime, ma perché anche questo è un libro legato a un ricordo forte.
Questo libro è, anzi era, di mio papà.
Quando si è ammalato ed ha cominciato il suo iter di interventi e ricoveri ospedalieri ha cominciato a leggere anche libri meno tecnici e si è imbattuto in Faletti, conosciuto prima solo come comico del Drive In.
Li ha letti tutti, ma direi che quello che ha più amato è stato proprio questo.
Quando questa estate ho appreso la notizia della morte dello scrittore ed ho letto del suo calvario in un'intervista alla moglie, ho sentito il bisogno di andare a cercare questa copia, ma poi mi è mancata la forza di leggerlo.
Troppe le emozioni, troppa l'ironia della sorte che ha accomunato queste due persone che nella vita hanno saputo reinventarsi e che avevano sempre un sorriso sornione sulle labbra.


Poichè Sandra chiedeva anche la realizzazione di un manufatto inerente ai libri, cosa meglio di un segnalibro... con cuori?


P.S. restando in tema Sinergie anche i miei P.I.F. sono partiti, relativi alla proposta di giugno di Germana (no comment sulla velocità).
Non posto nulla per non rovinare la sorpresa alle destinatarie, ma Anto, Fra e Germana (sì pure tu ciccia, dato che hai "inviato il bagolo") tenete d'occhio la buca delle lettere :-)
Claudia, mi manca il tuo indirizzo... scrivimelo che anche il tuo pacchettino è pronto.

giovedì 18 settembre 2014

Le mie letture - luglio e agosto 2014

 

Ma quanto è bella questa immagine che ho scovato con Pinterest?
E' proprio vero, leggere un libro permette di rilassarsi e immergersi in un mondo parallelo... non necessariamente migliore, ma comunque diverso.

Il mese non è ancora finito e ci sono delle letture in corso, ma posso intanto riassumere i libri già letti in questa strana estate.
Ho voluto togliermi una curiosità e leggere il seguito di 50 sfumature, che avevo rapidamente affrontato già nell'estate 2012.
Ho preso (in prestito) sia 50 sfumature di nero


che 50 sfumature di rosso di E L James


Francamente non li ho trovati dei libri erotici, anche perché continuare a ripetere mille volte di quanto Mr Grey sia sempre pronto o di quanto la dea interiore di Anastasia faccia le capriole non rende la cosa più intrigante, almeno a parere mio.
Di tre libri se ne poteva tranquillamente fare uno solo, con una trama che in fondo - tra una interruzione e l'altra- c'è e non è nemmeno male.

Poi sono comunque tornata a dedicarmi a letture decisamente più nelle mie corde, con L'altra famiglia di Jodi Picoult.


Lei è un'altra di quelle scrittrici di cui divoro tutto ciò che scrive, certa di non rimanere delusa... peccato che non traducano sempre le sue opere e il mio inglese non sia all'altezza di una scorrevole lettura in lingua originale.
Affronta sempre temi intensi, e anche questa volta non ci va certo leggera: figli mai nati, omosessualità, religione, contesa dei figli ...
In questo caso, qualche citazione è d'obbligo:

So di essere in quella fase della vita in cui si vuole per sempre, non adesso. So che la prima persona che ho baciato è ben lontana dall'essere importante come l'ultima. E ho anche il buonsenso di non sognare su cose che non possono accadere.

Ma le amiche sono insostituibili: ti tengono in contatto con la realtà. Sono loro a dirti quando hai un rimasuglio di spinaci tra i denti o quando un certo paio di jeans ti fa il sedere grosso o quando stai comportandoti da stronza. Te lo dicono senza drammi e senza preavviso, diversamente da quello che accadrebbe se a dirtelo fosse tuo marito. ti dicono la verità perché hai bisogno di udirla, ma senza che alteri il legame tra voi.

Dimmi quello che cerchi. (...) una persona che mi conosca meglio di quanto io conosca me stessa. E parlare con quella persona deve essere la prima cosa che voglio fare al mattino e l'ultima alla sera. Una persona che mi sembri di conoscere da sempre, anche se non è così.

Capisci che la persona è quella giusta per te quando le le cose che non ha bisogno di dire sono ancor più importanti delle cose che dice.

Quell'anno aveva legato dei fiocchi di raso bianco ai rami. Diceva che ogni fiocco era un desiderio che aveva per l'anno seguente. L'unica differenza tra un desiderio e una preghiera è che nel primo caso sei alla mercé del mondo intero, mentre nel secondo hai un po' di aiuto.

