Crostate

Corona al cioccolato

11:08

Passata la Pasqua rimane sempre una quantità industriale di cioccolato da smaltire e la prima ricetta saltata fuori dal monocromo verde (quello dei dolci ) per iniziare  il riciclo è questa di una corona di pseudfrolla farcita con del fondente o con del cioccolato al latte o nocciolato.
 Non ricordo la fonte, mi dispiace non poterla citare come è mia consuetudine, la riproduco da molto tempo e in casa piace tanto.      Io la trovo veloce e ottima.




Ingredienti:

500 g di farina 00 Molino Chiavazza
75 g di burro
2 uova
100 g di latte
4 cucchiai di zucchero
16 g di lievito chimico
un cucchiaino di rum
vaniglia

ripieno:
poco burro fuso
cioccolato tritato grossolanamente
nocciole tostate e tritate ( mia aggiunta)

Setacciare la farina con il lievito e mescolarla al burro morbido.
Aggiungere gli altri ingredienti e impastare.
Stendere in un quadrato 35x35, spennellare con il burro fuso, cospargere con il cioccolato, le nocciole e arrotolare. 
Tagliare il rotolo a fette di 2 cm e disporle leggermente sovrapposte, a corona, su una teglia bassa, da 30 cm, rivestita di carta forno. 
Spennellare con un pochino di latte e cospargere di zucchero semolato.
Infornare a 180° per circa 30 minuti.

il Molino Chiavazza

Ho vinto!

04:13


Per me è una grandissima soddisfazione in un periodo pieno di lavoro con poco tempo da dedicare alla mia passione per la cucina e devo ringraziare l'azienda Molino Chiavazza per il premio, per l'opportunità e per l'attenzione che rivolge a noi foodblogger.

Questa la motivazione del premio:
Nido fiorito di Dana: una ricetta tradizionale resa moderna con una decorazione di gusto. Un regalo tanto atteso dai bambini di ieri … e anche da quelli di oggi!


  Le ricette che hanno partecipato sono tutte valide e sono state raccolte in un pdf scaricabile sul blog dell'azienda

Grazie!


Liquori

Vov

04:19

La ricetta è quella di casa, di mamma, per un vov cremoso e delicato. Di solito lo preparo in occasione delle feste,  da regalare in belle bottiglie (sempre molto apprezzato e richiesto!) o per accompagnare i dolci,  il pandoro a Natale e la colomba a Pasqua.
 Almeno questa è la scusa, guai l'avessi in frigo tutto l'anno!




Ingredienti:

1\2 l  di latte ( io preferisco quello a lunga conservazione)
400 g di zucchero
4 tuorli
100 g di alcool
100 g di marsala
1\2 bacca di vaniglia


Portare a bollore il latte con lo zucchero, i semi e la bacca della vaniglia. Lasciare raffreddare.
Unire l'alcool al marsala.
In una ciotola mescolare bene i tuorli con una frusta a mano e, continuando a girare, aggiungere a filo e molto, molto lentamente l'insieme di alcool e marsala.
Versare anche il latte.
Filtrare ed imbottigliare. Tenere in frigo.

il Molino Chiavazza

Buona Pasqua con un nido fiorito!

13:39



Ingredienti:

250 g di farina 00 il Molino Chiavazza
5 tuorli
45 g di zucchero
50 g di olio di semi
50 g di latte
7 g di lievito
scorza di limone grattugiata
semi di 1\2 bacca di vaniglia

Per la glassa leggera

zucchero a velo
acqua
maraschino


Con una frusta lavorare i tuorli con lo zucchero, la scorza di limone e la vaniglia. Aggiungere lentamente i liquidi e mescolare. Quindi la farina con il lievito setacciati. Continuare ad impastare per bene ancora per qualche minuto. Far riposare per un quarto d'ora.
Ricavare dei serpentelli, intrecciarli e chiuderli a ciambella lasciando uno spazio centrale.
Con le forbici praticare dei tagli lungo la circonferenza e sulla superficie.
Cuocere a 170° fino a doratura.
Lasciare raffreddare e coprire con la glassa. Decorare a piacere.

BUONA PASQUA!



