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sabato 11 novembre 2023

La vita

 

LA VITA


La vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri.

Oscar Wilde



La vita, figlio mio, è come la tua prima partita di scacchi. Quando inizi a capire come funziona hai già perso.

[La vida, hijo mío, es como la primera partida de ajedrez. Cuando empiezas a entender cómo se mueven las piezas, ya has perdido].

Carlos Ruiz Zafón, Il Palazzo della Mezzanotte, 1994




La vita è splendida come un diamante, ma fragile come il vetro.

GK Chesterton









lunedì 22 agosto 2022

Oscar Wilde / Il cinismo



Oscar Wilde
IL CINISMO

Il cinismo è l'arte di vedere le cose come sono, non come dovrebbero essere.

sabato 20 agosto 2022

Il ritratto di Oscar Wilde/ Prima parte / Chi era Oscar Wilde?



Il ritratto di Oscar Wilde

Prima parte. Chi era Oscar Wilde?


8 MAG 2017 
di 
Era assai nota la fama di Oscar a cui piaceva stupire la gente con le sue stravaganze:
1- Una volta Louise Jopling (una famosa attrice del momento) lo incontrò con attorcigliato al collo un serpente;
2- Molte volte affermava convinto di esser stato in una villa meravigliosa, mentre era stato soltanto a teatro;
3- Parecchie volte cambiò il suo autografo e il nome con cui si presentava agli altri;
4- Spendeva senza ritegno il denaro al punto che le 50 sterline regalategli dalla zia per il suo matrimonio, le usò per acquistare due soli cucchiaini;
5- Amava acconciarsi i capelli nella stessa identica foggia in voga all’epoca dell’antica Grecia;
6- Aveva la strana abitudine di nascondere gli anni compiuti e, durante tutti i suoi compleanni, era solito affermare di sentirsi in lutto per il decesso d’uno dei suoi anni;
7- Odiava con risolutezza tutte le regole che facevano da pilastri alla proclamata società vittoriana (in cui viveva) dai severi costumi sessuali;
8- Anche se sposato, viveva tranquillamente la propria omosessualità con molti amanti diversi.
In altre parole Wilde era in continua lotta con tutto ciò che si discostava dal suo essere e dai propri canoni di bellezza: la sua epoca; i gusti dei suoi connazionali. Ora potrai chiedermi, tu: va bene - non c’è alcun dubbio - Wilde era un anticonformista, ma com’è successo che diventò tale? Quale ne fu la ragione? Perché si originò questo effetto che gli complicò molto la vita? Cosa lo aizzava a tanta ira repressa verso la società in cui viveva? Perché detestava la propria epoca tanto da rinnegarla con tanta tenacia? Beh, io penso che una risposta fondata sulla logica, possa essere trovata analizzando il periodo, che Oscar stesso ebbe modo a definire un fiore, rispetto al resto della sua vita. Di quale periodo parlo? Nel 1874, Oscar Wilde - che aveva venti anni - per il profitto conseguito nell’ambito scolastico ricevette una borsa di studio per il Magdalen College a Oxford. In quest’università, Oscar seguì molti corsi in materie classiche, dove ebbe modo di studiare con grande interesse l’arte e la società nell’antica Grecia. E sai qual era l’uso comune nell’antica Grecia, riguardo i costumi sessuali? L’inverso della sua:
  • Si accettavano le relazioni omosessuali tra maschi adulti senza alcun problema d’intolleranze omofobe.
Per me, perciò, Oscar Wilde diventa anticonformista nel momento in cui capisce di essere omosessuale. Il procedimento credo sia stato, pressappoco, questo:
1- Wilde capisce di essere omosessuale;
2- Wilde ama la sua omosessualità;
3- L’omosessualità di Wilde è disprezzata dalla società in cui vive;
4- Wilde - per principio - diventa anticonformista.
Quindi i suoi atteggiamenti stravaganti cercano soltanto giustizia alla sua ingiustizia e, allora, ci potremmo chiedere cose del tipo:
1- Perché Wilde sceglie l’omosessualità?
2- Perché non cede alla facile vita dell’eterosessualità?
Beh, le risposte possibili possono essere un mix delle seguenti ipotesi:
1- Inclinazioni genetiche;
2- Situazioni favorevoli o sfavorevoli;
3- Conflitto paterno (con relativa divergenza erotica);
4- Amicizie di simile origine nell’ambiente omosessuale...
E qui, all’ultimo punto, mi soffermerei nel particolare. Wilde nel 1877 conobbe nei banchi universitari di Oxford un professore, un certo Walter Pater. Erano già noti i comportamenti promiscui di Pater, che amava circondarsi di giovani ragazzi dall’aspetto femmineo. E, perciò, nei primi incontri avvenuti fra Wilde e Pater, nacque il sospetto di una possibile relazione amorosa. Di lui, Oscar penserà che avesse paura della cattiva fama derivante dalla sua inclinazione omosessuale, per la sua abitudine a parlare a voce talmente bassa, che invece di ''ascoltarlo'' era necessario ''origliarlo''. Oscar ad ogni modo gli mostrò sempre grande devozione. Fu lui a insegnargli le regole del vivere attraverso i principi estetici: nel 1885 - infatti - Walter Pater pubblicò il suo capolavoro. Un romanzo filosofico intitolato Mario l’Epicuro. In queste pagine mostrò con elaborata completezza, la propria teoria sull’effetto stimolante di vivere inseguendo l’ideale del culto della bellezza estetica.

