Visualizzazione post con etichetta Martha Stewart. Mostra tutti i post
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lunedì 10 giugno 2013

{Red velvet cupcake} di Martha Stewart


Dicono che le cupcake siano passate di moda, soppiantate da altre tendenze alimentari come le cakepop o le ciambelle. O almeno questo succederebbe Oltreoceano, dove le mode alimentari si masticano in fretta e poi si sputano via. Qui in Italia, invece, è un fiorire di bakery negli ultimi tempi, grazie al Cielo. 
Eppure la maggior parte della popolazione italiana mangiatrice di dolciumi guarda ancora con sospetto questi amabili dolcetti dall'aspetto così grazioso. 
I loro detrattori li accusano di essere tutta apparenza e niente sostanza.
Secondo me si sbagliano. Questa Red Velvet ne è la prova.

mercoledì 12 dicembre 2012

{Bastoncini morbidi alle rose} per un delirante scambio di biscotti


Ormai è quasi una tradizione attendere con ansia e gioia il suono del postino in attesa dei pacchi pieni di biscotti.
E' bello cercare di scoprire già dal nome del mittente quale blogger possa averli spediti. È stato elettrizzante aprire i pacchetti e mordere il primo biscotto leggendo gli auguri di Ricette BimbyPappa e Cicci e La Cucina Spontanea
Si scoprono nuovi gusti, nuovi blog e nuove persone oltre lo schermo del pc.
Gli stessi sentimenti li ho provati nella fase della mia spedizione nonostante le Poste, peggio del Grinch, abbiano provato a smorzare il mio entusiasmo biscottiero natalizio.

mercoledì 18 luglio 2012

*Mini cake rosse, bianche e blu* omaggio alla Gran Bretagna e alle Olimpiadi



Non partecipo alle Olimpiadi solo perché il salto carpiato sul divano non è ancora una disciplina riconosciuta ufficialmente. Mi limiterò quindi a fare il tifo dal divano, mio luogo di allenamento. Adoro le Olimpiadi, amo l'adrenalina che si percepisce sui volti degli atleti, le storie di coraggio, caparbietà e duro lavoro che si cela dietro ogni record e dietro ogni delusione.

lunedì 21 maggio 2012

Diablo III *Devil's food cupcakes*



L'abbinamento è così ovvio che mi sorprende non averci pensato prima: Devil's food e Diablo III.

martedì 24 gennaio 2012

*Gelati di meringa*



Il carretto passava e quell'uomo gridava gelati / al 21 del mese i nostri soldi erano già finiti / io pensavo a mia madre e rivedevo i suoi vestiti / il più bello era nero coi fiori non ancora appassiti. - I giardini di marzo. L.Battisti -

venerdì 23 settembre 2011

*Cookies al cocco - Coconut Cookies*





C'è un metodo infallibile per scoprire chi è il ladro di biscotti in casa: preparare biscotti croccanti come questi, lasciare inavvertitamente il barattolo incustodito e aspettare. Prima o poi sentirete un "cranch" seguito da un "mmmm" di deliziata soddisfazione. Ed eccolo lì il vostro ladro, beccato in croccanza di reato.


Peccato che non c'è un metodo così valido anche per scoprire a chi è dovuto l'abbassamento sistematico del livello di crema al cioccolato nel barattolo in dispensa o a chi si devono attribuire i misteriosi crateri nella mollica del pane appena sfornato.


Ci sono misteri che nemmeno Sherlock Holmes potrebbe risolvere. Ad es, com'è che questi biscotti sono così buoni anche senza burro? Forse è per via di quel profumo esotico di cocco e noce moscata o del fatto che lo zucchero è quasi caramellato nella cottura. Forse è solo l'ennesimo prodigio di Mrs. Stewart.

A proposito di profumi esotici, Mrs. Stewart dice che sono una specialità giamaicana e così, mentre sgranocchiavo un biscotto e sfogliavo le pagine di Cookies, la mia mente ha iniziato a viaggiare.

