Pubblicava bufale sugli immigrati, denunciato 20enne a Caltanissetta:
"Lo facevo per avere più clic"
Cosa non si fa per avere più clic al proprio sito. Anche inventarsi di sana pianta notizie, ovviamente
false, sugli immigrati. "Dammi 1500 euro o qui succede bordello".
Erano di questo tipo i titoli degli articoli
che pubblicava, anche con largo seguito sui social network, il sito SC.eu.
Ma la caccia al clic facile si è
rivoltata contro un 20enne di Caltanissetta, che è stato denunciato
per istigazione alla discriminazione razziale.
Ne danno notizia i giornali locali. Come scrive il Fatto Nisseno,
il giovane "agli investigatori ha detto di
non nutrire odio razziale, ma lo avrebbe fatto per avere più accessi nel suo sito guadagnando con i
banner della pubblicità".
Le giustificazioni però non sono servite a risparmiargli una denuncia:
il Compartimento Polizia Postale e
delle Comunicazioni "Sicilia Orientale" si è mosso nei confronti del 20enne incensurato.
Il sito è ancora
online ma sono stati cancellati tutti i contenuti.
Il sito SC.eu pubblicava articoli che puntualmente venivano smentiti
perché dai contenuti falsi o perché,
traendo spunto da fatti realmente accaduti, li esagerava o forzava. Un esempio lo riporta il sito anti-
bufale "Bufale un tanto al chilo". Il sito S C aveva infatti diffuso, raggiungendo in rete più di 4mila
condivisioni, la notizia falsa di un "ragazzino bruciato vivo perché cristiano a Catania".
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