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lunedì 14 maggio 2012

Le Parigine


Una lamentela doverosa. 

(Sono stata a Parigi a febbraio -si poteva capire da qui-: ho molti sketch e molte vignettine da postare...lasciatemi cominciare con questa, giusto per riprendere un po' il mood della sfigata, che comunque mi calza a pennello).
(Sì insomma non è che nasco tonda e muoio quadrata).

All'inizio avevo scritto "decalogo", ma mi sono fermata a 7 un po' perchè la pagina sotto era già occupata, e un po' perchè sì, insomma, bastano questi 7 motivi per odiare le parigine, no?!

***

Sorry for the italian language in this little comic page... It's about the charming Parisiennes, and how I felt when, during my one-week stay in Paris, I started noticing the differences between me and them) (yes it has been a kamikaze idea).


martedì 13 marzo 2012

Chiamale, se vuoi, frivolezze


Non so se potete capire.

E' da vent'anni che porto i capelli corti o giù di lì. E' da vent'anni che me ne vado in giro ciabattona e cazzona e con le scarpe basse e gli anfibi e i vestiti saccosi.

Non che adesso sia cambiato qualcosa...ho sempre anfibi e ciabatte e vestiti saccosi, però ho anche tacchi. Killer 12, e scusate.

In più, adesso, ho anche i capelli lunghi.
I capelli lunghi! Posso acconciarli!
Posso farci le trecce - le trecce! Oh, Gesù, le trecce...da quanto tempo.

E uno chignon! Sogno uno chignon dalla notte dei tempi.

Posso sembrare più femminile!

Non so se potete capire.

Adesso voglio un vestito bello, come le principesse nelle favole, o come le eroine alla Jane Austen, e poi CIAO, vado a vivere nella mia fantasia, e non mi vedrete più.

[grafite ed ecoline su sketchbook]


mercoledì 7 marzo 2012

Ci sono alcuni punti saldi








Nel marasma di flussi creativi, prove, commissioni veloci, viaggi, appunti da riordinare, concorsi, crisi esistenziali, mail, telefonate e spedizioni, una cosa rimane fissa: l'appuntamento del martedì pomeriggio con la modella.
Due ore preziose per liberare la mano e la testa e ritrovarsi un po' nel segno grosso di grafite e nella tinta color mostarda.

[grafite e Ecoline su carta da acquerello Fabriano e Whatman]

lunedì 20 febbraio 2012

"Perdersi a..."

Ebbene, alla veneranda età di 27 anni ho partecipato a un concorso.


Il tema del concorso indetto da Flashfumetto era "Perdersi a...": più che la voglia di vincere (io e la competitività non parliamo la stessa lingua), a spingermi nell'iscrizione è stata la voglia di confrontarsi con un tema ben preciso da elaborare, interpretare, sviluppare e, infine, disegnare.


Ecco qua le mie tavole:






Per vederle esposte nella gallery virtuale, potete cliccare QUI.

QUI, invece, trovate tutte le opere inviate dai partecipanti.

Fatemi sapere se vi piace, se ho reso bene l'idea...critiche e commenti sono ben accetti!


[grafite, pastello rosso, tempera bianca su carta Ingres -mannaggia a me quando l'ho scelta, è antipaticissima!]

mercoledì 15 febbraio 2012

Valli di lacrime



Anni fa, da adolescente psichicamente instabile, mi trovavo nel bel mezzo di un'accesa discussione quando si manifestò gloriosamente il superpotere della lacrima nervosa/accorata/emotiva. La mia interlocutrice osò snobbarmi dicendo ripetutamente che le mie erano lacrime di coccodrillo: beh, ai tempi ero pure manesca (adesso mi farebbe troppa fatica), e stavo per mollarle un meraviglioso, liberatorio ceffone sul muso...ma la sua faccia tosta mi aveva scatenato talmente tanto intimo sgomento che non seppi fare niente di più che starmene lì, pietrificata, a guardarla con gli occhioni sbarrati - i quali, nel mentre, esternavano tutto questo putiferio interiore aumentando copiosamente la lacrimazione.




Insomma ho citato l'esempio qui sopra per dimostrare che questo è un superpotere del cazzo.


[grafite su carta e acquerello] 



sabato 4 febbraio 2012

Di necessità virtù


Comunque da oggi ho una pala: una pala vera!!
La scopa è invece passata a miglior vita ed è stata tumulata nel cassonetto sulla via. Lo spazzone è ancora tra noi e sta fuori dalla porta a fare la sentinella (probabilmente lo recupereremo al disgelo).




