E poi mi prende la fuffa, e parto...
.... con altre rose, e con le perle di legno riciclate...
...perchè in alternativa al freddo dei grigi sta bene avere il caldo dei marrone...
... e si impara anche a fare la chiusura senza attendere il lunedì, perchè il lunedì c'è mercato e al mercato c'è una bancarella che vende tutte le cavolate possibili ed immaginabili per chi fa bigiotteria, compresi i ganci di tutti i tipi, e ci si ingegna con un bottone e un'asola improvvisata con l'uncinetto.
E poi si tira fuori la Necchi, si fanno uscire per magia dal cestone dei ritagli tre avanzi di seta, rimasugli arrivati dal saccone della suocera che faceva camicie ai tempi che furono, e ci si accosta l'elastico avanzato da un rocchetto acquistato per cambiarlo sui pantaloni dei pigiami del figliuolo
e in mezz'ora di lavoro li si trasforma in...
.... elastici per capelli
Insomma, ci si dà da fare.
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giovedì 26 febbraio 2015
venerdì 5 ottobre 2012
Tre modi per... riciclare un bicchiere spaiato
Perchè buttarlo? O lasciarlo in un angolo di un armadietto in cucina?
Diventa portamatite per il trucco da lasciare in bellavista sulla specchiera del bagno
o un portacandela (anche senza decorazione natalizia, ovvio)
E il bicchierino da liquore diventa un grazioso segnaposto, basta infilarci dentro un fiore tagliando lo stelo corto corto, quanto basta (ma non dimenticate un dito d'acqua per farlo durare un po')
Diventa portamatite per il trucco da lasciare in bellavista sulla specchiera del bagno
o un portacandela (anche senza decorazione natalizia, ovvio)
E il bicchierino da liquore diventa un grazioso segnaposto, basta infilarci dentro un fiore tagliando lo stelo corto corto, quanto basta (ma non dimenticate un dito d'acqua per farlo durare un po')
mercoledì 15 agosto 2012
Riciclo custodie CD - ferragosto produttivo!
Il ferragosto casalingo ha prodotto un oggetto riciclato (click sulle foto per vederle ingrandite)
Ed è un riciclo doppio, perchè all'interno delle finestrelle ho posizionato delle vecchie cartoline tagliate a misura
Peccato solo che le mie custodie fossero un po' diverse da quelle del video da cui ho tratto le istruzioni, infatti non è stato possibile coprire i lati esterni, perchè aperti. Ma il risultato non mi dispiace.
E' diventato un...
...portapennarelli per mio figlio. Che peraltro non ama colorare, ma la scuola lo pretende, e bisogna farlo. Tra l'altro, nel dividere quelli buoni da quelli ormai inservibili, ne sono saltati fuori una montaaaaaaagna!
Ah, il video che ho seguito è questo
E' stato registrato in inglese, ma le immagini sono talmente chiare che si riesce a capire anche con l'audio spento.
Carino, no? Tanto già so che andranno a finire tutti nel cestino perchè seccati, anzichè consumati... :/
Ed è un riciclo doppio, perchè all'interno delle finestrelle ho posizionato delle vecchie cartoline tagliate a misura
Peccato solo che le mie custodie fossero un po' diverse da quelle del video da cui ho tratto le istruzioni, infatti non è stato possibile coprire i lati esterni, perchè aperti. Ma il risultato non mi dispiace.
E' diventato un...
...portapennarelli per mio figlio. Che peraltro non ama colorare, ma la scuola lo pretende, e bisogna farlo. Tra l'altro, nel dividere quelli buoni da quelli ormai inservibili, ne sono saltati fuori una montaaaaaaagna!
Ah, il video che ho seguito è questo
E' stato registrato in inglese, ma le immagini sono talmente chiare che si riesce a capire anche con l'audio spento.
