Ho sempre adorato questo test.
In una bella giornata di sole, una moglie si sentiva sola e amareggiata (una giornata tipo di molte donne negli ante comunist days). Chiede al marito (che la trascurava sempre) di stare con lei almeno per quella volta rinunciando ad uscire con gli amici, ma lui le risponde che non ha intenzione di farlo.
La moglie decide quindi di cedere alle ripetute avances di un uomo che abita in un fitto bosco al di là del fiume, innamorato di lei da sempre. Lo raggiunge a casa sua e si trattiene lì mezza giornata.
Al momento del ritorno a casa, il contesto è molto cambiato: il tempo è diventato orribile, il bosco è fitto, intricato e buio, la visibilità zero e, soprattutto, lei e l’amante hanno sentito per radio che c’è un assassino armato che gira da quelle parti. La donna è spaventata e chiede all’amante di accompagnarla e difenderla, ma l’amante non acconsente.
Pentita e tremante telefona al marito, chiedendogli di andarla a prendere, ma lui le risponde di arrangiarsi. Si decide quindi ad incamminarsi da sola e, arrivata alla rive del fiume, arriva dal barcaiolo. Questo le chiede una somma ingente per traghettarla e non si fa convincere dalle sue preghiere accorate e dalle promesse di un pagamento dopo la tratta. La donna torna quindi dall'amante per chiedergli in prestito la somma necessaria, ma incontra l’assassino che la uccide.
Chi è maggiormente colpevole della morte della donna?
E' importante leggere con attenzione e dare la prima risposta istintivamente, senza pensarci troppo.
E' importante leggere con attenzione e dare la prima risposta istintivamente, senza pensarci troppo.
Non ci sono risposte esatte, ma solo soggettive e istintive. Ognuno ha la sua responsabilita', ma istintivamente la nostra coscienza di attribuzione della colpa ha già scelto per noi...
Io ho risposto: l'assassino.
SOLUZIONI
Premessa:
La donna è la vittima sacrificale delle proprie azioni
Il marito è il senso della famiglia
L’amante è l’eros
Il barcaiolo è l’amore per i soldi
L’assassino è il senso della giustizia
La graduatoria di responsabilità, basata sulla maggiore o minore identificazione, è -in pratica- la graduatoria dei soggettivi valori nella vita
Hai risposto: La moglie
Probabile che qualcuno risponda: “la più colpevole è lei”, motivando con argomentazioni varie riguardo alla responsabilità che “inchioda” ognuno alle proprie azioni ecc. ma che fondamentalmente però riconducono tutte ad un implacabile giudizio morale nonché uno spiccato senso di giustizia retributiva (“la donna se l’è voluta, chi trasgredisce paga”).
Se poi a chi risponde (soprattutto se è uomo) non viene proprio in mente di menzionare sul piano della responsabilità il marito, si tratta di qualcuno con un certo senso sessuofobico e che non pecca certamente di troppa umanità! Se chi risponde nello stesso modo è una donna... probabilmente ha una buona dose di masochismo e sente il peso di un atavico senso di colpa che risale ad Adamo ed Eva. Se poi il soggetto (uomo) si spinge in considerazioni di solidarietà nei confronti dell’amante (del tipo: “lui che c’entra”) è uno con una buona dose di machismo e c’è da sperare di non farsi mai sedurre da lui e di non incontrarlo nei paraggi...
Hai risposto: Il marito - L'amante
Il marito (o l’amante) sono le risposte più comuni, perché sono le due direttrici fondamentali che governano la sfera dei sentimenti: l’approccio affettivo-sentimentale (più vicino alla famiglia) e l’approccio erotico-sentimentale (più vicino al sesso).l’indicazione del marito come maggiormente colpevole significa quindi una tua maggiore propensione verso il primo valore della tua vita e cioè il senso della famiglia - e più sei scandalizzato dal comportamento -nei confronti della donna- dell’uno o dell’altro e più la tua risposta (purché spontanea e immediata) è significativa.
Hai risposto: Il barcaiolo
Vuol dire che nei rapporti umani sei molto sensibile al rapporto sinallagmatico: “do ut des” e che per te il rapporto costo/benefici tende a non essere “inquinato” da considerazioni non economiche... Ti fai gli “affari tuoi” e non ti immischi in quelli degli altri... Sei un tipo adatto a vivere nelle megapoli tipo New York e nei grandi condominii; è invece sconsigliabile per te vivere in un piccolo centro (ad esempio dell’Umbria) ed è probabile che saresti sempre sfornito di quell’ingrediente che manca ad un malcapitato vicino di casa che viene a chiederti lo zucchero o un limone, a meno che...
Hai risposto: L'assassino
Qualcuno (raramente) risponde: l’assassino. Sembra una risposta semplicistica, invece è originale e denota una notevole dose di realismo e di intelligenza socio-pragmatica. Il soggetto ha uno spiccato senso di giustizia distributiva intesa in senso stretto, crede nel “diritto naturale”, nelle regole della società come “contratto sociale” e tende a non deflettere mai da queste, neppure se ci sono di mezzo dei sentimenti. Insomma distingue lucidamente e coerentemente la sfera privata da quella pubblica con i rispettivi diritti e doveri: ti puoi fidare di lui perché sa quando lasciarsi andare...