Eccomi qui, martedì scorso, mentre mi bullavo sotto ai primi fiocchi di neve facendo la ruota con il mio cappotto mantelloso...

...E due giorni dopo, un attimino più sconcertata (NB: sembra sia alta 1,50 e abbia le gambette cortissime, e invece no, è proprio la neve che è tanta!):



(a imperitura testimonianza)


Qui continua a nevicare.
Passo e chiudo.

[grafite su sketchbook Daler Rowney e acquerello - pennellarello su sketchbook Daler Rowney e Photoshop - foto Instagram nel cortile]


lunedì 23 gennaio 2012

34esimo sketchcrawl

Nonostante ultimamente mi tenga occupata con affari lavorativi e craftosi e malsani restyling agli ambienti domestici (acquista mobili-monta mobili-sposta mobili-dipingi pareti-aggiungi prese-impara a collegare canaline elettriche etc), un'intera giornata de dedicare alla 34esima edizione dello Sketchcrawl la trovo sempre.
Se ancora non sapete cos'è,  guardando qui e qui potete farvi qualche congettura.


Di solito faccio anche un post informativo con qualche giorno d'anticipo, ma stavolta me ne sono proprio dimenticata (scusami, o fantomatico lettore che volevi assolutamente sapere la data e il punto di ritrovo per unirti al gruppo - se ci sei batti un colpo).


Comunque, siamo stati in giro per Bologna.
Posti al chiuso, of course, anche se il freddo mi ha colpita lo stesso e me ne sono tornata a casa con gli acciacchi che manco le vecchine.



Al piano terra della biblioteca dell'Archiginnasio, spostandosi sulla destra del loggiato d'ingresso, c'è questa stramba porta incorniciata da un tripudio di bassorilievi, affreschi, mezzibusti, capitelli, epigrafi latineggianti, fogliame in bronzo e un sacco di altri elementi che fanno un po' accozzaglia: l'ho ritratta perchè mi faceva simpatia la scritta spqB.


Dal primo piano si può accedere al Teatro Anatomico del sedicesimo secolo, dove i celebri professori dell'Alma Mater impartivano lezioni di anatomia. I banchi sono circondati da statue di gente famosa (io ho ritratto Ippocrate), e nel mezzo della sala troneggia il tavolo anatomico dove venivano dissezionati i cadaveri



Il baldacchino è sorretto da due statue di legno dette "gli spellati": in effetti, si tratta proprio della rappresentazione di due corpi umani senza pelle, con muscoli e tendini ben scolpiti e in evidenza...! Figata, al posto delle solite cariatidi ci sono loro, insomma. Quantomeno in armonia con l'ambiente circostante...!



Nel pomeriggio ci siamo spostati verso il Museo Medievale, con troppo poco tempo a disposizione per visitarlo e ritrarre le armature e le spadone conservate al suo interno. Così abbiamo ripiegato su Palazzo Fava (proprio lì accanto), fresco di restauro. E' stata una sospresa. Al piano terra, opere di arte contemporanea (tra cui quadri e sculture di Fontana, tele di De Chirico, bozzetti di Boccioni), e al piano di sopra bellissime stanze decorate da affreschi "narrativi" dei Carracci.




L'ultima immagine è una dimostrazione di Sketchcrawl estremo: ho ritratto il ragazzo al telefono nel tempo corrispondente a tre fermate di autobus, in piedi, in mezzo agli scossoni...e i due umarelli a braccetto mentre camminavo dietro di loro, sotto al portico. Tsè.

[matita e Aquash Pentel caricato con ecoline diluitissima. Lo sketchbook è un esperimento allo stato embrionale...comunque è stato realizzato con carta Canson da schizzi (quella che si imbarca in tutte le immagini) e da acquerello (nella prima immagine)]



giovedì 12 gennaio 2012

Cento ne penso e (forse) una ne faccio.

***blablabla dal 20 gennaio blablabla indirizzo blog diventa cartaegrafite.blogspot.com***




Tipo stamattina mi sono svegliata e ho deciso che devo assolutamente fare dei fiocchetti per la coda delle tope (sì lo so, è diventata un'ossessione) (ah cliccando sulla parola "tope" vi si apre una foto della Jo che fruga nella mia borsa!!): ho già stabilito come realizzarli, ma il punto è...li farò mai??!