I pesci non chiudono gli occhi di Erri De Luca mi ha presa all'amo (che simpatico giro di parole, ebbè!).



Racconta l'estate di un bambino napoletano, al mare con la mamma mentre il papà cerca uno sbocco lavorativo in America, proprio nel periodo di transizione tra l'infanzia e l'inizio della pubertà.

 L'infanzia smette ufficialmente quando si aggiunge il primo zero agli anni. 
Smette, ma non succede niente, si sta dentro lo stesso corpo di marmocchio inceppato delle altre estati, rimescolato dentro e fermo fuori.
Tenevo dieci anni. Per dire l'età, il verbo tenere è più preciso.
Stavo in un corpo imbozzolato e solo la testa cercava di forzarlo.

" Io credo a quello che trovo scritto. A voce si dicono un sacco di bugie. Ma quando uno le scrive, allora è vero."
"Non ci avevo pensato, è giusto. Quando scrivo storie di animali, loro fanno solo cose vere."

"Lo so, racconta, non sprecare tempo."
A me sembrava che ne avevamo in quantità, che potevamo regalarlo a chi ne era agli sgoccioli. Già, si può fare un pacchetto con il tempo dentro e offrirlo per Natale? Ne avevo un mucchio, il mio e in più quello che stava dentro i libri? Però doveva avere ragione lei, e gli animali, a non sprecare il tempo. Quello assegnato dura quanto quello non sprecato, il resto va perduto.

Ma adesso ho anche cominciato ad affrontare libri dedicati ai mie pargoli, perché loro crescono e il mondo intorno a loro cambia velocemente.
Il primo è un libro - Bimbi in rete di Roberto Morello - scritto per mettere in guardai noi genitori, nativi cartacei, dai pericoli della rete (senza negarne gli indubbi vantaggi, sia chiaro).


Io l'ho acquisto in seguito ad un'illuminante serata della loro Associazione che abbiamo organizzato a favore delle famiglie della scuola frequentata da mia figlia, ma si può tranquillamente ordinare online... ve lo consiglio caldamente.

Ultimo, ma non meno importante, Solo per ragazze di Anita Ganeri.



L'ho comperato per farne dono ad Anna, ma prima mi sembrava importante leggerlo io.
Sta crescendo, sta cambiando... piccoli dettagli che mi hanno fatto capire che comincia a non essere più solo bambina, ma che nel suo corpo e soprattutto nella sua testolina cominciano ad agitarsi pensieri e sensazioni nuove.
Per aiutare me e trovare le parole giuste per spiegarle tutto ciò e per dare a lei uno strumento in più dove cercare le risposte alle domande che magari, per imbarazzo, non se la sente di pormi.

***

E per chiudere, poiché di libri stiamo parlando, faccio un breve riassunto del contest Ri-leggimi dato che i libri aumentano, e non è sempre facile seguirli... anzi a tal proposito prego chi libera un libro di raccomandare al ricevente di informarmi, così da poter aggiornare i vari passaggi di mano.

Ecco un breve riassunto allora di quelli in circolo attualmente:
* Storia di una Lumaca (Chiara): Silvia - Laura - Michela (in fase di lettura)
* Così parlò Bellavista (Silvia): Sandra - Chiara  (in attesa di ricevere, anche se purtroppo ormai è in viaggio da più di un mese e dispero di vederlo arrivare :-( )
* Il diario di Adamo ed Eva (Laura):  Sabrina - Chiara (in attesa di ricevere)
* Biscotti al malto Fiore per un mondo migliore (Sabrina): Rama (in attesa di ricevere)
* Martha Quest (Sandra): Claire (in fase di lettura)
* Giulia Dorme (Sandra). Tenar (in attesa di ricevere) 

Ricordo che se un libro non venisse assegnato (perché nessuno si mette in coda per richiederlo) deve essere rispedito alla proprietaria, cioè a colei che lo ha liberato, il cui nome è visibile fra parentesi.
E direi che sarebbe buona regola, a questo punto, scrivere a matita, all'interno, il nome della proprietaria e l'indirizzo per la restituzione.

lunedì 7 luglio 2014

Le mie letture - aprile, maggio e giugno 2014

Santo cielo, ho tre mesi di libri da raccontarvi.
A dire il vero non ho letto tantissimo, non vi ammorbo con il perché e il percome (leggasi prima comunione e altro lavoro su commissione), però sono libri di cui vi voglio parlare perché mi sono piaciuti tutti, i primi due praticamente divorati.

