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Simone Fontecchio: "Ho guardato le Olimpiadi di Parigi con rammarico, sono pronto per tornare in Nazionale agli Europei"

Daniele Fantini

Aggiornato 01/09/2024 alle 09:47 GMT+2

BASKET, NBA - Simone Fontecchio racconta in una lunga intervista concessa a "Il Centro" il suo periodo di ripresa e recupero dopo l'infortunio al piede che lo ha costretto a saltare la parte finale della stagione e, soprattutto, il Preolimpico di Porto Rico con l'Italbasket. "Non mi tiro mai indietro quando c'è la Nazionale. Sono pronto per tornare l'anno prossimo".

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Simone Fontecchio si sta preparando per rientrare negli States dopo aver trascorso un periodo di recupero e riposo nella sua terra natale, tra Pescara e Francavilla. L'azzurro si è dovuto sottoporre a un intervento al piede per l'infortunio sofferto nel finale della scorsa stagione in NBA, problema che lo ha costretto a saltare anche il Preolimpico di Porto Rico con l'Italbasket, conclusosi con la sconfitta in semifinale contro la Lituania e il mancato accesso alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Esploso ai Giochi di Tokyo come nuovo volto e go-to-guy della nazionale azzurra, Fontecchio guarda già all'orizzonte, studiando il profilo di Eurobasket 2025. L'Italia ha superato indenne la prima finestra delle qualificazioni, e a novembre proseguirà con la doppia sfida all'Islanda.
"Non mi tiro mai indietro quando c'è la Nazionale - spiega in una lunga intervista concessa a 'Il Centro' -. L'anno scorso, ai Mondiali, non ero al massimo e si è visto. Spero di rifarmi l'anno prossimo. Quest'anno ho visto le partite delle altre nazionali a Parigi 2024 con un pizzico di rammarico".
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Simone Fontecchio con la Nazionale italiana ai Mondiali 2023

Credit Foto Getty Images

Il "dilemma" del quarto posto alle Olimpiadi: gioia o delusione?

"Vincere o partecipare alle Olimpiadi? A Tokyo arrivammo quinti, un buon risultato per quella nazionale. Comunque, è una cosa molto soggettiva. Già il fatto di essere arrivati alle Olimpiadi, secondo me, è una vittoria umana e sportiva impareggiabile".

NBA, un'avventura da vivere fino a fine carriera

"Giocare in NBA è un'esperienza incredibile, che voglio vivere fino in fondo. Voglio finire la mia carriera da giocatore NBA. Riparto da un nuovo contratto con Detroit, mi aspetta una nuova stagione da 82 partite a cominciare da ottobre: spero sia senza problemi fisici che condizionano anche il mio stato mentale".

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