Carino, no? Tanto già so che andranno a finire tutti nel cestino perchè seccati, anzichè consumati... :/
domenica 20 maggio 2012
W.I.P. , riciclo e lavoretti sprint
Continua il mio tempo da reclusa, e io continuo, tra una pausa e l'altra a letto, a crocet-crochettare. Va avanti la mia Christmas Visit, in questi giorni questi sono i progressi fatti
Un po' lavoro col telaio e un po' no. Ho scoperto che il telaio con piedistallo che mi ha regalato mia madre al mio ultimo compleanno ha la sua bella utilità quando si è costretti in poltrona (me lo appoggio sulle gambe), non devo stare con il collo piegato. Però per i particolari che prevedono smilanta cambi di colore ogni tre crocette è scomodo, e allora è tutto un monta-smonta...
Crochet: oltre ad andare avanti con le mattonelle di lana colorata che ho iniziato lo scorso anno (eh, ce ne vogliono...) ho iniziato da qualche giorno questo progetto
A me non sono mai piaciuti moltissimo i centrini rotondi, preferisco le forme un po' diverse. E mi sono appassionata di patchwork all'uncinetto: versatile, veloce, pratico. Questa è una rivista che mi ha regalato mia madre un paio di settimane fa, il progetto della foto mi piace, e lo sto realizzando con un cotone che mi ha regalato Laura un po' di tempo fa (del cotone mercerizzato beige, che scivola perfettamente tra le dita e l'uncinetto, e ha un aspetto appena appena lucido molto gradevole). Questo è quanto ho realizzato finora
Ovviamente non stirato, stiro tutto alla fine del lavoro. E' appunto veloce da fare: per una piastrellina impiego meno di un'oretta, quindi non mi impegna più di quanto basta per non farlo diventare un lavoro noioso.
Un appunto ricicloso: stufo mio marito di trovarsi fili ovunque, e stufa io di buttare a casaccio le codine di moulinè (ma anche di cotone per i centrinetti) nel portalavoro per poi perdere tempo per separarle dalle farfalline a tempo debito, velocissimamente ho fatto questi due portafili!
Il primo non è altro che una metà scatola di crema per le mani vuota e pulita (a conservare tutto prima o poi tutto torna buono) a cui ho incollato un avanzo di passamaneria, tipo meno di venti centimetri per dire
E il secondo l'ho realizzato in meno di cinque minuti usando la tecnica dell'origami, ho trovato le istruzioni QUI
Ad aver cercato una carta più carina sarebbe stato più elegante, ma tant'è, volevo fare velocemente e ho usato il primo foglio che mi è venuto in mano.
E insomma, l'importante è il risultato, no? :-)
Un po' lavoro col telaio e un po' no. Ho scoperto che il telaio con piedistallo che mi ha regalato mia madre al mio ultimo compleanno ha la sua bella utilità quando si è costretti in poltrona (me lo appoggio sulle gambe), non devo stare con il collo piegato. Però per i particolari che prevedono smilanta cambi di colore ogni tre crocette è scomodo, e allora è tutto un monta-smonta...
Crochet: oltre ad andare avanti con le mattonelle di lana colorata che ho iniziato lo scorso anno (eh, ce ne vogliono...) ho iniziato da qualche giorno questo progetto
A me non sono mai piaciuti moltissimo i centrini rotondi, preferisco le forme un po' diverse. E mi sono appassionata di patchwork all'uncinetto: versatile, veloce, pratico. Questa è una rivista che mi ha regalato mia madre un paio di settimane fa, il progetto della foto mi piace, e lo sto realizzando con un cotone che mi ha regalato Laura un po' di tempo fa (del cotone mercerizzato beige, che scivola perfettamente tra le dita e l'uncinetto, e ha un aspetto appena appena lucido molto gradevole). Questo è quanto ho realizzato finora
Ovviamente non stirato, stiro tutto alla fine del lavoro. E' appunto veloce da fare: per una piastrellina impiego meno di un'oretta, quindi non mi impegna più di quanto basta per non farlo diventare un lavoro noioso.
Un appunto ricicloso: stufo mio marito di trovarsi fili ovunque, e stufa io di buttare a casaccio le codine di moulinè (ma anche di cotone per i centrinetti) nel portalavoro per poi perdere tempo per separarle dalle farfalline a tempo debito, velocissimamente ho fatto questi due portafili!
