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26.3.14

Mani in pasta

In questi ultimi tempi il pane che gira per casa è composto totalmente di farina di farro, bianca e fiocchi di avenaper non eccedere con il glutine dello steso cereale, il grano.



Inoltre mi piace aggiungere l'aroma del sesamo e ne metto un paio di manciate abbondanti. 
Amo il risultato, perchè i fiocchi si ammorbidiscono a contatto con l'acqua e insieme ai semi di sesamo donano quella consistenza leggermente granulosa che adoro nel pane. Si, quello semplicemente bianco, liscio, mi sembra che abbia poco sapore, mentre un pane denso e rustico mi pare acquisti carattere e accompagna egregiamente ogni scarpetta del piatto.
Purtroppo mi manca la pasta madre, chissà che presto non potrò riaverne un pò in occasione di qualche evento speciale.

A voi piace il pane con qualche ingrediente aggiunto? O lo preferite semplice, bianco?


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20.9.12

Sono stata cattiva.

Sono stata cattiva perchè ho abbandonato la mia pasta madre nel frigo per lungo tempo, nonostante le raccomandazioni di Riccardo su come mantenerla in vita, sana e vegeta. Ma ero pigra pigra pigra, e faceva anche un gran caldo, ma poi tornata a Bologna ho dovuto prendere di petto la situazione e ho aperto il barattolo: poverina, emanava un forte odore, pungente, alcolico, quasi mi ubriacavo io che bevo quasi niente, ed era in stato semiliquido.


Mi son fatta coraggio e l'ho rinfrescata raddoppiandola, ogni giorno. 


Le prime volte buttavo via metà della pasta e la lasciavo riposare in frigo, poi mi dispiaceva sprecare anche quei pochi grammi di farina e acqua e ho deciso di preparare delle frittelle da usare al posto del pane, ungendo la pasta quel tanto che serve per facilitare la forma spiattellata, di circa 3-4 mm di spessore, prima di metterle a cuocere per 4 minuti circa per lato su una padella rovente. Buonissime. Deliziose, i miei figli le adorano.


Ritornando alla pasta madre, i suoi fermenti, che sono vivi, ricordiamocelo, hanno ripreso vita, in particolare se lasciati crescere fuori a temperatura ambiente e ora il pane è bello, gonfio e buonissimo. L'ho anche spacciata un paio di volte a future panificatrici.


Insomma alla fine di tutto la mia pasta madre mi ha perdonato, come fanno i figli. Loro lo fanno sempre.

2.4.12

La nostra amica Terra.

Sabato 31 marzo, un'ora da dedicare alla nostra Terra, pianeta che ci ospita compassionevolmente.
Avevo detto che avrei partecipato all'iniziativa che prevede di spegnere la luce per un'ora dalle 20,30 alle 21,30. Così è stato, ma non solo. 




Avevo in programma una cena con amici, e sicuramente sarebbe stata apprezzata l'atmosfera a lume di candela, ma dovevo cuocere il pane e cucinare, utilizzando sicuramente energia elettrica. 


Ma, veramente, quando il nostro cuore ha un desiderio profondo e sincero risponde materialmente nella nostra vita concreta. Infatti son riuscita a prenotare la mia cottura del pane fatto con pasta madre al Mercato della Terra, proprio sabato mattina, in un vero e caldissimo forno a legna, che vi assicuro fa la differenza. 




Quanta gente a condividere quel momento, che profumo si spargeva per l'aria intorno al cinema Lumiere, che soddisfazione vedere queste pagnotte cotte, tutte deliziose nell'aspetto, con le loro differenti forme e composizioni, unico comune denominatore la pasta madre. Per questo mese è stato l'ultimo appuntamento, ma teniamo tutti insieme d'occhio il sito perchè sicuramente riprenderà questa bellissima abitudine del fine settimana. 



La pasta madre l'ho rinfrescata venerdì mattina, il pane l'ho impastato venerdì sera, dopo essere rientrata da una festa di matrimonio, ancora vestita elegante. Sabato mattina alla prima poppata di Edoardo, verso le 7,00, l'ho rimpastato e gli ho dato la forma senza fare i tagli e l'ho coperto con uno strofinaccio con sopra il poncho di lana del piccolo che sta a misura sulla teglia. 




Fino alle 9,00 circa è rimasto in casa a lievitare, mentre tutti noi eravamo indaffarati nelle pratiche mattutine (chiedendo a gran voce lavati i denti, cambiati le mutande, vestiti, a Daphne e Ethan - i bambini mentre si impegnano in una di queste cose giocano, saltano e si dimenticano come ogni santo bambino - mentre io cambio il pannolino al piccolo, mi spazzolo i capelli, mi preparo) fino a che siamo usciti con la teglia in mano e il pane con noi. 
Tornati a casa non ho resistito ad aspettare la cena, ne ho dovuto assaggiare una fetta.


E poi, per inaugurare la stagione calda che sembra essersi catapultata su di noi, la sera grigliata con gli amici.
Voi avete partecipato spegnendo la luce?