Giochi di prestigio
Ho trovato
il me stesso
che ero,
dietro nubi
e bellissime note.
Dentro
m’osservo
e dall’alto,
forse sospeso
a mezz’aria.
Luminose
d’anime
m’adorno,
e sereno
m’inchino.
i matti stanno proprio tutti fuori
Ho trovato
Come un’onda
ogni volta che avverti in te la forza per tracimare ed espanderti chiudi la poesia con la desolazione intorno.
è la tua barriera emotiva, paesaggistica, la tua paura?
come se la desolazione chiudesse ogni possibilità in speranza o sogno immaginato.
ricordo "in mezzo terra arida e dolore"..
non è come io vorrei, ma come tu vorresti..tu vorresti essere te stesso...
statt buon dottò e fai il bravo e ..magari te lo dico un' altra volta il resto.
a proposito, mi piace anche l' oscillazione.
ti hanno dato na bottarella forte per farti oscillare a te : ).
per farti risuonare ho urlato assai. infatti mo sto zitta zitta per la felicità degli uomini intorno.
Apparentemente facile, ma al contrario incredibilmente difficile interpretare quale sia tra le due parti quella prevale: quella entusiasta o quella desolante? Sai che quei due versi di chiusa pesano come il piombo? Come mettere su due piatti di una bilancia due materiali molto diversi per peso specifico e per quantità: una pallina di piombo e una balla di piume. Accidenti dottore. Questa "Fluttuazioni" ha un sapore che mi piace tanto.
Un abbraccio
Ady
@Angela:
sono abituato a convivere con questa dualità,perchè di questo si tratta, ci sono entrambi questi aspetti. Forse è per questo che si parla di oscillazione...
@Ady:
credimi, i tuoi dubbi sono anche i miei. Grazie delle belle parole.
Vorrei poterti
Belli questi tuoi "vorrei"...me li sento sulla pelle legati alla sensazione del mio amore....Come essenza lo porto sulla pelle e come un volo mi sento leggera negli anni che passano, senza sentirmi sola....
mi ricorda "la cura" di Battiato...
@Lara:
so che capisci bene queste sensazioni, portale sempre con te e se ti va anche questa mia piccola poesia...
@Chiara:
non è la prima volta che per le mie parole viene fatto l'accostamento con Battiato, anche se ovviamente siamo davvero su livelli non confrontabili.
In ogni caso, grazie.
Stavolta è chiaro che amiamo le stesse cose.
Lo farò dottore. Anche per te. :)
sono a napule dottò, in mezzo alla munnezza ed ai miei amici. dopo la trasferta a roma, molti libri, molto stress e qualche notte brava.
ma certo che sei con me. come io sono con te. sei con me con la tua bella voce nordista educata e le tue mani capaci delle cose difficili ed incapaci delle facili.
ieri parlavo in treno con un bel signore distinto che riscendeva a napoli. lo sai che adoro viaggiare, adoro i treni e adoro volare. le cose non sono in volo, ma nelle nostre mani.
o capisci u napoletano dottò?
la conosci la canzone voce e notte?
ascolta dottò, poi magari ti traduco.
sei proprio sicuro di non saperlo il resto? sicurosicurosicuro?
ma certo che sei con me martin.
la domanda è questa, la risposta è questa.
così non andremo più vagando
nella notte fonda
anche se il cuore vuole ancora amore
e la luna splende luminosa.
poichè la spada logora il fodero,
l' anima logora il petto
allora deve placarsi il cuore per respirare
e l' amore stesso riposare.
anche se la notte fu creata per amare,
e il giorno torna troppo presto.
tuttavia non andremo più vagando
alla luce della luna.
lord byron, 1817
Di solito le tue poesie mi lasciano un po' con l'amaro in bocca, e forse è perchè spesso dici la verità. Eppure questa volta è diverso, ti sento più... come dire... realizzato. "Tutto il resto è in volo"... questo mi piace.
Un abbraccio
Ady
@Angela:
belli i tempi del byron, immensa la bellezza che un mondo ingenuo riusciva ancora a intravedere.
@Ady:
lampi di serenità se n'erano visti in passato e altri ce ne saranno presto.
Brevi ma intensi.
non era il mondo, era il suo cuore. era una speranza.
se leggessi la tua biografia, ci troveresti tormento, esilio e passioni.diciamo che la poesia era il suo porto franco.
come tu hai il tuo, ed io i miei. siamo esseri complessi, e non riusciamo mai a diventare per intero qualcosa. non trovi?
8 Comments:
effettivamente ti riconosco. riconosco la tua natura,
tu sei allegro ed appassionato. anche sotto il vestitino da milanese diffidente disincantato
e con l' ansia di corsa da milanese.
chissà se riuscirei mai a trasformarmi in una milanese pure io, che pure in germania ero molto felice. minimominimo devo farmi bionda e devo dire" senti là che roba, oppure ogni due per tre, oppure non ciurlare nel manico:)"
la vedo dura dottò.
ma che ci fai ancora qua dentro?
lo sai cosa ne penso.
madò più mi leggo il festival del buonismo e la munnezza a cielo aperto dei sentimenti esibiti e sviliti e meno ti ci vedo.
se hai voglia di emozioni forti vieni in mezzo a noi selvaggi a fg e bari e vedrai che certa arte non è nemmeno l' imitazione della natura. manco pè gnente dottò.
le cose importanti e le persone importanti stanno sulle dita di una mano,non si spiegano e si tengono semplicemente strette.
te la sai tenere stretta tu una persona?
la domanda è solo questa.
non parlare assai della tua anima che ti sfugge via.
salutamm' nordista.
Il punto fondamentale sta nella capacità di percepire ciò che eravamo e ciò che siamo ora, senza rimpianti e senza nostalgie.
Ci dà il senso del percorso compiuto e la direzione verso cui ci muoviamo.
il punto fondamentale sta nel percepire ciò che vogliamo.
se ce lo sognamo e basta o se esiste.
o se ce lo sognamo perchè esiste.
e, segnatamente, cosa facciamo per prendercelo, arrivarci o costruirlo.
di qualunque cosa tu parli,
e qlq cosa tu sia stato, risale ad anni fa.
è morta e sepolta nelle sabbie del tempo, e come se non fosse mai stata.
vive nel ricordo e nella mistificazione del ricordo, è il porto tranquillo di conforto dove rifugiarsi ma non tanto da farsi prendere dal latino taedium.
che era grave quanto un peccato mortale e quanto la cupio dissolvi.
quanto a me, potevo essere 300 cose che non sono, per il semplice fatto che non ho imboccato alcune strade, o seguito certe persone.
e sono stata 300 altre cose.
non ci penso più.
non sono più quella.non sono mai stata quell' altra.
nella polvere del già stato e del mai stata, si equivalgono.
è tutto perfetto nel ricordo come una rassicurante favola della buonanotte.
sta bene dove sta, e cioè lontano da me.
il percorso e la direzione sono 2 cose molto diverse.
ma assai.
guarda che bella poesia ho trovato martin, nel mio virtuoso sabato sera passato a leggere invece che nel solito modo barbaro.
la mia candela brucia
da entrambi i lati
non durerà tutta la notte
ma amici miei
e miei nemici
come è splendente la sua luce
Bello sentirti volteggiare sereno...Sono felice di sentire vibrare le tue note pure...Ti abbraccio
@Lara:
sembra un miracolo vero?
secondo me questo si è fatto più di una canna...
secondo me questo si è fatto più di una canna...
Lascia una traccia
<< Home