Io prima di te di Jojo Moyes.


La vita può cambiare in un attimo: un incidente, un incontro... non è il classico libro strappalacrime con il finale scontato, ma l'occasione di riflettere seriamente sulle nostre priorità.

Nessuno sa di noi di Simona Sparaco.


Per mia fortuna (perché di questo si tratta, non ci sono persone degne o meno, non è un merito o una colpa) non ho alcuna esperienza diretta in merito alla perdita di un figlio prima della nascita, pertanto mi astengo da qualsiasi commento che suonerebbe comunque assurdo a chi in questo incubo ci è passato.
Ma anche in questo caso, in questa storia toccante, mi sono immedesimata in quanto provato dalla protagonista, nel suo dolore nel dover fare una scelta che razionalmente condivido in pieno, ma che forse, chissà...  

Quanti giorni dopo di lei di Julia Glass.


Una saga familiare, tante persone ruotano intorno a un capofamiglia un po' bizzarro.
Inizialmente pensavo il libro avrebbe seguito un logico filo conduttore, ma verso la fine prende decisamente un'altra strada, stupendo il lettore.
Se posso dire la mia (certo che posso, almeno qui :-) ) secondo me il titolo è proprio sbagliato e trae in inganno, ma in realtà il titolo originale è The Widower’s Tale che letteralmente significa  Il racconto di reversibilità.
Cara Sandra, quando i tuoi libri cominceranno ad essere tradotti in altre lingue assicurati che venga mantenuto il senso di ciò che tu hai scelto per rappresentare le tue opere, perché davvero alle volte un titolo fa la differenza. 

E voi che passate di qua, avete letto qualcuno di questi?
Lea? Mia fedele consigliera di ottime letture?




martedì 8 aprile 2014

Le mie letture - febbraio e marzo 2014

In apparenza non ho letto molto, solo tre libri (di cui uno scartato molto presto e quindi non lo si può nemmeno contare), ma considerato che l'ultimo vantava ben 616 pagine fitte fitte e che il primo l'ho praticamente letto due volte... vabbè, mi assolvo da sola.

Il primo libro è stato 10 Minuti di Chiara Gamberale.


Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere.
Mi è stato consigliato dalla sinergica Lea e di questo la ringrazio davvero, non perché sia un'opera letteraria di grandissimo valore (ma chi sono io per giudicare?), ma perché racconta una storia nella quale mi sono molto immedesimata essendo accaduta di recente a due carissimi amici e che quindi mi ha spinta a riflettere anche sulla MIA coppia.
Lei, Chiara nel libro, si trova senza marito, senza la casa di sempre e senza il lavoro di sempre e perde la bussola. La sua analista la invita a mettersi in gioco, a fare esperienze nuove (e forse anche tutti noi ogni tanto dovremmo trovare quei 10 minuti al giorno).

"Hai presente quando la vita che fai ti sembra sì la tua, ma senza di te? - Come no, quando ti pare di andare sottovuoto, io dico così. - Andare. Sottovuoto. Andare sottovuoto.  - Sento proprio l'aria che mi manca e il corpo che si mette a galleggiare, per conto suo, dentro una specie di sacchetto. E fuori dal sacchetto tutto il mondo."

"Improvvisamente mi domando se, a furia di confrontarmi con le infinite variazioni che la vita consente allo stare insieme, non abbia perso di vista dei fondamentali che le rendono tutte uguali, le famiglie. per esempio tollerarsi. Rassegnarsi all'odore delle rispettive cacche." 

"Dare per scontato che gli altri sono la nostra grande occasione, certo: ma sono anche la nostra più infinita fonte di guai, la nostra disperazione, una tremenda rottura di palle. - Sono scappato perché tu eri diventata insopportabile Mr Magoo - (...) come se non fosse diritto di tutti, ogni tanto, essere fastidiosi."

"Forse MIO marito ed io non ce lo aspettavano.  - Che cosa? mi domanda Claudia - Che l'altro esistesse a prescindere da noi. Che non fosse lì esclusivamente a nostra disposizione. (...) - Io sono troppo ferita dal suo abbandono per andargli incontro. ammetto - Allora prova a capire se può farlo lui."

"E' faticoso non essere a disposizione di chi amiamo, Chiara, ma a volte ci tocca. Quella disponibilità infinita non aiuta noi e non aiuta loro."

