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Berlin Judisches Museum |
Era il 2008 quando sono stato a Berlino l'ultima volta; in precedenza c'ero stato nel 1997 e nel 2004. In effetti di cambiamenti ne ha fatti la città, migliorandosi sempre più, cambiando cuore e centro, dall'alberato Kudamm al più antico e imperiale Mitte. Io adoro questa città. Ha un fascino particolare. Non è bellissima come Parigi o Roma; alcuni palazzi sono così brutti che a fatica li si potrebbe trovare nella peggiore delle periferie italiane, eppure...
Adoro l'idea della ricostruzione, del ricucire spazi urbani. Il mio sogno di architetto mancato è in quella città.
Adoro il quartiere di Hackescher Markt, l'Oranienburger Straße e le vie adiacenti. Berlino ha il fascino di una storia andata e pian piano recuperata. Molti palazzi sono ancora vecchi -"pre"guerre mondiali - e ogni strada pullula di negozi giovani e particolari
In questi anni mi sono reso conto che, dopo il boom iniziale avvenuto dopo la caduta del muro, la città fatica sempre più a ricucirsi: ogni volta spero che i lavori siano ultimati e invece i cantieri e i "buchi" sono sempre lì.
Leipziger Platz in prima posizione, ancora con spazi lasciati vuoti e che aspettano una nuova costruzione che però tarda ad essere fatta, sebbene con piacere abbia visto che finalmente sono partiti i lavori per un mega centro commerciale all'angolo con Leipziger Straße, dove un tempo sorgeva il grande magazzino di Wertheim. Altri clamorosi "vuoti" sono quelli del castello e delle zone adiacenti, ora troppo "vuoti" per dare un senso alla città. Pare che i lavori per la ricostruzione del Castello come più o meno era una volta siano partiti, anche se per me avrebbero anche potuto costruire un edificio che lo sostituisse in maniera moderna, mantenendone magari le volumetrie.
Per il resto consiglio, a tutti coloro che volessero visitare Berlino, i noti capolavori sparsi per la città: la
Shell Haus in Reichpietschufer 60, bella e scintillante dal 1932; lo Judisches Museum di
Libeskind, una meraviglia; qui la sala delle "teste che urlano" è da brividi; la
Dresdner Bank di Frank Gehry in Pariser Platz, edificio che adoro; mentre per le nuove sorprese architettoniche, ho trovato molto bello il palazzo all'angolo tra Dorotheenstraße e Wilhelmstraße, che ha sostituito in modo spettacolare un'orrenda costruzione della DDR; oppure il sinuoso edificio nei pressi della stazione della Friedrichstraße, ora sede della Ernst &Young. Un po' una delusione invece il palazzo
JOH3 in Johannisstraße dello studio J. MAYER H. Architects. Me lo aspettavo più "movimentato". Mi è sembrato più che altro un bizzarro rivestimento, anche se nel complesso non è male.
Bellissimo il nuovo edificio grigio-nero in Rosa-Luxemburg-Straße
L40 di Roger Bundschuh.
Altri capolavoro terminati già da qualche anno sono gli edifici in Caroline-von-Humboldt-Weg angolo Jägerstraße, abitazioni piccole ma create singolarmente in modo differente, pur mantenendo tutte la stessa volumetria. Le trovo molto belle e divertenti.
Da ultimo, lo STUPENDO museo ritrovato del
Neues Museum, ricostruito e restaurato dall'architetto britannico
David Chipperfield, che ha voluto mantenere i danni della guerra in evidenza, dando al museo stesso (che contiene peraltro uno dei capolavori massimi dell'arte mondiale, la testa della regina Nefertiti) anche una forte personalità. Da vedere assolutamente.
Consiglio anche un giro in
Alte Jakobstraße: bellissimi edifici variegati e tutti nuovi.
Ultimo consiglio: le sere d'estate fate una salto al
Clärchens Ballhaus in Auguststraße 24. E' un posto mitico, dove si mangia abbastanza bene e che ha quell'atmosfera così decadente e démodé che adoro.
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Shell Haus |
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JOH3 |
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Neues Museum |
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Caroline-von-Humboldt-Weg |
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L40 |
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Alte Jakobstraße |
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Clärchens Ballhaus |