Questo è l'iter creativo che va per la maggiore. Penso a tutto gas, poi boh, dal dire al fare ci sono di mezzo un sacco di altre distrazioni. Forse è meglio, così evito di invadere il mondo con le mie stupidate...!

Comunque qualcosa è riuscito a passare oltre il filtro dell'accidia, e per Natale ho potuto distribuire in regalo alcune delle mie ambitissime creazioni:


Questo guanto da forno con strofinaccio (qui si dice anche "burazzino") è capitato alla fortunatissima sorella (yeeeh!); altri guanti con ricami diversi sono stati suddivisi tra parenti e amici;


Le presine sono state destinate alla mamma (con ricamati sopra i baffi di papà, così sta attenta a quello che fa quando cucina);


E prima che alle tope, un fiocchetto è capitato a me!


[il disegno è stato fatto con matita ed ecoline su sketchbook Daler Rowney; il resto delle cose invece sono state fatte da me e dalla mia macchina da cucire <3 che coppia]



lunedì 19 dicembre 2011

Be craftive! (ovvero: istruzioni non del tutto necessarie per decorare in maniera personalizzata il proprio albero di Natale)

Avete comprato il vostro sparutissimo alberino di Natale all'Esselunga, ma le decorazioni del supermercato proprio non vi piacciono?
Non avete voglia di spendere euri in doppia cifra per decorarlo?


Nemmeno io! 

Ecco, quindi, cosa mi sono convinta che fosse fighissimo fare:




E poi il DAS è vinteigg e lavorandolo viene una gran nostalgia di quando, da piccoli, si creavano forme astruse con i primi due cm di panetto, per poi lasciarlo miseramente seccare all'aria.

Comunque più o meno, ecco il risultato:


...una volta appese, potrebbero venire così...


ma anche meglio, si intende.

(e poi sì, la decorazione a forma di Transformer c'è davvero.


Da da da daaaaaaahh
(anche quella a forma di Triforza, ma faceva meno scena)


venerdì 23 settembre 2011

Così imparo a fissare le persone


Ormai quest'associazione non si toglierà mai più dalla mia testa: vedo lui (o lo sento nominare, anche incidentalmente) e penso agli A-Ha, sento gli A-Ha e mi vedo lui che balla tutto 80's, scuotendo quel ciuffo attraversato dalla fascetta...ARGH.

E' un po' come quando vedo un TAXI GIALLO, che penso "taxi giallo" e poi continuo a pensare "...taxi giallo col mio fischio collaudato, come in formula uno, mi sentivo gasato..." etc etc, fino alla fine.

Un po' come quando qualcuno dice "primo maggio", e dai che io finisco mentalmente la frase aggiungendo "su coraggio".

Certe cose rovinano.

(E tanto per farvi cadere in disgrazia con me...

 

A-Ha - Take on me

[matita su sketchbook e acquerello per il giallino]
   

venerdì 19 agosto 2011

Succede più spesso di quanto non si pensi


Almeno tre volte, in questi ultimi giorni.

Il mio sketchbook ha questi cancri, queste pagine non compiute, vignette che ho lasciato a metà perchè non portavano dove volevo io. Vorrei toglierle, poi penso che no, non si fa, non si può brutalizzare così un quaderno di appunti, poverino.
Così le lascio lì.
Magari poi riuscirò a digerirle e girarle nella maniera giusta nei prossimi giorni.

(Comincio ad essere esausta, mentalmente, di questa stagione...mi manca il tempo e mi mancano le energie per essere creativa e prolifica)

[grafite su sketchbook e acquerello]




venerdì 5 agosto 2011

Leggete qui che é importante


...Così, giusto per farvelo sapere.

(E' colpa dei timbrini)

[grafite, acquerello e timbrini <3 su sketchbook]

   

mercoledì 3 agosto 2011

Coincidenze? Noi pensiamo di no...


Mi rifiuto di credere che qualcuno possa aver rubato un paio di scarpe usate.
Mi rifiuto di credere che, a Forte dei Marmi, qualcuno possa aver rubato un paio di scarpe usate dalla cameriera/barista per lavorare.

L'altra ipotesi è che la cameriera/barista sia schizofrenica e con la sua seconda personalità sia andata a legare le scarpe alla cima del pennone di una nave, oppure a gettarle nel Monte Fato...o chissà che altro.

