Quanta acqua, ma quanta acqua donne. Domenica scorsa è stata la domenica prima della partenza di mio figlio. I preparativi sono stati tantissimi, valige, spese, roba da mangiare......per la cronaca mio figlio a un certo punto mi ha detto "Ma mamma, mica devo partire per la guerra!"....ah ah ah.
L'11 novembre si festeggia dalle mie parti sia S. Martino che la festa dell'Oca con tanto di gioco dell'Oca dal vivo. Ricordate? Ve ne parlai lo scorso anno. Nemmeno un tempo a dir poco terribile ha fermato gli organizzatori, anche se con pochissima gente che ha girato per le bancarelle. Io quest'anno proprio non mi sono mossa da casa, intenta com'ero ad aiutare mio figlio e a preparargli il pranzo di S. Martino.
E quindi via di pasta fatta in casa, condita con il ragù d'oca
Ecco come avevo apparecchiato per noi tre, la tovaglia con ochette, l'oca che avevo cucito già da tempo e che ritiro fuori per l'occasione. un mazzetto improvvisato di fiori artificiali nei colori autunnali, e sale e pepe con piccola formaggera a forma d'ochette.
Nell'angolo sinistro della foto si intravede l'antipasto: crostini di pane fatto in casa con petto d'oca.
Immancabile il purè.....(ma dimmi te se mio marito sa aspettare un attimo.....eppure pesa oltre 1 quintale, mica è patito di fame dico io) con la manina-ona del consorte, radicchio tardivo fatto al forno!
Ed ecco i dolci che accompagnano questa tradizione. Ho fatto una semplice pasta frolla e con l'aiuto di uno stampo ho fatto il S. Martino e l'Oca.......manco lo zucchero sul piatto è rimasto, visto che nel pomeriggio sono arrivati amici di Nicolò per salutarlo. Quanto mi piace vedere i ragazzi che ridono e scherzano tra di loro!!!
E per il mio ragazzo, solo ed esclusivamente per lui, queste mini crostatine con la Nutella!
Ieri lo abbiamo accompagnato nella sua casa. Siamo partiti con due macchine e non vi dico quanta pioggia abbiamo incontrato andando verso Verona.
Impressionante cosa non ho visto quando sono arrivata all'altezza di Vicenza: praticamente c'era un acquitrino sia a destra che a sinistra dell'autostrada.
Dopo aver sistemato ogni cosa nell'appartamento di Nicolò, l'ho abbracciato forte con un sorriso.
Ho preso la macchina, sono rimontata in autostrada, ho sparato al massimo lo stereo e ho cominciato a cantare, perchè chissà come mai, suonavano canzoni che amo tanto. Mio marito è rimasto ancora con lui per i vari documenti.
Sono contenta per lui, i figli si fanno per il futuro, la vita è loro e nel bene o nel male devono viverla, anche sbattendoci il muso. Se lui è felice io sono felice e quindi, nessuna lacrima nè tristezza.
Nicolò mi conosce, sa che io non interferirò MAI nella sua vita. Sono e sarà SEMPRE presente ma MAI invadente.
Oggi mi ha chiamata e ho saputo che il suo coinquilino è un ragazzo in gamba, anche lui tifoso di calcio, e si chiama Andrea.....L'ho sentito particolarmente sereno e davvero STRAFELICE.
Venerdì tornerà per definire alcune pratiche e poi tornerà alla sua nuova vita.
Ora in programma ho un sacco di cosette sul Natale, alcune ordinatemi e devo sbrigarmi e "un petit cadeau" per un bimbo appena nato che si chiama Giulio.
Al lavoro allora cara Paola!!!