Con questa ricetta partecipo al contest del Molino Chiavazza

Dolci decorazioni

Un cestino di fragole....

10:27

...per una grande occasione!
Finalmente eccomi padrona del mio tempo seppur limitato e con i preparativi per la Pasqua ancora da organizzare.  Da domani posso iniziare a pasticciare e a rilassarmi. Quanto ho aspettato questo momento di pausa dal lavoro!
Nell'attesa di condividere le preparazioni pasquali ho pensato di mettere a disposizione questa torta, anche in previsione delle prossime comunioni e cresime. Io l'ho preparata proprio per la cresima di mia figlia Eleonora, qualche anno fa. In quel periodo era apparsa su qualche blog ma mi aveva entusiasmato quella di Laura. Mi sono buttata nell'impresa ed è stata grande soddisfazione.



Occorrente:

Un pan di Spagna da 9 uova
Crema chantilly:  crema pasticcera ( realizzata con 1 l di latte) + 400 g di panna montata+ 6 g di gelatina
Bagna al limoncello: circa 1\2 l
Pasta bignè: 520 g di acqua-320 g di farina- 200 g di burro- 8 uova- un pizzico abbondante di sale
12 cestini di fragole e gelatina per lucidare

Due giorni prima ho preparato il pan di spagna. Il giorno precedente l' ho tagliato in 3 strati, l'ho bagnato e farcito con la chantilly. Già posizionato sul vassoio. Ho tenuto da parte un po' di chantilly per la guarnizione. L'ho avvolto con la pellicola e messo in frigo. Sempre il giorno precedente ho preparato la pasta bignè e realizzate le strisce che avrebbero formato il cestino usando una sacca e la lavorazione a canestro. Le ho tenute coperte con carta stagnola.
La mattina ho ricoperto con la crema messa da parte sia i bordi che il piano della torta, ho posizionato le parti del cestino aiutandomi anche con un nastrino, ho riempito di fragole tagliate a metà e coperto con la gelatina.
La difficoltà maggiore sta nella preparazione delle strisce perchè bisogna considerare che in cottura le misure si alterano. Io ho fatto prima una prova per stabilire quanto dovessero essere grandi da crude per ottenere la misura giusta una volta cotte.
Per ogni delucidazione sono qui!

il Molino Chiavazza

Fiadoni abruzzesi

09:19

Per il periodo di Pasqua in Abruzzo, come in Molise, Ã¨ tradizione si sfornino i fiadoni, dolci e salati. Quelli dolci, di ricotta, leggeri e profumati. Quelli salati, di formaggio, saporiti, stuzzicanti da accompagnare con un rosso Montepulciano.
Potevo farmeli mancare? Non sia mai!
Anche se  lontana dalla mia terra, la mia cucina durante le feste parla assolutamente abruzzese!




Ingredienti:


per la pasta

1\2 kg di farina 00 ( io del Molino Chiavazza)
2 uova intere
1 bicchiere scarso di vino ( l'ideale sarebbe invece spumante!)
1 bicchiere scarso di olio evo
1 cucchiaio di zucchero
1 pizzico di sale
1 pizzico di bicarbonato

ripieno

125 g di pecorino non troppo stagionato grattugiato
125 g di parmigiano grattugiato
3 uova

Con queste dosi ne vengono circa 36 e avanza un po' di pasta che potrebbe essere usata per delle quiche.

Per la pasta. Al centro della fontana di farina mettere gli altri ingredienti e batterli leggermente con una forchetta. Quindi impastare bene il tutto e lasciare riposare per almeno 1\2 ora.

Per il ripieno.Mescolare le uova con il formaggio.

Stendere l'impasto all'altezza di 3mm, coppare con un tagliapasta rotondo dal diametro di 10 cm.
Mettere al centro un cucchiaino di ripieno, bagnare i bordi con acqua o con uovo e chiudere a mezzaluna sigillando bene.
Con la punta delle forbici praticare sulla sommità due taglietti a croce.
Spennellare con tuorlo d'uovo diluito con poco latte e infornare a 180° fino a doratura.
Si possono congelare!