Tutto è possibile eh...

(però, se davvero qualcuno me le ha prese...beh, TU meriti un sacco di umiliazioni dalla vita).

[grafite su sketchbook e tanto, tanto sgomento]

  

martedì 26 luglio 2011

L'antica arte dell'invocare la pioggia

Bisogna stare al passo coi tempi, e adattare le conoscenze ancestrali alle nuove tecnologie (e/o viceversa):




Insomma ha piovuto...il problema è che adesso, ovviamente, la Mini è di nuovo lercia: polvere sabbia e caccolette degli alberi che non sto nemmeno a dirlo.
TOH, mi toccherà proprio riportarla a lavare...

[grafite su sketchbook. Poco tempo a disposizione, lunga gestazione della vignetta. Voglio pioggia, ANCORA.]

*EDIT* ops, mi sono accorta d'aver colorato la maglia di Dario in un frame e negli altri no. Pazienza.


   *

mercoledì 6 luglio 2011

Ho un altro superpotere


La cosa più bella è quando scivoli nel dormiveglia mentre qualcuno ti parla. Il dormiveglia prevede che ci si renda vagamente conto di quel che accade attorno; sai che qualcuno ti sta ponendo domande e cerca interazione, e fai del tuo meglio per rispondere...solo che rispondi completamente a sproposito, perchè segui il filo logico del sogno che si stava dipanando nella tua testa. A quel punto succede che l'interlocutore, stranito, chieda lumi su quanto hai appena biascicato, e tu, rendendoti conto della cappellata detta, provi a rimediare arrampicandoti sugli specchi...a volte riesci, e sei salvo, altre volte ti becchi la cazziata.
Sono i rischi del mestiere.

Accade anche che la mente, subdola, faccia di tutto per tenerti addormentato, e generi sogni che sono proiezioni di quel che dovresti fare se ti fossi svegliato. Come funziona? Suona la sveglia, e tu sei convinto di alzarti, andare in bagno, lavarti i denti...ma nella realtà sei ancora a letto che russi beato e sogni di fare tutte quelle cose. Solitamente va a finire che arrivi tardi a lavoro, quindi --> Cazziata.
Oppure sogni di andare ad aprire alla porta, perchè il campanello trilla incessantemente, e trovarci dietro Brad Pitt...mentre invece è tua mamma che era andata a stendere sul terrazzone senza portarsi dietro le chiavi, e sta pensando seriamente di chiamare i pompieri la guardia forestale la protezione civile perchè tu, che dovresti essere sveglia e vigile in casa, non rispondi, ma sei abbioccata sul divano a sognare cose improbabili. Eppure eri convinta ... La scusa non regge, quindi ---> Cazziata.
Diabolico.

A ben pensarci questo superpotere è una fregatura, perchè tutti si arrabbiano sempre quando lo metti in atto.

Forse è solo invidia, tzè.

[grafite su sketchbook. Tutti gli episodi citati sono realmente accaduti, anche le cazziate.]

  

martedì 28 giugno 2011

Yo-ho


Fico! Rifacciamolo! Non avevo mai allagato una stanza!
La prossima volta fabbrico una flotta di barchette coi gusci di noce, così posso inscenare una battaglia e divertirmi un sacco.

[grafite e acquerello su sketchbook. Si ringraziano la lavatrice Whirlpool, l'ammorbidente Vernel, il detersivo Dixan per la partecipazione]
   

giovedì 23 giugno 2011

Ci sono cose che uno è bravo a fare

Le sorprese ad esempio.
Nei film sono sempre tutti bravissimi a fare sorprese.
Le sorprese richiedono intuito, capacità di cogliere l'attimo giusto, destrezza nella recitazione e nella finzione:


Ma i film sono altra storia. Io mi tengo il divertimento di indovinare tutte le presunte sorprese. E mi tengo pure il bracciale, ecco.


[grafite su sketchbook, tinta data ad ecoline paciugona perchè non so più dove siano finiti gli acquerelli]

PS: Mi sto scervellando da giorni su questa scena a sorpresa qui:


E se avesse aperto il marito? E se il marito fosse sceso a sentire i cantanti di strada? Eh? Cosa sarebbe successo?! Ecco, questo genere di cose sono devianti e irreali. Sgrunt.

