Yonin-Bayashi |
I dischi più notevoli del rock giapponese, secondo Julian Cope. Dal numero 50 al numero 1.
50. Helpful Soul - First album (1969). Cover
di Robert Johnson, Leiber & Stoller, Willie Dixon (il quinto Led Zeppelin)
e Jimi Hendrix (ben tre): niente di nuovo, ma i Nostri azzeccano l’apertura Blues for my baby e, soprattutto, la
granitica Peace for fools (10’33’’,
già nell’Hardrocksampler), con la coda-omaggio a In-a-gadda-da-vida. Junio Nakahara, voce, chitarra; Gene Shoji,
chitarra; Charles Che, basso; Eiichi Tsukasa, batteria.
49. Yonin Bayashi - Ishoku sokuhatsu (1974). Progressive levigato in linea con le
tendenze dell’Europa meridionale piuttosto che l’ambito anglosassone o tedesco.
Ascoltandoli pur distrattamente saltano all’orecchio le varie influenze straniere;
il risultato è, tuttavia, compatto e godibile, specie nell’eponima Ishoku (12’19’’) e in Omatsuri (11’13) in cui si alternano
abilmente melodia e indurimenti rock.
Katsutoshi Morizono, voce, chitarra; Mitsuru Satoh, voce, chitarra; Hidemi
Sakashita, tastiere; Yutaka Mogi,tastiere; Masahide Sakuma, basso; Shinichi
Nakamura, basso; Daiji Okai, batteria.
48. Maru Sankaku
Shikaku - Maru Sankaku Shikaku
(1973). Otto lunghe tracce (di
circa quindici minuti) che condensano parte del lavoro del gruppo nel triennio
1970-1973. Otto sarabande di free form
purissima con evidenti influenze della musica popolare nipponica; una giungla in
cui si bisbigliano accordi chitarristici e di violino, percussioni, vocalità
bislacche, accenni di tastiera. Pare che la formazione fosse, in realtà, assai
più eterogenea di quella sotto indicata, una sorta di comune che autoprodusse e
curò il design di tutte le proprie
opere. Il nome significa cerchio, triangolo, quadrato. Reck e Chiko-Kige
formeranno i Friction. Sakuro "Kant" Watanabe; Kohji
"Tohchan" Miura, chitarra; Juno, Yoshiyuki Hida; Etsuko
"Manager" Watanabe; Reck, basso; Chiko-Hige, batteria.