Il primo non è altro che una metà scatola di crema per le mani vuota e pulita (a conservare tutto prima o poi tutto torna buono) a cui ho incollato un avanzo di passamaneria, tipo meno di venti centimetri per dire
E il secondo l'ho realizzato in meno di cinque minuti usando la tecnica dell'origami, ho trovato le istruzioni QUI
Ad aver cercato una carta più carina sarebbe stato più elegante, ma tant'è, volevo fare velocemente e ho usato il primo foglio che mi è venuto in mano.
E insomma, l'importante è il risultato, no? :-)
Parlando di
bricomamiga,
Lavori in corso,
Punto croce,
Riciclo,
uncinetto
martedì 8 maggio 2012
Lavori e ricicli, quando la convalescenza è una ottima occasione per creare
Qualcuno in famiglia mi prende per matta per questo, ma secondo me è più matto chi ha taaaaaaaanto tempo a disposizione a causa di una convalescenza e non ne approfitta per occupare il tempo con qualcosa di piacevole, limitandosi a guardare il soffitto.
Per chi non mi segue "di là", dieci giorni fa sono stata operata di due ernie al disco. Ergo, ho l'ordine di stare a riposo assoluto per almeno due settimane. Ma con la schiena, mica con le mani...
Due settimane di totale relax, una manna dal cielo! Che anche da sdraiata riesco a fare un discreto numero di cose, tipo uncinettare, oltre che al classico leggere e guardare la tele, o perdermi in chiacchiere con mio figlio, nonchè fargli fare i compiti sul lettone o stare al pc a chiacchierare con qualche amica.
Uncinettare a letto ha prodotto, in questi primi dieci giorni, questi due centri. Il primo è una prova, un blocco esagonale (che preferisco di gran lunga ai classici rotondi o quadrati), che ho poi riprodotto in quattro blocchi con un cotone verde sfumato un po' più grosso (il bianco è un 12, il verde un 8). In realtà sulla rivista da cui ho tratto il campione prevedeva l'unione di almeno sette blocchi, a comporre una sagoma precisa, ma di cotone verde ne avevo meno di 50 grammi, così ho creato una forma alternativa.
Non sono stirati molto bene come si vede, ma ho voluto approfittare di dieci minuti che mi sono concessa al piano di sotto per approntarli un po' per essere fotografati, quindi ho dato solo una passata veloce usando solo il panno termoresistente e il ferro da stiro piccino picciò che uso quando cucio.
Di filo verde me ne è avanzato un po', molto poco a dire il vero, ma non butto mai niente. Solo che avvolto sul suo cilindro di cartone occupava un po' troppo spazio rispetto alla quantità di cotone in sè, e mi è venuto in mente di fare una farfallina portafilo. Farfallona, visto che si tratta di cotone da uncinetto. Cercando del cartoncino nei meandri del ripostiglio ho trovato questo
Ma si, mi ero perfino dimenticata di averlo messo via! Altro non era che il coperchio di una di quelle scatole portabiancheria, avete presente quando fate il cambio di stagione? Ecco, se il coperchio è buono mentre il resto è sfondato perchè buttarlo? E' pur sempre cartone colorato! E così, disegnata la dima su un foglio quadrettato rubato a un quaderno di mio figlio, replicata più volte a matita sul retro del cartone, ritagliato tutte le sagome e incollate a due a due per dare più consistenza...
Carine no? E a costo zero. Perfette per i miei avanzi di cotone, così occupano poco spazio. Da non dimenticare il taglietto su un lato per affrancare la cima volante del filo
E poi ho anche ricamato, questo si. Ho ricominciato a ricamare dopo tre o quattro giorni dal mio rientro, quando ho potuto alternare periodi sempre più lunghi stando seduta al letto-letto. Ho ripreso in mano un ricamo iniziato lo scorso anno, "Christmas Visit" di BR:
E questo è lo stato di avanzamento del lavoro a ieri (oggi ho finito il corpetto davanti e la parte alta dello scialle)
Se va avanti di questo passo lo finisco alla svelta. A meno che non venga interrotta da qualche altra idea. Ovviamente.
Per chi non mi segue "di là", dieci giorni fa sono stata operata di due ernie al disco. Ergo, ho l'ordine di stare a riposo assoluto per almeno due settimane. Ma con la schiena, mica con le mani...