"Ho parlato di mio marito. Non faccio altro da un anno. Perché è davvero perverso l'amore. 
Quando c'è, parli con una sola persona con tutte le altre.     
Quando entri in crisi, parli con tutte le altre di una sola persona.
L'unica, con cui a parlare, non riesci più."

"Le parole che mi sono suonate più nuove sono quelle che ho usato per parlare a un estraneo di noi. Noi chi? Due che si sono amati tanto, forse troppo. Che ancora si amano. E potrebbero avere l'occasione di tornare insieme. Ma forse cercano quella per lasciarsi meglio. Cosa che non è possibile. A loro, come a nessuno, se ci si tocca in quel punto lì. Dove corriamo il rischio di sentirci, finalmente, un po' speciali. Fantastici, in certi momenti. A casa." 

"Fai un po' come credi. 
E' la frase con cui MIO marito, negli ultimi tempi, chiudeva tutte le discussioni quando diventava evidente che si stava parlando di me e che non c'era margine per ribaltare la questione e spostare l'attenzione su di lui.
E' la frase con cui le chiudevo anche io, le discussioni, quando succedeva l'inverso e l'attenzione da lui non si poteva spostare su di me.
Fai un po' come credi.
Si diventa così sordi, quando la paura di perdersi supera quella di trattenersi..."

"Sono confuso Magoo. Una parte di me vorrebbe tornare con te, e stare insieme per tutta la vita.
L'altra sa che ci sarebbero altre incomprensioni, altre Siobhan, altre telefonate da Dublino. E vuole vivere alla giornata. Proprio come sto vivendo ora. Non fanno per me, certe regole del matrimonio: ormai ne sono sicuro. Non faranno mai per me. Questo non toglie che tu sia l'unica persona che conta, la più importante. Insomma, io non riesco a separarmi da te... 
Tu però devi davvero imparare ad accettarmi così, come sono."  

"Perché ancora non ti rialzi? Perché hai bisogno di me.
Ecco perché. fai pace con l'evidenza di questa verità e smettiamola di sforzarci per avere un matrimonio felice. Nessuno ce l'ha. Tutti si arrabattano come possono, si tradiscono, si deludono, si accontentano. La vita è troppo breve per impegnarsi a migliorare, no?"

"Cosa?
Cosa è successo?
E' successo che MIO marito ha perso, dentro di sé, la strada di casa: e avrebbe bisogno di qualcuno che, come Pollicino, lasciasse un sassolino dopo l'altro per indicargliela. Avrebbe bisogno di me.
Però, dopo lo shock dell'abbandono, anch'io, dentro di me, ho perso quella strada. Anch'io avrei bisogno di Pollicino. Avrei bisogno di lui."

"Dice che non ha senso prendergli la mano, se non capisci quello che dico.
Gli lascio la mano.
Dice che non ha senso lasciarmi la mano, se me l'hai presa.
Gliela riprendo. Lui la sfila subito via. 
Dice non capisco cosa voglio Magoo. Tornare a fare il cazzone, vivere un po' lì e un po' qui, dove capita, mi sta dando una bella energia. Però mi manchi sai? Ma non mi manca il pantano in cui eravamo finiti. tutti quei malumori. Quelle facce tese. Quelle porte sbattute. Quella. Ma sì. Quella. Quella intimità. Dice tremenda, l'intimità. Tremenda no? Dice evidentemente io ho dei problemi, con questa cosa tremenda, ma non è che sotto sotto ce li abbiamo tutti?"


"- Devo parlarti Magoo, stanotte ho fatto un sogno. Eravamo a Vicarello, ma nell'orto saltavano due pizotes. teli ricordi? Quegli animali assurdi che abbiamo visto in Costarica.
- Certo che me li ricordo.
- Ridevamo, nel sogno. E saltavamo con i pizotes. Quando mi sono svegliato, ci sono rimasto di merda.
- Benvenuto anche tu nel mondo dei sogni dopo la fine di un matrimonio. Più sono belli, più al risveglio sembrano incubi. (...)
- Non deve finire il nostro matrimonio.
- E' già finito! "

"Scegli: o dentro, o fuori, ma se stai sulla porta mi blocchi il traffico!".

Quello che ho dovuto, mio malgrado, abbandonare, è Moscerine di Anna Marchesini.


Non ce l'ho proprio fatta, uno stile di scrittura a me talmente ostico da farmi venire la voglia di togliermi un callo invece che prendere in mano il libro. Alla fine del primo capitolo ho mollato la spugna e l'ho ceduto a mia mamma, nota divoratrice di libri, che lo ha finito e mi ha detto "poi migliora" (ma non ho voluto verificare!) .