Chiedo scusa a tutte le amiche e gli amici se in questo periodo sono poco presente ma prometto che mi rifarò
prossimamente: arrivano le vacanze! Conto i giorni, sto per esplodere!
Vi ringrazio tantissimo per l'affetto che dimostrate !

Lievitati dolci

Ensaimada menorquina

12:26

Finalmente arriva il mercoledì pomeriggio e posso mettere le mani in pasta. Non c'è massaggio più rilassante! Niente di più lento ma vivo e attivo di un impasto lievitato che si trasforma sotto gli occhi e che riempie la casa con l'odore di buono.
  Che soddisfazione! Dite che mi accontento di poco?
Un grazie a Marina B. per questa ricetta!




Ingredienti:

pasta

500 g di farina ( io 350 farina00 e 150 manitoba)
20 g di lievito di birra ( io 15 g)
150 cl di latte
2 uova
1 cucchiaino di sale
75 g di zucchero di canna ( io semolato)
2 cucchiai di burro fuso

ripieno

50 g di burro fuso e 2 cucchiai di zucchero di canna mescolati


Mescolare 100 g di farina con il latte tiepido dove è stato sciolto il lievito. Far lievitare finchè diventerà spumoso.
Mescolare farina e zucchero, unire il lievitino e impastare. Aggiungere le uova e far incordare, quindi il sale e il burro e lavorare bene per almeno 10 minuti.
Lasciare riposare l'impasto per circa 1\2 ora per permettergli di rilassarsi.
Formare dei panetti da 40 g l'uno (io 60 g). Stenderli in un rettangolo di 1\2 cm di spessore.
Spennellare con il ripieno e arrotolare la pasta dal lato lungo. Avvolgere a chiocciola.
Spennellare con altro burro fuso e far lievitare fino al raddoppio.
Infornare a 180° fino ad una bella doratura.
Spolverizzare di zucchero a velo.

il Molino Chiavazza

Focaccine ai pomodori secchi

07:47

Cominciamo a pensare al panierino da allestire per la gita fuori porta della Pasquetta.
Come? Se non sappiamo ancora cosa preparare per Pasqua! Beh! Intanto, man mano che s'affacciano le idee, prendiamo nota, tanto per alleggerire gli ultimi giorni prima delle feste quando puntualmente non si capisce più niente tra lo scambio delle visite per gli auguri, le uova da comprare per i tremila bambini che circolano per casa, non dimentichiamo le pulizie, gli imprevisti, l'immancabile malditesta e i rompini che arrivano all'improvviso. Avvantaggiamoci!
Nel numero di Aprile di " la Cucina Italiana" ho trovato questa ricettina che ha attirato subito la mia simpatia (forse per la semplicità!) ed eccola realizzata in quattroequattrotto ( forse poco poco di più!)




Ingredienti:

300 g di farina 0 ( io 220 farina 00 e 80 manitoba il Molino Chiavazza)
175 g di acqua
10  g  di lievito di birra ( io 3 g lievito secco )
3 g di zucchero
5 g di sale
5 g di olio
45 g di pomodori secchi ( io pomodori secchi sott'olio)
maggiorana

Impastare la farina con il lievito, l'acqua tiepida e lo zucchero. Aggiungere l'olio e il sale e continuare ad impastare. Far lievitare per 40 minuti in un luogo tiepido.
Unire i pomodori secchi tagliati a pezzettini e un rametto di maggiorana tagliuzzato. Lavorare ancora l'impasto e lasciarlo lievitare ancora per 1 ora o fino al raddoppio.
Ricavarne quindi 8 palline. Sistemarle su una teglia con carta forno, schiacciarle con le dita dopo averle unte con un cucchiaio di emulsione ottenuta frullando 25 g di olio con 12 g di acqua.
Far lievitare ancora 30 minuti.
Schiacciare nuovamente le focaccine con la punta delle dita, salarle in superficie con un po' di sale grosso e infornarle a 220° ( io 200°) per 25 minuti o comunque fino a doratura.

Crostate

Crostata di frolla all'olio con crema di limone

08:46

 Finalmente un po' di tepore e la voglia di uscire, di passeggiare. In Aprile la Sardegna è più bella che mai, la vegetazione esplode e ci si incanta nell'attraversare le campagne dove gli asfodeli fioriti si ergono a vedette. Siamo tra le nebbie invernali e l'arsura estiva, il verde contrasta con l'azzurro, per due mesi soltanto... e io godo di questo passaggio.