Due settimane di totale relax, una manna dal cielo! Che anche da sdraiata riesco a fare un discreto numero di cose, tipo uncinettare, oltre che al classico leggere e guardare la tele, o perdermi in chiacchiere con mio figlio, nonchè fargli fare i compiti sul lettone o stare al pc a chiacchierare con qualche amica.
Uncinettare a letto ha prodotto, in questi primi dieci giorni, questi due centri. Il primo è una prova, un blocco esagonale (che preferisco di gran lunga ai classici rotondi o quadrati), che ho poi riprodotto in quattro blocchi con un cotone verde sfumato un po' più grosso (il bianco è un 12, il verde un 8). In realtà sulla rivista da cui ho tratto il campione prevedeva l'unione di almeno sette blocchi, a comporre una sagoma precisa, ma di cotone verde ne avevo meno di 50 grammi, così ho creato una forma alternativa.
Non sono stirati molto bene come si vede, ma ho voluto approfittare di dieci minuti che mi sono concessa al piano di sotto per approntarli un po' per essere fotografati, quindi ho dato solo una passata veloce usando solo il panno termoresistente e il ferro da stiro piccino picciò che uso quando cucio.
Di filo verde me ne è avanzato un po', molto poco a dire il vero, ma non butto mai niente. Solo che avvolto sul suo cilindro di cartone occupava un po' troppo spazio rispetto alla quantità di cotone in sè, e mi è venuto in mente di fare una farfallina portafilo. Farfallona, visto che si tratta di cotone da uncinetto. Cercando del cartoncino nei meandri del ripostiglio ho trovato questo
Ma si, mi ero perfino dimenticata di averlo messo via! Altro non era che il coperchio di una di quelle scatole portabiancheria, avete presente quando fate il cambio di stagione? Ecco, se il coperchio è buono mentre il resto è sfondato perchè buttarlo? E' pur sempre cartone colorato! E così, disegnata la dima su un foglio quadrettato rubato a un quaderno di mio figlio, replicata più volte a matita sul retro del cartone, ritagliato tutte le sagome e incollate a due a due per dare più consistenza...
Carine no? E a costo zero. Perfette per i miei avanzi di cotone, così occupano poco spazio. Da non dimenticare il taglietto su un lato per affrancare la cima volante del filo
E poi ho anche ricamato, questo si. Ho ricominciato a ricamare dopo tre o quattro giorni dal mio rientro, quando ho potuto alternare periodi sempre più lunghi stando seduta al letto-letto. Ho ripreso in mano un ricamo iniziato lo scorso anno, "Christmas Visit" di BR:
E questo è lo stato di avanzamento del lavoro a ieri (oggi ho finito il corpetto davanti e la parte alta dello scialle)
Se va avanti di questo passo lo finisco alla svelta. A meno che non venga interrotta da qualche altra idea. Ovviamente.
Parlando di
Brico,
Lavori in corso,
Punto croce,
Riciclo,
uncinetto,
wip
mercoledì 11 aprile 2012
Un segnalibro regale
Oggi mi sono fatta regalare questo
che non è altro che la biografia (un po' romanzata pare, ma devo ancora iniziarlo) di Maria Sofia di Borbone, l'ultima regina di Napoli. Da un po' mi incuriosiva la figura di questo personaggio, avendone solo sentito accennare qui e là la particolare personalità attraverso altre letture. Così oggi ho approfittato del giro in libreria che ho fatto principalmente per acquistare un regalo (non per me) per sbavarci innocentemente sopra davanti allo sguardo di mio marito. Subdola.
Ma che c'entra con questo blog... Beh, c'entra perchè mentre lo maneggiavo durante il tragitto verso casa pensavo che un libro così merita un segnalibro cosà
Ho l'abitudine di lasciare i segnalibri nei libri letti, perchè così mi riesce più facile associare un libro al momento della vita in cui l'ho avuto per le mani. Per questo credo di avere in casa più segnalibri che libri o quasi, se tengo conto che nei libri da consultazione (di cucina, di giardinaggio eccetera) ne lascio infilati più di uno per trovare più presto quello che cerco di volta in volta. E un libro "regale" merita un segnalibro che dia un'atmosfera!