Qualche giorno fa ho preparato dei biscotti americani-creati dai giapponesi-che si servono nei ristoranti cinesi, oggi i biscotti giamaicani: senza saperlo sono partita per un giro del mondo dei biscotti? :D

lunedì 19 settembre 2011

*Biscotti della fortuna - Fortune cookies*



Nel mio biscotto il bigliettino recitava: "Mangerai un altro biscotto".
Lasciamo da parte il particolare trascurabile che sono stata io a inserire i bigliettini nei biscotti, quando hai degli auspici così favorevoli non puoi tirarti mica indietro.
Se siete scaramantici questi biscotti fanno per voi.
Non c'é sale, quindi non rischiate di gettarne a terra e non dovete sottostare al rituale del lancio carpiato all'indietro dei granelli di sale per richiamare la buona sorte. Non sono necessarie particolari abilità nella realizzazione dell'impasto quindi non è necessaria nessuna congiunzione astrale favorevole (chi ha detto macarons?)
Se non siete superstiziosi e siete tra quelli che pensano che ogni persona è artefice della propria sorte allora, anche in quel caso, questi biscotti fanno per voi.
Preparate questi biscotti per una cenetta a due? Prevedo un bigliettino con la scritta "Riceverai un abbraccio questa sera".
Li servite al termine di una serata tra amici? "Avrai una vita lunga e felice circondato dalle persone che ti vogliono bene". 
Questi biscotti sono ideali per completare un classico menu cinese... all'occidentale.
Racconta il mito che siano stati inventati negli Stati Uniti, sul finire del XIX sec., a San Francisco da cuochi di origine giapponese. Scommetto che hanno fatto la fortuna dei loro inventori.

lunedì 31 gennaio 2011

Mini Oreo Cheesecake e un premio



Ci sono due scuole di pensiero sul modo corretto di mangiare un Oreo: la prima, quella dei puristi, dichiara che il gusto del suddetto biscotto esplode solo addentandolo nella sua forma completa, la seconda scuola di pensiero preferisce destrutturare (come si direbbe nell’alta cucina) il biscotto, aprendolo e iniziando a gustarlo dalla crema per passare solo alla fine alle parti croccanti al cacao.
Da parte mia ho una mentalità aperta, passo da un metodo all’altro a seconda del momento. Quando ho visto questa ricetta sono corsa subito a nascondere la bilancia e a prendere lo stampo per muffin.
L’idea proviene da Cupcake di Martha Stewart. Ho un debole gastronomico per i suoi dolci, anche se ogni volta che devo convertire le quantità degli ingredienti mi sembra di fare un compito di algebra. Giusto ieri ho scoperto, ammetto la mia ignoranza, che 1 cup di farina non equivale ad 1 cup di zucchero. E 1 cup di zucchero inglese non equivale mica a 1 cup di zucchero americana. Eh, troppo facile altrimenti. Troppo difficile e astruso il sistema metrico decimale dove 100g di zucchero sono 100g di zucchero in tutto il mondo… Qui vi assicuro che le dosi sono esatte, ho controllato due volte e mi sono sacrificata ad assaggiare la prima cheesecake. E’ dolce ma non stucchevole grazie ad una leggera punta di acidità. Possono essere un’idea simpatica per un buffet dolce e, infatti, con questa ricetta partecipo al concorso Finger Food del blog l'appetito vien leggendo .





Mini Oreo Cheesecake {di Martha Stewart}

Ingredienti per 12 mini cheesecake

20 biscotti Oreo
400g di formaggio cremoso tipo Philadelphia
110g di zucchero semolato
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
2 uova grandi
110ml di panna acida (in alternativa 110ml di yogurt bianco cremoso)
un pizzico di sale
12 pirottini per muffin
stampo per muffin


Riscaldare il forno a 130°
Posizionare i pirottini nello stampo per muffin e mettere 1 Oreo in ogni stampino.
Con una frusta elettrica montare il formaggio per 1-2 minuti, fino a che non assumerà un aspetto simile alla panna montata.
Incorporare lo zucchero, mescolare e aggiungere la vaniglia. Aggiungere un uovo alla volta, continuando a mescolre con le fruste, aggiungere la panna acida, il sale e il resto degli Oreo sbriciolati. 
Riempire gli stampini e cuocere per 22 minuti.
Far raffreddare completamente la teglia e raffreddare le cheesecake negli stampini per almeno 4 ore o per tutta la notte. Estrarre dal frigo qualche minuto prima di servire.




 E ora vorrei ringraziare Laura di Zampette in pasta per il premio che mi ha regalato.



Le regole per questo premio sono:
-ringraziare la/il blogger che ci ha inviato il premio
-raccontare sette cose su di sè
-passare il premio ad altri 10 blog (che non devono sentirsi obbligati nel continuare la catena).


7 cose su di me
*Ho da poco compiuto 29 anni
*nel tempo libero amo leggere, quando non sono in cucina a pasticciare
*accumulo riviste di cucina che poi non uso quasi mai
*mi rilassa stirare e invece
*odio lavare i piatti
*non mi perdo una puntata di Glee
*spero di partecipare ad un gruppo di lettura (tra l'altro su aNobii stiamo cercando di organizzarne uno per Roma se qualcuno è interessato...)


