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Pozzecco: "Con Petrucci fatto ottimo lavoro. Duopolio Milano-Virtus Bologna? Vedo 10 squadre a giocarsi il campionato"

Davide Fumagalli

Pubblicato 19/09/2024 alle 09:21 GMT+2

BASKET - Festeggiati i 52 anni, il ct della Nazionale Gianmarco Pozzecco ha parlato al Corriere dello Sport alla vigilia del via della stagione in Italia, con la Supercoppa a Bologna e poi il campionato che scatterà sabato 28 settembre. "La Supercoppa? Ci si arriva sempre con un po’ di tensione e solo chi la vince alla fine non ha stress", ha detto il ct tra i vari temi toccati.

Pozzecco a Basket Zone: "Mia Nazionale amatissima dalla gente"

Alla vigilia del weekend di Supercoppa Italiana a Bologna (LIVE su Eurosport, Discovery Plus, e finale anche in chiaro su DMAX e Nove) e ad una settimana dal via del campionato di Serie A (si parte sabato 28 con Trapani-Virtus Bologna su Eurosport 2), è il ct della Nazionale Gianmarco Pozzecco a fare il punto della situazione proprio quando sta per scattare la stagione della pallacanestro italiana per i club. In occasione del suo 52esimo compleanno, il Poz ha parlato al Corriere dello Sport: "Sono stati festeggiamenti sobri, in famiglia. Chissà cosa pensa la gente di me, non faccio più vita mondana. Regali? Me lo ha fatto il presidente Petrucci quando mi ha dato la panchina azzurra. Quello è stato un regalo fantastico".
Il più bel regalo Me lo ha fatto il presidente Petrucci quando mi ha dato la panchina azzurra. Credo di poter dire che in questi anni abbiamo fatto un bel lavoro
Pozzecco ci tiene a ribadire il rapporto molto importante col presidente Federale Gianni Petrucci in un periodo caldo, che porta alle nuove elezioni alla FIP: "L’affetto che nutro per lui va oltre il rapporto professionale che abbiamo. Credo di poter dire che in questi anni abbiamo fatto un bel lavoro. All’Europeo abbiamo perso con la Francia, una partita che ricordiamo bene. Al Mondiale siamo caduti con gli Usa. A Parigi la finale è stata tra queste due squadre. Non aggiungo altro".
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Gianni Petrucci, presidente FIP, e coach Gianmarco Pozzecco, 2024

Credit Foto Ciamillo-Castoria

Dalla Nazionale ai club, con la Supercoppa alle porte: "È un bel banco di prova. Io l’ho vinta da giocatore con Varese nel 1999 e poi con Sassari nel 2019. Ci si arriva sempre con un po’ di tensione e solo chi la vince alla fine non ha stress. Chi perde si chiede: ho costruito la squadra giusta? La chimica sarà quella che volevamo? Si possono insinuare dubbi. Di certo ogni tanto ci scappa qualche bella sorpresa". E poi il campionato, con Milano e Virtus Bologna in pole, ma non secondo il ct azzurro: "Le due big hanno allestito squadre di ottimo livello cambiando sì, ma conservando anche una base solida. Il duopolio se gestito come facciamo in Italia dove i controlli sui bilanci sono rigidi - e questo è un altro merito di Petrucci - ha ragione di esistere e rende merito a chi compie grandi investimenti. Però non credo a una stagione segnata. Io vedo almeno 10 squadre in grado di giocarsela per un torneo equilibrato e spettacolare. Dove, me lo auguro, trovino spazio i giocatori italiani".
Alla Supercoppa ci si arriva sempre con un po’ di tensione e solo chi la vince alla fine non ha stress. Chi perde si chiede: ho costruito la squadra giusta? La chimica sarà quella che volevamo? Si possono insinuare dubbi
Chiaramente il focus di Pozzecco è dedicato agli italiani, bacino fondamentale per la Nazionale: "Già prima del preolimpico abbiamo chiamato alcuni ragazzi interessantissimi a cui vogliamo aggiungerne altri. Ma non riempiamoci la bocca con la parola giovani. Vanno protetti e fatti crescere. Non si può scaricare su di loro il peso di troppe responsabilità". E poi c'è il rapporto con Gigi Datome, nuovo responsabile delle nazionali maschili: "C’è bisogno di un cammino comune con le leghe, con i giocatori, con gli allenatori. Con tutto il movimento insomma. Fosse per me farei scelte drastiche, tipo la Spagna: meno spazio agli extracomunitari. Perché per i giocatori italiani, come per gli spagnoli, è più facile crescere ed affermarsi stando accanto ad atleti del proprio continente che masticano la stessa lingua cestistica".
Infine una battuta sull'amico Peppe Poeta, pronto al debutto da head coach a Brescia: "In Peppe mi ci rivedo, anche se lui rispetto a me ha bruciato i tempi. Allena da due anni appena ed è già un grande concentrato di conoscenza. Non quella tecnica o tattica, che un ex giocatore come lui acquisisce negli sul parquet, ma analitica, pratica e gestionale. Farà benissimo, ne sono certo".

Pozzecco e l'esonero di De Rossi: "Pura follia, Daniele è una persona vera"

Nell'intervista col CorSport, il ct della Nazionale ha parlato anche dell'esonero di Daniele De Rossi da parte della Roma. "Questa è pura follia. Non ci credo, non lo sapevo. Se il mio cuore è per un pezzetto giallorosso è per De Rossi. Daniele è una persona vera. Vorrei sapere con quale criterio hanno deciso. Ci vorrei parlare, è una cosa pazzesca. Poi si dice che le bandiere non esistono più. C’è chi evidentemente si diverte ad ammainarle", le parole forti di Pozzecco dal suo 'buon retiro' di Formentera dove vive con la moglie e la figlia.
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Pozzecco a Basket Zone: "Le critiche? Dipendiamo dai risultati"


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