Realizzarlo è stato semplicissimo e velocissimo. E' stato sufficiente ritagliare da un cartoncino nero, con le forbici zigrinate, un cerchio un po' più grande di un centrino mignon che avevo realizzato come campione un po' di tempo fa, bucarlo in basso con la perforatrice e infilarvi un nastro bianco a mò di cappio. Incollato il centrino sul cartoncino con la colla stick è pronto il segnalibro. L'idea non è del tutto mia, ho visto una serie di segnalibri realizzati con ritagli di pizzo incollati su cartoncino nero su un altro blog che sbadatamente non ho segnato tra i preferiti (così l'ho perso, ovviamente), e ho personalizzato la cosa con quello che avevo in casa. Però l'effetto non è male no?
che non è altro che la biografia (un po' romanzata pare, ma devo ancora iniziarlo) di Maria Sofia di Borbone, l'ultima regina di Napoli. Da un po' mi incuriosiva la figura di questo personaggio, avendone solo sentito accennare qui e là la particolare personalità attraverso altre letture. Così oggi ho approfittato del giro in libreria che ho fatto principalmente per acquistare un regalo (non per me) per sbavarci innocentemente sopra davanti allo sguardo di mio marito. Subdola.
Ma che c'entra con questo blog... Beh, c'entra perchè mentre lo maneggiavo durante il tragitto verso casa pensavo che un libro così merita un segnalibro cosà
click per vedere l'immagine ingrandita |
Ho l'abitudine di lasciare i segnalibri nei libri letti, perchè così mi riesce più facile associare un libro al momento della vita in cui l'ho avuto per le mani. Per questo credo di avere in casa più segnalibri che libri o quasi, se tengo conto che nei libri da consultazione (di cucina, di giardinaggio eccetera) ne lascio infilati più di uno per trovare più presto quello che cerco di volta in volta. E un libro "regale" merita un segnalibro che dia un'atmosfera!
Realizzarlo è stato semplicissimo e velocissimo. E' stato sufficiente ritagliare da un cartoncino nero, con le forbici zigrinate, un cerchio un po' più grande di un centrino mignon che avevo realizzato come campione un po' di tempo fa, bucarlo in basso con la perforatrice e infilarvi un nastro bianco a mò di cappio. Incollato il centrino sul cartoncino con la colla stick è pronto il segnalibro. L'idea non è del tutto mia, ho visto una serie di segnalibri realizzati con ritagli di pizzo incollati su cartoncino nero su un altro blog che sbadatamente non ho segnato tra i preferiti (così l'ho perso, ovviamente), e ho personalizzato la cosa con quello che avevo in casa. Però l'effetto non è male no?
venerdì 16 settembre 2011
Pantaloni, no, gonna, no, shopper!
Quello spazio nell'armadio proprio mi serviva. Ero stufa di vedere appesi lì quei due paia di pantaloni taglia 42 che mi facevano venire l'ansia solo a guardarli (perchè ho perso la speranza di entrarci credo da quando ho partorito, mica per altro). Stessa cosa dicesi per quella minigonna a portafoglio me-made, che anche se ci entrassi ancora (vabbè, fantascienza) non avrei più il coraggio di portarla così corta.
Ma il gabardine è un bel tessuto. E che vogliamo fare, buttarlo?
Mica... Guardate che bel fiore!
E' solo il particolare della borsa che ho ricavato dagli indumenti di cui sopra, perchè il patchwork è un passatempo piacevole quando la giornata proprio non gira nel modo in cui vorrei, e anche perchè modestia a parte mi riesce discretamente.
No? ^_^
Ma il gabardine è un bel tessuto. E che vogliamo fare, buttarlo?
Mica... Guardate che bel fiore!
E' solo il particolare della borsa che ho ricavato dagli indumenti di cui sopra, perchè il patchwork è un passatempo piacevole quando la giornata proprio non gira nel modo in cui vorrei, e anche perchè modestia a parte mi riesce discretamente.
No? ^_^
sabato 25 giugno 2011
La mia prima scatola!
