Abbiamo anche un supporto uditivo, che qua non ci si fa mancare niente:
Aperta parentesi.
1. Bravissima Federica Pellegrini sei tutti noi ti amiamo siamo orgogliosi di te.
2. Sei antipatica, non ci posso fare niente, non ti sopporto.
3. Ah con Marin vi siete mollati? Quindi adesso è libero? Mmm inizi già a piacermi di più Fede.
Chiusa parentesi, continuo.
La Pellegrini è veneta. Io sono veneta.
La Pellegrini è di Spinea. Io non sono di Spinea, però diciamo che non sto dall'altra parte del mondo come vorrei.
Io quando la sento parlare non ci posso fare niente, mi vengono i brividi, mi aspetto da un momento all'altro che le parta un ghesboro o una bestemmia in diretta sulla rai. Quella cantilena e quelle vocali lunghissime trascinate. Pelle d'oca e non positiva.
Il problema è che io potrei parlare così, ma non mi sono mai sentita. Dovrei farmi ascoltare da qualcuno non veneto e farmi dire quanto schifo faccio quando parlo, in modo poi da suicidarmi in tutta libertà.
E quando succede qualcosa in Veneto e intervistano laggente per strada? No per carità, che mezzi neanche sono capaci di parlare in italiano e rispondono in dialetto tra praticamente e insomma.
Io non ce la posso fare a sentire la gente parlare. Peggio non ce n'è, forse giusto giusto il bergamasco duro, e il napoletano. No 'spetta, anche il romano burino non lo posso reggere, quello di Amendola pe' capisse.
Il modo di parlare è importante, cioè, puoi essere figo finchè vuoi, ma se poi mi parli cosi:
Tra buei, areo e non so cos'altro, ritirati amico.
Io dovevo nascere a Torino, con quel modo di dire le consonanti così delicato, con le vocali tutte aperte, aaaaaah solo a pensarci, vabbè meglio che sto zitta che di reputazione me n'è rimasta poca.
O come quando mi telefona la gente di Milano, io ve lo dico, per me son tutti strafighi. Uno che parla così io me lo vedo che deve essere figo per forza, e se non è figo io lo vedo figo lo stesso (tranne il caso bauscia/cumenda, lì proprio no).
Solo che poi si è messo a raccontare dei preparativi del suo matrimonio la settimana prossima, e niente.