29 gennaio 2008

Per una persona che frequenta poco e scrive raramente.. :)




Io credo che non esistano momenti sbagliati.
Io credo che tutto ciò che accade sia un segno. Nulla succede per caso, mai.


Io credo che ogni uomo sia come la terra.
Ogni uomo possiede i suoi deserti silenziosi, mutevoli e introspettivi.

Ogni uomo è dotato di colline soleggiate e ambiziose, di montagne riflessive e contemplative, di mari e di oceani di sogni e libertà, di punte di ghiaccio difficilmente scalfibili.

Io credo che qualsiasi legge del mondo sia individualizzabile.

Vento, pioggia, neve, ad esempio, sono momenti che lasciano sempre un segno.
Le carezze del vento sono lievi, dolci, giocose. Oppure dure e decise, addirittura dolorose.

A volte sradicano foreste di radicate convinzioni, altre volte carezzano dolcemente il terreno, sussurrando e creando musica e sollievo nell'anima. A volte danzano giocose con i nostri pensieri più leggeri, che come foglie si librano nell'aria trasportati da fili invisibili, oppure trasportano messaggi lontani, come la sabbia del deserto.

A volte siamo preparati al vento. Altre no.

Ma vivere di paura non è vita.


Le parole della pioggia penetrano il nostro cuore facilmente, se reso permeabile. In alcuni casi possono impiegare molto tempo, scavando faticosamente e a lungo per creare una loro storia.

Possono ripercuotersi impetuose quando sono seguite da tuoni imperanti, oppure alleviare dolore permettendo di riscoprire i profumi del bosco. Musicali, scandite, possono creare eco fondamentali.

A volte sappiamo ascoltare. Altre no.

Ma vivere solo di noi stessi non è vita.


La materna neve copre con apprensività ogni grigiore. Ci dà la possibilità di tracciare nuove impronte, nuovi pensieri.

Parla, ma solo a chi la sa ascoltare.

Ascolta, ma solo a chi le sa parlare.

Canta, ma solo a chi sa tacere.

La neve è forse la più nobile e la più difficile porta per il risveglio.

Ma la neve è una madre e ha i suoi prediletti; non molti sono coloro a cui fa saggiare del suo odore ancor prima del suo arrivo e a cui permette l'ascolto della sua lunga storia mentre sussurra con il vento, la notte. Non molti sono coloro che salva dalla sua foga quando si imbizzarrisce sulle sommità.


Tutto è regolato da leggi. Ogni avvenimento ha un suo preciso significato.

La nostra vita può essere regolata da continue burrasche, oppure da nobili brezze.

Ma tutto dipende da noi e dalla nostra capacità di gestire, ammortizzare, pazientare e rispettare ogni momento.

Perchè nessun momento e' mai sbagliato. Perche' l'Amore e il vento, i consigli e la pioggia, il il sogno e la neve arrivano sempre al momento giusto: quando meno te lo aspetti.

La vita e' in marzo. :)

28 gennaio 2008

Evening

Stasera vado a cucinare per lui, da lui.
Mh.
La faccenda si fa seria...

22 gennaio 2008

?

E' la Rivoluzione Industriale o la vecchiaia a rendere tutti impazienti?

14 gennaio 2008

BISI

Ieri, sfilata di moda.
Oggi, presentazione tecnica.
Domani, Barcellona, Fiera.
Ritorno Sabato notte.
Mercoledì, Milano.
Ritorno Giovedì.


E' la serata giusta per uscire a cena tardi con tailleur pantalone e cravatta. Adoro il mio lavoro.
Puoi metterti sempre tutto quello che vuoi e sei sempre trendy. :)

11 gennaio 2008

Twenty

C'è un uomo.
Un uomo - uomo.
Non ho mai avuto problemi di nessun tipo con mio padre.
Eppure mi sono sempre ritrovata a stare con uomini più grandi.
Forse stavolta esagero...considerato anche il passato di lui.
Però c'è feeling.

SMS

"Per fortuna che ci sono donne come te che sostengono l'economia del nord est. Senza di voi, come faremmo?"

Questo o e' un genio, o uno scaricabarili.

09 gennaio 2008

90 60 90

Passare la mattina a chiamare donne meravigliose e a chidere le loro misure per sentirsi rispodere numeri che in ordine oscillano di media inorno ai classici 90 60 90 per altezze di 1.80 e' demoralizzante per una donna, per quanto in forma essa sia.

Poi si chiedono come i canoni estetici ci portino a considerarci enormi.

08 gennaio 2008

BOF MOF

Pizza asporto e birra, stasera.
Verrà il giorno che ne comprerò 2.

Di birre, intendo.

In compenso sto organizzando le mie ferie.

London, finalmente. Tradisco la mia Paris.

05 gennaio 2008

Stazione CC




VENTODIPRIMAVERA: "Buongiorno, vorrei fare una denuncia di furto con scasso"
[...riferimenti dati...]
CARABINIERE: "Dove e' avvenuto il furto?"
VENTODIPRIMAVERA: "In via Gioberti"
CARABINIERE: "via Giò - Berti? Si scrive tutto staccato, no?!?"

Ah, par carità...

03 gennaio 2008

Deja vù

Uscì.
I pensieri risalivano alla gola, lasciando un gusto greve che già conosceva. Era successo di nuovo.

Alzò gli occhi al cielo. Bianco.

Voci in lontananza. Qualche auto.
Freddo, forse. Ma lui non sentiva più nulla, oramai.
La neve gli bagnava il viso. Lui cercava di scrutare qualcosa, oltre a quella cascata di latte.
Ma era impossibile. I cinici fiocchi continuavano ad annebbiarlo.
Vite che si annerivano sulle sue mani. Danzavano nel vento, e poi si amalgamavano nellìaudace essere dell'anima.
Camminò.
Nessun rumore. Nessuno. Solo lui, in un paesaggio di candida stoffa.
Il suo respiro era sempre più affannato nell'incedere della mente.
La neve lo avvolgeva e nascondeva la sua figura, che appariva sfocata. Come sempre, del resto.
Era vero? O solo un bluff?
Sembravano voler scrutare nella sua anima, quegli occhi incerti, vissuti, (maledetti?), avvolgenti.
Accellerò il passo, quasi a voler fuggire dai pensieri che lo circondavano, avvolgendolo come i figli dell'inverno danzano prima di morire posandosi sulla realtà.
Si posò a terra. Soffice. Si lasciò avvolgere in un paesaggio di stoffa.
Era successo di nuovo.
Era un drogato? ..forse si era semplicemente innamorato. Forse aveva tradito la compagna. Forse era semplicemente alcolizzato.
Forse no. Magari era solo un fiocco di neve che si confondeva con gli altri perche' non è possibile distringuerne le differenze se non dopo un'accurata analisi. Era solo una storia, mentre danzava.
Questa e' solo la sfaccettatura di un personaggio reduce della mia mente dopo una notte di alcool e serietà. Questo e' il modo in cui vediamo gli altri. Tramite sfaccettature.
Possono incuriosirci e indurci nel silenzio a giocare con loro nella danza della neve. ma solo a chi li segue lunga la loro scia, distinguendoli dagli altri. Oppure possono rimanerci indifferenti, apparire un semplice numero...
Non potremo mai conoscere pienamente la danza della tribù dei cristalli.