Non è la prima volta che rivesto una scatola con del tessuto, ma una scatola di latta si... Ed ecco il mio primo esperimento con una scatola di biscotti, due strisce di tessuto, del cordoncino e un gatto curioso:
Non male no? Ma vi mostro il ricamo, che manco a dirlo mi piace anche solo per il fatto di essere un micio!
Non male no? Ma vi mostro il ricamo, che manco a dirlo mi piace anche solo per il fatto di essere un micio!
sabato 21 agosto 2010
Esce dal cesto... il ritaglio di zanzariera
Ma cosa ne faccio... qualcosa ne uscirà... Sono pensieri che mi faccio ogni volta che mi ritrovo tra le mani un oggetto che proprio non mi sento di buttare. Come questo, che altro non è che una striscia di tela da zanzariera, di quelle che si acquistano a metro, avanzato da una zanzariera appunto che avevo realizzato per la finestra dell'ingresso, di una misura impossibile rispetto alle zanzariere già pronte che si trovano sul mercato.

Qui è piegata e ripiegata, ma stesa misura circa trenta centimetri per un metro e sessanta. Dimensioni impossibili. O quasi.
Perchè ieri avevo dell'insalata da lavare, e poi da lasciar asciugare prima di riporla in frigorifero fino all'ora del consumo, ma era tanta... e quante mosche in casa in questi giorni, quando concimano appunto i campi circostanti...

Eh, la zanzariera! E' a trama abbastanza rada da lasciar passare l'aria così la verdura si asciuga, ma abbastanza fitta da tenerla riparata dagli insetti!

Piegata in due è perfetta e si adatta alla dimensione della verdura da coprire, pensavo di tagliarla e cucirla lungo i lati lunghi per farne un quadrato ma forse così è più versatile.
Tra parentesi, la zanzariera da cui è stata tagliata via non mi serve più, e già diversi mesi fa è stata a sua volta riciclata per farne dei... sacchetti in cui infilare le cose delicate da mettere in lavatrice, tipo i reggiseni, scarpe, peluches e quant'altro :D

Qui è piegata e ripiegata, ma stesa misura circa trenta centimetri per un metro e sessanta. Dimensioni impossibili. O quasi.
Perchè ieri avevo dell'insalata da lavare, e poi da lasciar asciugare prima di riporla in frigorifero fino all'ora del consumo, ma era tanta... e quante mosche in casa in questi giorni, quando concimano appunto i campi circostanti...

Eh, la zanzariera! E' a trama abbastanza rada da lasciar passare l'aria così la verdura si asciuga, ma abbastanza fitta da tenerla riparata dagli insetti!

Piegata in due è perfetta e si adatta alla dimensione della verdura da coprire, pensavo di tagliarla e cucirla lungo i lati lunghi per farne un quadrato ma forse così è più versatile.
Tra parentesi, la zanzariera da cui è stata tagliata via non mi serve più, e già diversi mesi fa è stata a sua volta riciclata per farne dei... sacchetti in cui infilare le cose delicate da mettere in lavatrice, tipo i reggiseni, scarpe, peluches e quant'altro :D
martedì 6 luglio 2010
Jeans non più jeans :D
Sono un po' di giorni che l'ho finita, ma il mio pessimo rapporto con le immagini e le fotografie ci si mette sempre d'impegno per rallentare la mia anima sblogger!
Ecco come ho riciclato vecchi jeans in cui non sarei mai più entrata se non con un miracolo di Lourdes (ma io non ci credo quindi non sto nemmeno ad aspettarlo, e intanto recupero!) e pezzettini, ma proprio ini-ini di cotonine avanzate da millemila lavoretti. Ta-daaa...

Piccolo tappeto bello resistente ricavato tagliando a quadrotti le gambe dei jeans, cucendo su ogni quadrotto una striscia di cotonina ripiegando all'interno i bordi perchè non si sfilaccino, e componendo i quadrotti facendo una sorta di patchwork (anche se patchwork è una parola grossa). Ho bordato tutt'attorno con dello sbieco di cotone e voilà! Per giocare in giardino sull'erba è l'ideale, ma lo è anche per tanti altri usi dove è necessario avere qualcosa di resistente e che anche se si sporca va in lavatrice senza patemi.