Ultimo e invece gustatissimo, Diciannove minuti di Jodi Picoult


Il sottotitolo è "Cosa spinge un adolescente a fare una strage tra i suoi compagni di scuola", ma non vi fate ingannare da questo, il romanzo racconta questo e molto di più.
A me questa scrittrice piace moltissimo (ho già letto 4 suoi romanzi, nella mia libreria di Anobii o qui sotto l'etichetta libri trovate gli altri), riesce a smuovermi pensieri che magari ci sono già, ma sono sopiti... e lei li porta a galla e mi costringe ad affrontare quei timori che come madre ho anche io.
Giusto qualche frase, per incuriosirvi, ce ne sono alcune di favolose e verissime...  ve lo consiglio di cuore!

"Lewis sarebbe passato alla storia come l'economista che aveva inventato la formula matematica per la felicità: R/A realtà diviso aspettative. C'erano due modi per essere felici: migliorare la propria realtà o ridimensionare le proprie aspettative."
"La felicità non è soltanto quello che di fatto accade, è anche quello che si sceglie di ricordare."
" Si può odiare un figlio per quello che ha fatto e continuare ad amarlo per quello che è stato?"
"Non l'ha fatto a causa di come lo abbiamo cresciuto, lo ha fatto nonostante questo."
"Diventare adulti voleva anche dire imparare a non essere completamente sinceri... imparare quando è meglio mentire, invece di far male a qualcuno con la verità".

E chiudo con una frase che farei bene a ricamare sul mio grembiule di cucina (e su quello della mia amichetta Sissy che avvelena l'anziana nonna con le torte vegane):
"Le ricette sono un po' come le leggi - replico Patrick - conviene provare ad attenervisi, prima di commettere un reato grave."   

mercoledì 22 gennaio 2014

Ri-leggimi (letture condivise)

Siete tornate a vedere eh, delfini curiosi? :-)

Poiché iniziare l'anno con ben 4 libri letti non mi sembra male (e il mese non è ancora finito a dire il vero, quindi magari ce ne scappa un quinto), mi pare una buona occasione per lanciare la condivisione di letture.

Io, come ho già detto più volte, mi appoggio molto alla biblioteca comunale per le mie letture, ma dei 4 libri elencati ieri solo il primo non è di mia proprietà quindi ecco cosa propongo:

 Ri-leggimi
letture condivise 2014

- mettete un commento a questo post entro il 31 gennaio indicando quale libro di quei tre vorreste ricevere;
- il giorno successivo effettuerò una estrazione e chi si sarà aggiudicato il libro lo riceverà con la modalità piego di libri (molto economica);
- dopo averlo ricevuto e letto quella persona dovrà rimetterlo in circolazione con la stessa modalità (mi piacerebbe che potesse girare abbastanza velocemente, tipo un lettore al mese, ma vedremo strada facendo), quindi tramite appello pubblico in un post sul suo blog (se non ce l'ha lo faccio io qui) con le medesime indicazioni;
- poiché se leggete questo mio blog siete dei creativi o siete miei parenti (ah no, quelli praticamente non leggono mai), vi invito a condividere il libro accompagnandolo con un piccolo segnalibro che rimarrà in dono a chi riceve.

E che c'è di nuovo rispetto ai book crossing già visti?
Che chi riceve un libro si impegna a spedirne 2, quello che riceve da chi viene prima di lei e uno di sua proprietà, che a fine giro le verrà reso. 
A fine anno ci saranno un sacco di libri in circolazione...

Queste per me sono SINERGIE (questa parola la sentirete davvero tanto prossimamente), la condivisione di materiali, conoscenze ed esperienze... una ricchezza da non sottovalutare, estranea a invidie e manie di protagonismo.

Tutto chiaro?
Via con i commenti allora...   

martedì 21 gennaio 2014

Le mie letture - gennaio 2014 e...

Il nuovo anno è iniziato con il turbo (causa soprattutto qualche problema a dormire la notte, ma guardiamo il lato positivo và...):

Fai bei sogni di Massimo Gramellini.


Iniziato e finito nel giro di una notte, dolce e commovente...
Storia autobiografica di un giornalista che rimane orfano di madre a 9 anni e si porta dietro questa perdita per tutta la vita, finché arriva il giorno in cui tutte le tessere del puzzle vanno al loro posto e riesce a far pace con il suo lutto.

