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lunedì 4 novembre 2013

NUOVE FORME DI COMUNICAZIONE


LE NUOVE FORME DI COMUNICAZIONE NELLA SOCIETA' CHE CAMBIA

L'argomento non è frivolo, come potrebbe sembrare in apparenza, ma è particolarmente significativo ed ha portato a cambiamenti davvero epocali nei rapporti tra le persone. Stiamo parlando del nuovo modo di comunicare che, grazie allo sviluppo tecnologico, ha trasformato e continua a cambiare la nostra società. Internet, telefoni cellulari, social media hanno riscritto le tradizionali regole della comunicazione generando, in tutti gli ambiti, nuovi linguaggi e nuovi sistemi di relazione sociale. Nel contesto lavorativo lo strumento portante è l'e-mail, ormai abitualmente utilizzata anche grazie alla cosiddetta posta certificata (PEC) che ha preso il posto della carta bollata. Il suo utilizzo è prevalente nella gestione dei curriculum vitae, dei preventivi, delle attività promozionali e dell'organizzazione interna. E' invece meno diffuso quando si vuole comunicare l'interruzione di un rapporto di lavoro, dove affianca la classica "raccomandata" postale e la comunicazione diretta. La "vecchia" lettera resiste inoltre per i solleciti dei pagamenti insieme alle chiamate telefoniche ed all'invio di fax. In ogni caso, l'evoluzione del modo di fare impresa è costante, legato a filo doppio alle nuove tecnologie, utili ed efficaci per innovare, per sviluppare un modello commerciale e per confrontarsi su scenari globalizzati. L'utilità del web è ormai indiscussa anche per diffondere molteplici iniziative. Basti pensare che una campagna sociale su internet può mobilitare migliaia di persone od alla possibilità di monitorare anche i processi elettorali. Insomma muoversi in modo creativo e disinvolto in rete appare sempre più come un requisito essenziale. Anche nel settore agricolo si vanno sempre più diffondendo i siti web : una vetrina che permette all'azienda non solo di presentare la propria struttura, ma anche di vendere on line i propri prodotti.

L'affermazione delle nuove tecnologie e dei nuovi media ha portato però le maggiori modificazioni soprattutto sul piano delle relazioni amicali. L'elemento di novità è rappresentato dall'uso degli SMS e soprattutto dei social network , protagonisti di un nuovo spazio pubblico di incontro, di confronto e di dibattito: strumenti che non sostituiscono, ma sicuramente integrano le altre forme di comunicazione. Si tratta di una vera rivoluzione, un enorme e continuo scambio di conoscenze, idee ed esperienze che sta modificando i comportamenti dei singoli individui. L'Eures, Istituto di ricerche economiche e sociali, ha indagato nella popolazione scoprendo che proprio i social network sono divenuti uno strumento abituale , soprattutto nella sfera amicale e tra i più giovani, per aggiornarsi e per confrontarsi su questioni di attualità, politica e cultura.
 Il più popolare è facebook insieme a You Tube. Seguono Messanger, Skype e Twitter: relazioni che hanno sostituito quelle esercitate con la tradizionale posta cartacea, che risulta ormai sostanzialmente assente come strumento abituale nelle comunicazioni, se non per uno spazio residuale negli annunci di nascita o matrimoni.

Insomma la connessione è diventata il nuovo paradigma della socialità, con oltre mezz'ora di tempo al giorno mediamente dedicata ad un social network ed una ventina di minuti alle chat. Ed internet piace sempre più agli italiani che lo considerano il mezzo di comunicazione più credibile, sfatando così un luogo comune che vedeva la rete frequentata fin dalle origini soprattutto da ragazzini. Al contrario a collegarsi sono persone di svariata età , anche se con una concentrazione nella fascia che va dai 25 ai 45 anni.

Intanto, sono sempre più maggioranza coloro che ritengono che grazie alla diffusione delle nuove tecnologie la qualità delle proprie comunicazioni sia aumentata: le ragioni sono diverse e le principali sono legate all'immediatezza, alla maggiore continuità, alla opportunità di disporre di un canale sempre aperto e di un interlocutore sempre reperibile. Per alcuni,poi, ci sono altri aspetti positivi, tra i quali la possibilità di selezionare i propri contatti, la creatività nello stile e nel linguaggio, i minori condizionamenti psicologici. Sull'altro fronte resiste, ma non si sa per quanto, una minoranza di persone che denuncia una minore partecipazione emotiva, il rischio di fraintendimenti, la perdita di sfumature e di spontaneità. Eppure questo nuovo modo di comunicare è entrato anche nella vita di coppia. E' vero che qui gli scambi diretti o le conversazioni telefoniche occupano ancora uno spazio importante, ma gli SMS continuano a scalare la comunicazione affettiva, mentre anche i sentimenti guardano sempre più attentamente alle opportunità offerte dai nuovi media, in particolare e-mail e social network. Sono invece le comunicazioni familiari che appaiono in controtendenza. Le più recenti indagini hanno rilevato che il "nuovo" fatica ad avanzare e la "tradizione" resta vincente. La vera competizione continua a giocarsi tra le conversazioni telefoniche, prevalenti nella maggior parte dei casi, e la comunicazione diretta. La famiglia, dunque, snobba i nuovi media: decisamente basso il ricorso abituale agli SMS, alle e-mail, ai social network. Per non parlare degli altri strumenti, quali la posta elettronica, le chat o le videochiamate. Qualche curiosità: in famiglia l'utilizzo del telefono, come abbiamo detto canale preferenziale, presenta le percentuali più alte per gli auguri di compleanno o di altre ricorrenze, per l'organizzazione di incontri conviviali, per annunciare matrimoni, nascite, decessi. La cornetta cede tuttavia il passo alla relazione personale diretta quando si tratta di comunicare la rottura di legami affettivi, di confrontarsi su questioni di attualità o su progetti, aspirazioni e speranze che trovano spesso negli incontri familiari una naturale occasione di confronto e di analisi.



