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DRM Proprietario
Altri esempi di malware proprietarioIl software non libero (proprietario) è molto spesso malware, progettato per danneggiare gli utenti. Il software non libero è controllato dai suoi sviluppatori, e questo fatto mette gli sviluppatori in una posizione di potere nei confronti degli utenti; quest è l'ingiustizia di fondo. Spesso gli sviluppatori esercitano questo potere a danno degli utenti che invece dovrebbero servire.
Ecco alcuni esempi di programmi e sistemi proprietari che implementano digital restrictions management (DRM, ovvero gestione delle restrizioni digitali): funzionalità progettate appositamente per limitare gli utenti. Queste funzionalità vengono anche chiamate manette digitali.
Il DRM è rafforzato dalle leggi sulla censura che proibiscono software (ed hardware) che può spezzare le manette. Al posto di queste leggi, ci dovrebbero essere delle leggi contro il DRM. Vi preghiamo di supportare la nostra campagna per abolire il DRM.
Il DMCA e la direttiva UE sul copyright rendono impossibile studiare come le applicazioni di bassa qualità per iOS spiino gli utenti, perché questo richiederebbe di aggirare i DRM di iOS.
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Google ora permette alle applicazioni Android di sapere se un dispositivo è controllato dall'utente come root, e di rifiutare di installarsi in tal caso. L'applicazione di Netflix usa questa possibilità per imporre l'uso dei DRM.
Aggiornamento: Google ha intenzionalmente modificato Android in modo che le applicazioni possano capire se l'utente ha ottenuto privilegi di root e in quel caso rifiutarsi di essere eseguite. L'applicazione di Netflix è malware proprietario e non la si deve usare in ogni caso, ma questo non significa che il danno provocato da Google sia attenuato.
I file DRM di Windows possono essere usati per identificare chi naviga con Tor. La vulnerabilità si applica solo agli utenti Windows.
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Chrome implementa i DRM, e lo fa anche Chromium, attraverso software non libero che di fatto ne fa parte.
Il cosiddetto "aggiornamento" del firmware HP ha imposto il DRM su alcune stampanti, che ora si rifiutano di funzionare con cartucce d'inchiostro di terze parti.
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Ora i giochi per Oculus Rift hanno una protezione DRM che impedisce di eseguirli su altri sistemi.
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La stampante 3D “Cube” è stata progettata con DRM: non accetta materiali per la stampa di terze parti, una specie di equivalente delle macchine per caffè Keurig per le stampanti. Ora questa stampante sta per essere messa fuori produzione, e questi potrebbe significare che i materiali autorizzati potrebbero a breve diventare irreperibili, e la stampante di conseguenza inutilizzabile.
Con una stampante che rispetta la libertà questo problema non sarebbe successo.
È poco piacevole che l'autore dell'articolo dica che non vede “niente di male” nel fatto che il dispositivo è stato progettato per restringere gli utenti: è un po' come scriversi in fronte “prendimi in giro e trattami male”. Dovremmo comportarci in modo più saggio, condannando tutte le aziende che si approfittano di persone come lui, altrimenti accettando le pratiche ingiuste diventeremmo tutti zerbini.
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Le lampadine “smart” della Philips non funzionano con quelle di altre aziende.
Se un prodotto è “smart”, e non lo avete costruito voi, allora il prodotto sta furbescamente facendo gli interessi del suo produttore contro di voi.
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Il Kindle di Amazon ha il DRM. Questo articolo è fallace perché non considera il DRM come una questione etica; dà per scontato che qualsiasi cosa Amazon faccia ai propri utenti sia giusta. Fa riferimento al DRM come gestione digitale dei “diritti”, parola usata per manipolare l'opinione pubblica a favore del DRM. Ciò nonostante, l'articolo rimane una cronaca dei fatti.
Chiamiamo quel prodotto l' Amazon Swindle (NdT: gioco di parole sull'assonanza tra "kindle" e "swindle", ovvero truffa) per via di questa e di altre funzionalità malevole.
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DRM in Windows, introdotto per soddisfare i requisiti dei dischi Bluray. (L'articolo spiega come lo stesso malware sarà, in un momento successivo, introdotto in MacOS).
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DRM in MacOS. Questo articolo si concentra sul fatto che un nuovo modello di Macbook ha introdotto un requisito per hardware del monitor malevolo, ma il software DRM di MacOS è coinvolto nell'attivazione di questo hardware. Il software che accede ad iTunes è a sua volta responsabile.
Un'ulteriore conseguenza di questo malware è che gli utenti possono avere problemi se cercano di riprodurre i video su grandi schermi ausiliari (l'articolo, che viene da una pubblicazione il cui nome tradisce una forte adesione agli ideali di Apple, non critica queste restrizioni).
Adobe ha fatto in modo che “Digital Editions”, il lettore e-book usato dalla maggior parte delle biblioteche americane, spiasse l'utente a beneficio del DRM.
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DVD e dischi Bluray hanno il DRM.
Quella pagina usa termini manipolativi che favoriscono il DRM, come gestione dei “diritti” digitali e “proteggere”, ed afferma che gli “artisti” (piuttosto che le società) siano i principali responsabili dell'inserimento di gestione delle restrizioni digitali all'interno dei dischi. Ciò nonostante, l'articolo rimane una cronaca dei fatti.
Ogni disco Bluray (salvo alcune rare eccezioni) ha il DRM — quindi, evitate i dischi Bluray!