Un uso qualunque di te di Sara Rottaro.

Che vi devo dire? Le mie notti sono state accompagnate da storie tutt'altro che allegre... ma avvincenti, e infatti anche questo libro l'ho divorato.
Una donna vive "pericolosamente" sentendosi esclusa dalla coppia marito-figlia, finché arriva il momento di rimediare (magari in maniera un po' eccessiva, ma vi lascio scoprirlo leggendo).

La storia della lumaca che scoprì l'importanza della lentezza di Luis Sepulveda.


Tutt'altro taglio per questo piccolo libro, ma tanta saggezza.
Questo è il testo che Anna ha scelto al mercatino del libro e dopo che lei ha finito di leggerlo durante le vacanze natalizie ho voluto anche io scoprire qualcosa di più su Ribelle... lentamente, molto lentamente :-)
Bellissimo per letture ai piccoli ovviamente, ma anche ai grandi non farebbe male.

Un amore di cupcake di Donna Kauffman.


Questo è proprio il classico romanzo da relax, che mescola golose situazioni per una storia dolce e intrigante (e a fine libro ci sono alcune ghiotte ricette, cosa chiedere di più?).

Ma non finisce qui, vi aspetto domani per una nuova proposta...

domenica 29 dicembre 2013

Le mie letture - ottobre, novembre e dicembre

Mamma mia come mi sono presa indietro ad aggiornare questa rubrica.
Vabbè, qui in versione trimestrale, tanto i libri non sono tantissimi.

Si comincia con L'arte di cucinare desideri di Erica Bauermeister.



Nelle prime pagine si racconta di un uomo che in cerca di un diversivo nella sua vita noiosa e monotona, decide ci andare periodicamente in alcune librerie e spacciarsi per uno scrittore, offrendosi di autografare le copie del suo libro disponibili.
Inutile dirvi che il mio pensiero è subito corso alla nostra scrittrice del cuore (Sandra, ti ricordi che ti ho pure mandato messaggio quel giorno, ipotizzando una cosa simile con te e la tua gemella che andate a due presentazioni in contemporanea?).
Ora che ci penso sarebbe bellissimo se inscenaste una cosa del genere al salone del libro, vi presentate entrambe da IBUC per reclamare la paternità del nuovo libro... ci pensi???? :-)


Poi Lettera ad un'amica che ci sarà per sempre di Sergio Bambaren.


"Ricordati che un amico sarà sempre felice per te, anche dopo essersene andato."
"Pianta un albero, scrivi un libro, metti al mondo un figlio. Allora avrai raggiunto il tuo scopo nella vita e tutti i tuoi sogni saranno realizzati."


Con queste poche righe mi sono convinta a prendere il libro in prestito, peccato poi che si sia rivelato piuttosto pesante e monotono (a mio avviso, non conosco l'autore quindi può essere che sia stato l'argomento a renderlo così)
Ne ho però salvati alcuni passaggi interessanti...

"Il tempo che abbiamo per realizzare i nostri sogni non è infinito. Dobbiamo cominciare a provarci oggi, non rimandare a domani, perché chi ci assicura che un domani arriverà? Alcuni ci mettono un po' a rendersi conto che tutto quello che abbiamo su questa terra è in prestito; altri, tristemente, se ne andranno senza averlo mai compreso. Io credo che nella vita sia importante conoscere, creare, sperimentare, non possedere; che basti poco per raggiungere la vera felicità. E in effetti è più facile se viaggi leggero."
"Silvia, tu mi hai aiutato a capire che veniamo al mondo senza niente, ed è nella stessa identica condizione che, un giorno, ce ne andremo: alla fine del nostro viaggio le sole cose di valore che avremo con noi saranno i ricordi dei sogni che abbiamo realizzato e di quel che abbiamo fatto per rendere questo mondo un posto migliore. E, se siamo fortunati, potremo abbandonarci al sonno eterno con lo stesso incantevole sorriso che avevi tu quell'ultima notte. Come ho sentito dire una volta da una persona saggia " Quando sei nato, tu piangevi, e tutti intorno a te sorridevano. Il giorno in cui morirai,  spera che tutti intorno a te piangano e che tu sia l'unico a sorridere".    

Dopo sono decisamente passata a letture più leggere e frivole, scorrevoli come leggere le mail di un'amica.
In effetti mi sembrava di leggere i post di alcune di voi (non faccio nomi, tanto avete già capito, hi hi hi) e le pagine sono scivolate via una dietro l'altra, in una fredda notte invernale.