Il ritratto di Dorian Gray

Dorian Gray nel pieno della sua giovinezza è ritratto dall’amico Basil Hallward. La figura ritratta sulla tela, però, diviene una sorta di ''patto col diavolo'' in una paradossale inversione di ruoli, fra:
  • L’anima e il corpo di Dorian Gray;
In parole concrete accade che:
  • Dorian Gray invecchia nel quadro, ma rimane giovane nell’aspetto.
Lo stesso giorno in cui viene ultimato il quadro, Dorian Gray conosce Lord Henry Wotton, che poco alla volta lo rende pressoché l’incarnazione del suo pensiero:
1- Notevolmente anti-vittoriano;
2- Decisamente anti-conformista;
3- Assai contrario al buon senso comune.
Perciò con il trascorrere degli anni, Dorian non invecchierà e non subirà nessun cedimento fisico, ma arriverà a fare della sua bellezza estetica un rito insano e assurdo... da cui l’inevitabile domanda:
  • E meglio invecchiare nel corpo o e meglio rimanere giovani nell’anima?
Dorian, infine, vedendo il suo ritratto invecchiare giorno per giorno sarà assillato da molti timori e molti rimorsi e infine, stanco del peso della sua vita malvagia si suiciderà lacerando il quadro con un coltello.
Riferimenti:
Dal Il ritratto di Dorian Gray, Oscar Classici - Serie Cult 2011, traduzione di Raffaele Calzini, postfazione di Marguerite Yourcenar.
Continua l’8 giugno...

WSI


venerdì 22 aprile 2016

Oscar Wilde / Sempre


Oscar Wilde
SEMPRE

Sempre! Che parola terribile. Quando la sento mi fa venire i brividi. Alle donne piace tanto pronunciarla. Rovinano qualunque storia d’amore cercando di farla durare per sempre.


sabato 16 aprile 2016

Oscar Wilde / Una vita senza amore



Oscar Wilde
Una vita senza amore

Che il vostro cuore sia sempre colmo d'amore. Una vita senza amore è come un giardino senza sole e coi fiori appassiti. La coscienza di amare ed essere amati regalano tale calore e ricchezzaalla vita che nient'altro può portare.


Oscar Wilde / Le cose superflue

Andy Prokh 
Oscar Wilde
LE COSE SUPERFLUE


Viviamo in un'epoca dove le cose superflue sono le nostre uniche necessità.


Oscar Wilde / Il mistero dell'amore



Oscar Wilde
Il mistero dell'amore


Il mistero dell'amore è più grande che il mistero della morte.


mercoledì 29 luglio 2015

Oscar Wilde / Una sola cosa peggiore


Oscar Wilde
Una sola cosa peggiore

C'è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di sé.



Oscar Wilde
Poeta, aforista, scrittore, drammaturgo, giornalista, nato lunedì 16 ottobre 1854 a Dublino (Irlanda), morto venerdì 30 novembre 1900 a Parigi (Francia).



da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/comportamento/frase-182022?f=a:694>

martedì 28 luglio 2015

Oscar Wilde / Non mi piace


Oscar Wilde
NON MI PIACE

Non mi piace affatto sapere quel che si dice di me in mia assenza: mi rende troppo presuntuoso.