Visto che sono tanti i blog che seguo (anche silenziosamente) e che ammiro ne ho scelti 10 in modo casuale e alfabetico, ma questo premio è in realtà per tutti i blogger mia costante fonte di ispirazione :)


(parentesiculinaria)
al cibo commestibile
biscotti rosa e tralala
che gusto sa???
dolcetti d'oltre oceano
essenza di vaniglia
feel cook
i dolci di laura
Mezzaluna
note di cioccolato

sabato 4 dicembre 2010

Biscotti Candy-Cane

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Quando ero piccola, il mio periodo di Natale iniziava ufficialmente con la visione di due cartoni animati: Canto di Natale di Topolino e L’albero di Natale di Pluto. Mio fratello infilava la video cassetta (esisteranno ancora?) nel registratore e iniziava la magia natalizia.
Il secondo cartone, oltre che per le marachelle di Chip e Chop, mi piaceva per l’atmosfera di festa e calore che trasmetteva la casa addobbata di Topolino: tutto era a tema e tutto aveva un posto suo, i festoni, la stella sulla punta dell’albero i bastoncini canditi bianchi e rossi che addobbavano i rami. 
Questi famosi bastoncini canditi – i Candy Canes - hanno sempre attirato la mia attenzione, mi sono sempre domandata che gusto avessero e come facevano a non cascare dai rami rimanendo ben aggrappati. Ho cercato molte volte in Italia questi dolci mitologici ma non sono ancora riuscita a trovarli né ad assaggiarli. La leggenda dice che sanno di menta piperita e sono molto profumati e duretti da sgranocchiare. Per il momento mi accontento di questa dolce imitazione, frutto dell’ingegno della Lady dei biscotti (sì, sempre Martha Stewart) che li ha presentati nel suo numero speciale sui dolci delle feste del 2009.

lunedì 29 novembre 2010

Biscottologia

Immagine presa da http://www.instructables.com/file/F7W1R1TFMYGKAZO/
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Biscottologia:
-bi | scòt | to: Sostantivo m sing. Piccola pasta secca, per lo più dolce, di varia forma, a base di farina, zucchero, grassi, cotta in forno
 -lo|gì|a: Confisso,  secondo elemento di termini composti col significato di studio, trattazione.
No, non è una nuova branca della scienza alimentare né un esame da sostenere nell’Università del gusto. La “biscottologia” che segue è un semplice insieme di appunti tratti delle mie ultime letture culinarie sul mondo dei biscotti. (I testi originali erano in inglese, spero di aver tradotto  e capito tutto per bene e di non aver preso lucciole per lanterne. ^-^)

giovedì 18 novembre 2010

Ombrellini e nuvolette con glassa al limone


Complice la giornata di pioggia il motivetto di “Umbrella” –versione dei Baseballs - non voleva uscire dalla mia mente. L’ho canticchiata sottovoce all’università, mentre facevo la spesa, mentre facevo lo slalom tra le pozzanghere in strada. Lo ammetto, ero di buon umore perché questa giornata autunnale poteva darmi lo spunto per provare questa ricetta di Martha Stewart (ave alla somma Lady dei biscotti). Non che io abbia bisogno di scuse per preparare biscotti ma è meglio salvare le apparenze.

martedì 14 settembre 2010

Ricette 2.0 - Biscotti alle mandorle con limone e zenzero

"Se nel primo giorno di scuola a leggere vuoi imparar tu dovrai cominciar con A-B-C..."
cantava Maria (Julie Andrews) in "Tutti insieme appassionatamente". 
I biscotti rappresentano per me l’immagine dell’abc della cucina. Di solito sono la prima cosa che impariamo a cucinare già da piccoli perché sono semplici, divertenti da realizzare e si prestano a mille rielaborazioni e varianti. Ne sono un esempio questi biscotti alle mandorle di Martha Stewart, golosa sintesi di antico e nuovo. La ricetta proviene, infatti, dall’applicazione per telefonini “Martha’s everyday food” , ed ecco il perché del 2.0 nel titolo del post. Questo ricettario tascabile propone una ricetta del giorno e centinaia di altre ricette veloci o per tutte le occasioni, dai dolcetti di Halloween alle portate adatte per la festa di Natale, di Capodanno o per un menu stagionale. Facile da usare, purtroppo non ne esiste una versione in italiano e le ricette riportano le misurazioni anglosassoni quindi bisogna fare i conti con cups, tsp, tbsp ecc..
Mi sono dunque armata di vocabolario, di una tabella di conversione e di tanta pazienza ma ne è valsa la pena. Le dosi sono per circa 3 dozzine.