Fermate gli sposi di Sophie Kinsella non tradisce il genere, e in faccia ai detrattori, continua ad avere successo e a piacermi un sacco.

Ho chiuso la carrellata con l'ultimo libro della saga di Camilla Lackberg, Il bambino segreto.


Presente e passato si mescolano con il solito ritmo e la solita intensità, questa scrittrice mi piace proprio e se non la conoscete ve la consiglio davvero, ma cominciate dal primo libro della saga.

Infine ho ritrovato questa foto, scattata per ricordarmi questa frase tratta dal libro di cui vi ho già parlato qui, e che ora voglio dedicare a Daniela, lei sa bene perchè :-)


"- Questa cosa mi sta consumando dentro senza che me ne accorga. Mi ossessiona, non posso, non posso accettarlo. Se non ci do un taglio di brutto, mi farò male.
- E allora puoi accettare di mollare? Chiudere gli occhi e far finta di niente? E' semplice, invece. Le persone cambiano Rubens. Solo le montagne e gli imbecilli restano uguali. Sei una montagna tu?" 

sabato 28 settembre 2013

Le mie letture di settembre

In questo mese di passaggio tra l'estate e l'autunno ho letto meno di quanto desideravo, ma non mi lamento.
Per primo ho letto un romanzo dall'apparenza frivolo, ma che in realtà mi ha dato modo di riflettere e confrontarmi con il mio vissuto...
Felicità è un pizzico di noce moscata di Maria Goodin.


Un pezzettino, giusto per farvi capire perché l'ho apprezzato.
"Cerco di immaginare un mondo in cui non ci sei più. Un mondo in cui non ho nessuno da chiamare se non ricordo la ricetta della zuppa di pollo; dove nessuno cucina la mia torta al cioccolato preferita per il mio compleanno; in cui nessuno mi telefona in un freddo mattino d'inverno solo per controllare che abbia messo le calze di lana. In cui nessuno mi dice che devo tagliarmi i capelli, di stare dritta e che lavoro troppo. Un mondo in cui nessuno si preoccupa se non mangio le verdure, se leggo con poca luce o se non metto l'impermeabile. Un mondo in cui nessuno esclama " ti ricordi quando?..." o "quando eri piccola..."
Ci provo, ma proprio non ci riesco.  
Non riesco a immaginare di tornare a casa, un posto che non odora di stufato, focaccine e torte, dove non sei lì a darmi il benvenuto con la tua voce allegra e squillante e quasi senza fiato mi racconti cosa hai cotto e cosa hai bruciato. Non riesco a immaginare di non rannicchiarmi con te sul divano davanti al fuoco, ad aprire i regali di Natale e a fingere sorpresa quando entrambe scartiamo i pacchetti e ci troviamo dentro ciò che abbiamo chiesto. Di non scoprire che una borsa dell'acqua calda è stata infilata di nascosto sotto il mio piumino, o che hai registrato i miei programmi preferiti, o che hai rammendato un buco nel mio maglione senza che ti avessi detto di averlo rotto. Non riesco ad immaginare di non vedere il mio viso nel tuo, di non vivere insieme, di non averti qui con me.
E quando ci riesco, il dolore è insopportabile."

Poi ho letto un libro che da un po' di tempo era nella mia wish list... però me lo aspettavo diverso, più scorrevole, invece mi sono scontrata con un modo si scrivere che risulta (almeno per me) ostico.
Si tratta del thriller di Stefano Visonà, Non ti svegliare: l'autore è veneto, quindi non dovrei avere difficoltà a comprendere modi di esprimersi e trovare familiarità nei luoghi descritti... ma che fatica :-(


Si vede che a forza di leggere storie per bambini mi sono un po' rincitrullita anch'io, nel 2011 lo definivano uno dei più interessanti casi letterari dell'anno. 

Qualcuno lo ha letto? Mi dite anche il vostro parere?

E ora mi accingo a divorare l'ultima avventura di Patrick e Erika...

mercoledì 28 agosto 2013

Le mie letture di luglio e agosto - ancora giallo svedese, un pò di suspence e buoni sentimenti


Come precedentemente detto, mi sono buttata a capofitto sul primo capitolo della saga di Erica e Patrik, La principessa di ghiaccio e devo dire che mi è molto piaciuto.