Oscar Wilde
Poeta, aforista, scrittore, drammaturgo, giornalista, nato lunedì 16 ottobre 1854 a Dublino (Irlanda), morto venerdì 30 novembre 1900 a Parigi (Francia).



da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/stati-d-animo/frase-186054?f=a:694>

martedì 17 febbraio 2015

Storie d’amore fra scrittori famosi



Alberto Moravia & Elsa Morante
Storie d’amore fra scrittori famosi
Lunedì, 02 Luglio 2012 14:19

A me che Belen ha lasciato Corona per mettersi con quello di Amici, non me ne frega sinceramente un cazzo. E non ho intenzione per tutta l’estate di sorbirmi le sue pseudo storie d’amore, che tra l’altro non sono che scopate sotto i riflettori. Se dobbiamo fare del gossip, allora facciamolo letterario.

Sapevate della storia d’amore tra Alberto Moravia ed Elsa Morante? E del suo tradimento con Dacia Maraini? E chi non si ricorda della memorabile coppia Fitzgerald e Sayre?

Noi Osservatori Esterni vi segnaliamo una serie di coppie di scrittori famosi. Quando l’amore si intreccia con la letteratura…

_ Alberto Moravia (pseudonimo di Alberto Pincherle), autore di romanzi quali “Gli indifferenti” o “La Noia” è stato non solo uno scrittore, ma anche un giornalista, un saggista, un report di viaggio e un drammaturgo italiano. Nel 1941 sposa Elsa Morante, considerata da alcuni critici una tra le più importanti autrici di romanzi del dopoguerra. I due si separano però nel 1962 e Moravia si riaccompagna con Dacia Maraini, anch’essa scrittrice appartenente alla cosiddetta “generazione degli anni trenta”. Niente da fare nemmeno questa volta: i due si lasciano e Moravia si sposa, per la seconda volta, con Carmen Llera, di 45 anni più giovane di lui. Mica scemo!

_ “Quando si è innamorati, si comincia sempre con l'ingannare se stessi e si finisce sempre con l'ingannare gli altri. Questo è ciò che il mondo chiama una storia d'amore”, scriveva Oscar Wilde. Chissà se prima o dopo il matrimonio con Constance Lloyd, scrittrice e giornalista inglese, di cui si innamora a prima vista e che sposa praticamente subito, pentendosene altrettanto velocemente. Al termine della loro luna di miele, infatti, Oscar già vacilla sulla sua scelta. Di fronte alla moglie incinta con attacchi di nausea, il suo unico pensiero è quello di non volere baciare una donna (la sua) che è appena stata male. Alla faccia del poeta innamorato!

_ L’immagine di Francis Scott Fitzgerald è da sempre legata a quella di Zelda Sayre. Lui: scrittore e sceneggiatore, considerato uno fra i maggiori autori dell’Età del Jazz del XX secolo e lei: pubblicista e scrittrice statunitense. I due si conoscono durante un ballo a inizio Novecento e Francis rimane subito affascinato dalla sua bellezza e così si fidanzano. Fitzgerald all’inizio della sua carriera presenta un suo manoscritto ad un editore che però rifiuta. Zelda, che non ha assolutamente intenzione di sposare un uomo senza soldi, lo molla di punto in bianco, riducendolo ad uno straccio ambulante (si ubriaca da solo per tre settimane). Cambia idea sul matrimonio solo quando Francis raggiunge la fama con “Di qua dal Paradiso”. Altro che due cuori e una capanna!

Durante la stesura de “Il Grande Gatsby” tra i due iniziano i primi litigi ed incomprensioni, dovuti anche, e soprattutto, alla malattia (schizofrenia) di Zelda.

_ Gertrude Stein, scrittrice e poetessa statunitense, non ha mai negato la sua omosessualità. Nel settembre del 1907 conosce Alice B. Toklas, anch’essa scrittrice. Le due si innamorano e la loro relazione dura per tutta la vita, nonostante i momenti difficili legati soprattutto ai numerosi tradimenti di Gertrude con altre donne. “Autobiografia di Alice Toklas”, scritta da Gertrude e non da Alice, è la manifestazione palese del suo amore per lei.

_ Raymond Clevie Carver Jr., scrittore, poeta e saggista statunitense, nel novembre del 1977 incontra la poetessa Tess Gallagher, se ne innamora e la sposa in seconde nozze (nel 1955 si sposa per la prima volta con Maryann Burk), nonostante il cancro che lo sta consumando.Tess gli rimarrà accanto fino alla fine.

