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martedì 26 ottobre 2010

Zaha Hadid e Szervita Square e la "bolla"





Non ho capito ancora se hanno iniziato i lavori o se il tutto è bloccato per qualche motivo.
Questo è un bell'esempio secondo me di recupero e inserimento di un edificio moderno in un contesto misto antico.
Siamo a Budapest, una città che ancora mi manca da visitare, ma che m'affascina abbastanza.
Ora nella piazza triangolare al posto del progettato edificio della Hadid, c'è uno scatolone anni '50/60 ad uso parcheggio, la piazza è un misto di architetture, dal settecento ai primi del novecento.
A me piacciono molto se fatte bene, le architetture che contrastano e dialogano tra loro.
La Hdid qui come al solito si è data ai fluidi, creando una specie di "bolla"d'acqua.

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lunedì 11 ottobre 2010

Roma - Maxxi Visto e approvato

Sì, nel week end son sceso a Roma, città che adoro. Incontrato Amici e debbo dire che a Malincuore quasi me ne son tornato, troppo breve un week end.

Mi sono fiondato come prima tappa al Maxxi, il magnifico spazio espositivo creato dalla fantasmagorica Zaha Hadid. 
Devo dire che ho apprezzato più il contenitore alle opere, ma d'alta parte non sono un grande estimatore di arte contemporanea, quando questa esce dai miei canoni di bellezza estetica faccio veramente fatica a comprenderla, specie se si chiama ISTALLAZIONE.

Tornando allo spazio espositivo, debbo dire che esternamente mi è piaciuto parecchio, le forme sinuose create col cemento armato e l'acciaio mi fanno impazzire, poi l'idea del nuovo sovrapposto al vecchio mi piace sempre tantissimo. Spero che prima o poi il comune trasformi via Guido Reni in qualcosa di più decente, le auto parcheggiate al centro sono tremende.
L'interno è spaziale, il bianco contrasta con le scale e i passaggi sospesi in nero, genialata, così come le "lamelle" del lucernario in alto, danno l'idea di fluido, così come il percorso per ammirare le opere, quasi sospinto naturalmente all'interno dei percorsi.
Tocco simbolico di tutto il progetto, è la finestra quadrata, posta come una testa di serpente che osserva dall'alto la piazzetta sottostante.
Finalmente a Roma vera architettura spettacolare, forse ruba un po' il palcoscenico a quello che contiene, ma questo dovrebbe esser compito di chi sceglie cosa esporre all'interno di un capolavoro.


mercoledì 11 febbraio 2009

Reggio Calabria - Si procede....



News fresca da Archiportale...

10/02/2009 – È stata siglata a Londra, nella sede dell’ambasciata italiana, la firma del contratto per l’affidamento della progettazione del Waterfront di Reggio Calabria. Presenti alla cerimonia, svoltasi il 5 febbraio scorso, il sindaco Giuseppe Scopelliti e gli architetti Zaha Hadid e Patrick Schumacher vincitori del concorso internazionale di progettazione indetto nel 2006 dall’amministrazione comunale.

L’ambizioso progetto da 100 milioni di euro prevede la realizzazione di due edifici destinati a ridisegnare il lungomare urbano: il Museo del Mare e un centro multifunzionale con negozi, cinema, auditorium e uffici. All’interno del museo troveranno spazio i Bronzi di Riace, una sezione dedicata a Gianni Versace, diversi spazi espositivi, un acquario e una biblioteca.

“L’edificio, che sorgerà su quello che un tempo era stato definito da D’Annunzio il chilometro più bello d’Italia – commenta il sindaco Scopelliti – servirà a dare a Reggio Calabria un forte segnale di rinnovamento e ad inserirla nella mappa delle città culturali del Mediterraneo”.

La firma del contratto è stata preceduta, in presenza di autorità italiane ed inglesi, da una relazione tecnica dell’opera a cura della stessa progettista anglo-irachena.
“La costruzione – spiega Zaha Hadid – sarà una sorta di paesaggio sull’acqua che collegherà i due edifici e dove l’esterno entrerà all’interno con una serie di aperture e cortili affacciati sull’acqua”.
“Il design – interviene Schumacher illustrando i disegni – si ispira alle forme organiche di una stella marina e privilegia forme 'allungate, fluide ed astratte, con superfici ondulate e concave e punti d’ingresso spettacolari”.

Museo del Mediterraneo
La forma del museo del Mediterraneo è vagamente ispirata a quella di una stella marina. La particolarità di questa risiede nella regolarità stereometrica dei raggi che si articolano a partire dal corpo centrale. La pianta del livello 0, ad esempio, tende ad attrarre lo spazio esterno in una serie di anse che, rivolte di volta in volta alla passeggiata, al distretto turistico e al porto, raccolgono naturalmente il flusso dei visitatori e della moltitudine della passeggiata accogliendolo in grandi piazze aperte al riparo del volume del museo.
Per la sua simmetria radiale, pur offrendo le caratteristiche di un organismo complesso, sempre diverso e in grado di offrire paesaggi interni nuovi e sorprendenti, la peculiarità della forma garantisce una continua possibilità di orientamento, sia all’esterno che all’interno. Il percorso museale, in particolare, ne è particolarmente avvantaggiato, consentendo di organizzare un circuito espositivo chiaro ed esaustivo e in grado di raggiungere i diversi padiglioni e le funzioni accessorie in modo intuitivo. Un altro aspetto fondamentale dell’architettura del Museo del Mediterraneo è dato dal sistema di aperture a corte interne. Queste aperture coniche realizzate in cemento armato sono tracciate in modo organico sul poligono generativo della forma a stella e costituiscono un sistema strutturale fondamentale, riducendo le luci libere degli ampi spazi interni. Le corti interne portano la luce naturale dall’esterno illuminando le diverse aree funzionali che distribuite radialmente intorno ad esse. Allo stesso tempo queste aperture interne sono spazi per esposizioni all’aperto e importanti camini per il raffrescamento e la ventilazione naturale dell’edificio.

Edificio polifunzionale
Il centro polifunzionale è un complesso che si compone di tre edifici diversi articolati intorno ad una piazza centrale parzialmente coperta. L’idea alla base del progetto è quella di rendere questo edificio il più permeabile possibile rispetto al flusso della passeggiata. Il piano terra dell’edificio vuole essere una naturale estensione dello spazio pubblico del lungomare, in grado da adattarsi al mutare delle condizioni di utilizzo tra il giorno e la sera.

“L’edificio – conclude l’autrice del progetto – sarà un punto d’incontro per persone di tutte le età e attraverso le arti servirà a rappresentare la ricca e diversa storia del Mediterraneo, arricchendo la vita culturale della città. Questo collegamento tra cultura e vita pubblica è essenziale”.




Altre immagini e dati: Urbanfile

giovedì 22 maggio 2008

Reggio Calabria - Lungomare Hadid

Edificio Nord





Edificio Sud






Ecco un altro progetto ambizioso e di sicuro effetto (ancora l'Hadid, bello il progetto ma un po ripetitiva l'archistar) per Reggio Calabria. Si tratta di due strutture affiancate e poste lungo il porto della città calabrese.
L'uso sarà vario, Biblioteca, Acquario, Museo, Laboratori per il Restauro, Auditorium.

Come per il museo di Cagliari l'intervento mi piace molto, dà anche un nuovo volto alla città del sud e un nuovo landmark che forse mancava, visto che se pensi a Reggio Calabria come immagine... direi quasi il nulla.
Chissà se mai lo faranno...

Il resto su Urbanfile
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