In effetti questo, insieme al 4°, sono quelli che mi sono piaciuti di più della saga. ma mi manca ancora il quinto, uscito di recente (e già prenotato, ovviamente).
Un giorno parlavo con un compagno di corso (di PS) delle nostre letture e avevamo parlato anche della Lackberg e lui mi diceva di aver letto appunto solo il primo libro, e di non averlo apprezzato per niente.
Ora che anche io l'ho letto mi rendo conto di una cosa (pensiero solo mio, e sicuramente discutibile): il libro è scritto da una donna, cioè scritto come si esprime una donna... e forse per questo a lui non è piaciuto.
Ad esempio, io su questa frase ho riso di gusto:
"La voce piagnucolosa di Lisa scatenò in lui un moto d'irritazione. Come succedeva sempre più spesso. Se avesse avuto il buon gusto di tenere la bocca chiusa e limitarsi ad apparire carina, essere sposato con lei sarebbe stato molto più piacevole. nemmeno il grosso seno sodo e il sedere rotondo ormai riuscivano più a convincerlo che ne valesse la pena." 

Così ho affrontato un altro scrittore (anzi due), sempre nordici... ma che fatica!
Una donna non dimentica mai di Jerker Eriksson e Hakan Axlander Sundquist.


"L'autentico perdono consiste nel perdonare qualcuno che non si può perdonare, pensa. Solo un Dio ne sarebbe capace. (...) Il vero perdono è impossibile, pazzo e incosciente, pensa lei. E poiché lei si aspetta che i colpevoli su pentano,  il perdono non può mai compiersi. La memoria è e rimane una ferita che non si può rimarginare."

Un modo di scrivere che non si adatta per nulla a me, così nonostante una trama interessane fatico ad andare avanti... (ma da testona l'ho comunque finito)

E cosa succede quando un libro è un po' ostico? Se ne comincia un altro :-)
Non è mia figlia di Sophie Hannah.


A essere sincera mi ero immaginata tutta un'altra cosa quando avevo visto la copertina in libreria e avevo letto le recensioni nel retro copertina, ma ho comunque portato a termine la lettura... ed ecco un assaggio:
"Le disgrazie peggiori della vita colpiscono una volta sola. E' una cosa che dico ai miei pazienti per aiutarli ad andare avanti, a superare i momenti difficili. Appena è passata, ci si può consolare con il pensiero che quell'evento disastroso non potrà ripetersi mai più. (...) sono sopravvissuta nell'unica maniera che ho potuto: lasciandomi pervadere dalle emozioni più negative per tutto il tempo necessario. Quando ho toccato il fondo una sola cosa mi ha consolato: il fatto di poter dire a me stessa, senza timore di smentita, che una disgrazia simile non sarebbe successa mai più. Non potevo perdere i miei genitori due volte. Qualunque cosa mi riservasse il futuro, quel camion che sbandava sulla strada ghiacciata e invadeva la corsia opposta sulla A1 all'altezza di Newark non sarebbe più tornato. (...) Era già successo. Era finita. "
" Mi rendo conto che i problemi non si presentano sempre in un modo netto, stile fulmine a ciel sereno. A volte strisciano accanto a te e stanno fermi lì, ingrandendosi ogni giorno un poco. Non vedo vie d'uscita dalla disperazione perché non so ancora quanto le cose possono ancora peggiorare."  
"Vivienne avrebbe potuto salire ai livelli più alti di qualunque professione, ma a lei non interessava essere primo ministro o capo della polizia o avvocato della corona. Una volta mi ha detto che gli unici titoli che contavano, per lei, erano quelli di madre e di nonna. "Quando hai una carriera , sei fortunata se riesci a passare cinque giorni alla settimana in mezzo a persone che ti stimano e ti rispettano" ha dichiarato un giorno " ma se fai della famiglia il tuo lavoro, passerai tutto il tuo tempo con delle persone che ti stimano , ti rispettano e in più ti vogliono bene."


Ed ecco invece un libro letto con avidità, perché semplice e genuino, scritto per arrivare al cuore.
L'amico immaginario di Matthew Dicks è venuto con me in vacanza e nei ritagli di tempo e le interminabili ore di colonna al valico italo-austriaco, mi ha fatto appassionare alla storia di Max e Budo.


Qui vi potrei riportare un sacco di passaggi simpatici, ma allo stesso tempo verissimi, perché visti con gli occhi dei bambini: le dita nel naso in auto, i litigi tra genitori, i "permessi di uscita" al papà... ma non voglio anticiparvi troppo, solo vi consiglio caldamente di andare a prenderlo (in biblioteca o in libreria) e di leggerlo.