"Maledett à ttè, maledett à ttè... Addà murè!" Gabri Cili
I miei primi acquerelli realizzati coi preziosi consigli della sorella painter e make-up artist. Luoghi a me cari.
La mia città è bella.
La mia città è un'isola e due penisole.
E poi ancora due piccole isole
E tre ponti
La mia città è un diamante di calce e tufo incastonato nel blu profondo.
(Andrebbe un pò lustrato)
La mia città ha un profumo inconfondibile
di cozze pesce e fumo ilva.
Comunque l'odore del mare ancora c'è.
E ci sono ancora quiete e macchie odorose in riva al mare
timo spazzatura e sassi levigati dalle onde
e comunque, io la mia città l'amavo e lei non ci credeva
Attenzione, c'è una sovversiva che pianta palme ovunque, e tra qualche anno
La mia città sarà un'oasi. ;)
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La città vecchia vista da "sotto la ringhiera", la chiesa di San Domenico, le uscite al mare degli ipogei delle case nobiliari della parte alta della città, il mare profondo e La Cozza. |
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L'sola di San Pietro con le costruzioni militari, le misteriose rocce grige di San Vito, erose in maniera difforme da quelle circostanti, su cui io e anjaist andavamo a "ricaricarci" di energia (meteore o concrezioni vulcaniche dall'origine dei tempi?) |
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La sconnessa, stretta, intima Circummarpiccolo (striscia grigia), la quiete di un anello di acqua quasi fetido ma dal fascino indiscutibile, le colline brulle nei dintorni, gli uliveti silenziosi, gli allevamenti di cozze. |
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Il ponte di pietra a sinistra, il ponte girevole a destra, il ponte punta penna pizzone che incombe alle spalle della città vecchia, l'isola con San Domenico ed il castello aragonese, gli accessi privati al mare dei vecchi palazzi nobiliari, il grande Mar Grande, la nube tossica dell'Ilva che oscura il cielo a sinistra. |