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giovedì 10 ottobre 2013

Attenzione alla distanza nella comunicazione


Attenzione alla distanza nella comunicazione

È bene ricordare che non tutte le culture hanno le stesse regole, sia in fatto di gestualità che di uso dello spazio interpersonale. Ad esempio, se abbiamo occasione di notare un giapponese ed un europeo che conversano noteremo, dopo un po’, che inizieranno a vagare lentamente per la stanza: l’europeo arretrerà ed il giapponese avanzerà. Questo particolare “balletto” accade perché ognuno di loro vuole raggiungere quella che per lui è la distanza ottimale, secondo la propria mappa del mondo.

I giapponesi hanno una ridotta zona intima (al di sotto dei20 cm) e questo li porta ad avanzare, ma così facendo entrano nella zona intima dell’europeo (circa50 cm.), il quale si sente invaso.

Un altro esempio possiamo averlo notando come un europeo percepisca differentemente da un americano l’area del suo ufficio. In America, da anni le persone lavorano a proprio agio in uffici aperti, i cosiddetti “open office”: grandi sale piene di scrivanie a volte poco divise le une dalle altre. Per un europeo lavorare in un ambiente così vasto, senza porte, sarebbe deconcentrante.

Proviamo a pensare ad un telefilm americano che abbiamo visto di recente, in particolare concentriamoci su tutte quelle scene girate all’interno di qualche ufficio: di certo non ci abbiamo mai fatto caso, ma esiste una differenza enorme tra come un europeo ed un americano percepiscono il loro ufficio ed è una differenza che traspare anche dai film. I manager americani lasciano aperta la porta del loro ufficio durante il lavoro, per loro rientra nella zona “intima” solo la scrivania, al contrario degli europei, per i quali tutto quanto l’ufficio può trasformarsi in “zona intima”. Questo determina comportamenti differenti quando si vuol entrare in un ufficio per chiedere qualcosa. Con un europeo bisogna prima bussare alla porta, attendere che l’altro dica “avanti” e poi entrare; con gli americani, dal momento che la porta è aperta, chiunque può assicurarsi con uno sguardo se l’altro è libero. Se lo è, si accede attraverso la soglia aperta poggiando la mano sullo stipite, a questo punto si chiede se l’altro ha un minuto, se ha da fare scuoterà la testa, oppure dirà “ Più tardi ”; allora conviene andare via e tornare in un altro momento. Riassumendo, possiamo dire che, fintanto che il visitatore tiene una mano appoggiata allo stipite della porta aperta, non è entrato nella zona intima dell’americano, ma per l’europeo l’atto stesso che si apra la porta del suo ufficio, significa che si accede alla sua zona intima ed è per questa ragione che ciò non può avvenire senza il suo consenso.
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NON AFFIDARTI A DEI CIARLATANI GIOCA  LE TUE CARTE 

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lunedì 17 giugno 2013

Blog aziendale per la comunicazione


Blog aziendale per la comunicazione 2.0: le ragioni più valide per non sottovalutare lo strumento che darà visibilità alla tua azienda.

Blog aziendale sì, ma… perché? vuoi forse aumentare la tua visibilità su Internet? avvicinarti ai tuoi clienti? magari creare un luogo di scambio per i tuoi dipendenti? disporre di uno strumento di comunicazione diretto e rapido?
Ecco: grazie ad un blog aziendale, centrale in qualsiasi buona strategia d’inbound e di content marketing (e oltretutto poco costoso), riuscirai a differenziarti creando una relazione privilegiata con i tuoi interlocutori.
Quindi, ecco cinque buone motivi per lasciarti tentare.

1. Attirare nuovi clienti: selezionati e qualificati

  • Il web offre spazio illimitato per la libera espressione: approfittane. Sentiti liberi di comunicare i tuoi servizi, i tuoi valori, il senso del tuo business. Pubblicando regolarmente contenuti ricchi e interessanti aumenterai la tua presenza in rete, sempre coerente con la tua identità aziendale.
  • Ottimizzati per il Web, questi contenuti potranno rinforzare le “parole chiave”significative per il tuo business e posizionare il tuo marchio più facilmente nella prima pagina dei risultati di ricerca di Google. Perché l’obiettivo é: essere trovati dai potenziali clienti e generare traffico.
  • Ti rivolgerai così al tuo target di riferimento e lo condurrai a te: fornendo nurturinggrazie ai tuoi contenuti, il cliente sarà tuo al momento opportuno.

