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Milano - Porta Venezia ma anche il resto del mondo, Italy
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mercoledì 5 settembre 2012

Berlino, un memoriale frainteso




Quest'anno mi sono reso conto di una cosa alquanto terribile: ero a Berlino presso il Memoriale dell'Olocausto e, come fanno in molti, mi sono lasciato prendere dalle affascinanti geometrie di quel posto particolare e mi ci sono messo a giocare. Caspita, dovevo meditare e invece mi sono completamente scordato del significato che quel monumento racchiude! Quando mi sono accorto di cosa stessi facendo (grazie alla segnalazione di un amico) ho pensato che forse il significato profondo di quest'opera troppo spesso non viene compreso. Il Memoriale è stato progettato dall'architetto Peter Eisenman, il quale ha avuto una bellissima idea: una struttura geometrica composta da tantissimi parallelepipedi di cemento che ricreano un cimitero simbolico. Uno spettacolo emozionante e suggestivo da vedere e fotografare.
Credo semplicemente che la gente non dovrebbe entrarci e tanto meno salirci sopra. In pratica è diventato quasi un divertente spazio di ricreazione. Il municipio ha messo dei guardiani a controllare l'area, fermando le persone che usano quei blocchi di cemento come fossero dei trampolini per saltare; ma tutto ciò serve a ben poco. Troppi turisti attraversano questo memoriale prendendolo più come un gioco che come un luogo di riflessione.
Forse se lo cintassero raggiungerebbe il suo scopo? Farebbe veramente riflettere sugli orrori del razzismo?






martedì 4 settembre 2012

Berlino, la città che muta... ma non troppo

Berlin Judisches Museum

Era il 2008 quando sono stato a Berlino l'ultima volta; in precedenza c'ero stato nel 1997 e nel 2004. In effetti di cambiamenti ne ha fatti la città, migliorandosi sempre più, cambiando cuore e centro, dall'alberato Kudamm al più antico e imperiale Mitte. Io adoro questa città. Ha un fascino particolare. Non è bellissima come Parigi o Roma; alcuni palazzi sono così brutti che a fatica li si potrebbe trovare nella peggiore delle periferie italiane, eppure...

Adoro l'idea della ricostruzione, del ricucire spazi urbani. Il mio sogno di architetto mancato è in quella città.

Adoro il quartiere di Hackescher Markt, l'Oranienburger Straße e le vie adiacenti. Berlino ha il fascino di una storia andata e pian piano recuperata. Molti palazzi sono ancora vecchi -"pre"guerre mondiali - e ogni strada pullula di negozi giovani e particolari

In questi anni mi sono reso conto che, dopo il boom iniziale avvenuto dopo la caduta del muro, la città fatica sempre più a ricucirsi: ogni volta spero che i lavori siano ultimati e invece i cantieri e i "buchi" sono sempre lì.
Leipziger Platz in prima posizione, ancora con spazi lasciati vuoti e che aspettano una nuova costruzione che però tarda ad essere fatta, sebbene con piacere abbia visto che finalmente sono partiti i lavori per un mega centro commerciale all'angolo con Leipziger Straße, dove un tempo sorgeva il grande magazzino di Wertheim. Altri clamorosi "vuoti" sono quelli del castello e delle zone adiacenti, ora troppo "vuoti" per dare un senso alla città. Pare che i lavori per la ricostruzione del Castello come più o meno era una volta siano partiti, anche se per me avrebbero anche potuto costruire un edificio che lo sostituisse in maniera moderna, mantenendone magari le volumetrie.

Per il resto consiglio, a tutti coloro che volessero visitare Berlino, i noti capolavori sparsi per la città: la Shell Haus in Reichpietschufer 60, bella e scintillante dal 1932; lo Judisches Museum di Libeskind, una meraviglia; qui la sala delle "teste che urlano" è da brividi; la Dresdner Bank di Frank Gehry in Pariser Platz, edificio che adoro; mentre per le nuove sorprese architettoniche, ho trovato molto bello il palazzo all'angolo tra Dorotheenstraße e Wilhelmstraße, che ha sostituito in modo spettacolare un'orrenda costruzione della DDR; oppure il sinuoso edificio nei pressi della stazione della Friedrichstraße, ora sede della Ernst &Young. Un po' una delusione invece il palazzo JOH3 in Johannisstraße dello studio J. MAYER H. Architects. Me lo aspettavo più "movimentato". Mi è sembrato più che altro un bizzarro rivestimento, anche se nel complesso non è male.

Bellissimo il nuovo edificio grigio-nero in Rosa-Luxemburg-Straße L40 di Roger Bundschuh.
Altri capolavoro terminati già da qualche anno sono gli edifici in Caroline-von-Humboldt-Weg angolo Jägerstraße, abitazioni piccole ma create singolarmente in modo differente, pur mantenendo tutte la stessa volumetria. Le trovo molto belle e divertenti.

