Ci sono pochi "Giorni Speciali" ora, li posso contare sulle dita di una mano.
Un giorno speciale è quando il babbo viena a trovarmi, solo, per più di 5 minuti. (le favole con le matrigne le hanno mica inventate a caso, sapete) per stare con Matteo e Gabriele e trasmettergli un po' di me.
Sono i rari pomeriggi che passo con la mia sorella, con cui posso parlare di tutto, più del dovuto e di quanto sia lecito, mi consola e non mi capisce, ma va bene così.
Giorni Speciali sono quando non si urla, non ci si dice le cose dietro, non ci si accusa, non dico quando si va d'amore e d'accordo, mi basta quando si sta tranquilli, quando non è sempre colpa mia, che di colpe ne ho tante, ma siamo sicuri che siano tutte mie? o sono colpe derivate da altri?
Ma ieri.... una sorpresa dietro l'altra .
Mi scrive un'amica di Roma, una di quelle che è venuta alla cena delle Knitter a Luglio, quella che stava seduta davanti allo stereo per intendersi, "Sono a Firenze, vediamoci" "ma certo!". Tanto il pomeriggio o sono alla partita di pallanuoto o sono a vedere la Fiorentina sul divano, non è che c'è tanto divertimento fino alla fine del campionato. Poi si rihà, come si dice a Firenze, e chiede "Cosa facciamo oggi?" "Non lo so, io mi sono inventata tanti pomeriggi da sola......."
Comunque con Gabriele alle calcagna, e neanche tanto recalcitrante siamo passati dal Luna Park dove in cambio di una "Sparata" al tiro a segno è venuto con me senza discutere e ha portato pure i giubbotti. per tutto il pomeriggio... dovevate vederlo implorarmi "Mamma fammi sparare faccio il bravo fino a domenica e ti porto il giubbotto!!!" detto e fatto lui ha avuto la sua pistola di plastica che dura 20 minuti, io un delizioso bambino che ha camminato senza discutere, ascoltato chiacchere e ci ha seguito nel girovagare per Firenze senza dire "
bai"
Per farla breve, che devo togliere i lanicci, andare a parlare col professore di disegno e pure andare a lavorare, vi dico che oltre all'amica di Roma, c'era, bellissima sorpresa, anche l'amica Estone che per lavoro si è trasferita lontano. Un pomeriggio come ne capitano di rado, di serenità e sorprese. Di piccole gioie e tranquillità.
e per chi volesse condividere, tale, simile, piacevole esperienza
Martedì mattina ci troviamo da Andrea al banchino della lana al mercato delle Cascine, dalle 9 in poi, chi primo arriva aspetta che poi arriviamo tutte.
Per chi viene da Firenze con la tranvia scende o a Vettori o a Cascine e facendo il mercato rimane dalla parte del "bosco" (quindi non quella che costeggia l'Arno) dopo poco i banchini che vendono da mangiare. Per chi viene dalla passerella dell'Isolotto è quasi alla fine del mercato dopo poco le bancarelle delle piante.
più o meno...
un Knit cafè straordinario per un amica che torna, per qualcuna che arriva, per chi passa a salutare