2. Comunicare direttamente con tuo pubblico

  • Il modello tradizionale di vendita è evoluto: oggi, prima di acquistare, il potenziale cliente cerca informazioni (da solo: e sul web). Tu devi esserci: sia che cerchi su Google, sia che chieda consigli ad una community.
  • Abolisci le barriere: che sia in fase di “sensibilizzazione”, di “investigazione” o di “validazione” di una soluzione, avrai solo vantaggi nel comunicare con il tuo target. Essere in contatto diretto con i clienti e proattivo nel risolvere i loro problemi oggi è essenziale.

3. Affermare la tua esperienza grazie al blog aziendale

  • Un blog aziendale rispecchia le tue idee e il modo in cui gestisci le vostre tue di competenza e il tuo mercato. Anche se non sei il solo (a possedere certe competenze e ad essere in quel mercato), difendi e valorizza il tuo modo di fare business.
  • Notizie del settore, attività di analisi delle tendenze, condivisione di contenuti rilevanti, valutazioni: la tua azienda offre abbondante materiale per scrivere articoli, a prova della portata della tua esperienza.

4. Coinvolgere il target

  • Il blog aziendale permette l’interattività di una comunicazione meno formale e in tempo quasi reale (commenti, risposte alle domande – live chat, moduli di contatto, ecc.) e, con il supporto di statistiche di navigazione (le pagine più visitate, le parole chiave più ricercate, i contenuti più condivisi), perfezionerai la conoscenza dei tuoi clienti e potenziali tali, e offrirai soluzioni sempre più mirate per soddisfare le loro aspettative.
  • Ascoltati, si sentiranno sempre più coinvolti e vorranno “impegnarsi con te”. La tua comunità crescerà e, questo, farà la differenza rispetto alla concorrenza.

5. Blog aziendale: alimentare tutti i tuoi canali di comunicazione

  • Il blog alimenta il tuo sito, ovvio: dove può essere una sezione separata o può integrarsi con tutti gli altri contenuti.
  • Newsletter e campagne di e-mail marketing: il blog aziendale permette di avviare una comunicazione regolare con il tuo target alimentando il contenuto di una newsletter. Le attività di email marketing contribuiscono a promuovere blog e/o sito web, e la newsletter recluta nuovi abbonati.
  • Social Network: senza contenuti propri è molto difficile fare del community management. E’ importante il mix tra contenuti esterni e propri all’azienda: il blog è un ottimo contenitore per centralizzarli e viralizzarli.
  • Communities esterne: i contenuti creati per il blog saranno inclusi in altri siti o blog specializzati (guestblogging) e, perchè no, anche riconfezionati per essere proposti su media più tradizionali.
Convinto dell' utilita' di un blog ?

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NON AFFIDARTI A DEI CIARLATANI GIOCA  LE TUE CARTE 

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mercoledì 11 maggio 2011

Skype ora è di Microsoft


Skype ora è di Microsoft 

per 8,5 miliardi di dollari in contanti

Il più noto dei software di comunicazione, Skype, ha saputo nel tempo conquistarsi il favore di un pubblico sempre più vasto, arrivando a vantare circa 170 milioni di utenti e qualcosa come 207 miliardi di minuti di conversazione, riferendosi esclusivamente all'anno 2010. Microsoft, dal canto suo, stabilisce un record nella propria storia, pagando per l'acquisizione di Skype la bellezza di 8,5 miliardi di dollari USA sull'unghia, cash. L'acquisizione più onerosa di sempre per Microsoft, che ha grandi progetti per il futuro.

Da quel poco che trapela emerge chiaro l'interesse da parte di Microsoft di integrare Skype praticamente in ogni prodotto dell'azienda. Non solo Xbox, ma anche in tutti gli applicativi per cui l'azienda è famosa ovvero Windows, Outlook, Messenger, Hotmail, Lync , Office e via dicendo.

Dal comunicato emerge anche che Tony Bates, CEO di Skype e ora presidente della Microsoft Skype Division, continuerà a rivestire il suo ruolo operativo, sebbene ora dovrà rendere conto del proprio operato direttamente a Steve Ballmer. Due grandi realtà del panorama informatico vanno quindi a confluire, aprendo scenari di cui vedremo i frutti fra qualche tempo.

Occorrerà adesso attendere il via libera delle autorità, antitrust su tutte, ma Microsoft si dice ottimista circa il buon fine delle faccende burocratiche. Euforico il CEO di Microsoft, Steve Ballmer, nonostante il salasso da "shopping estremo": “Together we will create the future of real-time communications so people can easily stay connected to family, friends, clients and colleagues anywhere in the world.”

Lo sviluppo e gli aggiornamenti di Skype saranno comunque garantiti anche per piattaforme non-Microsoft, mente per avere precisi dettagli circa future implementazioni sarà necessario attendere qualche tempo.

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