Da ultimo, lo STUPENDO museo ritrovato del Neues Museum, ricostruito e restaurato dall'architetto britannico David Chipperfield, che ha voluto mantenere i danni della guerra in evidenza, dando al museo stesso (che contiene peraltro uno dei capolavori massimi dell'arte mondiale, la testa della regina Nefertiti) anche una forte personalità. Da vedere assolutamente.

Consiglio anche un giro in Alte Jakobstraße: bellissimi edifici variegati e tutti nuovi.

Ultimo consiglio: le sere d'estate fate una salto al Clärchens Ballhaus in Auguststraße 24. E' un posto mitico, dove si mangia abbastanza bene e che ha quell'atmosfera così decadente e démodé che adoro.


Shell Haus

JOH3

Neues Museum

Caroline-von-Humboldt-Weg

L40
Alte Jakobstraße

Clärchens Ballhaus





mercoledì 22 settembre 2010

Berlino - L40 Rosa Luxemburg Platz






Oggi mi sono capitate le immagini di questo edificio costruito recentemente a Berlino.

Mi ha colpito perché lo trovo molto interessante e bello.
Progettato dallo studio Bundschuh-Baumhauer in collaborazione con l'artista Cosima von Bonin.
L'edificio sorge nel quartiere del Mitte, in centro, tra la Rosa Luxemburgstraße e Torstraße a due passi dal Volksbühne, il grande teatro.
Mi ha colpito la linea monolitica di questo palazzo, il colore del cemento scuro e i volumi alternati e il fatto che sia completamente autonomo dal contesto, pur rimanendo in scala con gli edifici attorno.

Insomma per me una gran bella costruzione, imponente senza strafare, elegante e di forte carattere.

lunedì 9 novembre 2009

Berlino - Vent'Anni!




Berlino oggi festeggia la caduta dell'orrendo Muro.
Adoro la città di Berlino, ha saputo rinascere con grande dignità dai propri errori, orrori e macerie, diventando una delle più belle e libere città al mondo.







lunedì 27 luglio 2009

Berlino - Il prato al posto dei palazzi



Berlin hat auf dem Schloßplatz eine neue Spielwiese

Finalmente il palazzo della repubblica è stato raso al suolo e per ora al suo posto hanno creato un prato...


domenica 14 dicembre 2008

Berlino - Un Italiano a corte imperiale






E' un architetto italiano a restituire
a Berlino il suo palazzo imperiale


BERLINO - Toccherà a un italiano restituire alla Germania uno dei pezzi più importanti della sua storia e della sua memoria nazionale. L'architetto vicentino Francesco Stella ha vinto il concorso internazionale per i progetti di ricostruzione dello Stadtschloss, il palazzo imperiale del Kaiser che fu barbaramente distrutto dalla dittatura comunista nel dopoguerra come "simbolo del militarismo e dello sfruttamento di classe".
Grazie a Stella, Berlino tornata città unita e capitale del Mitteleuropa riavrà dunque il suo Buckingham Palace (o il suo Quirinale), dopo che sir Norman Foster ha ristrutturato e restaurato il Reichstag, ora sede del Parlamento federale, e dopo che Renzo Piano ha rifatto in splendida chiave postmoderna Potsdamer Platz, la piazza più pulsante e vivace dei ruggenti anni Venti.

Non è stata una decisione facile, quell'edificio è carico di memoria storica, ha detto il ministro dei Trasporti e dell'edilizia, il socialdemocratico Wolfgang Tiefensee. La giuria presieduta dall'italiano Vittorio Lampugnani, ha scelto i piani di Stella preferendoli a quelli di 29 concorrenti da tutto il mondo. Ricostruire il palazzo imperiale costerà circa 552 milioni di euro. Il sì politico definitivo alla ricostruzione non c'è ancora, ma un parere favorevole del Bundestag, il Parlamento federale, è dato per scontato entro fine anno. Il Buckingham Palace tedesco rivisto e "rifirmato" da un talento italiano dovrà dunque essere ricostruito tra il 2010 e il 2013.

Per l'Italia è un grande successo d'immagine in tempi difficili, per la Germania - unita per la prima volta nella sua Storia sotto un solido regime democratico e garantista - è una svolta epocale. Con la ricostruzione del palazzo imperiale si colmerà infine a Berlino l'ultimo grande vuoto urbano creato dalle tragedie del nazismo, della seconda guerra mondiale e del dopoguerra del paese diviso. "E' il più importante progetto culturale varato in Germania dopo il 1945", ha detto André Schmidt, responsabile della politica culturale di Berlino capitale.