Grazie ad Eleonora C. per la ricetta di questa crostata deliziosa!

Ingredienti:

per la frolla

350 g di farina
150 g di zucchero
2 uova
100 ml di olio di oliva
scorza di limone
1\2 bustina di lievito

per la crema

1 uovo
200 g di zucchero
50 g di fecola
1\2  l  di acqua
scorza di 1 limone
succo di 2 limoni

Preparare prima la crema. All'uovo unire lo zucchero e la fecola, mescolare bene e diluire con l'acqua e il succo, aggiungere la scorza grattugiata e cuocere a bagnomaria finchè si otterà una crema densa. Far raffreddare.
Impastare velocemente la frolla e con i 2\3 foderare uno stampo da 28 cm.
Farcire con la crema e coprire con le strisce di pasta. Cuocere a 180° fino a doratura.
Spolverizzare con zucchero a velo.

La formina della crostatina Ã¨ della Pedrini .

Dolcetti

Tartellettes chocolat-cafè di Felder

11:04

Ricetta n.195 del solito tomo fucsia shocking!
Senza parole!




Ingredienti:

per le tartellette

150 g di farina
un pizzico di lievito chimico
75 g di zucchero
75 g di burro morbido
1 tuorlo
la scorza grattugiata di 1\2 arancia
1 cucchiaio di acqua

per la ganache

200 g di cioccolato fondente al 70%
200 g di panna liquida
1 cucchiaio di acqua
1 cucchiaino da caffè di Nescafè
30 g di burro morbido

Versare sul piano di lavoro la farina con il lievito setacciati e lo zucchero. aggiungere la scorza d'arancia e il burro. Mescolare con la punta delle dita per avere un composto sabbioso. Unire il tuorlo, impastare velocemente e se necessario  aggiungere l'acqua.  Senza lavorare troppo formare un panetto e lasciare riposare in frigo per 1 ora. Stendere sottilmente, coppare con un tagliapasta e foderare gli stampini.
Bucherellare il fondo e cuocere a 180° fino a doratura.  Far raffreddare.

Alla panna calda unire il Nescafè e versare il tutto sul cioccolato spezzettato. Incorporare il burro poco alla volta e mescolare senza incamerare aria.

Riempire le tartellette con una parte della ganache.  Far raffreddare la parte restante, montarla e con una sacca dal beccuccio a stella formare dei ciuffetti direttamente sul dolcino.

Preparando le tartellette in anticipo e congelandole si potrebbero assemblare in pochissimo tempo per un fine pasto o per un buffet quando ci sono altre mille cose da fare.

Crostate

Torta slava

10:23

Tra una crostata e una torta.
Contrasto di consistenze e gioco tra l'acidità dei frutti di bosco e la dolcezza della meringa.




Ingredienti:

per la frolla

300 g di farina
5 g di lievito
150 g di burro
70 g di zucchero
3 tuorli

per la meringa

3 albumi
90 g di zucchero

per farcire

Fiordifrutta frutti di bosco Rigoni di Asiago

Alla farina con il lievito setacciati aggiungere il burro morbido, lo zucchero e i tuorli. Impastare.
Lasciare riposare in frigo per una ventina di minuti.
Stendere l'impasto e disporlo in una teglia 34x25 ( come la mia) o 30x40 se si preferisce una frolla più sottile.
Coprire con la marmellata, più o meno abbondante secondo i gusti.
Montare gli albumi aggiungendo un po' per volta lo zucchero fino ad avere una bella meringa lucida.
Versare la meringa sulla marmellata senza lisciare ma in modo che rimanga ad onde.
Infornare a 180° per 35 minuti. Il tempo e la temperatura sono stati stabiliti in base al mio forno predisposto termoventilato solo sotto e con la teglia al primo livello dal basso. Comunque è preferibile una cottura che indirizzi il calore soprattutto dal basso.


Ne approfitto!
 Ringrazio Francesca del blog Impara l'arte e mettila in tavola per avermi dedicato questo premio.
 Grazie cara!

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