Una volta, con l'arrivo della domenica, scoccava puntuale l'ora di un post breve. Mi scollavo di dosso certi pensieri, qualche tema da argomentare, una citazione stanata senza preavviso che mi veniva voglia di condividere. E una volta non significa mai più. Ripropongo il rituale, fiduciosa di poter raccogliere il vostro consenso, la vostra partecipazione affamata.
È realtà assodata quella del cuore.
Il luogo del principio, dove si origina quella scintilla di fuoco chiamata sentimento, dove l'uomo attinge per muovere i suoi passi per le strade del mondo. Ed è quindi naturale sentirsi avidi di cuore, timorosi della sua potenza eppure intrepidi nella scomposizione delle sue meccaniche, delle sue molecole in perenne movimento, della sua danza irrequieta, selvaggia.
È per questo che capitano i lunghi periodi di domande, sottese o palesate, nella speranza dissennata di cavarne uno scampolo di risposta, un minuscolissimo lembo di verità.
Proprio come chiedeva il poeta inglese Wystan Hugh Auden: la verità, vi prego, sull'amore.
“Ditemi la verità, vi prego, sull’amore
Alcuni dicono che l’amore è un bambino
e alcuni che è un uccello
alcuni dicono che fa girare il mondo
e altri che è solo un’assurdità,
e quando ho chiesto cosa fosse al mio vicino
sua moglie si è seccata e ha detto
che non era il caso di fare queste domande.
Può assomigliare a un pigiama
o a del salame piccante dove non c’è da bere?
Per l’odore può ricordare un lama
o avrà un profumo consolante?
È pungente a toccarlo, come un pruno,
o lieve come morbido piumino?
È tagliente o ha gli orli lisci e soffici?
Ditemi la verità, vi prego, sull’amore.”
Poiché pare che dentro questo caos chiamato amore risieda il mistero più grande dell'intero esistere mortale, sono qui a interrogarmi pure io. Qual è e dov'è la verità, dunque? Quali sono i libri, o gli autori, che potrebbero illuminarmi in proposito? Non datevi fretta nel rispondere, ma siate quanto più fecondi di consigli possibile.
Torniamo a parlarci. Insieme. Buona domenica, amici miei.