venerdì 7 marzo 2014
ECCOMI RITORNATA
sabato 16 febbraio 2013
NONNO ENIO
Così?
Ciao carissimo buon divertimento tra i colori..
Abbraccio.
Bruna
lunedì 17 dicembre 2012
BUON COMPLEANNO DI AMICIZIA
sabato 17 dicembre 2011
L'AMICIZIA
Desidero ringraziare Alisia, la mia cara amica messicana che ha dipinto questo bellissimo quadretto per festeggiare il mio compleanno e con lei ringrazio, oltre ai numerosissimi amici di FB che con pensieri ed immagini mi hanno dimostrato il loro affetto, anche gli amici di blogspot che, siccome il mondo è piccolo... ritrovo con piacere anche là:
Yuk, Gianna, Adriano, Sara, Paola, Paoletta, Aldo, Sirio, Arianna, Cavaliere del Web…spero di non dimenticare qualcuno…
Grazie per la vostra amicizia che anche in questa occasione mi avete fatto sentire, con mazzi di fiori che seppure virtuali, dimostrano la vostra sensibilità per questo sentimento che fa bene al cuore. Grazie, grazie, grazie a tutti voi che sapete rendere piacevoli le mie giornate.
Unisco tutti quanti in un abbraccio,
Bruna.
mercoledì 12 gennaio 2011
DUE IMMORTALI UNITI NELLA LORO GRANDEZZA
Ciao yuk,
so quanto ti piace questo malinconico artista e quanto tu ami il romantico, dolcissimo Chopin ed allora potevo non cercare qualcosa che li vedesse uniti nella loro grandezza, per augurarti un compleanno speciale?
Con amicizia ed affetto
BUON COMPLEANNO MAURIZIO
Brunildotte
Non so che cosa possa dirti su questo artista che ancora tu non sappia, ma cerco di capire le ragioni per cui le sue opere mi emozionano e nello stesso tempo mi commuovono, forse perchè egli, come appare in alcune foto, con quello sguardo inconfondibile, intenso, malinconico quasi fanciullesco alla ricerca di quella figura paterna che mai ha avuto, ha trasfuso nelle sue opere tutta la sua solitudine. Sento che la sua pittura è come un atto d'amore. Utrillo, è l'unico degli artisti dell'epoca, (assieme a Modigliani e Soutine,uno dei "pittori maledetti"), che sia nato a Montmarte. Mi attraggono i suoi soggetti dai colori chiari, semplici di tutti i giorni: la facciata di una casa, una porta, un angolo e m'incuriosiscono, nei rioni solitari, le persone appena accennate, che come scarabocchi sembrano fantasmi quasi non voglia fare apparire convincente la figura umana, del resto è risaputo che mai ha pitturato un ritratto. Le facciate delle sue chiese sembra vogliano dirci quante volte avrà trovato rifugio sugli scalini, addormentato, abbruttito dall'alcool di cui era schiavo, scacciato, proprio lui che non desiderava altro che essere accettato dalla società che lo escludeva e la voglia d'inserirsi proprio in quel mondo che lo bandiva.
Gustave Coquiot che fu il primo ad accorgersi del valore dell'artista scrisse:
"Maurice Utrillo, evoca ai parigini, la nostalgia della città natale,il suo cielo malato, le sue case "rassegnate". Ha compreso tutta la miseria delle sue strade popolari, e la tristezza delle vie della periferia desolata"
Provo una grande commozione nel leggere una sua lettera che da ragazzo scrisse ad uno dei tanti compagni di sua madre, la grande pittrice Suzanne Valadon, la quale passava facilmente da un marito all'altro da un compagno all'altro, da un amante all'altro, lettera che testimonia la sua struggente solitudine e l' estremo bisogno d'avere accanto un riferimento paterno:
"Caro Miguel, non voglio cominciare l'anno nuovo senza dirti che continuo a volerti molto bene e che penso sempre a te. Perchè non vieni a casa? Perchè non pensi a me? Mi sento molto sfortunato perchè la mamma dice che tu non tornerai più con noi e piango scrivendoti, oggi che è il primo giorno dell'anno e sono solo con la nonna..."
Forse è proprio per questo che il malinconico e dolce Utrillo mi è entrato nel cuore.