Non mancano polemiche sulla scelta, visto che l'ultimo imperatore, il Kaiser Guglielmo II, prima fu protagonista dell'industrializzazione e dello sviluppo d'una società aperta, ma poi con la svolta nazionalista e militarista del 1912 aprì all'Europa il tragico cammino verso la catastrofe della prima guerra mondiale. Lo Stadtschloss è inevitabilmente un simbolo controverso. Ma controversi sono tanti edifici storici, e Berlino era l'unica capitale europea che dopo il 1945 era stata appunto privata del suo edificio-simbolo, come i palazzi reali a Londra, Madrid o Stoccolma o il Quirinale a Roma, o il Vulì (Parlamento) ad Atene.

Lo Stadtschloss, un imponente e per l'epoca modernissimo edificio in stile neoclassico sormontato da una grande cupola, fu bombardato durante la guerra nel corso dei duelli d'artiglieria tra la Wehrmacht hitleriana e l'Armata rossa in avanzata, e dai bombardamenti a volo radente degli Iljushin 2 'Shturmovik', i temuti "carri armati volanti" dell'aviazione sovietica. Ma sopravvisse, pur danneggiato, alla distruzione. Fu la dittatura stalinista di Walter Ulbricht, nel 1950, a decidere di demolirlo anziché restaurarlo come altri regimi comunisti (quelli polacco e ungherese) fecero invece per rispetto alla memoria nazionale con i castelli reali a Varsavia e a Budapest.
Negli anni Settanta, la dittatura eresse sulle macerie dello Stadtschloss il "palazzo della repubblica", un orrendo monolito in stile brezneviano che ospitava i vertici del regime, ma anche i migliori ristoranti e discoteche di Berlino Est. Dopo la riunificazione il Palazzo della Repubblica, che col suo stile orrendamente kitsch era un pugno nell'occhio nella skyline di Berlino, è stato demolito. Non pochi tedeschi dell'est lo rimpiangono, ma solo per i loro ricordi di gioventù.

La maggioranza del paese e dei turisti si prepara ora a godersi il palazzo imperiale che Stella ricostruirà, fedele all'antico fuori, con elementi moderni dentro. La lunga battaglia dell'imprenditore-sponsor di Amburgo Wilhelm von Boddien per ridare a Berlino uno dei suoi grandi Luoghi è infine vinta, con targa italiana.


All'inizio sembrava volessero ricostruirlo identico, ma ora hanno scelto questo progetto, lo preferisco di gran lunga, è il giusto compromesso tra la memoria/ricostruzione e il nuovo.
Infatti solo alcune parti verranno ricostruite, mentre il resto sarà completamente moderno.
Molti tedeschi so che avrebbero voluto una esatta ricostruzione, ma io trovo appunto più intelligente questa soluzione.




domenica 31 agosto 2008

Berlino: visitata

Foto ©Skymino
Demolizione del vecchio Parlamento della DDR


Nuovi edifici in Kurstrasse



Palazzo della Stampa


Alexanderplatz


Berlino! Adoro Berlino! Dinamica, viva, dalle mille sfaccettature, etnica e innovativa.
Questa era la mia terza volta in giro per le strade berlinesi. L'ultima volta nel 2005. Quindi quest'anno sono andato alla ricerca di nuove cose. Ho scoperto ristoranti che prima ignoravo, come il Clärchen's Ballhaus (Auguststraße), una vera chicca, grazie al mio amico "Vitruvio" che ci ha portato. Lo consiglio assolutamente, forse più per l'atmosfera che per il cibo in sé.
Comunque, ero impaziente di vedere le novità più recenti, come le case costruite lungo la Kurstraße, nel Mitte, dove nel 2005 c'erano ancora distese di prati e ora son state riproposte le casette come un tempo, mantenendo le proporzioni dei vecchi edifici ma in versione moderna.
Finalmente Leipzigerplatz è tornata ad essere una piazza, anche se in realtà per concluderla mancano tre edifici, ora semplicemente innalzati come geniali "fake" di dimensioni del tutto reali, con impalcature e trompe l'oeil che riproducono la struttura che sarà.
Come al solito giro nel quartiere mio preferito: Oranienburgerstraße, Augustraße e Hacheschermarkt.
Ho anche visto che partiranno i lavori dove finora c'era il vuoto lasciato dalla DDR, in Hacheschermarkt, vicino a Rosenstrasse.
E' poi in corso la mega demolizione del Parlamento. Sono curioso di sapere se faranno 'sta benedetta ricostruzione del demolito Schloß, cosa che francamente non mi esalta più di tanto.
C'è poi la nuova stazione, la Hauptbahnhof. Onestamente me l'immaginavo molto più grandiosa. Certo è d'effetto: treni che sfrecciano sotto, di fianco e sopra le nostre teste, su più livelli.
Alexanderplatz è sempre più viva e tirata a lucido. Stanno costruendo un edificio nel lato mancante, quello nord-est della piazza.

Interno della hauptbahnhof
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