Ecco come ho riciclato vecchi jeans in cui non sarei mai più entrata se non con un miracolo di Lourdes (ma io non ci credo quindi non sto nemmeno ad aspettarlo, e intanto recupero!) e pezzettini, ma proprio ini-ini di cotonine avanzate da millemila lavoretti. Ta-daaa...

Piccolo tappeto bello resistente ricavato tagliando a quadrotti le gambe dei jeans, cucendo su ogni quadrotto una striscia di cotonina ripiegando all'interno i bordi perchè non si sfilaccino, e componendo i quadrotti facendo una sorta di patchwork (anche se patchwork è una parola grossa). Ho bordato tutt'attorno con dello sbieco di cotone e voilà! Per giocare in giardino sull'erba è l'ideale, ma lo è anche per tanti altri usi dove è necessario avere qualcosa di resistente e che anche se si sporca va in lavatrice senza patemi.
domenica 4 luglio 2010
Allora, vediamo di iniziare a lavorarci sopra a questo blogghino nuovo nuovo...
Innanzitutto mi piace moltissimo la funzione "iscriviti" di Blogger, così senza stare a ravanare ogni san Mai tra i blog che mi piacciono posso rimanere aggiornata tramite le finestrelle qui a lato. Ottimo ottimo!
E poi inizio inaugurando un tag che nel vecchio blog non c'era, quello sul riciclo: cosa che a me piace molto fare, sia per risparmiare qualcosa, sia perchè detesto buttare gli oggetti e lo faccio se proprio non posso farne a meno: diamo una mano alla natura visto che già le stiamo dando abbastanza bastonate. E poi la soddisfazione di poter dire "hai visto? Senza spendere un centesimo in più ho fatto qualcosa di nuovo" è sempre enorme. Soprattutto qualcosa di fatto come piace a me, il che è notevole di suo.
E allora ecco una riciclata della scorsa settimana! Cos'è?

Sono delle custodie porta-CD a cui ho tolto i foglietti interni, e che ho deciso di usare per conservare i fiori pressati che di solito rimanevano nelle pagine del vecchissimo enorme dizionario (di mia cognata, ma non diteglielo che ce l'abbiamo ancora in casa noi). Così non mi volano tutti in giro scivolando giù ogni volta che prendo il librone in mano anche solo per spolverare. ;)
MI è venuto in mente che posso decorare le custodie applicandoci sul davanti qualche immagine, del cartoncino, o rifarci i foglietti interni magari con carta colorata, ma poi i fiori non si vedrebbero più e a me così piacciono già molto. Però l'idea si può usare per qualcos'altro, che ne so, per conservare dei francobolli. No?
Innanzitutto mi piace moltissimo la funzione "iscriviti" di Blogger, così senza stare a ravanare ogni san Mai tra i blog che mi piacciono posso rimanere aggiornata tramite le finestrelle qui a lato. Ottimo ottimo!
E poi inizio inaugurando un tag che nel vecchio blog non c'era, quello sul riciclo: cosa che a me piace molto fare, sia per risparmiare qualcosa, sia perchè detesto buttare gli oggetti e lo faccio se proprio non posso farne a meno: diamo una mano alla natura visto che già le stiamo dando abbastanza bastonate. E poi la soddisfazione di poter dire "hai visto? Senza spendere un centesimo in più ho fatto qualcosa di nuovo" è sempre enorme. Soprattutto qualcosa di fatto come piace a me, il che è notevole di suo.
E allora ecco una riciclata della scorsa settimana! Cos'è?

Sono delle custodie porta-CD a cui ho tolto i foglietti interni, e che ho deciso di usare per conservare i fiori pressati che di solito rimanevano nelle pagine del vecchissimo enorme dizionario (di mia cognata, ma non diteglielo che ce l'abbiamo ancora in casa noi). Così non mi volano tutti in giro scivolando giù ogni volta che prendo il librone in mano anche solo per spolverare. ;)
MI è venuto in mente che posso decorare le custodie applicandoci sul davanti qualche immagine, del cartoncino, o rifarci i foglietti interni magari con carta colorata, ma poi i fiori non si vedrebbero più e a me così piacciono già molto. Però l'idea si può usare per qualcos'altro, che ne so, per conservare dei francobolli. No?
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