  

giovedì 16 giugno 2011

Lo strano caso del caffè

Adesso lavoro in un bar e mi capita di fare tanti caffè cappuccini caffè macchiati caffellatte. A vederli così sembrano davvero buonissimi e goduriosi, gustosi, sembrano poter dare quella coccolina che a me dà il té: guardo chi li beve e penso "Perchè io no?!".

A me il caffè fa proprio schifo. E' una cosa che non dipende da me, giuro: l'aroma nell'aria mi piace, ma se mi ci avvicino troppo comincio a salivare a catinelle, segno di imminente rigetto. Se lo bevo, in un baleno il sapore amaro mi stuzzica le papille gustative e mi provoca tutto uno sconquasso a livello dell'esofago e della bocca dello stomaco (sì, insomma, mi viene lo spasmo del vomito).
Eppure guardo quelle tazzine col cappuccio di latte, e mi sembra una così bella cosa, quella di bere il caffè. Un bel pensiero. 
Vorrei poterlo bere anche io, insomma! Se solo avesse un sapore diverso...

Per farla breve mi sono trovata sotto agli occhi il caffè d'orzo e mi son detta: "Proviamolo, dai!":


...Vabbè, mi rassegno.

PS: ai fresconi che pensano che il caffè è amaro sì ma basta aggiungerci lo zucchero o il latte: NO, non c'entra niente, perchè la sostanza del caffè resterà sempre e comunque MORTALMENTE AMARA.

PPS: no, non mangio gelato al caffè, oppure tiramisù: non tocco niente che contenga caffè, perchè sento l'amaro lontano un miglio.

PPPS: La coppa del Nonno è da bandire, anche per il nome orribile che si ritrova.

[matita e acquerello su sketchbook]

  

lunedì 13 giugno 2011

Shots from qui


Ho radunato piccoli dettagli raccolti da questo microcosmo che mi ospiterà per tutta la stagione estiva.
 
Le giornate sono belle "qui"; c'è proprio una bella aria, un bell'ambiente, condizoni che rilassano e ingentiliscono l'animo.
La stagione non è ancora partita in quarta e ho ancora la voglia e la forza di mettermi a disegnare, una volta finito il turno: ormai sono nell'ordine di idee di portare sempre con me il quadernetto di carta Arches, la scatola da viaggio di acquerelli, e il pennello con serbatoio, ché magari qualcosa riesco a tirare fuori.

In questi giorni ho il pallino degli acquerelli: devo imparare a rendere i colori e le luci con poche macchie fluide di tinta, e sto sperimentando varie procedure attraverso i ritratti di fiori.

Sul bancone ieri c'erano dei meravigliosi Lilium orientali. Ovviamente ho fatto diverse prove orripilanti, prima di giungere a questo risultato - tutto sommato piuttosto soddisfacente (dal vivo rende meglio, la scansione mortifica un po' i dettagli)!


Ho voluto provare anche un tratteggio stilizzato a matita, che non mi dispiace affatto:



E' stato poi il turno degli Amarillis, piantati in belle anfore di coccio che ornano la veranda di glicine sul retro:


Sempre nella veranda sul retro abbiamo scoperto un nido di uccelletti, che, grazie al consulto online di Federico Gemma, siamo riusciti a identificare come esemplari di Occhiocotto (non è adorabile?!?!). Con molta cautela mi sono sporta per ritrarre i pulcini nati...eccone uno in versione bruttissima, nato da appena un giorno, quindi implume e con gli occhi bulbosi ancora chiusi!:




Ed eccoli invece dopo circa una settimana:



[acquerello su carta Arches; matita su sketchbook]

  

mercoledì 8 giugno 2011

Quick sketch n° 5 - magari sono fumettogenica



In foto mi viene una faccia un po' cubista.
Se da grande avessi voluto fare l'attrice sarei disperata. Poi le foto alle première, una disgrazia, avrei dovuto calcare il tappeto rosso con la testa infilata in una busta del pane, per evitare flash e obiettivi.
Per fortuna che il lavoro da disegnatrice non richiede espressamente di mettere la faccia ovunque...e se proprio vuoi metterla puoi disegnarla, e allora mi disegno come pare a me (ossia senza naso, che quello che ho in carne e ossa basta per tutti).
Sarebbe proprio un bel lavoro.

[matita su sketchbook - pagina realizzata in un pomeriggio di pioggia, perchè dovevo stare lì sul lavoro, non passava nessuno, rischiavo di morire di noia MA avevo il mio sketchbook, che insomma m'ha salvato la vita.]