_ Dino Campana, poeta, conosce Sibilla Aleramo, anch’essa poetessa e scrittrice, durante gli anni della prima guerra mondiale. Il loro rapporto è fin da subito tormentato, in parte a causa della diversità dei loro caratteri (lui schivo e appartato; lei mondana e attiva) e in parte a causa della malattia mentale di lui. Il loro rapporto è diventato soggetto cinematografico in “Inganni” (1985) di Luigi Faccini e “Un viaggio chiamato amore” (2002) di Michele Placido. Inoltre, alla loro storia d’amore è dedicata sia la poesia “Sibilla” di Riccardo Savini, sia “Dino e Sibilla” di Daniele Miglio.

_ A Arthur Rimbaud non importava nulla se i giornalisti scrivevano di lui e della sua relazione con Paul Verlaine, anzi, pare quasi che si divertisse a essere sulla bocca di tutti. I due poeti francesi, si facevano, infatti, vedere abbracciati e spesso ubriachi. Tra loro si instaura così una relazione fortemente intima e omosessuale, caratterizzata da innumerevoli spostamenti e vagabondaggi. Ma l’amore si sa, non è bello se non è litigarello e proprio durante il loro ultimo soggiorno a Londra, Verlaine decide di abbandonarlo per tornare dalla moglie e minaccia di uccidersi in caso di esito negativo. Rimbaud, spaventato dalle sue parole, lo raggiunge a Bruxelles ma Verlaine, completamente fuori di sé, spara contro di lui due colpi di pistola che lo feriscono al polso sinistro. Rimbaud lo fa subito arrestare, poi però appena si riprende ritira la denuncia. Nonostante ciò egli viene ugualmente condannato e da questo momento in poi Verlaine cade nella miseria più nera, mentre Rimbaud torna alla fattoria di famiglia.

_ Ted Hughes, poeta e scrittore inglese incontra la poetessa Sylvia Plath durante un party che pubblicizzava una rivista per cui scriveva. Tra i due è subito amore e il 16 giugno 1956 si sposano con una semplicissima cerimonia. La loro relazione sembra andare a gonfie vele, tanto che lo stesso Ted afferma: “La mia vita in questi ultimi tempi è splendida, meravigliosamente guarita rispetto a com'era prima. Il matrimonio è il mio elemento naturale. Anche la mia fortuna prospera grazie ad esso, e così pure quello che produco. Non hai idea di che vita felice facciamo io e Sylvia o forse ce l'hai. Lavoriamo, facciamo passeggiate, ripariamo a vicenda quello che scriviamo. Lei è uno dei migliori critici che io abbia mai conosciuto e comprende perfettamente la mia immaginazione, e anch'io credo di comprendere la sua."Purtroppo la loro felicità si interrompe con le scappatelle del marito e il suicidio di Sylvia che in un ultimo gesto disperato inserisce la testa nel forno del gas. Dopo la sua morte, Hughes si è occupato dei suoi beni letterari.

_ Virginia Woolf, scrittrice simbolo del XX secolo, sposa nel 1912 Leonard Woolf, teorico nella politica. Nonostante ciò, intrattiene diverse relazioni con donne che influenzano profondamente non solo la sua vita, ma anche le sue opere letterarie. Una di queste è Vita Sackville-West, poetessa e scrittrice inglese, famosa per i suoi scritti sul giardinaggio.

_ Henry Miller, autore di “Tropico del Cancro”, si incastra in un triangolo amoroso alquanto strambo. Dopo un primo matrimonio nato “per gioco”, Miller si sposa una seconda volta conJune Edith Smith, danzatrice statunitense, dichiaratamente bisessuale. June è la prima a credere nelle capacità letterarie di Miller e la loro storia d’amore è descritta dallo stesso marito nel romanzo “Trilogia della Crocifissione Rosea”. Durante un soggiorno a Parigi Miller conosce Anaïs Nin, scrittrice statunitense di origine francese, con la quale intrattiene una relazione, che viene presto condivisa anche con la moglie. Nin, infatti, rimane affascinata dall’aurea di femme fatale di June e afferma: “Quando June mi è venuta incontro, ho visto per la prima volta la donna più bella del mondo”.

_ Louise Colet sostiene di essere stata la musa ispiratrice di Gustave Flaubert per la sua“Madame Bovary”. Mica cazzi. La poetessa francese si accompagna a colui che è considerato l’iniziatore del Naturalismo nel luglio del 1846. La loro relazione dura otto anni ma si conclude con l’intromissione di Alfred de Musset, figura emblematica del romanticismo letterario. La Colet descrive entrambi i compagni nei libri “Une histoire de soldat” e “Lui”. Così non fa un torto a nessuno! Tra l’altro lo stesso Alfred de Musset si accompagna a George Sand, scrittrice e drammaturga francese. Insomma: una passione per le letterate!